22910223 - Storia dell'europa e delle istituzioni comunitarie

L’insegnamento di Storia dell'Europa e delle istituzioni comunitarie intende contribuire all'obiettivo di formare professionisti in grado di sviluppare capacità di ragionamento autonomo e critico in relazione a problemi complessi, anche nell'ambito degli aspetti giuridico-normativi legati ai processi internazionali. In questa prospettiva, l’insegnamento mira alla formazione di educatori capaci d’integrare una dimensione europea nella propria attività, di acquisire conoscenze, valori, abilità e competenze pertinenti, che consentano di pensare in modo critico e di formarsi opinioni informate ed equilibrate, mettendo in pratica i valori europei fondamentali dell'inclusione sociale e della solidarietà europea e internazionale. A tal fine, l'insegnamento di Storia dell'Europa e delle istituzioni comunitarie intende fornire allo studente una preparazione approfondita circa i fondamenti storici, culturali e giuridici dell'ordinamento dell'Unione europea, atta a favorire una maggior consapevolezza del ruolo dell’Unione europea come protagonista di uno scenario internazionale, globale e interdipendente, e a promuovere una riflessione critica sull'UE, la sua governance e i suoi processi decisionali, e sul modo in cui essi influenzano i cittadini degli Stati membri e la loro partecipazione democratica.
Risultati di apprendimento attesi: Conoscenza degli snodi politico-culturali e istituzionali più significativi della Storia dell’integrazione comunitaria; capacità di comprensione delle dinamiche e dei processi di trasformazione della società europea; giudizio autonomo, originale e innovativo sulle principali vicende storiche e sociali dell’Europa contemporanea e acquisizione di modalità comunicative che consentano la declinazione della complessità delle situazioni politiche, sociali e giuridiche studiate.

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso è articolato in tre parti:

1) Studio delle linee di fondo del percorso fondativo dell’Unione europea sia dal punto di vista della storia politica (articolazione delle relazioni transatlantiche; formazione dell’asse franco-tedesco; costituzione della CECA e progetto di Comunità Europea di Difesa; formazione e funzionamento delle nuove istituzioni sovranazionali) che sotto il profilo della storia delle idee, cioè la riflessione federalista nelle culture politiche del XX secolo e l’influenza dei fattori culturali e religiosi sulle dinamiche di ridefinizione delle norme e delle istituzioni della governance europea.

2) Esame dell’ordinamento giuridico dell’UE, l’evoluzione della struttura e delle funzioni delle principali istituzioni europee (Commissione, Parlamento Europeo, Consiglio, BCE e Corte del Lussemburgo), le teorie e tecniche dell’integrazione (federalismo, funzionalismo, neofunzionalismo) e i modelli di governance multilivello. Tale esame è impostato per offrire un’analisi ragionata e pratica della costruzione comunitaria, della sua crisi e delle possibilità di sviluppo.

3) Valutazione dei limiti e delle criticità dei meccanismi della governance europea, con particolare riferimento alla questione della gestione dei flussi migratori, cioè la Convenzione di Dublino, ossia il Trattato multilaterale in tema di diritto di asilo; le politiche legate agli sviluppi istituzionali del Trattato di Lisbona, che introduce una nuova base giuridica per la promozione di misure di integrazione; il GAMM (Approccio globale in materia di migrazione e mobilità, adottato dalla Commissione nel 2011); gli Orientamenti strategici di giugno 2014 (Programma di Stoccolma); l'Agenda europea in materia di migrazione.


Testi Adottati

Per i frequentanti

Piero S. Graglia, L'Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino 2019 [ultima edizione]

Enrica Rigo, Europa di confine: trasformazioni della cittadinanza nell'Unione allargata, Meltemi Editore srl 2007


Per i non frequentanti

Piero S. Graglia, L'Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino 2019 [ultima edizione]

Enrica Rigo, Europa di confine: trasformazioni della cittadinanza nell'Unione allargata, Meltemi Editore srl 2007

Leonardo Rapone, Storia dell'integrazione europea, Carocci, ristampa 3^, 2018


Modalità Erogazione

Lezioni frontali ed esercitazioni intorno a casi di studio. Le esercitazioni costituiscono parte integrante della valutazione in progress ai fini del superamento dell’esame e possono essere valutate come esonero parziale della prova finale.

Modalità Valutazione

A seguito del decreto rettorale che ripristina le normali modalità di valutazione in presenza, gli appelli autunnali di Storia dell'Europa e delle istituzioni comunitarie si svolgeranno nuovamente presso le aule di via Principe Amedeo, salvo differenti esigenze comunicate dagli studenti. L'esame consiste nella consueta modalità di prova scritta relativa ai testi di esame.

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso è articolato in tre parti:

1) Studio delle linee di fondo del percorso fondativo dell’Unione europea sia dal punto di vista della storia politica (articolazione delle relazioni transatlantiche; formazione dell’asse franco-tedesco; costituzione della CECA e progetto di Comunità Europea di Difesa; formazione e funzionamento delle nuove istituzioni sovranazionali) che sotto il profilo della storia delle idee, cioè la riflessione federalista nelle culture politiche del XX secolo e l’influenza dei fattori culturali e religiosi sulle dinamiche di ridefinizione delle norme e delle istituzioni della governance europea.

2) Esame dell’ordinamento giuridico dell’UE, l’evoluzione della struttura e delle funzioni delle principali istituzioni europee (Commissione, Parlamento Europeo, Consiglio, BCE e Corte del Lussemburgo), le teorie e tecniche dell’integrazione (federalismo, funzionalismo, neofunzionalismo) e i modelli di governance multilivello. Tale esame è impostato per offrire un’analisi ragionata e pratica della costruzione comunitaria, della sua crisi e delle possibilità di sviluppo.

3) Valutazione dei limiti e delle criticità dei meccanismi della governance europea, con particolare riferimento alla questione della gestione dei flussi migratori, cioè la Convenzione di Dublino, ossia il Trattato multilaterale in tema di diritto di asilo; le politiche legate agli sviluppi istituzionali del Trattato di Lisbona, che introduce una nuova base giuridica per la promozione di misure di integrazione; il GAMM (Approccio globale in materia di migrazione e mobilità, adottato dalla Commissione nel 2011); gli Orientamenti strategici di giugno 2014 (Programma di Stoccolma); l'Agenda europea in materia di migrazione.


Testi Adottati

Per i frequentanti

Piero S. Graglia, L'Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino 2019 [ultima edizione]

Enrica Rigo, Europa di confine: trasformazioni della cittadinanza nell'Unione allargata, Meltemi Editore srl 2007


Per i non frequentanti

Piero S. Graglia, L'Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino 2019 [ultima edizione]

Enrica Rigo, Europa di confine: trasformazioni della cittadinanza nell'Unione allargata, Meltemi Editore srl 2007

Leonardo Rapone, Storia dell'integrazione europea, Carocci, ristampa 3^, 2018


Modalità Erogazione

Lezioni frontali ed esercitazioni intorno a casi di studio. Le esercitazioni costituiscono parte integrante della valutazione in progress ai fini del superamento dell’esame e possono essere valutate come esonero parziale della prova finale.

Modalità Valutazione

A seguito del decreto rettorale che ripristina le normali modalità di valutazione in presenza, gli appelli autunnali di Storia dell'Europa e delle istituzioni comunitarie si svolgeranno nuovamente presso le aule di via Principe Amedeo, salvo differenti esigenze comunicate dagli studenti. L'esame consiste nella consueta modalità di prova scritta relativa ai testi di esame.