L’Università Roma Tre da l’avvio alla ristrutturazione dei padiglioni dell’ex-Mattatoio

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COMUNICATO STAMPA
  
L’approvazione di ieri da parte dalla Giunta Capitolina della delibera relativa alla concessione dell’ex Mattatoio di Testaccio all’Università Roma Tre ha dato finalmente una risposta concreta a una situazione di stallo: l’attesa è durata più di 20 anni. Forte di questa decisione (che sarà sottoposta anche all’approvazione dell’Assemblea Capitolina) l’Ateneo romano potrà partecipare alla procedura per l’assegnazione dei fondi per l’edilizia universitaria previsti dal Decreto n. 1274 del Ministero dell’Università e della Ricerca, per trovare così le risorse utili a dare finalmente una nuova vita a uno dei più importanti complessi dell’edilizia industriale d’inizio Novecento presenti a Roma.
Grazie al sindaco Gualtieri e all’assessore al Patrimonio Tobia Zevi è stato possibile recuperare molto del tempo perduto.
 
L’investimento previsto potrà arrivare complessivamente a 44 milioni di euro, di cui 21,5 milioni provenienti dal bilancio di Ateneo: risorse sufficienti per poter avviare una imponente procedura di ristrutturazione del complesso dell’ex-Mattatoio.
L’intervento progettuale è stato coordinato dall’architetto di fama internazionale Paolo Desideri (che è anche docente di Progettazione Architettonica proprio a Roma Tre) in collaborazione con gli uffici tecnici dell’Università, e coinvolgerà 13 padiglioni (2b, 4, 6, 7, 8, 9E, 14, 15a, 15b, 15c, 16, 24, 25) per un totale di circa 15.000 mq. Nell’intervento è prevista la realizzazione di una nuova biblioteca, di laboratori e spazi per studenti e professori a servizio del Dipartimento di Architettura.
 
Dopo il nuovo Rettorato progettato dall’architetto Cucinella - e inaugurato poche settimane fa in occasione della presentazione del Festival dell’Architettura - l’Università Roma Tre si lancia in un nuovo e complesso intervento di riqualificazione edilizia nella Capitale. L’obiettivo è di mettere a disposizione degli studenti e dei docenti spazi sempre più ampi e idonei allo svolgimento di tutte le attività istituzionali, senza mai dimenticare la terza missione dell’Università, originaria e costitutiva, legata alla riqualificazione del quadrante urbano Ostiense Marconi.