22910163 - Storia della pedagogia

Gli obiettivi formativi del corso sono finalizzati all’acquisizione e al consolidamento di conoscenze relative alla storia delle idee pedagogiche che, fra Sette e Novecento, sono state espresse da alcuni dei più importanti autori del pensiero occidentale. Si vuole rendere gli studenti consapevoli che la storia delle idee del passato è uno strumento imprescindibile di interpretazione del presente.
Con lo studio di Storia della Pedagogia lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
- la consapevolezza dei fondamenti epistemologici della storia delle idee pedagogiche.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- attraverso le conoscenze acquisite, analizzare criticamente il rapporto fra la storia delle idee pedagogiche e le diverse prassi educative.
In termini di autonomia di giudizio:
- capacità di valutare quanto del passato sopravvive nel presente dei contesti educativi.
In termini di capacità di apprendimento e di indagine:
- sviluppo delle conoscenze relative ai più recenti percorsi conoscitivi nel campo della storia della pedagogia e dell’educazione.
In termini di abilità comunicative:
- individuazione e critica di stereotipi e pregiudizi veicolati dalle idee pedagogiche, al fine di favorirne il superamento nelle prassi educative.
scheda docente | materiale didattico

Fruizione: 22910136 Storia della pedagogia in Scienze dell'educazione per Educatori e Formatori L-19 BORRUSO FRANCESCA, META CHIARA

Programma

Il corso sarà articolato in una parte generale e una parte laboratoriale.
La parte generale affronterà, nel primo semestre, i principali autori della storia dell’educazione in età moderna e contemporanea attraverso l’analisi delle principali correnti di pensiero.
Nel primo semestre la parte laboratoriale sarà dedicata all’analisi di alcuni temi specifici della storia dell’educazione in età contemporanea.
Verrà approfondito il pensiero educativo di Antonio Gramsci attraverso la lettura di un luogo particolarmente significativo relativo alle note carcerarie, ovvero il Quaderno 12, all’interno del quale Gramsci delinea la sua idea di scuola e di educazione in contrapposizione al modello fornito dalla Riforma di Giovanni Gentile del 1923.
Ancora nel primo semestre l’attività laboratoriale affronterà anche, attraverso la lettura del testo di Carmela Covato “Pericoloso a dirsi”, le ricadute che, sul piano della storia dell’educazione, derivano da una nuova frontiera della ricerca relativa alla storia delle emozioni, la quale ha attuato una vera e propria rivoluzione nel modo di guardare alle fonti del passato. Si tratta dell’“allargamento” di una prospettiva che, già individuata negli anni Trenta del secolo scorso dalla rivoluzione storiografica messa in campo dalla rivista «Les Annales», perviene alla delineazione di una storia della sensibilità che si emancipa definitivamente da una visione “teleologica” del processo di civilizzazione e da una trasposizione della psicologia nella storia. Questa nuova consapevolezza, fuori da ogni deriva intimista, ha sottratto le emozioni e i sentimenti a una dimensione priva di storia. Proprio dall’analisi dei contesti familiari e privati, intesi come labirinto di relazioni educative e come luogo privilegiato di manifestazione di coercitive regole identitarie, - anche attraverso il ricorso ad una documentazione di tipo nuovo come ad esempio le autobiografie, le narrazioni letterarie, i diari, le rappresentazioni pittoriche e iconografiche, - emerge un elemento transgenerazionale legato alla trasmissione di codici educativi.
Nel secondo semestre verrà proseguita l’attività laboratoriale in particolare soffermandosi sul pensiero educativo di uno dei maggiori autori del Novecento, ovvero John Dewey. Del pedagogista statunitense verrà presa in esame un’opera particolarmente significativa, Scuola e società, all’interno della quale Dewey, mettendo in relazione la scuola con il processo sociale nel suo complesso, delinea l’idea della formazione di un nuovo cittadino democratico dotato di spirito scientifico e di senso storico e critico.



Testi Adottati

S. Santamaita, Storia dell’educazione e delle pedagogie, Bruno Mondadori, Milano, 2013.
A.Gramsci, Quaderno del carcere n. 12. A cura di Chiara Meta, Edizioni Conoscenza, Roma, 2018.
J. Dewey, Scuola e società. A cura di F. Borruso, Edizioni Conoscenza, Roma, 2018
C. Covato, Pericoloso a dirsi. Emozioni, sentimenti, divieti e trasgressioni nella storia dell’educazione, Unicopli, Milano, 2018.


Modalità Erogazione

Il corso verrà svolto attraverso lezioni frontali, si farà ricorso anche a materiale audiovisivo: ricorso a documentari e proiezioni di film. Si avvisa altresì che nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare si farà ricorso allo svolgimento delle lezioni in modalità on-line secondo le procedure che verranno fornite dallo stesso Ateneo.

Modalità Valutazione

E' prevista una prova orale. Si avvisa altresì che nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento della valutazione in modalità on-line secondo le procedure che verranno fornite dallo stesso Ateneo.

scheda docente | materiale didattico

Fruizione: 22910136 Storia della pedagogia in Scienze dell'educazione per Educatori e Formatori L-19 BORRUSO FRANCESCA, META CHIARA

Programma

Il corso sarà articolato in una parte generale e una parte laboratoriale.
La parte generale affronterà, nel primo semestre, i principali autori della storia dell’educazione in età moderna e contemporanea attraverso l’analisi delle principali correnti di pensiero.
Nel primo semestre la parte laboratoriale sarà dedicata all’analisi di alcuni temi specifici della storia dell’educazione in età contemporanea.
Verrà approfondito il pensiero educativo di Antonio Gramsci attraverso la lettura di un luogo particolarmente significativo relativo alle note carcerarie, ovvero il Quaderno 12, all’interno del quale Gramsci delinea la sua idea di scuola e di educazione in contrapposizione al modello fornito dalla Riforma di Giovanni Gentile del 1923.
Ancora nel primo semestre l’attività laboratoriale affronterà anche, attraverso la lettura del testo di Carmela Covato “Pericoloso a dirsi”, le ricadute che, sul piano della storia dell’educazione, derivano da una nuova frontiera della ricerca relativa alla storia delle emozioni, la quale ha attuato una vera e propria rivoluzione nel modo di guardare alle fonti del passato. Si tratta dell’“allargamento” di una prospettiva che, già individuata negli anni Trenta del secolo scorso dalla rivoluzione storiografica messa in campo dalla rivista «Les Annales», perviene alla delineazione di una storia della sensibilità che si emancipa definitivamente da una visione “teleologica” del processo di civilizzazione e da una trasposizione della psicologia nella storia. Questa nuova consapevolezza, fuori da ogni deriva intimista, ha sottratto le emozioni e i sentimenti a una dimensione priva di storia. Proprio dall’analisi dei contesti familiari e privati, intesi come labirinto di relazioni educative e come luogo privilegiato di manifestazione di coercitive regole identitarie, - anche attraverso il ricorso ad una documentazione di tipo nuovo come ad esempio le autobiografie, le narrazioni letterarie, i diari, le rappresentazioni pittoriche e iconografiche, - emerge un elemento transgenerazionale legato alla trasmissione di codici educativi.
Nel secondo semestre verrà proseguita l’attività laboratoriale in particolare soffermandosi sul pensiero educativo di uno dei maggiori autori del Novecento, ovvero John Dewey. Del pedagogista statunitense verrà presa in esame un’opera particolarmente significativa, Scuola e società, all’interno della quale Dewey, mettendo in relazione la scuola con il processo sociale nel suo complesso, delinea l’idea della formazione di un nuovo cittadino democratico dotato di spirito scientifico e di senso storico e critico.


Testi Adottati

verranno presi in esame i seguenti volumi:

S. Santamaita; Storia dell’educazione e delle pedagogie, Bruno Mondadori, Milano, 2013.
A.Gramsci, Quaderno del carcere n. 12. A cura di Chiara Meta, Edizioni Conoscenza, Roma, 2018.
J. Dewey, Scuola e società. A cura di F. Borruso, Edizioni Conoscenza, Roma, 2018
C. Covato, Pericoloso a dirsi. Emozioni, sentimenti, divieti e trasgressioni nella storia dell’educazione, Unicopli, Milano, 2018.


Modalità Erogazione

Il corso di Storia della pedagogia si svolgerà il mercoledì dalle 10 alle 11 e il giovedì dalle 8 alle 10. Le lezioni avranno inizio giovedì primo ottobre 2020. Il corso avrà luogo in modalità on-line tramite la piattaforma Microsoft Teams al seguente link: https://teams.microsoft.com/l/channel/19%3a4a58705e626543a09b8f955eb7b059a2%40thread.tacv2/Generale?groupId=e91daa9c-9231-45d1-a187-c631006fe7be&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a Gli studenti sono invitati a prendere visione delle informazioni e degli eventuali materiali didattici indicati sia su Formonline sia su Gomp.

Modalità Valutazione

è prevista una prova orale. Si avvisa altresì che nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento della valutazione in modalità on-line secondo le procedure che verranno fornite dallo stesso Ateneo.