Strategie culturali per la cooperazione e lo sviluppo

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Il CdLM in Strategie culturali per la cooperazione e lo sviluppo (LM-81) intende fornire allo studente un'approfondita preparazione che coniuga l'analisi dei fenomeni storici, culturali, politici, sociali ed economici, interpretati con competenza scientifica e autonomia di giudizio, con l'acquisizione di competenze giuridiche e amministrative applicate alla realizzazione e all'attuazione pratica di progetti e programmi di intervento nel campo della cooperazione e dello sviluppo.
In questa prospettiva, nelle attività caratterizzanti il percorso formativo prevede uno studio avanzato di discipline storiche, geografiche, antropologiche, sociologiche, giuridiche, politiche ed economiche, con un'attenzione particolare alla dimensione delle relazioni internazionali e diplomatiche, dei problemi dello sviluppo e della cooperazione internazionale.
Nelle attività affini o integrative è prevista una serie di insegnamenti, che possono permettere allo studente di approfondire materie funzionali ad acquisire conoscenze e competenze specifiche per prepararsi ad entrare nel mondo del lavoro. Si va da discipline storiche specialistiche, come quelle storico-religiose, di genere, o relative all'ambiente, con un'attenzione alla globalizzazione, alle storie d'area, che si estendono dall'Europa ai paesi extraeuropei, fino a insegnamenti professionalizzanti, come i metodi statistici di elaborazione dei dati, la psicologia sociale, l'attenzione ai diritti umani e del lavoro.
Il percorso è completato da CFU dedicati alle abilità linguistiche, che porteranno gli studenti alla conoscenza dell'inglese a livello B2, e da attività professionalizzanti, come tirocini e stages (presso organizzazioni non governative, agenzie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, enti di ricerca, ecc.) e come laboratori e seminari, indirizzati in particolar modo alla diplomazia interculturale, alla progettazione dei fondi UE, alle questioni migratorie e all'Agenda ONU 2030.

OBIETTIVI
OBIETTIVI
Ideatore e responsabile di progetti per la cooperazione e lo sviluppo
- Funzioni di ideazione e redazione di programmi e progetti finalizzati allo sviluppo, in particolare nell'ambito sociale (sanità, periferie), nella lotta alla povertà educativa e culturale (alfabetizzazione, istruzione), al sostegno ai gruppi più deboli (donne, bambini, minoranze), al rafforzamento istituzionale (diritti umani, democrazia, governi locali, amministrazione pubbliche), sia nei paesi in via di sviluppo, sia nelle zone più emarginate dell'Europa e della stessa Italia;
- funzioni di responsabilità e dirigenza di programmi e progetti (project coordination and management) e coordinamento di gruppi di lavoro, particolarmente impegnati nelle strategie culturali relative alla cooperazione;
- funzioni di monitoraggio e valutazione di progetti di aiuto allo sviluppo destinati a organismi di cooperazione;
- funzioni di responsabilità nella comunicazione di informazioni e nella gestione e analisi dei dati sulle questioni relative alla cooperazione e allo sviluppo.
- Capacità di applicare le diverse metodologie per la progettazione e l'attuazione di programmi negli ambiti di competenza;
- Capacità di lavorare in gruppo e di assumere responsabilità dirigenziali negli ambiti di competenza;
- Capacità di analizzare diverse situazioni, eventi, culture e ambiti territoriali per modulare gli interventi, tenendo conto dei processi storici e delle condizioni socio-culturali ed economiche locali e internazionali, che possono condizionarne la fattibilità
- Capacità di analisi demografica, politica e sociale dei flussi migratori e delle loro ricadute economiche e culturali sui paesi di emigrazione e immigrazione
- Capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese, oltre all'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
I laureati potranno essere impiegati in organizzazioni internazionali governative e non governative, istituzioni e pubbliche amministrazioni che si occupano di cooperazione, istituti di promozione culturale, multinazionali, imprese private e non-profit che operano in Italia e all'estero. enti di ricerca, giornali e riviste, organizzazioni per la rappresentanza di interessi collettivi (partiti, sindacati delle imprese e dei lavoratori, associazioni per la tutela dell'ambiente e dei diritti umani), associazioni d'interesse nazionale o sovranazionale a carattere umanitario, culturale, scientifico.
Il corso di Laurea Magistrale in Strategie culturali per la cooperazione e lo sviluppo si propone di formare laureati con conoscenze specifiche delle politiche di cooperazione, messe in atto da soggetti pubblici e privati, e dell'architettura istituzionale di tali politiche, tanto a livello internazionale che nazionale e regionale. Obiettivo del corso sarà anche quello di fornire agli studenti gli strumenti analitici e metodologici utili per valutare situazioni di criticità e assumere ruoli di responsabilità nella gestione delle crisi e dei conflitti. Per la comprensione e l'analisi delle principali dinamiche della cooperazione, verrà data particolare attenzione alle strategie culturali e alle politiche educative da utilizzare per favorire lo sviluppo sostenibile, l'equo accesso alle risorse e i processi di democratizzazione.
La forza principale del corso di laurea risiede nell'offrire un percorso formativo interdisciplinare, basato sull'acquisizione di competenze di carattere economico, istituzionale, politologico, sociologico e giuridico, ma anche di carattere antropologico, storico e umanistico in generale, in modo da fornire agli studenti una conoscenza puntuale delle grandi questioni internazionali, filtrata da un approccio critico e diacronico e finalizzata all'applicazione delle conoscenze in modo fattivo nell'analisi delle situazioni, nella progettazione di interventi e nella gestione, direzione e valutazione di programmi di cooperazione. A conclusione del loro percorso di studio, gli studenti acquisiranno quindi familiarità con i fenomeni delle relazioni internazionali e della mondializzazione, con i rapporti interculturali, con le tecniche di mediazione e peacekeeping, ma soprattutto con le metodologie di intervento sociale, umanitario, educativo, mirato alla promozione dello sviluppo umano, economico e sociale, personale e collettivo, in ambiti e territori diversi per esigenze, grado di sostenibilità, identità, tradizioni e culture.

L'obiettivo del corso è dunque quello di formare persone qualificate che possano operare in particolare come:
- ideatori, redattori e attuatori di progetti di cooperazione;
- direttori di programmi di cooperazione e di gruppi di cooperanti;
- addetti al monitoraggio e alla valutazione dei progetti di cooperazione allo sviluppo;
- operatori nell'ambito dell'accoglienza e gestione di migranti, minori stranieri, rifugiati e richiedenti asilo;
- esperti in interventi umanitari;
- addetti alla raccolta d'informazioni, alla gestione dei dati, al news management e alla comunicazione pubblica e istituzionale;
- responsabili delle risorse umane di imprese con rilevanti interessi fuori dall'Italia;
- operatori qualificati nelle carriere legate alla presenza culturale dell'Italia all'estero

Descrizione sintetica del percorso formativo
Il CdLM in Strategie culturali per la cooperazione e lo sviluppo intende fornire allo studente un'approfondita preparazione che coniuga l'analisi dei fenomeni storici, culturali, politici, sociali ed economici, interpretati con competenza scientifica e autonomia di giudizio, con l'acquisizione di competenze giuridiche e amministrative applicate alla realizzazione e all'attuazione pratica di progetti e programmi di intervento nel campo della cooperazione e dello sviluppo.
In questa prospettiva, nelle attività caratterizzanti il percorso formativo prevede uno studio avanzato di discipline storiche, geografiche, antropologiche, sociologiche, giuridiche, politiche ed economiche, con un'attenzione particolare alla dimensione delle relazioni internazionali e diplomatiche, dei problemi dello sviluppo e della cooperazione internazionale.
Nelle attività affini o integrative è prevista una serie di insegnamenti, che possono permettere allo studente di approfondire materie funzionali ad acquisire conoscenze e competenze specifiche per prepararsi ad entrare nel mondo del lavoro. Si va da discipline storiche specialistiche, come quelle storico-religiose, di genere, o relative all'ambiente, con un'attenzione alla globalizzazione, alle storie d'area, che si estendono dall'Europa ai paesi extraeuropei, fino a insegnamenti professionalizzanti, come i metodi statistici di elaborazione dei dati, la psicologia sociale, l'attenzione ai diritti umani e del lavoro.
Il percorso è completato da CFU dedicati alle abilità linguistiche, che porteranno gli studenti alla conoscenza dell'inglese a livello B2, e da attività professionalizzanti, come tirocini e stages (presso organizzazioni non governative, agenzie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, enti di ricerca, ecc.) e come laboratori e seminari, indirizzati in particolar modo alla diplomazia interculturale, alla progettazione dei fondi UE, alle questioni migratorie e all'Agenda ONU 2030.
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso di una laurea o di un diploma universitario di durata triennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente, nonché di quelle conoscenze che permettono di intraprendere con successo un percorso formativo secondo questo ordinamento, ivi compresa una adeguata conoscenza, oltre che dell'italiano, della lingua inglese, in forma scritta e orale.
Le conoscenze richieste per l'ammissione sono automaticamente accertate in ciascuno dei due casi seguenti:
a) conseguimento del titolo di I livello in una delle classi di Laurea di cui alla tabella A comprensivo di 60 CFU complessivi nei settori scientifico-disciplinari di cui alla tabella B;

b) conseguimento del titolo di I livello in una classe diversa da quelle di cui alla tabella A comprensivo di almeno 90 CFU complessivi nei settori di cui alla tabella B.

Tabella A
L-1 Beni culturali
L-5 Filosofia
L-6 Geografia
L-10 Lettere
L-11 Lingue e culture moderne
L-12 Mediazione linguistica
L-20 Scienze della comunicazione
L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali
L-37 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
L-40 Sociologia
L-42 Storia
L-43 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali

Tabella B

IUS/01 - Diritto privato
IUS/07 - Diritto del lavoro
IUS/08 - Diritto costituzionale
IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico
IUS/10 - Diritto amministrativo
IUS/13 - Diritto internazionale
IUS/14 - Diritto dell'Unione europea
L-ART/01 - Storia dell'arte medievale
L-ART/02 - Storia dell'arte moderna
L-ART/03 - Storia dell'arte contemporanea
L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro
L-LIN/04 - Lingua e traduzione lingua francese
L-LIN/07 - Lingua e traduzione lingua spagnola
L-LIN/12 Lingua e traduzione lingua inglese
L-LIN/14 - Lingua e traduzione lingua tedesca
L-OR/10 – Storia dei paesi islamici
M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche
M-FIL/05 - Filosofia e teoria dei linguaggi
M-FIL/06 - Storia della filosofia
M-GGR/01 – Geografia
M-GGR/02 – Geografia economico-politica
M-PSI/05 - Psicologia sociale
M-PSI/06 - Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
M-STO/01 - Storia medievale
M-STO/02 - Storia moderna
M-STO/03 - Storia dell'Europa orientale
M-STO/04 – Storia contemporanea
M-STO/05 - Storia della scienza e delle tecniche
M-STO/06 – Storia delle religioni
M-STO/07 - Storia del cristianesimo e delle chiese
M-STO/08 - Archivistica e biblioteconomia
SECS-P/01 – Economia politica
SECS-P/02 - Politica economica
SECS-P/04 – Storia del pensiero economico
SECS-P/06 - Economia applicata
SECS-P/07 - Economia aziendale
SECS-P/12 - Storia economica
SECS-S/01 - Statistica
SECS-S/04 - Demografia
SECS-S/05 - Statistica sociale
SPS/01 - Filosofia politica
SPS/02 - Storia delle dottrine politiche
SPS/03 - Storia delle istituzioni politiche
SPS/04 - Scienza politica
SPS/05 - Storia e istituzioni delle Americhe
SPS/06 - Storia delle relazioni internazionali
SPS/07 - Sociologia generale
SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro
SPS/11 - Sociologia dei fenomeni politici
SPS/13 - Storia e istituzioni dell'Africa
SPS/14 - Storia e istituzioni dell'Asia
Eventuali deroghe a tali disposizioni, fermi restando i requisiti minimi in materia stabiliti dalle normative ministeriali vigenti, possono essere concesse previo parere favorevole di una commissione nominata dal coordinatore dell'organo didattico preposto, dopo un colloquio con lo studente, volto ad accertare la congruità dei suoi studi pregressi e a verificarne la personale preparazione.
Il corso di laurea magistrale comprende:

- attività per l'acquisizione di conoscenze di tipo storico, geografico e antropologico, con particolare attenzione allo studio delle culture, del territorio e della complessità sociale (M-DEA/01; M-GGR/02; M-STO/02; M-STO/03; M-STO/04);
- attività per l'acquisizione di conoscenze in ambito economico, giuridico e socio-politico, con particolare attenzione agli aspetti riguardanti le istituzioni, lo sviluppo e la dimensione politica ed economica delle relazioni internazionali (SECS-P/02; SECS-P/04; SECS-P/07; SECS-P/12; IUS/02; IUS/07; IUS/10; IUS/13; IUS/14; SPS/04; SPS/06; SPS/07; SPS/08);
- ulteriori conoscenze relative alla dimensione religiosa, alle dinamiche migratorie, alle questioni di genere, inserite nello specifico contesto regionale, nazionale e internazionale di riferimento (L-OR/10; M-STO/04; M-STO/06; M-STO/07; SPS/01; SPS/02; SPS/05; SPS/013; SPS/14);
- insegnamenti specifici più indirizzati alla formazione di carattere professionale, che mirano all'acquisizione di competenze utili alla gestione dei progetti di cooperazione (SECS-P/01; SECS-P/02; SECS-S/04; ING-INF/05; M-PSI/05).

Per completare la formazione gli studenti dovranno acquisire la conoscenza della lingua inglese a livello B2 e seguire alcuni insegnamenti in lingua inglese, che permetteranno di consolidare con maggiore efficacia le competenze linguistiche con particolare riferimento ai lessici disciplinari.

Durante il corso, le modalità di erogazione degli insegnamenti prevedono sistematici momenti di verifica e di integrazione delle conoscenze acquisite, mediante prove in itinere, stesura di testi, analisi di testi, lavori di gruppo, oltre alle ordinarie forme di valutazione del profitto.
Per l'acquisizione delle competenze pratiche la didattica erogata nel CdLM comprende anche alcune attività seminariali e di laboratorio, simulazione di progetti, e attività esterne come stages e tirocini formativi, presso organizzazioni non governative, agenzie governative nazionali e internazionali, enti di ricerca e istituzioni similari, indagini e inchieste sul campo, ecc., per unire alle conoscenze teoriche quelle metodologiche, tecniche e pratiche, indispensabili dal punto di vista applicativo.
Attraverso di esse gli studenti potranno applicare le conoscenze teoriche e pratiche acquisite, utilizzandole in diversi contesti lavorativi, imparando ad elaborarle per avviare progetti originali nel campo della promozione umana, della cooperazione e dello sviluppo e a partecipare attivamente alla gestione di organizzazioni e istituzioni operanti a livello nazionale e internazionale.
Autonomia di giudizio
Attraverso corsi organizzati in modalità seminariale e sviluppati in gruppi di lavoro e ricerca, si punta a dotare gli studenti di competenze e conoscenze atte a formulare giudizi e a gestire autonomamente attività di programmazione e organizzazione progettuale. Le suddette capacità, acquisite nello studio delle relazioni internazionali e delle politiche volte a favorire la cooperazione, la risoluzione dei conflitti e lo sviluppo sostenibile, saranno verificate nel corso delle prove intermedie e finali e attraverso esercitazioni pratiche e tirocini.

Abilità comunicative
Attraverso l'erogazione di corsi in lingua e periodiche verifiche dell'apprendimento in forma orale e scritta, gli studenti dovranno dimostrare di essere in grado di comunicare in modo chiaro, coerente ed espresso secondo un ordine logico consequenziale le conclusioni del proprio lavoro di analisi e di ricerca. Dovranno altresì saper comunicare le conoscenze acquisite a interlocutori specialisti e non specialisti, utilizzando fluentemente, in forma scritta e orale, oltre all'italiano, anche l'inglese, con riferimento soprattutto ai lessici disciplinari. All'interno dei corsi e dei seminari verrà verificata anche l'abilità nell'uso dei principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.

Capacità di apprendimento
Gli studenti dovranno sviluppare solide capacità di apprendimento che consentano loro di continuare ad approfondire la preparazione teorica e pratica in modo efficace e autonomo dopo la conclusione degli studi. I singoli corsi prevedono pertanto la verifica dell'apprendimento tramite prove di valutazione finali (ed eventualmente in itinere) in forma scritta e/o orale e/o pratica. La verifica conclusiva delle capacità di apprendimento si basa sull'analisi dell'intera carriera dello studente e della qualità della prova finale.
La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in culture, cooperazione, sviluppo consiste nella presentazione e discussione, in seduta pubblica, di fronte ad apposita Commissione, di una tesi scritta e/o multimediale, elaborata in modo originale dal candidato sotto la guida di un relatore e sottoposta, in sede di discussione, all'esame critico di un correlatore, nell'ambito di uno dei settori scientifico-disciplinari presenti nell'ordinamento del corso di Laurea per il quale siano previsti insegnamenti nel corso di Laurea Magistrale.


Informazioni utili
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soddisfazione degli studenti