Roma Tre rinnova il suo sostegno all’Università di Ouagadougou (Burkina Faso) per promuovere la sicurezza alimentare e l’equità di genere

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Roma Tre rinnova il suo sostegno all’Università di Ouagadougou (Burkina Faso) per promuovere la sicurezza alimentare e l’equità di genere
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Roma Tre torna in Burkina Faso per l’organizzazione di due settimane di alta formazione intensiva che si terranno nel mese di novembre all’Università Joseph Ki-Zerbo di Ouagadougou, nell’ambito del progetto Agrinovia 3.0 finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Le due formazioni intensive, coordinate dal Prof. Pasquale De Muro (Dipartimento di Economia, Roma Tre) e dal Prof. Jacques Nanema (Dipartimento di Scienze Umane, Università Joseph Ki-Zerbo di Ouagadougou), sono destinate a professionisti ed esperti che lavorano nell’ambito dello sviluppo rurale in Africa occidentale (funzionari pubblici o di agenzie umanitarie, staff di progetti e di ONG). Si basano su una didattica esperienziale e sulla partecipazione in aula di partner locali e internazionali (tra cui Oxfam, Medicus Mundi Italia, Istituto Panafricano per lo Sviluppo), che porteranno all’attenzione dei partecipanti casi studio e buone pratiche testate sul terreno.

La prima settimana, dal 4 all’8 novembre 2019, sarà dedicata all’analisi della sicurezza alimentare con il titolo "Link identifier #identifier__28781-1Comprendre l’insécurité alimentaire et nutritionnelle pour l’éradiquer:approches, diagnostic, actions possibles" (Comprendere l’insicurezza alimentare e nutrizionale per eliminarla: approcci, analisi, azioni possibili). Oltre alla descrizione delle diverse dimensioni e approcci alla sicurezza alimentare, saranno affrontati argomenti come la relazione tra educazione, salute e nutrizione, il ruolo della biodiversità per la sicurezza alimentare, gli strumenti per misurarla e valutarla, l’impatto dell’empowerment femminile sullo stato nutrizionale della famiglia. “L’insicurezza alimentare grave è purtroppo una realtà in molte province del Burkina Faso. La malnutrizione è alla base di quasi la metà delle morti di bambini sotto i cinque anni, colpendone oltre un milione.
La crisi che dal 2015 sta colpendo il paese, che oggi conta più di mezzo milione di sfollati interni, non fa che esacerbare il quadro, aumentando la pressione su comunità locali già molto vulnerabili”, spiega il Prof. De Muro. Obiettivo principale della formazione è di fornire gli strumenti teorici e pratici per la comprensione e la valutazione di un concetto complesso come quello di sicurezza alimentare: “uno dei messaggi che cercheremo di comunicare durante questa formazione è che sicurezza alimentare e aumento della produzione agricola non sono necessariamente sinonimi. Chi lavora con le comunità rurali dovrebbe essere in grado di comprendere le interconnessioni tra la sicurezza alimentare, il contesto economico e sociale di riferimento, l’istruzione, l’ambiente, l’accesso alle risorse e ai servizi di base, in particolar modo per le donne, allargando lo sguardo oltre le questioni prettamente agricole”, conclude De Muro.

A seguire, dall’11 al 15 novembre si svolgerà la formazione intensiva Link identifier #identifier__51678-2Genre et Devéloppement Rural - analyse, outils, actions” (“Empowerment femminile e Sviluppo Rurale - analisi, strumenti, azioni”), alla sua seconda edizione, dopo il successo dello scorso anno. Durante questa settimana, che sarà replicata nel 2020 in Niger in collaborazione con l’Università di Niamey, si parlerà di cambiamento sociale, empowerment, salute e demografia, accesso all’istruzione, lavoro non remunerato, per dimostrare come la piena partecipazione delle donne alla vita sociale, economica e politica del paese sia una precondizione necessaria allo sviluppo dello stesso, oltre che una questione di giustizia sociale. “ Nonostante il Burkina Faso abbia adottato dal 2009 una Politica Nazionale contro le discriminazioni di genere (Politique Nationale Genre, n.d.r.) e ci siano diversi sforzi istituzionali per migliorare la condizione femminile, la situazione sul campo è sempre molto difficile per le donne, che restano una colonna portante dell’economia e della società rurale burkinabè”, spiega la Dott.ssa Valentina Callari, manager del progetto Agrinovia 3.0. “L’UNICEF ci ricorda che il 42% delle ragazze dai 15 ai 19 anni ha subito mutilazioni genitali femminili e che i matrimoni precoci sono purtroppo una pratica ancora molto diffusa che di fatto condanna molte ragazze all’abbandono della scuola, rubando loro possibilità di un futuro autodeterminato. Questa formazione vuole dotare i partecipanti di strumenti e di metodologie aggiornate per lavorare sul campo “con” e non “per” le donne rurali, sostenendo il loro potenziale innovativo e le loro competenze specifiche, per il benessere di tutta la comunità”, conclude la Dott.ssa Callari.

Questi cicli di formazione professionale intensiva (AgrinoviaPlus) si inscrivono all’interno di un più ampio progetto di cooperazione universitaria, denominato Agrinovia, attivo fin dal 2010 tra il Dipartimento di Economia di Roma Tre e l’Università Joseph Ki-Zerbo di Ouagadougou grazie al sostegno della Cooperazione Italiana allo Sviluppo. Si tratta di un progetto di alta formazione e di capacity building che ha come obiettivo quello di accompagnare l’Università Joseph Ki-Zerbo nella costruzione di nuove professionalità e competenze a sostegno dello sviluppo e dell’innovazione rurale e creare un polo formativo d’eccellenza sulle tematiche dello sviluppo sostenibile in Africa dell’Ovest. In questo quadro, Roma Tre sostiene il Master “Agrinovia: innovation et devéloppement en milieu rural”, giunto alla sua nona edizione (2019/2020) che propone un curriculum pluridisciplinare e forma una nuova generazione di agenti di sviluppo in grado di identificare, sostenere e diffondere le innovazioni contadine, partendo dal potenziale innovativo delle comunità rurali e dal valore aggiunto dei partenariati tra attori locali. Il contributo dell’ateneo, coordinato dal Prof. Pasquale De Muro, è quello di apportare una comprovata esperienza su temi come l’analisi socioeconomica delle situazioni di povertà rurale, la promozione dello sviluppo umano, la sicurezza alimentare e l’empowerment femminile e di accompagnare Agrinovia negli aspetti organizzativi della formazione.
Dal 2018, il supporto al Master è stato affiancato dalla creazione di corsi intensivi aperti ai professionisti dello sviluppo, anche con l’obiettivo di formare personale locale da impiegare in progetti di sviluppo italiani ed internazionali.
“L’università ha un ruolo chiave da giocare nello sviluppo del paese ed è sempre più chiamata ad implicarsi nelle dinamiche di cambiamento sociale che sono alla base di questo sviluppo”, spiega il Prof. Jacques Nanema, Coordinatore Agrinovia e Responsabile del Centro di Pedagogia dell’Università Joseph Ki-Zerbo. “Queste formazioni intensive sono un’occasione per aprire sempre di più l’università al mondo del lavoro e soddisfare una domanda di alta formazione professionale su tematiche legate allo sviluppo sostenibile che abbiamo intercettato e che merita di essere ascoltata”. Agrinovia 3.0 è il terzo progetto sostenuto dalla Cooperazione Italiana AICS e realizzato da Roma Tre e si concluderà del giugno 2020. Per il futuro, sono allo studio nuove proposte d’intervento, anche a livello regionale, che vedono proprio nelle formazioni intensive coordinate da Roma Tre un possibile strumento efficace e sostenibile per garantire l’accesso a una formazione professionalizzante e di qualità ad un pubblico più vasto di utenti. Il percorso, l’approccio e la “filosofia” Agrinovia, saranno raccontati, attraverso le storie di alcuni studenti, nel lungometraggio “I diari dell’innovazione” del Centro Produzione Audiovisivi del Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo di Roma Tre e in una mostra fotografica, in corso di realizzazione.



Link identifier #identifier__174581-3Formation genre et développement.pdf

Link identifier #identifier__192696-4Formation seìcuriteì alimentaire_Optimize.pdf