Alla fine del modulo, gli studenti saranno in grado di:
• Utilizzare i principali approcci teoretici e metodologici nell’analisi della relazione fra media e cultura, facendo particolare riferimento alla Sociologia e agli Studi Culturali.
• Comprendere il ruolo chiave dei media nella “formazione della cultura” e nel processo attraverso il quale alla cultura e alle sue espressioni (sia simboliche che materiali, tangibili e intangibili) sono assegnati significato e valore (estetico, sociale, economico, ecc.)
• Comprendere come il ruolo dei media nella “formazione della cultura” è cambiato con la diffusione delle tecnologie e degli ambienti digitali, dei contenuti generati dagli utenti, con il passaggio da “culture broadcast” a “culture partecipative”.
• Decostruire le rappresentazioni mediali della cultura e delle sue espressioni, e rivelare il funzionamento dei discorsi sulla cultura riprodotti dai media.
• Comprendere il ruolo e il funzionamento dei media come industrie culturali e creative, i cui prodotti sono forme di cultura in sé e per sé (nozione di “riflessività culturale”).
• Utilizzare in modo efficace le tecnologie, le forme e i linguaggi mediali come risorse chiave nella gestione, nel trasferimento e nell’organizzazione tangibile e intangibile delle espressioni e dei contenuti culturali, in particolar modo in un ambiente digitale.
• Utilizzare in modo efficace le tecnologie e i linguaggi mediali in professioni legate al settore culturale: come strumenti per la ricerca (digital humanities), per l’istruzione e come strumenti curatoriali.
• Utilizzare i principali approcci teoretici e metodologici nell’analisi della relazione fra media e cultura, facendo particolare riferimento alla Sociologia e agli Studi Culturali.
• Comprendere il ruolo chiave dei media nella “formazione della cultura” e nel processo attraverso il quale alla cultura e alle sue espressioni (sia simboliche che materiali, tangibili e intangibili) sono assegnati significato e valore (estetico, sociale, economico, ecc.)
• Comprendere come il ruolo dei media nella “formazione della cultura” è cambiato con la diffusione delle tecnologie e degli ambienti digitali, dei contenuti generati dagli utenti, con il passaggio da “culture broadcast” a “culture partecipative”.
• Decostruire le rappresentazioni mediali della cultura e delle sue espressioni, e rivelare il funzionamento dei discorsi sulla cultura riprodotti dai media.
• Comprendere il ruolo e il funzionamento dei media come industrie culturali e creative, i cui prodotti sono forme di cultura in sé e per sé (nozione di “riflessività culturale”).
• Utilizzare in modo efficace le tecnologie, le forme e i linguaggi mediali come risorse chiave nella gestione, nel trasferimento e nell’organizzazione tangibile e intangibile delle espressioni e dei contenuti culturali, in particolar modo in un ambiente digitale.
• Utilizzare in modo efficace le tecnologie e i linguaggi mediali in professioni legate al settore culturale: come strumenti per la ricerca (digital humanities), per l’istruzione e come strumenti curatoriali.
Curriculum
scheda docente
materiale didattico
Il corso si concentra sull'analisi della relazione fra media e cultura, facendo particolare riferimento alla Sociologia e agli Studi Culturali. Particolare enfasi è messa sullo studio delle trasformazioni introdotte dall'innovazione tecnologica e dalla globalizzazione dei processi culturali.
La didattica è suddivisa in cinque parti, in ciascuna delle quali si metteranno a fuoco diverse dimensioni dei media: 1) Traiettorie di innovazione mediatica; 2) Piattaforme e algoritmi; 3) Sfere pubbliche digitali; 4) Media e politiche della rappresentazione; 5) Ecologie mediali. Ogni parte sarà sviluppata dapprima in termini teorici e in seguito analizzata attraverso dei casi di studio.
1. Van Dijck, J., Poell, T. and de Waal, M., "Introduction" and "Chapter 1", in J. Van Dijck, T. Poell and M. de Waal, The Platform Society. Public Values in a Connective World, Oxford University Press, Oxford, 2018.
2. Bolin, G., “Introduction”, “Media production and cultural industries”, and “New Organisational Forms of Value Production”, in G. Bolin, Value and the Media: Cultural Production and Consumption in Digital Markets, Taylor and Francis, London and New York, 2016.
3. Katzenbach, C., and Ulbricht, L., "Algorithmic governance." Internet Policy Review 8.4 (2019), pp. 1-18.
4. Nieborg, D. B., and Poell, T., "The platformization of cultural production: Theorizing the contingent cultural commodity." New media & society 20.11 (2018), pp. 4275-4292.
5. Striphas, T., “Algorithmic culture”, European Journal of Cultural Studies, 18.4-5 (2015), pp. 395-412.
6. Hesmondhalgh, D. "Have digital communication technologies democratized the media industries?," in J. Curran and D. Hesmondhalgh (eds.), Media and Society, 6th edition, New York: Bloomsbury, 2019, pp. 101-120.
7. Alexander, N., “Catered to your future self: Netflix’s “predictive personalization” and the mathematization of taste”, in K. McDonald and D. Smith-Rowsey (Eds.), The Netflix effect: Technology and entertainment in the 21 century, New York, NY, Bloomsbury, 2016, pp. 81–98.
8. Brown, Jeffrey A., “Girl Revolutionaries. Neoliberalist, Postfeminist, and Feminist Heroines”, in J. A. Brown, Beyond Bombshells: The New Action Heroine in Popular Culture, University Press of Mississippi, Jackson, MS, 2016, pp. 167-196.
9. Georgiou, M., “Diaspora in the Digital Era: Minorities and Media Representation”, Journal on Ethnopolitics and Minority Issues in Europe, 12(4), 2013, pp. 80-99.
Gli studenti avranno inoltre a disposizione i materiali didattici utilizzati dal docente (power point e immagini) e una serie di testi d’approfondimento, la cui lettura è facoltativa.
I materiali didattici sono reperibili sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it nella pagina personale della docente.
Mutuazione: 20710325 MEDIA in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 (docente da definire)
Programma
Il corso rientra nell'offerta didattica del Master "Research Degree in Cultural Leadership" attivato presso l'Università di Groningen (Olanda), si tiene in lingua inglese presso l'Università Roma Tre e può essere frequentato anche da studenti italiani o Erasmus.Il corso si concentra sull'analisi della relazione fra media e cultura, facendo particolare riferimento alla Sociologia e agli Studi Culturali. Particolare enfasi è messa sullo studio delle trasformazioni introdotte dall'innovazione tecnologica e dalla globalizzazione dei processi culturali.
La didattica è suddivisa in cinque parti, in ciascuna delle quali si metteranno a fuoco diverse dimensioni dei media: 1) Traiettorie di innovazione mediatica; 2) Piattaforme e algoritmi; 3) Sfere pubbliche digitali; 4) Media e politiche della rappresentazione; 5) Ecologie mediali. Ogni parte sarà sviluppata dapprima in termini teorici e in seguito analizzata attraverso dei casi di studio.
Testi Adottati
Il corso si baserà sulla lettura dei seguenti testi obligatori:1. Van Dijck, J., Poell, T. and de Waal, M., "Introduction" and "Chapter 1", in J. Van Dijck, T. Poell and M. de Waal, The Platform Society. Public Values in a Connective World, Oxford University Press, Oxford, 2018.
2. Bolin, G., “Introduction”, “Media production and cultural industries”, and “New Organisational Forms of Value Production”, in G. Bolin, Value and the Media: Cultural Production and Consumption in Digital Markets, Taylor and Francis, London and New York, 2016.
3. Katzenbach, C., and Ulbricht, L., "Algorithmic governance." Internet Policy Review 8.4 (2019), pp. 1-18.
4. Nieborg, D. B., and Poell, T., "The platformization of cultural production: Theorizing the contingent cultural commodity." New media & society 20.11 (2018), pp. 4275-4292.
5. Striphas, T., “Algorithmic culture”, European Journal of Cultural Studies, 18.4-5 (2015), pp. 395-412.
6. Hesmondhalgh, D. "Have digital communication technologies democratized the media industries?," in J. Curran and D. Hesmondhalgh (eds.), Media and Society, 6th edition, New York: Bloomsbury, 2019, pp. 101-120.
7. Alexander, N., “Catered to your future self: Netflix’s “predictive personalization” and the mathematization of taste”, in K. McDonald and D. Smith-Rowsey (Eds.), The Netflix effect: Technology and entertainment in the 21 century, New York, NY, Bloomsbury, 2016, pp. 81–98.
8. Brown, Jeffrey A., “Girl Revolutionaries. Neoliberalist, Postfeminist, and Feminist Heroines”, in J. A. Brown, Beyond Bombshells: The New Action Heroine in Popular Culture, University Press of Mississippi, Jackson, MS, 2016, pp. 167-196.
9. Georgiou, M., “Diaspora in the Digital Era: Minorities and Media Representation”, Journal on Ethnopolitics and Minority Issues in Europe, 12(4), 2013, pp. 80-99.
Gli studenti avranno inoltre a disposizione i materiali didattici utilizzati dal docente (power point e immagini) e una serie di testi d’approfondimento, la cui lettura è facoltativa.
I materiali didattici sono reperibili sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it nella pagina personale della docente.
Modalità Erogazione
Il corso si terrà in modalità ibrida, in presenza e online su Teams.Modalità Frequenza
La frequenza è facoltativa ma tutti gli studenti che vogliono fare l'esame da non frequentanti devono contattare il docente per concordare l'argomento sul quale scrivere l'elaborato finale.Modalità Valutazione
La valutazione avverrà sulla base di due prove: 1) la presentazione orale di un testo scelto fra i materiali d’approfondimento. Gli studenti dovranno esporre efficacemente il contenuto del saggio scelto e dare un proprio contributo. Si potrà proporre l’analisi di uno degli aspetti, argomenti, categorie analitiche affrontate nel testo selezionato e/o la formulazione di domande di ricerca, sollecitate dalla lettura. All’inizio del corso sarà chiesto agli studenti di esprimere la propria preferenza per la data e il contenuto della loro presentazione. 2) La redazione di un breve saggio (massimo 4000 parole) su un tema concordato con il docente. Per gli studenti frequentanti, la scadenza per la consegna del paper è la fine di maggio. Ulteriori dettagli (metodologia, organizzazione generale, ecc.) saranno forniti durante il corso. NB. Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente almeno tre settimane prima della data d'appello per concordare un argomento sul quale scrivere il saggio finale.
scheda docente
materiale didattico
La prima parte è dedicata allo studio delle maggiori riflessioni nel campo della sociologia dei media sviluppate nel corso del Novecento a partire dagli elementi coinvolti nel processo comunicativo, quali mittente, messaggio, destinatario, effetti.
La seconda parte è dedicata alle trasformazioni sociali, culturali e relazionali dovute allo sviluppo della rete e dei social network sites, che si affermano quali spazi destinati a nuove opportunità e, allo stesso tempo, quali portatori di nuove disuguaglianze. Partendo dalla discussione su alcuni casi studio, quali WikiLeaks e Cambridge Analytica, l’avvento di ChatGPT e l’uso delle AI, saranno discusse le contraddizioni e le anomalie, i vantaggi e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché la graduale trasformazione dei modelli sociali e culturali dell'information society e della platform society.
Programma
Il corso di "Media" offre una panoramica delle principali trasformazioni sociali dovute all'evoluzione dei mass media (stampa, radio, televisione) e della rete (world wide web, social network), ponendo l'attenzione sul rapporto tra tecnologia, individuo e società.La prima parte è dedicata allo studio delle maggiori riflessioni nel campo della sociologia dei media sviluppate nel corso del Novecento a partire dagli elementi coinvolti nel processo comunicativo, quali mittente, messaggio, destinatario, effetti.
La seconda parte è dedicata alle trasformazioni sociali, culturali e relazionali dovute allo sviluppo della rete e dei social network sites, che si affermano quali spazi destinati a nuove opportunità e, allo stesso tempo, quali portatori di nuove disuguaglianze. Partendo dalla discussione su alcuni casi studio, quali WikiLeaks e Cambridge Analytica, l’avvento di ChatGPT e l’uso delle AI, saranno discusse le contraddizioni e le anomalie, i vantaggi e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché la graduale trasformazione dei modelli sociali e culturali dell'information society e della platform society.
Testi Adottati
materiale didattico da definire.Modalità Frequenza
Le lezioni si svolgono in aula.Modalità Valutazione
Prova scritta (domande aperte) sugli argomenti trattati durante le lezioni.