GIURISPRUDENZA

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Il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) forma laureati per le professioni forensi, la magistratura, le Pubbliche Amministrazioni, le istituzioni europee e internazionali e per ogni altra attività che richieda una competenza giuridica a largo spettro. Questo obiettivo si realizza attraverso una didattica innovativa che favorisce, per quanto possibile, la partecipazione degli studenti alle esperienze di studio e ricerca dei docenti e valorizzando un progetto formativo che agevola non solo l'acquisizione di contenuti, ma anche la padronanza del metodo e della tecnica giuridica, nonché la piena comprensione del contesto sociale nel quale il diritto è destinato a operare.
Interventi di particolare rilievo sono l'adozione di un numero programmato d'accessi e la semestralizzazione dei corsi, alcuni dei quali reiterati con più livelli di approfondimento per le materie più impegnative.
Gli strumenti che qualificano l'offerta didattica del Dipartimento sono, in particolare:

• un'accentuata internazionalizzazione, che si realizza nell'offerta di numerosi insegnamenti in lingua straniera, nell'intensificazione dell'interscambio studentesco con Atenei di altri paesi (attraverso il Programma Erasmus e altri programmi di scambio) e nella presenza di visiting Professor e fellow provenienti da Stati sia europei che non europei;

• un'ampia rosa di insegnamenti opzionali e progetti didattici, alcuni dei quali particolarmente innovativi, che si affiancano agli insegnamenti fondamentali;

• l'accento posto sulla metodologia del 'learning by doing' (imparare facendo), che si sostanzia nell'attivazione di numerose cliniche legali, attività di simulazione processuale e corsi sulla redazione di atti e pareri;

• un'intensa e vivace attività culturale che accompagna nell'intero anno accademico lo svolgimento delle attività didattiche.

Il Dipartimento si fregia inoltre di offrire agli studenti due percorsi di eccellenza all'interno del Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza:

• il percorso 'Global Legal Studies', un programma bilingue italiano/inglese che integra l'eccellenza italiana nell'educazione giuridica a un approccio moderno, multiculturale e multilinguistico. Il percorso, riservato a soli 150 studenti, mira a formare giuristi capaci di lavorare in ambienti internazionali (studi legali internazionali, organizzazioni europee e internazionali, ONG, società multinazionali, ecc.) in Italia e all'estero;

• il percorso Diritto e finanza, che permette agli studenti di Giurisprudenza di conseguire una seconda laurea magistrale in Finanza e Impresa.

OBIETTIVI
OBIETTIVI
Capacità di discernimento, di analisi critica, e sensibilità nella individuazione e applicazione delle regole di diritto rispetto ai dati di contesto
Produzione, anche attraverso l'uso di strumenti informatici, di testi giuridici (normativi, negoziali, processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego. Capacità di analisi casistica, di qualificazione giuridica della fattispecie, di comprensione dei problemi e ordinata rappresentazione dei problemi. Capacità di aggiornamento delle proprie competenze. Capacità di elaborare e applicare idee originali in un contesto di ricerca svolto sia in modo auto-diretto e autonomo, sia in gruppo. Capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti.
Le competenze associate alla funzione si esprimono nell'esercizio delle pofessioni legali, nell'amministrazione pubblica, nel ruolo di esperti legali e di amministrazione in impresa privata, nella responsabilità in vari campi di attività sociale, impiego nei primi livelli di istituzioni nazionali europee e internazionali
I laureati in Giurisprudenza, oltre a indirizzarsi alle professioni legali, avvocatura e notariato, e alla magistratura, potranno essere utilizzati, con funzioni d'elevata responsabilità, nei vari campi d'attività sociale ed economica, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese, nei sindacati, nelle istituzioni nazionali, europee ed internazionali, nonché ovunque siano richiesti discernimento, capacità d'analisi e sensibilità ai dati di contesto nell'applicazione delle regole di diritto (esemplificativamente si richiamano le professioni di specialisti della gestione e controllo della pubblica amministrazione; di specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private, di esperti legali in imprese ed enti pubblici, di docenti universitari, di ricercatori, di professori di scuole medie superiori).
I laureati dei corsi della classe di laurea devono:
- aver conseguito elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo
- aver conseguito approfondimenti di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell'evoluzione storica degli stessi
- possedere capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomentati, anche con l'uso di strumenti informatici
- possedere in modo approfondito le capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti a fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto
- possedere in modo approfondito gli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie competenze.
I laureati dei corsi della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazione internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.
Per l'immatricolazione è richiesta una buona cultura generale, particolarmente nell'ambito storico-istituzionale e della storia del pensiero, affiancata dalla marcata attitudine al ragionamento astratto e sequenziale e da una sviluppata capacità di lavoro su testi scritti complessi.
Prima dell'immatricolazione al corso di studio lo studente deve partecipare agli inizi di settembre a una prova di verifica, volta a riscontrare il possesso di un'adeguata preparazione iniziale per quanto riguarda:
a) abilità logico-formali;
b) capacità di comprensione del testo.
La prova di verifica consiste in un test criteriale costituito da una serie di domande a risposta multipla nei due ambiti su indicati, con valutazione per ciascuno di essi e valutazione globale.
Il Consiglio di Dipartimento, con l'approvazione della Commissione paritetica, individua, rendendoli pubblici, i livelli d'abilità logico-formali e di capacità di comprensione del testo richiesti per l'accesso al corso, sulla base della seguente graduazione di massima :
a) sufficiente;
b) insufficiente (in uno dei due ambiti o in entrambi);
c) gravemente insufficiente (meno del 20% di risposte congrue in almeno un ambito), che non consente l'immatricolazione.
Con riferimento agli studenti che abbiano conseguito una valutazione insufficiente in uno degli ambiti previsti, il Dipartimento potrà organizzare corsi di recupero dei debiti formativi.
Autonomia di giudizio
I laureati del Corso magistrale in Giurisprudenza devono avere acquisito la capacità di raccogliere ed interpretare con metodo i dati normativi, giurisprudenziali e di prassi applicativa ritenuti utili a determinare giudizi giuridici autonomi, ma inclusa altresì la capacità di riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi

Abilità comunicative
I laureati devono essere in grado di saper comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni di problemi a interlocutori sia specialisti, sia non specialisti, utilizzando, quando occorra una lingua straniera con la padronanza della terminologia giuridica propria di questa.

Capacità di apprendimento
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento e di metodo che sono loro necessarie per intraprendere studi e approfondimenti settoriali successivi con un alto grado di autonomia

La prova finale consiste nella preparazione di un elaborato scritto (la tesi) e la sua successiva discussione di fronte ad apposita commissione di laurea su uno specifico tema, anche interdisciplinare, legato a insegnamenti di cui lo studente abbia superato l'esame, trattato con un approfondimento personale adeguato alla quantità di crediti formativi riconosciuti dall'ordinamento didattico. il predetto elaborato può essere redatto anche in lingua diversa dall'italiano, purché il candidato la accompagni con un elaborato di sintesi in italiano
Informazioni utili
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soddisfazione degli studenti