Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti

Link identifier #identifier__168391-1Link identifier #identifier__17134-2
Il Corso di Laurea Magistrale in 'Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti' fornisce le conoscenze e le competenze per l'analisi delle principali sfide alla sicurezza che hanno un impatto sul nostro ambiente socio-politico in rapida evoluzione a livello globale, nazionale e locale. Il CdLM studia, perciò, le nuove forme di guerra ibrida e cibernetica, il terrorismo, i conflitti identitari, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, le pandemie, le migrazioni, le crisi energetiche e i cambiamenti climatici.

Il CdLM è articolato in due percorsi: il primo dedicato a 'Conflitti e Sicurezza nel Mondo Globale'; il secondo ad 'Ambiente, Energia e Sicurezza Internazionale'.

Il primo percorso è dedicato all'analisi dei conflitti a livello di politica internazionale, nazionale e locale. Attraverso un approccio multidisciplinare, il percorso è volto a spiegare le cause, le dinamiche e le conseguenze dei conflitti e individuare le prospettive sulla loro gestione istituzionale e non-istituzionale.

Il secondo percorso offre un'approfondita preparazione interdisciplinare sui temi della politica internazionale che riguardano le sfide ambientali globali, le politiche dell'energia, lo sviluppo sostenibile e le questioni della sicurezza.

Il CdLM appartiene alla classe LM-52 delle 'Relazioni Internazionali', pertanto i principali ambiti disciplinari sono: scienza politica, storia, studi di area, sociologia, economia e diritto. Lo studio a livello avanzato di almeno una lingua straniera è obbligatorio, inoltre alcune discipline sono impartite in lingua inglese.


OBIETTIVI
OBIETTIVI
FUNZIONARIO DELLA CARRIERA DIPLOMATICA
La figura professionale sopraindicata svolge le consuete attività diplomatiche nelle sedi preposte all'estero (ambasciate, consolati e istituti di cultura italiani, rappresentanza presso le Nazioni Unite) o negli uffici centrali di Roma del MAECI. In particolar modo, le laureate e i laureati in "Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti" acquisiscono competenze specialistiche per l'analisi di scenari politici e di sicurezza legati ai conflitti militari e civili, ai problemi dell'infosfera, dello sviluppo sostenibile, e del cambiamento climatico, attraverso le conoscenze acquisite nei settori della gestione delle risorse ambientali ed energetiche, della sicurezza e della guerra cibernetica e dei rischi della disinformazione.
Ottime conoscenze in ambito linguistico, giuridico (in particolar modo nell'ambito del diritto internazionale), storico, economico e politologico necessarie ad accedere alla carriera diplomatica e, in seguito, a svolgere le mansioni politiche e/o amministrative caratteristiche delle diverse figure professionali del mondo diplomatico. Nello specifico la laureata o il laureato in "Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti" deve essere in grado di individuare, monitorare e gestire problematiche legate alla sostenibilità, al climate change, alla sicurezza in ambito politico, militare, migratorio, energetico, finanziario, economico; coordinare e dirigere programmi e progetti; avere un'ottima conoscenza degli strumenti di comunicazione e di gestione dell'informazione.
Servizio diplomatico della Repubblica Italiana e MAECI.

ANALISTA, CONSULENTE E RICERCATORE IN STUDI POLITICI, STRATEGICI E DEL RISCHIO
Svolge ricerche e analisi nei settori delle scienze politiche e/o dei fenomeni sociali, con un focus su problematiche relative alla sicurezza, al rischio politico, alla sostenibilità, al climate change. È un esperto o un'esperta di relazioni internazionali e/o di sistemi politici nazionali che attengono ai conflitti internazionali e a quelli culturali e identitari, all'ambiente e all'energia, agli investimenti e allo sfruttamento delle risorse naturali, anche con particolari competenze per l'analisi di questioni settoriali come il diritto ambientale o problematiche regionali e geopolitiche. Valuta gli effetti delle politiche e delle leggi sugli attori istituzionali, sulle imprese e sugli individui. Monitora decisioni ed eventi politici a livello internazionale e nazionale. Fa previsioni ed elabora teorie in ambito politico, economico e sociale. Produce rapporti, studi, nonché modelli di previsione e di prevenzione di rischi geopolitici, sociali; economici; giuridici; ambientali. Progetta e valuta interventi di emergenza e protezione civile, di peace-building e peace-keeping e di investimenti economici.

Elaborazione di dati statistici, ottima conoscenza della lingua inglese ed eventualmente di una seconda lingua straniera, analisi e ricerca storica, capacità di pensiero critico e analitico, in rapporto alle specifiche sfide alla sicurezza e della sostenibilità. Analisi e ideazione di politiche di sicurezza.

Università ed enti o istituti di ricerca pubblici e privati, compresi i centri di studi, i think-tank e le agenzie di rating. Inoltre, compagnie multinazionali che richiedono figure interne specializzate nell'individuare i rischi politici, economici, e geografici delle aree e dei mercati in cui sono attive, soprattutto nel settore estrattivo delle risorse naturali.

FUNZIONARIO DI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI GOVERNATIVE
La figura professionale associata a questa categoria è di supporto delle attività di rappresentanza, di tutela e di promozione svolte dall'Organizzazione di appartenenza. Ha compiti di analisi, monitoraggio, valutazione, assistenza, intermediazione e negoziazione in riferimento a uno o più settori quali: la politica, l'economia, il commercio e la cultura. Coordina ed è responsabile di iter amministrativi e/o attività di progettazione o esecuzione di programmi internazionali nei settori sopraindicati, soprattutto in relazione alla mediazione a livello internazionale, ai fattori di rischio e alle opportunità connesse alle nuove sfide dell'ambiente, alla nuove forme di conflitto militare e culturale-identitario e alla sicurezza cibernetica.
Ottima conoscenza della lingua inglese e di almeno una seconda lingua straniera; conoscenza mirata del contesto storico-politico di una regione del globo; capacità d'interazione con esperti di diritto, di economia e di finanza e delle scienze naturali; analisi di questioni di respiro internazionale; problem-solving; team management; risk-tasking; bargaining; preparazione a esercitare spiccate doti comunicative; ottima padronanza degli strumenti di analisi e di pianificazione strategica. In particolar modo, le laureate e i laureati in "Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti" acquisiscono competenze specialistiche per l'analisi di scenari politici legati ai conflitti militari e civili, ai problemi dell'infosfera, dello sviluppo sostenibile, del cambiamento climatico attraverso le conoscenze acquisite nei settori della gestione delle risorse ambientali, della sicurezza e della guerra cibernetica, dei rischi della disinformazione, dell'ingegneria sociale e dell'hacking.
Funzionario di organismi internazionali quali l'Unione Europea o le Nazioni Unite.


ALTO FUNZIONARIO DELLO STATO E DELLE SUE ISTITUZIONI
La figura professionale sopraindicata è preparata a ricoprire ruoli decisionali e strategici all'interno della organizzazione dello Stato e delle sue istituzioni. Questi funzionari operano in organizzazioni ampie e articolate, con vincoli operativi giuridicamente definiti e iter burocratici complessi. Tali organizzazioni hanno esigenze crescenti di esperti in questioni legate all'ambiente e alla sicurezza, in grado di rapportarsi ai nuovi strumenti di comunicazione e di gestirne i contenuti; di comprendere e gestire complesse interrelazioni sistemiche tra i livelli decisionali nazionale, continentale e globale. Si tratta di figure professionali innovative, la cui richiesta è alta.
conoscenze approfondite che riguardano gli sviluppi della politica internazionale e dell'analisi strategica; delle dinamiche
economiche internazionali; dei diritti umani; della sostenibilità; della gestione delle risorse naturali; delle teorie di analisi dei conflitti; della comunicazione di impresa e delle campagne mediatiche.
Inoltre, le laureate o i laureati in "Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti" che si formano come funzionari e/o dirigenti dello Stato e delle sue istituzioni acquisiscono competenze specialistiche: in scienze diplomatiche e diritto internazionale; in risoluzione dei conflitti; in peace-building; nelle politiche energetiche e climatiche, nella valenza politica delle dinamiche identitarie e religiose.

Parlamento, Ministeri, amministrazioni locali, regionali, statali, authorities regolative e di controllo; società pubbliche o a capitale misto di gestione delle public utilities, Protezione Civile.

FUNZIONARIO DI ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI NON GOVERNATIVE
Le figure professionali che operano in contesti internazionali devono essere in grado di gestire e di coordinare le attività di raccolta fondi; di ideare e di redigere programmi di analisi e mediazione dei conflitti, di operare in zone di crisi; di redigere programmi di sviluppo sostenibile e di sicurezza energetica, legati alle specificità delle regioni del globo in relazione ai temi dell'energia e dell'ambiente, nonché di promozione degli scambi culturali e della tutela dei diritti umani.
Solida preparazione negli area studies, abbinata a specifiche conoscenze di ambito politologico, sociologico, storico, economico e giuridico, al fine di ideare e di realizzare progetti d'intervento in aree in via di sviluppo o in aree di crisi; approccio interdisciplinare alla risoluzione dei problemi; ottima conoscenza della lingua inglese e di almeno una seconda lingua straniera.
Associazioni e organizzazioni non governative che promuovano programmi per la pace, la mediazione dei conflitti, l'assistenza umanitaria, per la tutela dei diritti umani, dell'ambiente e della cultura, per lo sviluppo sostenibile, la sicurezza energetica, la crisi climatica.



RESPONSABILI D'AREA O DI UFFICI NELLE IMPRESE PRIVATE
La figura professionale in oggetto dirige uffici strategici e sovraintende al lavoro del team a lei/lui assegnato all'interno di imprese private. Conduce ricerche e studi. Valuta e innova le procedure di gestione dell'impresa, inoltre è in grado di valutare i risultati dell'impresa; fa analisi dati e produce report; esegue controlli di gestione, infine controlla e supervisiona i processi produttivi o le attività svolte del team di lavoro che le/gli è stato assegnato.
Conosce leggi, regolamenti, ruolo delle istituzioni e procedure politiche del settore in cui lavora. Conosce i principi e i metodi che regolano l'impresa di cui fa parte e la sua gestione, relativamente alla pianificazione strategica, all'allocazione delle risorse umane, finanziarie e materiali, alle tecniche di comando, ai metodi di produzione e al coordinamento delle persone e delle risorse a lei/lui assegnate. Ha capacità di decision making, public speaking, leadership, team bulding e problem solving.
Imprese private che operano nell'ambito della sicurezza, delle politiche dell'energia e dell'ambiente, della sostenibilità.
L'area dei 'Security Studies' è una delle più autorevoli e sviluppate a livello mondiale nel campo degli studi politici. Comprende i temi della pace e dei conflitti, della trasformazione delle tradizionali sfide poste alla sicurezza militare e all'intelligence dalle 'nuove guerre', dagli stati deboli, dal terrorismo, dalla proliferazione degli armamenti, dalle minacce cibernetiche, ma si è recentemente allargata anche alle sfide globali portate dai mutamenti climatici e dalle questioni relative alla sicurezza energetica, nonché alle sfide indicate negli SDGs delle Nazioni Unite.

Nel XXI secolo la sicurezza globale è divenuta fenomeno particolarmente complesso: nuove potenze, attori non statali, guerre ibride, sfide cibernetiche, scarsità delle risorse, sviluppo sostenibile, cambiamento climatico e transizione energetica. Per far fronte alla complessità di queste nuove sfide si pone il problema di creare nuove politiche in grado di organizzare e proteggere la nuova società globale.

Il Corso di Laurea Magistrale in 'Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti' è pertanto indirizzato a preparare le studentesse e gli studenti a una formazione con ampi sbocchi lavorativi: nelle organizzazioni internazionali e nei rispettivi programmi regionali; nelle istituzioni europee; negli enti governativi; nella comunità dell'intelligence; nelle imprese private; nei numerosissimi centri di ricerca e agenzie sulla sicurezza, sul rischio politico, sulla sostenibilità diffusi in tutto il mondo; nelle organizzazioni non-governative; nonché in molti altri contesti dove sono attivi programmi per la mediazione e risoluzione dei conflitti, lo sviluppo locale e iniziative di adattamento agli effetti del cambiamento climatico.

Il CdLM è articolato in due percorsi:

1) Conflitti e Sicurezza nel Mondo Globale

Il primo percorso è dedicato all'analisi dei conflitti violenti e alla loro gestione e soluzione. Intende occuparsi sia dei conflitti a livello di politica internazionale, nazionale e locale, sia dei loro fattori ideologici, culturali, sociali e politico-economici. Attraverso un approccio multidisciplinare,questo percorso è volto a spiegare le cause, le dinamiche e le conseguenze dei conflitti e individuare le prospettive sulla loro gestione istituzionale e non-istituzionale.
Offre pertanto un'approfondita preparazione sulle strategie per la pace e la sicurezza, la risoluzione dei conflitti, la collaborazione internazionale, le tecnologie di guerra, il disarmo. Le studentesse e gli studenti avranno la possibilità di acquisire una conoscenza critica di alcuni problemi centrali della politica mondiale, quali le cause dei conflitti armati, i loro cambiamenti recenti legati all'indebolimento degli Stati, alle nuove guerre ibride, all'esplodere del nazionalismo e del terrorismo, alle strategie, e i mezzi per gestirli, trasformarli, risolverli, al ruolo della politica internazionale e della società civile.
Oltre che una serie di teorie del conflitto, le studentesse e gli studenti riceveranno strumenti interdisciplinari per studiare e comprendere i conflitti e collocarli sia in una dimensione storica che in relazione all'attualità. Il contatto diretto con esperti offrirà loro l'opportunità di confrontarsi con le nuove prospettive di ricerca e le più significative esperienze pratiche. Il percorso offrirà anche attività extracurricolari che includono conferenze di ospiti internazionali, seminari e proiezioni cinematografiche.

2) Ambiente, Energia e Sicurezza Internazionale

Il secondo percorso offre alle studentesse e agli studenti un'approfondita preparazione interdisciplinare sui temi della politica internazionale che riguardano il nesso tra le sfide ambientali globali, le politiche dell'energia e le questioni della sicurezza. Questo nesso rappresenta il pilastro attorno a cui ruotano sia il funzionamento della governance ambientale globale, sia le strategie della transizione energetica, sia, infine, molte delle questioni di sicurezza internazionale e regionale. Il percorso affronta le origini e l'evoluzione storica e politica della governance ambientale globale e le sfide indicate negli SDGs delle Nazioni Unite; le relazioni internazionali e la geopolitica dell'energia; aspetti tecnici della gestione degli ecosistemi; la declinazione di questi temi e delle questioni dello sviluppo in alcune regioni del globo (in Europa, negli Stati Uniti, in America Latina, nel Mediterraneo e nel Nord Africa, in Asia Orientale); l'evoluzione delle teorie sullo sviluppo sostenibile; il tema del cambiamento climatico nelle sue implicazioni politiche, economiche, demografiche e di sicurezza; la prospettiva del diritto internazionale dell'ambiente e delle teorie dei diritti umani applicate alle sfide ambientali globali. Il corso comprende, altresì, la formazione linguistica necessaria ad affrontare le rispettive dimensioni regionali.

Questi argomenti, che costituiscono un terreno ideale per la didattica interdisciplinare, hanno in effetti una dimensione internazionale e molteplici dimensioni regionali e locali, legate alla storia e alle politiche dei territori.

Utili strumenti per l'orientamento al lavoro sono forniti dal Corso di Laurea Magistrale nella sua ricca articolazione disciplinare. Si tratta di strumenti volti in primo luogo a sostenere la progettazione e l'attuazione di singole e specifiche azioni.

Inoltre sono previsti:

- l'accertamento delle abilità informatiche che comprendono anche il Digital Content Management;

- percorsi di soft skills;

- workshop specifici per l'analisi di Cyber Attacks & Defences, Cyber Espionage, Cyber Sabotage e OSINT per il percorso in Conflitti e Sicurezza nel Mondo Globale;
- workshop specifici su mandato, obiettivi e attività delle tre RBAs (Food Security & Nutrition, Rural Development, Food Systems, Agricultural Value Chain Development), sul Managing for Sustainability e Business Ethics, nonché sugli SDGs per il percorso Ambiente, Energia e Sicurezza Internazionale;

- attività esterne come stage formativi presso imprese nazionali e multinazionali, enti e amministrazioni pubbliche nazionali o internazionali, nonché presso gli uffici dell'Unione Europea, in relazione a specifici obiettivi di formazione.

Descrizione del percorso formativo

Il CdLM non prevede un'organizzazione cronologica dell'offerta, ma si concentra sulle aree tematiche in modo di fornire agli studenti iscritti un percorso formativo chiaro e coerente. A questo fine si descrivono di seguito gli obiettivi da perseguire in relazione ai corsi presenti nell'offerta formativa complessiva.


Le studentesse e gli studenti di questo Corso di Laurea Magistrale dovranno:

- acquisire approfondite conoscenze e competenze di tipo multidisciplinare e interdisciplinare nei settori delle scienze politico-sociali, storiche, statistico-economiche e giuridiche.

1. In ambito politologico, sociologico, antropologico e storico si mira a fornire alle studentesse e agli studenti gli strumenti per l'analisi dei processi di globalizzazione e di interconnessione internazionale attraverso lo studio in prospettiva temporale delle iniziative di peace-keeping, di sicurezza internazionale, del climate change, dei fenomeni transnazionali come le migrazioni, gli scambi culturali e più in generale lo scambio di informazioni culturali e sociali.

2. In ambito economico, statistico e demografico il percorso formativo è volto a sviluppare la comprensione dei legami d'interdipendenza nell'economia mondiale e di governo della politica economica in economie integrate, attraverso lo studio dei principali modelli di analisi teorica ed empirica.

3. Nel settore giuridico il percorso sviluppa le competenze relative alle normative internazionali per quanto riguarda la sicurezza internazionale, gli interventi militari, la tutela dei diritti umani e la sostenibilità ambientale. Per gli aspetti giuridici il CdLM si concentra, inoltre, sulle procedure e gli obiettivi dei trattati internazionali e della collaborazione in materia costituzionale e normativa tra Paesi.

4. Per quanto riguarda le lingue, invece, l'obiettivo principale è quello di fornire agli iscritti delle competenze culturali ampie che comprendono la buona conoscenza della lingua, ma offrano anche un quadro più approfondito dei Paesi di riferimento in cui la relativa lingua è ufficiale o veicolare.

I due percorsi formativi previsti per il CdLM in 'Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti', oltre alla didattica frontale tradizionale, offrono:

- seminari e conferenze tenuti da visiting professor e da esperti esterni;

- workshop di orientamento al lavoro organizzati in collaborazione con consulenti di carriera, head hunter e Porta Futuro Roma Tre;

- attività esterne come soggiorni di studio presso Università straniere, in ragione di programmi europei quali Erasmus+, numerosi programmi internazionali, accordi di cooperazione e Summer School;

- stage formativi in relazione a specifici obiettivi di formazione presso imprese nazionali e multinazionali, enti e amministrazioni pubbliche nazionali o internazionali, nonché presso Istituzioni ed enti Europei.

Alla fine del loro percorso formativo le laureate e i laureati dovranno essere in grado di analizzare problemi di politica internazionale straordinariamente complessi e multi-layered che richiedono, da un canto, la sinergia fra diverse metodologie di ricerca, dall'altro una sperimentazione nella didattica interdisciplinare che, per sua connotazione, solo un Dipartimento di Scienze Politiche può offrire.

Le laureate e i laureati del Corso di Laurea Magistrale avranno pertanto acquisito approfondite conoscenze e competenze di tipo multidisciplinare e interdisciplinare nei settori delle scienze politico-sociali, storiche, statistico-economiche e giuridiche. Dovranno inoltre possedere una solida preparazione linguistica. In particolare, dovranno fare proprie determinate competenze metodologiche al fine di essere pienamente autonome/i nell'attività lavorativa e di fornire all'ente di appartenenza un contributo critico e innovativo.









Per essere ammesse/i al Corso di Laurea Magistrale in 'Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti' occorre esser in possesso della laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Per tutte le studentesse e tutti gli studenti l'accesso è condizionato al possesso di requisiti curriculari e alla verifica della personale preparazione, con modalità definite nel Regolamento Didattico del CdLM. Non sono previsti debiti formativi, ovvero obblighi formativi aggiuntivi, al momento dell'accesso.

Per l'iscrizione al CdLM è richiesto in ogni caso un buon livello di preparazione negli ambiti disciplinari previsti per la laurea triennale in Scienze Politiche. Tale livello di preparazione sarà oggetto di accertamento mediante una valutazione del curriculum studiorum di provenienza in ordine, tra l'altro, agli esami sostenuti e alle altre attività formative svolte che indicherà le eventuali carenze formative.

La struttura didattica può prevedere, ai fini della valutazione del curriculum studiorum, un numero minimo di crediti formativi in specifici settori scientifico-disciplinari, in conformità a quanto stabilito dall'ordinamento didattico del CdLM, come indicato nel Regolamento Didattico del CdLM.

Per essere ammesse/i senza recuperi formativi al CdLM è necessario, anche nel caso in cui le candidate o i candidati chiedano il passaggio o il trasferimento da un altro Corso di Laurea Magistrale, o facciano richiesta di abbreviazione di carriera, che siano soddisfatti i seguenti requisiti:

- un'adeguata preparazione personale, ovvero il possesso di conoscenze di base nelle discipline di area storica, economica, giuridica, sociologica, linguistica e delle relazioni internazionali. Tale preparazione è verificata dal Collegio Didattico in Studi Europei e Internazionali attraverso la valutazione del curriculum studiorum delle candidate e dei candidati che facciano richiesta di valutazione della carriera pregressa.

In particolare, le candidate e i candidati devono possedere specifici requisiti curriculari, maturati con l'acquisizione del numero di crediti indicati, di seguito, per ogni ambito disciplinare. Un numero minimo di crediti formativi universitari (CFU) è richiesto nei Settori Scientifico Disciplinari di seguito indicati:

1) in ambito socio-politologico e antropologico, sono previsti minimo 9 CFU in almeno uno dei settori: M-DEA/01 Antropologia culturale, SPS/01 Filosofia politica, SPS/04 Scienza politica, SPS/07 Sociologia generale, SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi, SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro, SPS/11 Sociologia dei fenomeni politici e SPS/12 Sociologia giuridica;

2) in ambito economico-statistico sono previsti minimo 9 CFU in almeno uno dei settori: SECS/P-01 Economia politica, SECS/P-02 Politica economica, SECS/P-03 Scienza delle finanze, SECS-P/04 Storia del pensiero economico, SECS/P-06 Economia applicata, SECS-P/07 Economia aziendale, SECS-P/12 Storia economica, SECS-S/01 Statistica, SECS-S/03 Statistica economica e SECS-S/04 Demografia;

3) in ambito giuridico sono previsti minimo 9 CFU in almeno uno dei settori: IUS/01 Diritto privato, IUS/02 Diritto privato comparato, IUS/05 Diritto pubblico dell'economia, IUS/07 Diritto del lavoro, IUS/08 Diritto costituzionale, IUS/09 Diritto pubblico, IUS/10 Diritto amministrativo, IUS/13 Diritto internazionale, IUS/14 Diritto dell'Unione europea, IUS/19 Storia del diritto pubblico e IUS/21 Diritto pubblico comparato;

4) in ambito linguistico sono previsti minimo 18 CFU in almeno uno dei settori: L-LIN/4 Lingua francese; L-LIN/7 Lingua spagnolo; L-LIN/12 Lingua inglese; L-LIN/14 Lingua tedesca; un'altra lingua europea o extra-europea. In mancanza dei CFU di lingua e cultura, possono essere considerati validi esami di altri SSD degli ambiti riconosciuti per la classe di laurea LM-52 e sostenuti in lingua straniera diversa dall'italiano, o certificazioni di lingua che per le lingue europee sopra indicate siano almeno di livello B1 per le lingue veicolari e di livello A2 per le altre lingue, secondo lo standard del Common European Framework of Reference for Languages (CEFR).

5) in ambito storico sono previsti minimo 9 CFU in almeno uno dei settori: L-OR/10 Storia dei Paesi islamici, L-OR/23 Storia dell'Asia Orientale e Sud-Orientale, M-STO/02 Storia moderna, M-STO/03 Storia dell'Europa Orientale, M-STO/04 Storia contemporanea, SPS/02 Storia del pensiero politico, SPS/05 Storia e istituzioni delle Americhe, SPS/06 Storia delle relazioni internazionali, SPS/13 Storia e istituzioni dell'Africa; SPS/14 Storia e istituzioni dell'Asia.

In assenza di tali requisiti curriculari, è previsto dal Regolamento Didattico del CdLM che le candidate e i candidati recuperino tali lacune prima dell'iscrizione esclusivamente con il sostenimento di corsi singoli (di livello triennale) presso questo o altri Atenei italiani o stranieri.


Il Corso di Laurea Magistrale in "Politiche per la Sicurezza Globlale: Ambiente, Energia e Conflitti" ha come scopo la formazione di specialisti in grado di comprendere approfonditamente e analizzare criticamente i sistemi politici, le relazioni che intercorrono tra essi, le aree e le ragioni delle tensioni e dei conflitti, le modalità delle risoluzioni di tali conflitti, il ruolo delle organizzazioni internazionali sul piano politico ed economico, l'evoluzione giuridico-normativa a livello internazionale e, soprattutto, le linee di tendenza dei processi di globalizzazione sul piano politico, economico e dello sviluppo, culturale e ambientale.

La conoscenza avanzata e approfondita dota le laureate e i laureati magistrali di un profilo allo stesso tempo professionale e flessibile con capacità di raccogliere e interpretare i dati che li rende in grado di saper organizzare e gestire progetti, di applicare le proprie conoscenze e competenze per l'analisi e la risoluzione di problemi nuovi, come pure di sviluppare quelle capacità, che a partire dalle conoscenze e competenze acquisite, siano in grado di essere messe a frutto nei contesti di negoziazione e mediazione dei conflitti.
Le modalità di verifica del raggiungimento di un buon livello di preparazione e di capacità di comprensione, oltre agli esami tradizionali, prevedono vari strumenti intermedi (prove applicative, produzione di elaborati teorici o tecnici, ecc.), programmati durante i semestri, senza che essi si costituiscano come frazioni di esame o diano luogo ad alterazioni o interruzioni del normale ciclo di apprendimento. L'approccio interdisciplinare e l'approfondimento di più aree geografiche e politiche contribuiscono ad ampliare competenze e conoscenze e permettono di sviluppare capacità di comprensione e abilità analitiche utili a risolvere problemi che sorgono nei contesti lavorativi in cui le laureate e i laureati magistrali si troveranno a operare in qualità di funzionari e analisti politici (dalla carriera diplomatica alle organizzazioni internazionali, dalle carriera militare e della polizia alle organizzazioni non governative, dalle direzioni strategiche e uffici studi delle grandi imprese private che operano in ambito internazionale agli uffici internazionali delle strutture pubbliche sia a livello locale che nazionale).

Per il raggiungimento degli obiettivi suddetti si farà ricorso a lezioni frontali, seminari, workshop e stage.
Autonomia di giudizio
Le laureate e i laureati in 'Sicurezza Globale. Ambiente, Energia e Conflitti', grazie alle loro conoscenze e competenze, sono in grado di formulare giudizi e di riflessioni sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione dei loro studi e progetti.

L'autonomia di giudizio sviluppata facilita l'integrazione delle conoscenze e permette di gestire la complessità, anche per approssimazioni successive, privilegiando la ricerca di soluzioni condivise, ma senza rimozioni dei problemi sottesi.

Le competenze acquisite e l'autonomia di giudizio, inoltre, sostengono l'attitudine a sviluppare idee originali e ad applicare soluzioni non omologate necessarie a operare in contesti caratterizzati da una forte dinamicità e interdipendenza delle variabili anche sulla base di informazioni limitate o incomplete.

Per il raggiungimento degli obiettivi suddetti si ricorre a lezioni frontali, seminari, workshop e stage. Infine, la pratica di discussione collettiva dei risultati progettuali aiuta a rafforzare con il confronto l'autonomia di giudizio.
Abilità comunicative
Le laureate e i laureati in 'Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti' sono in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti; di presentare in modo chiaro e persuasivo le conclusioni e le conseguenti implicazioni applicative dei loro progetti, ricerche, studi, motivandole in modo aperto a una loro migliore definizione anche in fase operativa.

Le abilità comunicative acquisite sostengono inoltre competenze e capacità di mediazione e negoziazione ai fini del conseguimento del miglior risultato possibile nei contesti in cui si trovano a operare.

Sul versante della comunicazione scritta e verbale, il Corso di Laurea Magistrale si affida:

- alla richiesta, avanzata da quasi tutti i corsi teorici e nei laboratori, di presentazioni scritte (tesine, ricerche, curricula ragionati e critici delle proprie attività, ecc.), intese come elementi essenziali per la valutazione dei risultati specifici e delle abilità comunicative;

- all'utilizzazione generalizzata, soprattutto nella sede dei laboratori progettuali (in itinere ed all'esame), di articolate e complete presentazioni pubbliche orali (con o senza supporti informatici). A tal fine sarà particolarmente utile l'attività del Laboratorio di Sociologia e di Ricerca Sociale e dei workshop di public speaking e comunicazione efficace.
Capacità di apprendimento
Alla fine del percorso formativo le laureate e i laureati del CdLM avranno sviluppato capacità di apprendimento spendibili in ambito professionale, abilità progettuali e hanno acquisito competenze aggiornate nelle discipline storico-politologiche, economico-statistiche, giuridiche e linguistico-culturali. Avranno acquisito, inoltre, la piena padronanza degli strumenti per l'analisi di una vasta gamma di fenomeni sociali, inclusi metodi quantitativi di base, tecniche di ricerca storiografica e giuridica, organizzazione di database.

Modalità e strumenti con cui i risultati attesi sono conseguiti, oltre al superamento degli esami di profitto, la verifica dei risultati di apprendimento attesi si avvale di:

- redazione di saggi brevi;
- presentazione in aula di lavori di approfondimento;
- preparazione di documenti ed elaborazione di dati (grafici, tabelle e rapporti) sugli argomenti trattati a lezione;
- simulazioni
La prova finale consiste nella discussione della tesi di laurea nell'ambito di uno dei settori scientifico-disciplinari presenti nell'ordinamento del CdLM per cui siano previsti insegnamenti nell'offerta programmata ed erogata e che siano stati sostenuti dalla laureanda o dal laureando. La tesi di laurea è basata su un elaborato scritto, eventualmente coadiuvato da una presentazione in PowerPointi o multimediale. L'elaborato deve essere redatto in modo originale dalla candidata o dal candidato sotto la guida di una relatrice o di un relatore. Il lavoro preparatorio per la redazione dell'elaborato di tesi è da intendersi strettamente connesso, oltre che al percorso di studio personalizzato che la studentessa o lo studente ha seguito, anche alle attività seminariali, di stage e di orientamento al lavoro svolte durante il percorso formativo. Tale impostazione è sia in linea con la rilevanza data alla prova finale in termini di CFU, che con l'importanza che l'elaborato e la discussione della tesi ricoprono nel facilitare l'inserimento della laureata e del laureato nel mondo del lavoro.

La prova finale deve riflettere, sia nella struttura dell'elaborato (introduzione, articolazione in capitoli, conclusione) che nella sua veste formale (norme di edizione, indici, tabelle, grafici, figure, apparati di note, bibliografia), le conoscenze e le capacità di comprensione e di applicazione, i contributi originali alla ricerca (con riferimento alla letteratura scientifica di riferimento del tema prescelto nelle aree disciplinari di competenza del corso di laurea magistrale), le abilità comunicative e le capacità di apprendimento della candidata o del candidato. Alla prova finale sono attribuiti 18 CFU.

Informazioni utili
Informazioni utili

soddisfazione degli studenti