Amministrazioni e Politiche Pubbliche

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Il Corso di Laurea Magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche (classe LM-63 Scienze delle Pubbliche Amministrazioni), che costituisce una revisione del Corso di Laurea Magistrale Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, è istituito nell'a.a. 2020-2021 in base al d.m. n. 270/2004 ed attivato a partire dall'a.a. 2021-2022 nell'ambito dell'offerta formativa del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università Roma Tre.
Il CdLM si articola in due percorsi (II anno), partendo da una ampia base comune di insegnamenti (I anno).
In entrambi i percorsi gli studenti acquisiranno competenze relative, da un lato, all'esercizio di funzioni di progettazione e valutazione delle regole e delle politiche pubbliche e, dall'altro, alla gestione delle procedure amministrative e delle relazioni intercorrenti con i cittadini e con gli operatori economici quali destinatari delle medesime regole.
Nello specifico, il primo percorso è indirizzato verso la prospettiva europea, in considerazione del costante riferimento dell'azione pubblica a tale dimensione sia in termini di costruzione delle politiche pubbliche nazionali, sia con riferimento ai condizionamenti che le fonti sovranazionali operano sull'azione amministrativa. Ulteriore elemento di necessaria attenzione è costituito, poi, dai finanziamenti europei e dalle correlate procedure di progettazione e gestione.
Il secondo percorso è, invece, orientato verso una dimensione nazionale e, soprattutto, territoriale. È a tale livello, infatti, che si sviluppano le questioni correlate al decentramento del sistema istituzionale e che si impone la necessità di avere competenze puntuali di governance di sistemi complessi, dove un adeguato coordinamento delle politiche pubbliche assume un rilievo fondamentale per favorire lo sviluppo locale. In tale ambito operano, altresì, numerose società pubbliche o in controllo pubblico che erogano servizi pubblici di rilievo economico e non economico, la cui organizzazione e gestione richiede specifiche competenze professionali di matrice interdisciplinare.
Nell'ottica della valorizzazione delle possibilità offerte dal Corso di Laurea Magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche rispetto alla collocazione professionale dei laureati, nel corso del II anno, eventualmente, è previsto un tirocinio presso un organismo pubblico o privato che potrà essere svolto in Italia ma anche in Europa. Saranno, a riguardo, attivate apposite convenzioni volte a predefinire percorsi utili allo svolgimento di esperienze mirate di impiego che possano essere anche funzionali alla redazione di una tesi finale con carattere innovativo e interdisciplinare.
Gli studenti saranno indirizzati e seguiti nel percorso di studio da un docente tutor, che avrà il compito di guidarli nella selezione degli esami a scelta e di stimolare, già all'inizio del II anno, la scelta in merito alla prova finale, da svolgersi preferibilmente in consonanza con il tirocinio.
Sempre nel II anno, alcuni CFU saranno dedicati alle altre attività formative, che consisteranno principalmente in laboratori operativi di carattere multidisciplinare dedicati, ad esempio, all'acquisizione di conoscenze linguistiche teorico-pratiche sui linguaggi tecnici, alle tecniche di ricerca, selezione e utilizzazione delle fonti nelle discipline ricomprese nei percorsi didattici, alle modalità di redazione degli atti amministrativi, alle simulazioni di risposta a bandi europei, all'utilizzo delle banche dati pubbliche per l'elaborazione di dati.
Quanto agli sbocchi professionali, il Corso di Laurea Magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche mira ad intercettare la crescente domanda di formazione nel settore considerato.
Le amministrazioni pubbliche e gli organismi, pubblici e privati, operanti in stretto contatto con le stesse amministrazioni, hanno infatti avviato e stanno avviando politiche attive di reclutamento destinate a rafforzarsi. Da un lato, infatti, si prospetta un ampio programma di assunzioni, dal quale deriverà l'immissione nei ruoli di circa 500mila nuove unità, così da compensare la drastica riduzione seguita al lungo blocco del turnover e ai provvedimenti comportanti l'uscita anticipata di quote significative di personale, ma dall'altra una importante quota dei finanziamenti europei correlati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno impiegati per la riforma di importanti assets del settore pubblico.


OBIETTIVI
OBIETTIVI
SPECIALISTI NELLA GESTIONE DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE ATTIVITA’ DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Dirigenti e funzionari che nei diversi settori della pubblica amministrazione, in coordinamento con gli organi di indirizzo politico-amministrativo espletano, in autonomia e responsabilità, compiti relativi all'organizzazione degli uffici, alla implementazione dei procedimenti amministrativi e delle procedure finanziarie e contabili, alla elaborazione e/o alla adozione degli atti amministrativi, alla gestione delle risorse economiche, tecnologiche e strumentali loro affidate, rispondendo dei risultati conseguiti. Soggetti collocati in posizioni professionalmente e tecnicamente qualificate in imprese e altre organizzazioni private che collaborano con le amministrazioni nello svolgimento di dette funzioni.
II soggetti preposti - o chiamati a collaborare - alle funzioni gestionali delle pubbliche amministrazioni possiedono un insieme coordinato di competenze di tipo giuridico, economico, statistico, manageriale, integrate da conoscenze di tipo storico, sociologico e politologico che consentono loro di comprendere la natura, le vicende evolutive e il contesto sociale ed istituzionale nel quale agiscono le strutture nelle quali (o in rapporto con le quali) essi operano.
Tutti gli organismi appartenenti ai diversi settori della pubblica amministrazione: amministrazioni statali, regionali e locali, enti pubblici, agenzie, aziende pubbliche, autorità indipendenti, università e istituzioni scolastiche, enti del servizio sanitario nazionale. Imprese, associazioni, istituzioni e fondazioni che collaborano con le amministrazioni.

SPECIALISTI NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Dirigenti e funzionari che nei diversi settori della pubblica amministrazione, in coordinamento con gli organi di indirizzo politico-amministrativo espletano, in posizioni di autonomia e responsabilità, compiti relativi al reclutamento, alla regolazione e al governo del personale: determinazione dei fabbisogni, organizzazione delle procedure concorsuali, gestione dei rapporti di lavoro, negoziazione e relazioni sindacali, iniziative di formazione, procedimenti disciplinari. Professionisti delle società di consulenza che collaborano con le amministrazioni nello svolgimento di dette attività.
I soggetti preposti - o chiamati a collaborare - alle funzioni di gestione delle risorse umane delle pubbliche amministrazioni sono in possesso principalmente di competenze di carattere giuridico e manageriale, accompagnate da competenze di tipo economico e statistico, e integrate da conoscenze di tipo storico, sociologico e politologico che consentono loro di comprendere la natura, le vicende evolutive e il contesto sociale ed istituzionale nel quale si sviluppano le relazioni di lavoro all'interno delle strutture nelle quali (o in rapporto con le quali) essi operano
Tutti gli organismi appartenenti ai diversi settori della pubblica amministrazione: amministrazioni statali, regionali e locali, enti pubblici, agenzie, aziende pubbliche, autorità indipendenti, università e istituzioni scolastiche, enti del servizio sanitario nazionale. Società di consulenza che collaborano con le amministrazioni nel reclutamento e nella gestione del personale.

SPECIALISTI DELLE ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE, PROGETTAZIONE, CONTROLLO E VALUTAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI
Figure professionali che nei diversi settori della pubblica amministrazione collaborano con gli organi di indirizzo politico-amministrativo nella definizione delle politiche pubbliche ed espletano, in posizioni di autonomia e responsabilità, compiti di promozione, elaborazione, redazione, attuazione e monitoraggio di piani e progetti (in ambito locale, nazionale e europeo) di pubblica rilevanza, su tutte le tematiche coerenti con la missione e gli ambiti di attribuzione delle istituzioni di riferimento. Soggetti che nei diversi organismi di natura pubblica esercitano o contribuiscono all'esercizio di funzioni di controllo e di valutazione delle politiche pubbliche, dell'attuazione dei programmi di attività e del conseguimento degli obiettivi da parte di dirigenti e funzionari pubblici. Professionisti delle società di consulenza che collaborano con le amministrazioni nello svolgimento di dette attività.
Ai soggetti impegnati nello svolgimento delle funzioni di programmazione, progettazione, controllo e valutazione negli apparati pubblici si richiede un insieme articolato e coordinato di competenze specialistiche di tipo giuridico, economico, statistico e manageriale, integrate da conoscenze di tipo storico, sociologico e politologico che consentano loro di comprendere la natura, le vicende evolutive e il contesto sociale ed istituzionale nel quale agiscono le strutture nelle quali (o in rapporto con le quali) essi operano.
Tutti gli organismi appartenenti ai diversi settori della pubblica amministrazione: amministrazioni statali, regionali e locali, enti pubblici, agenzie, aziende pubbliche, autorità indipendenti, università e istituzioni scolastiche, enti del servizio sanitario nazionale. Società di consulenza che collaborano con le amministrazioni nelle attività di programmazione, progettazione, controllo e valutazione.

SPECIALISTI NEI SETTORI DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE, DELLE RELAZIONI PUBBLICHE E DELL’ATTUAZIONE DELLA TRASPARENZA NELLE AMMINISTRAZIONI E NELLE ORGANIZZAZIONI PRIVATE
Figure professionali che, nell'ambito e/o per conto di amministrazioni pubbliche e di aziende e altre organizzazioni private collaborano alla promozione, progettazione ed attuazione di iniziative dirette a soddisfare le esigenze di riqualificazione e rafforzamento delle modalità e degli strumenti (in particolare, di tipo telematico) della comunicazione istituzionale e delle relazioni pubbliche. Soggetti che in posizioni qualificate contribuiscono all'attuazione degli istituti finalizzati alla garanzia della trasparenza degli atti e delle attività delle pubbliche amministrazioni


Ai soggetti chiamati a contribuire all'esercizio di compiti di ordine comunicativo e relazionale si richiede un insieme articolato di competenze e conoscenze relative all'insieme delle aree disciplinari che caratterizzano l'ambito delle scienze politico-sociali: economia, statistica, scienze dell'organizzazione, diritto, scienza politica, sociologia, storia. Per coloro i quali sono incaricati della trasparenza delle attività amministrative si evidenziano in primo luogo le competenze giuridiche e organizzative, ma accompagnate da conoscenze negli altri settori sopra indicati.
Tutti gli organismi appartenenti ai diversi settori della pubblica amministrazione: amministrazioni statali, regionali e locali, enti pubblici, agenzie, aziende pubbliche, autorità indipendenti, università e istituzioni scolastiche, enti del servizio sanitario nazionale. Imprese, associazioni, istituzioni, fondazioni e altre organizzazioni private.

ESPERTI DELLE ATTIVITA’ NEGOZIALI PER LA REALIZZAZIONE DI LAVORI E PER L’ACQUISIZONE DI BENI E SERVIZI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E NELLE IMPRESE PRIVATE
Figure professionali specializzate che nell'ambito delle amministrazioni e degli enti pubblici assumono decisioni o collaborano – sul versante delle procedure amministrative e su quello della negoziazione - alla preparazione, definizione ed attuazione di contratti aventi ad oggetto la realizzazione di opere pubbliche e l'acquisizione di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni. Esperti che svolgono le medesime attività nell'ambito e/o nell'interesse di imprese interessate ai rapporti contrattuali con gli organismi pubblici.
I soggetti che contribuiscono all'esercizio delle funzioni concernenti le attività negoziali delle pubbliche amministrazioni possiedono in primo luogo competenze specialistiche di carattere giuridico, coordinate con competenze economiche e manageriali, e integrate da conoscenze di tipo storico, sociologico e politologico che consentano di comprendere la natura, le vicende evolutive e il contesto sociale ed istituzionale nel quale agiscono le strutture nelle quali (o in rapporto con le quali) essi operano.
Tutti gli organismi appartenenti ai diversi settori della pubblica amministrazione: amministrazioni statali, regionali e locali, enti pubblici, agenzie, aziende pubbliche, autorità indipendenti, università e istituzioni scolastiche, enti del servizio sanitario nazionale. Imprese che intrattengono (o aspirano ad attivare) rapporti contrattuali con le pubbliche amministrazioni.
Il Corso di laurea magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche risponde all'obiettivo di dotare di una preparazione culturale e professionale di livello specialistico soggetti destinati a svolgere compiti di carattere direttivo o ad assumere posizioni di elevata responsabilità nelle istituzioni e nelle amministrazioni pubbliche e private, come pure in organismi imprenditoriali e/o associativi operanti in settori che implicano relazioni con organismi pubblici o richiedono competenze riguardanti regolazioni e procedure amministrative.
Il Corso si propone di formare figure professionali in grado di elaborare strategie di governo e di gestione del cambiamento e dell'innovazione normativa, strutturale e funzionale delle organizzazioni pubbliche e private, e di fornire un significativo contributo ad attività di progettazione, attuazione e valutazione di iniziative finalizzate alla modernizzazione del sistema istituzionale e allo sviluppo economico e sociale, mediante il miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi forniti dalle strutture pubbliche e private e l'adozione di formule organizzative e di tecniche di gestione che consentano loro di rispondere adeguatamente ai bisogni e alle istanze degli utenti, dei consumatori, dei cittadini e della collettività.
A tal fine, i laureati di questo Corso di laurea magistrale dovranno acquisire approfondite conoscenze e competenze metodologiche di tipo multidisciplinare e interdisciplinare nei settori delle scienze giuridiche, economiche, statistiche, organizzativo-gestionali, politico-sociali e informatiche
Il corso prevede un totale di 13 esami, ai quali sono attribuiti 9 oppure 6 CFU; 11 esami appartengono al novero delle discipline caratterizzanti e di quelle affini e integrative, mentre i restanti 2 sono lasciati alla scelta libera dello studente. Alle altre attività formative sono riservati 6 CFU e ai tirocini 6 CFU, mentre alla positiva discussione della tesi finale sono associati 15 CFU.
La preparazione conseguita nel Corso consente di padroneggiare gli strumenti necessari per lo svolgimento dell'attività politica e amministrativa, per la programmazione e la regolamentazione economica per la gestione delle imprese e dei servizi pubblici, la valutazione delle scelte pubbliche nei diversi livelli di governo e, infine, per la progettazione e attuazione delle iniziative utili per il miglioramento del livello di efficienza delle amministrazioni pubbliche e private e di efficacia della loro azione.
Questo Corso di Laurea Magistrale forma laureati che possano assumere funzioni di collaborazione alla definizione delle politiche pubbliche e alla elaborazione degli atti normativi e di indirizzo, di adozione delle determinazioni relative alla organizzazione e alla gestione delle strutture amministrative pubbliche e private, di analisi di controllo e verifica dei risultati dell'attività degli uffici pubblici e delle imprese private. E' rivolto inoltre alla formazione di professionisti con conoscenze e competenze nei settori delle scienze economiche e finanziarie, statistiche, gestionali, integrate da conoscenze di tipo giuridico, politologico e sociologico, destinati ad operare principalmente presso le amministrazioni degli enti territoriali, le imprese private e pubbliche e gli organismi preposti alla gestione di servizi pubblici, con compiti di programmazione, direzione, gestione, controllo e valutazione.
Per essere ammessi al Corso occorre esser in possesso della laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. In particolare, è titolo idoneo all'ammissione al Corso, la laurea nelle classi L16, L 36 e L37 previste dall'ordinamento di cui al D.M. 270/2004 o nelle classi 15, 19 e 35 previste dall'ordinamento di cui al D.M. 509/1999 o quadriennale in ambito economico, giuridico, politologico, statistico, sociologico.
Per tutti gli studenti, l'accesso è condizionato al possesso di requisiti curriculari e alla verifica della personale preparazione, con modalità definite nel regolamento del Corso di studio. Non sono previsti debiti formativi, ovvero obblighi formativi aggiuntivi, al momento dell'accesso.
Per l'iscrizione al Corso è richiesto in ogni caso un buon livello di preparazione nei settori di cui sopra. Tale livello di preparazione sarà oggetto di accertamento mediante una valutazione del curriculum di provenienza in ordine, tra l'altro, agli esami sostenuti e alle altre attività formative svolte che indicherà le eventuali carenze formative.
La struttura didattica può prevedere, ai fini della valutazione del curriculum, un numero minimo di crediti formativi in specifici settori scientifico-disciplinari in conformità a quanto stabilito dall'ordinamento didattico del Corso, le relative indicazioni saranno fornite nel Bando d'iscrizione.
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale in in Amministrazioni e Politiche Pubbliche dovrà possedere, sulla base di un'accurata preparazione conseguita attraverso la frequenza dei corsi e il superamento degli esami relativi agli insegnamenti curriculari e attraverso la preparazione di una tesi di laurea magistrale, una conoscenza approfondita e una capacità di comprensione critica delle discipline specialistiche nelle aree giuridica, economica, socio-politologica e gestionale. Questi risultati saranno acquisiti dagli studenti tramite insegnamenti erogati sotto forma di lezioni frontali, esercitazioni, seminari, laboratori, e grazie a visite presso altri Atenei per motivi di ricerca associati allo svolgimento delle loro dissertazioni.
I laureati del Corso di Laurea Magistrale in in Amministrazioni e Politiche Pubbliche, saranno in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare il contesto politico-istituzionale nel quale e rispetto al quale sono chiamati ad elaborare decisioni di policy ovvero ad adottare scelte di ordine organizzativo, ad assumere decisioni operative e di gestione di risorse in istituzioni politiche e amministrative ed aziende pubbliche e private.
In particolare, saranno in grado di orientare strutture e risorse al raggiungimento della massima soddisfazione dei cittadini rispetto ai servizi offerti dal settore pubblico, ampiamente inteso, nonché di individuare principi ordinamentali e assetti regolativi in grado di tutelare i diritti e gli interessi dei terzi nelle relazioni con il sistema amministrativo e di migliorare il grado di efficienza ed efficacia nell'azione delle strutture preposte all'esercizio delle funzioni di governo del medesimo sistema istituzionale.
Autonomia di giudizio
Il Corso di Laurea Magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche si prefigge di innalzare il livello di autonomia di giudizio dei propri studenti in modo che essi diventino capaci di impostare, correttamente e con metodo, i problemi cui saranno chiamati a fornire soluzioni adeguate.
Si auspica, inoltre, che gli iscritti al corso acquisiscano competenze utili a progettare processi attuativi dei progetti formulati, di coordinare attività di diverso livello, anche quando impegnati in tavoli di regolamentazione e di negoziazione nonché di utilizzare tecnologie innovative nell'ambito delle funzioni attinenti ai governi di diverso livello.
In tal senso, il Corso di Laurea Magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche prevede l'attuazione di forme di verifica del conseguimento di una sufficiente autonomia di giudizio di propri studenti attraverso prove scritte e orali nonché mediante modalità didattiche innovative improntate alle metodologie del learning by doing e della flipped classroom. Un ruolo di rilievo sarà inoltre svolto dal tirocinio, che permetterà un confronto con la realtà operativa degli organismi pubblici e privati coinvolti.
Abilità comunicative
Il Corso di Laurea Magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche fornisce capacità comunicative con speciale riferimento (ma non in via esaustiva) alle relazioni con i cittadini e gli utenti dei servizi, all'accesso alle informazioni e ai documenti amministrativi, alla tutela della privacy, alla gestione delle reti informative nonché alla comunicazione istituzionale interna ed esterna delle amministrazioni pubbliche nonché alle relazioni tra queste e gli organismi privati operanti nei mercati pubblici e/o in mercati in relazione con il settore pubblico.
Al fine di conseguire questi obiettivi verranno favorite modalità didattiche che prevedano la redazione di rapporti, documenti e presentazioni e la loro discussione in forma orale, se opportuno anche in lingua straniera.
Sono, inoltre, incentivate forme di interazione con il mondo del lavoro sia attraverso il contatto con esperti esterni che contribuiranno ai percorsi definiti nella attività integrative, sia mediante lo svolgimento del tirocinio.
Capacità di apprendimento
Il Corso di Laurea Magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche consente ai propri laureati di sviluppare le capacità di apprendimento necessarie per lavorare nel settore pubblico e privato in posizioni apicali e in ruoli di responsabilità, anche di natura dirigenziale.
A tal fine, si promuove lo svolgimento in forma autonoma dell'attività di ricerca attraverso, tra l'altro, lo sviluppo durante il biennio specialistico di corsi di studio approfonditi di carattere multidisciplinare nei quali i docenti amplieranno progressivamente gli argomenti tematici. A questa impostazione corrisponderà la dotazione di specifici strumenti di analisi necessari a cogliere la molteplicità degli aspetti teorici, metodologici ed empirici insiti nelle problematiche interdisciplinari oggetto dei corsi.
La verifica dall'effettiva acquisizione delle capacità indicate sarà svolta nel corso delle prove di esame riguardanti gli insegnamenti, i seminari, i laboratori e la valutazione delle attività di tirocinio. In tutti i casi, saranno previste modalità più o meno formalizzate di verifica intermedia, così da poter intervenire con tempestività qualora i livelli di formazione presentino carenze.
Il processo formativo si conclude con la discussione della tesi di laurea.
La prova finale consiste nella discussione della tesi di laurea che rifletterà sia nella struttura dell'elaborato (introduzione, articolazione in capitoli, conclusione) che nella sua veste formale (norme di edizione, indici, abbreviazioni-acronimi-sigle-simboli, tabelle, grafici, figure, apparati di note, bibliografia) le conoscenze e le capacità di comprensione e di applicazione, i contributi originali alla ricerca con riferimento ai risultati attuali della letteratura di riferimento del tema prescelto nelle aree disciplinari, le abilità comunicative e le capacità di apprendimento del candidato. Essa si svolge in seduta pubblica di fronte a un'apposita commissione di non meno di sette docenti o ricercatori universitari che esprime la sua valutazione in centodecimi tenendo conto della media conseguita negli esami del Corso e dei pareri del relatore e del correlatore sulla dissertazione presentata. La valutazione della prova finale prevede l'assegnazione della Lode all'unanimità e la eventuale pubblicazione dei risultati originali della ricerca ove considerati degni. Le caratteristiche e le modalità della prova finale, nonché la composizione della commissione sono indicate dal Regolamento apposito che fa parte di quello didattico del Corso di Laurea.
I docenti-tutor promuovono, quando possibile, la scelta di temi oggetto della tesi in correlazione con le attività svolte durante il tirocinio formativo obbligatorio. In tal caso, la formulazione dell'elaborato può giovarsi dell'apporto del soggetto ospitante il medesimo tirocinio, il quale può essere chiamato a comporre, quale membro aggiunto, la commissione di valutazione della prova finale.
Informazioni utili
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soddisfazione degli studenti