Roma Tre apre le porte alle nuove matricole. Oltre il 70% dei laureati trova lavoro a un anno dalla laurea

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COMUNICATO STAMPA

  • Il 54,4% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace per il lavoro che sta svolgendo e il 46,5% utilizza in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi
  • Il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello, a cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari all’84,7%
  • Verranno presentati 76 corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico, i 24 dottorati di ricerca e i 43 corsi post lauream
  • Tra le novità il progetto "Roma Tre incontra le aziende" che proietta gli studenti nel mondo del lavoro, il nuovo incubatore di startup “Dock3-The Startup Lab” e l’apertura di un nuovo corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici per la sicurezza territoriale e informatica presso il Polo di Ostia

Roma, 11 luglio 2019 – Il tasso di occupazione dei laureati magistrali triennali dell’Università degli Studi Roma Tre, a un anno dal conseguimento del titolo, è pari al 68,3%, mentre per i laureati di secondo livello è pari 69,2%. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2019 di Almalaurea sul profilo e la condizione occupazionale relativi all’anno accademico 2017-2018 dell’Università Roma Tre, che oggi ha aperto le porte alle future matricole per presentare la nuova offerta didattica.

Dalle ore 9:00 alle 14:00 "Orientarsi a Roma Tre", l'openday dell’ateneo capitolino (via Ostiense 159), sarà occasione per presentare i 76 corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico, i 24 dottorati di ricerca e i 43 corsi post lauream. Tre le novità in programma per il prossimo anno accademico: il progetto "Roma Tre incontra le aziende" che proietta gli studenti nel mondo del lavoro, il nuovo incubatore di startup “Dock3-The Startup Lab” e l’apertura di un nuovo corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici per la sicurezza territoriale e informatica che arricchirà l’offerta formativa del Polo di Ostia.

L’indagine condotta da Almalaurea ha coinvolto 5.942 laureati, di cui 3.254 di primo livello, 1.905 magistrali biennali e 732 a ciclo unico.

L’Università Roma Tre, che conta ad oggi oltre 34mila studenti iscritti ai propri corsi di laurea, ha registrato una tenuta delle immatricolazioni rispetto all’anno precedente pari a 6.841 nuovi iscritti. I docenti, gli studenti e il personale amministrativo costituiscono l’eccellenza del più giovane ateneo della Capitale che guarda al futuro puntando soprattutto sulla qualità della didattica e della ricerca, oltre che su una forte internazionalizzazione.

“Questa giornata di incontri – ha dichiarato il prof. Paolo Mattera, delegato del Rettore per l’Orientamento – consente ai potenziali futuri studenti di avere un primo contatto con i docenti e le strutture dell’Università. Il nostro obiettivo è di orientarli verso una scelta meditata e consapevole. Molto spesso, purtroppo, i diplomati optano per un corso di Laurea in base a suggestioni estemporanee, dettate da pressioni ambientali e da stereotipi diffusi. Il nostro compito è perciò quello di dargli tutti gli strumenti per decidere in modo autonomo, con cognizione di causa e spirito critico. Una scelta consapevole degli studi può infatti aprire la strada a un risultato duplice: non solo prepararsi ad affrontare con lucidità le sfide di un mercato del lavoro mutevole, ma anche acquisire gli strumenti per comprendere il mondo in cui viviamo”.

“Iscriversi all’università non vuol dire scommettere sul proprio futuro, ma costruirlo con il più sicuro degli investimenti – ha dichiarato il Rettore dell’Università Roma Tre Luca Pietromarchi. A Roma Tre in ogni aula lo studente trova serietà, professionalità e soprattutto passione”.

Secondo il Rapporto di Almalaurea, il tasso di occupazione dei laureati triennali a un anno dal conseguimento del titolo è pari al 68,3%, mentre quello di disoccupazione al 17,7%. Tra gli occupati, il 37,0% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 22,9% ha invece cambiato lavoro; il 40,2% ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo. Il 26,5% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 34,0% su un lavoro non standard, in particolare su un contratto a tempo determinato.

Per quanto riguarda i laureati di secondo livello, intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 69,2%. Il tasso di disoccupazione, invece, è pari al 15,8%. Il 26,0% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 17,7% ha invece cambiato lavoro; il 56,3% ha iniziato a lavorare dopo il conseguimento del titolo.

Dalla ricerca emerge inoltre che 54,4% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace per il lavoro che sta svolgendo e il 46,5% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi.

Il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari all’84,7%. Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 52,6%, mentre gli occupati che svolgono un lavoro non standard sono il 17,0%. Svolge un lavoro autonomo il 21,6%. Il 58,2% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto; il 49,6% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università.

Ma dove vanno a lavorare? Il 78,1% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 17,0% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit 4,7%.

 

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