A Roma Tre due ERC Consolidator Grant

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A Roma Tre due ERC Consolidator Grant
Sono due i progetti di Roma Tre, delle ricercatrici Stefania Gialdroni e Felicita Tramontana, ad aggiudicarsi quest’anno il prestigioso Link identifier #identifier__169941-1ERC Consolidator Grant. Un grande successo per Roma Tre: l'Ateneo infatti è l’unico, insieme all'Università Bocconi e all’Istituto italiano di tecnologia di Genova, ad essere premiato con ben due ERC tra i 47 progetti di ricercatori italiani selezionati; un risultato ancor più significativo perchè raggiunto con i progetti di due ricercatrici che si occupano di argomenti storici.
 
Un riconoscimento, questo, che ha contribuito sensibilmente a posizionare il nostro Paese al primo posto per nazionalità, con 47 ricercatori sui 327 che si sono aggiudicati i finanziamenti “Consolidator grant” da 655 milioni. Un successo non solo per Roma Tre, ma per l'intero settore della ricerca italiana. 

Stefania Gialdroni, ricercatrice del Dipartimento di Giurisprudenza, è stata premiata per il progetto MICOLL: "Migrating Commercial Law and Language. Rethinking Lex Mercatoria (11th-17th Century)". Lo scopo del progetto è quello di analizzare l'evoluzione del diritto commerciale tra medioevo e prima età moderna attraverso uno strumento inedito: la linguistica storica. Il diritto è una disciplina tecnica, nella quale le parole utilizzate ricoprono un'importanza fondamentale. Un'analisi dettagliata e diacronica dei termini tecnici utilizzati dai mercanti è un modo innovativo per verificare l'impatto delle migrazioni dei mercanti sullo sviluppo del diritto commerciale, che ha avuto a sua volta effetti dirompenti sulla storia economica e sociale.
 
Felicita Tramontana, ricercatrice, si è aggiudicata l’ERC per il Dipartimento di Scienze Politiche con il progetto HOLYLAB “A global economic organization in the early modern period: the Custody of the Holy Land through its account books (1600-1800). L’obiettivo di HOLYLAB è quello di studiare l’organizzazione economica della Custodia Francescana di Terra Santa in età moderna, a livello locale, regionale e globale. Partendo dall’analisi dei libri di conto della Custodia e dei commissariati della Terra Santa e avvalendosi di concetti presi in prestito dalla sociologia delle istituzioni, il progetto combina lo studio di pratiche economiche con quello della struttura organizzativa e dei meccanismi che nei secoli hanno garantito il funzionamento della Custodia e la costante circolazione di persone, oggetti e capitali tra la Palestina e il resto del mondo.