Gli obiettivi del corso sono finalizzati all’acquisizione e al consolidamento di conoscenze e competenze capaci di:
- ricostruire e interpretare lo sviluppo degli eventi educativi (privilegiando come “luoghi” di analisi le istituzioni, le rappresentazioni, i destini educativi) a partire dal processo di unificazione dello stato italiano fino ai nostri giorni, utilizzando gli strumenti propri della storiografia sociale dell’educazione;
- ripercorrere la storia della pedagogia comparata definendone l’impianto epistemologico e metodologico e individuando gli strumenti sia teorici che empirici finalizzati all’analisi pedagogica-comparativa;
- riflettere sullo scenario e sui processi socio-educativi che caratterizzano la nostra contemporaneità al fine di progettare interventi educativi anche in ambito interculturale.
Con lo studio della Storia dell’educazione comparata e interculturale le studentesse e gli studenti saranno in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
-conoscere teorie e competenze operative di natura metodologica della ricerca storico-educativa e sociale europea e internazionale, sia in ambito comparativo che interculturale;
-conoscere modelli, strumenti e strategie di intervento finalizzati a favorire percorsi inclusivi nei contesti socioculturali ed educativi, in virtù dell’esercizio continuo e costante della memoria (in quanto dispositivo pedagogico) che definisce la direzione di senso dell’agire educativo indirizzato a rileggere e ricostruire il passato, al fine di comprendere il presente e progettare il futuro.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
-utilizzare gli strumenti metodologici per avviare analisi pedagogiche-comparative e interculturali;
-analizzare e interpretare i documenti nazionali ed internazionali;
-analizzare fonti scritte in ottica comparativa;
-riflettere sui processi formativi e sulle diverse pratiche educative al fine di progettare interventi educativi anche in ambito interculturale.
In termini di autonomia di giudizio:
- sviluppare capacità di osservare, rilevare e documentare le discontinuità, le trasformazioni e le permanenze che, in virtù dell’esercizio costante della memoria, consentono di restituire al tempo storico dell’educazione e della pedagogia i suoi caratteri di pluralismo e di problematicità, i suoi linguaggi, i suoi saperi, le sue emozioni, le sue identità;
- sviluppare capacità di osservare e di documentare la conflittualità storica e sociale che attraversa i processi indagati, evidenziandone le forme diversificate di emancipazione e di conformazione che la permeano.
In termini di abilità comunicative:
-contribuire alla realizzazione di progetti educativi in cui la riflessione personale, la discussione, le esercitazioni – sia individuali che di gruppo – possano concorrere alla comprensione dei saperi in gioco e all’utilizzo della terminologia scientifica acquisita;
-sviluppare specifiche abilità relazionali in ambito interculturale;
-riflettere sulle abilità emotive.
In termini di capacità di apprendimento:
-essere in grado di indirizzare i contenuti appresi verso un metodo di osservazione, di analisi e di intervento rispetto ai contesti nei quali si opera e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano;
-essere in grado di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili;
-essere consapevoli dell’importanza dell’apprendimento continuo che nasce anche dal confronto con altri professionisti ed esperti del settore educativo.
- ricostruire e interpretare lo sviluppo degli eventi educativi (privilegiando come “luoghi” di analisi le istituzioni, le rappresentazioni, i destini educativi) a partire dal processo di unificazione dello stato italiano fino ai nostri giorni, utilizzando gli strumenti propri della storiografia sociale dell’educazione;
- ripercorrere la storia della pedagogia comparata definendone l’impianto epistemologico e metodologico e individuando gli strumenti sia teorici che empirici finalizzati all’analisi pedagogica-comparativa;
- riflettere sullo scenario e sui processi socio-educativi che caratterizzano la nostra contemporaneità al fine di progettare interventi educativi anche in ambito interculturale.
Con lo studio della Storia dell’educazione comparata e interculturale le studentesse e gli studenti saranno in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
-conoscere teorie e competenze operative di natura metodologica della ricerca storico-educativa e sociale europea e internazionale, sia in ambito comparativo che interculturale;
-conoscere modelli, strumenti e strategie di intervento finalizzati a favorire percorsi inclusivi nei contesti socioculturali ed educativi, in virtù dell’esercizio continuo e costante della memoria (in quanto dispositivo pedagogico) che definisce la direzione di senso dell’agire educativo indirizzato a rileggere e ricostruire il passato, al fine di comprendere il presente e progettare il futuro.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
-utilizzare gli strumenti metodologici per avviare analisi pedagogiche-comparative e interculturali;
-analizzare e interpretare i documenti nazionali ed internazionali;
-analizzare fonti scritte in ottica comparativa;
-riflettere sui processi formativi e sulle diverse pratiche educative al fine di progettare interventi educativi anche in ambito interculturale.
In termini di autonomia di giudizio:
- sviluppare capacità di osservare, rilevare e documentare le discontinuità, le trasformazioni e le permanenze che, in virtù dell’esercizio costante della memoria, consentono di restituire al tempo storico dell’educazione e della pedagogia i suoi caratteri di pluralismo e di problematicità, i suoi linguaggi, i suoi saperi, le sue emozioni, le sue identità;
- sviluppare capacità di osservare e di documentare la conflittualità storica e sociale che attraversa i processi indagati, evidenziandone le forme diversificate di emancipazione e di conformazione che la permeano.
In termini di abilità comunicative:
-contribuire alla realizzazione di progetti educativi in cui la riflessione personale, la discussione, le esercitazioni – sia individuali che di gruppo – possano concorrere alla comprensione dei saperi in gioco e all’utilizzo della terminologia scientifica acquisita;
-sviluppare specifiche abilità relazionali in ambito interculturale;
-riflettere sulle abilità emotive.
In termini di capacità di apprendimento:
-essere in grado di indirizzare i contenuti appresi verso un metodo di osservazione, di analisi e di intervento rispetto ai contesti nei quali si opera e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano;
-essere in grado di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili;
-essere consapevoli dell’importanza dell’apprendimento continuo che nasce anche dal confronto con altri professionisti ed esperti del settore educativo.
scheda docente materiale didattico
Sempre nella prima parte del corso verrà altresì messa a fuoco una questione che interseca la stessa disciplina, ovvero il tema della convivenza inter-intra culturale proprio della società globalizzata contemporanea. Tramite l’analisi del volume di G. Marramao, “Passaggio a occidente”, verranno analizzate le questioni ancora “aperte” rispetto alla costruzione di modelli di cittadinanza realmente inclusivi. Ancora nella prima parte del corso, a partire dalla lettura del volume di C. Covato, “Memorie discordanti”, si indagheranno alcuni lemmi concettuali che venuti a far parte della storia sociale dell’educazione, a partire dalla svolta storiografica del primo Novecento che fa capo alla rivista francese “Les Annales”, saranno utili per approfondire gli aspetti socio-culturali delle conflittualità presenti nei contesti delle società multietniche.
- Covato C., Memorie discordanti. Identità e differenze nella storia dell’educazione, Unicopli, Milano: 2007.
- Fiorucci M., Pinto Minerva F., Portera A. (a cura di), Gli alfabeti dell’intercultura, ETS, Pisa:2017. Il testo è disponibile anche in formato E-book.
- Marramao G., Passaggio a occidente. Filosofia e globalizzazione, Bollati Boringhieri, Torino: 2009. Il testo è disponibile anche in versione E-book.
Aggiungere la lettura di uno dei seguenti testi:
- Abbate C., La felicità dell’attesa, Mondadori, Milano: 2015.
- Ammaniti, Io e te, Einaudi, Torino: 2012.
- Cangi N., Di Luca P., Triulzi A., Il confine tra noi. Storie di migrante, Terre di mezzo, Milano: 2020.
- Ciuciu A., Sono rom e ne sono fiera. Dalle baracche romane alla Sorbona, Edizioni Alegre, Roma: 2013.
- Giugni T., L’estraneo, Einaudi, Torino: 2012.
- Lakhous A., Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, Edizioni e/o, Roma: 2018.
- Pontiggia G., Nati due volte, Mondadori, Milano: 2000.
- Rayneri G., Pulce non c’è, Einaudi, Torino: 2009.
- Trento e De Biasi, Crazy for Football. Storia di una sfida davvero pazzesca, Longanesi, Milano: 2017.
Programma
La prima parte del corso avrà un carattere teorico-metodologico. Verranno indagati i fondamenti della disciplina tramite l’analisi dei lemmi concettuali che oggi attengono a una disciplina relativamente giovane. Verrà così messa a punto una sorta di “cassetta degli attrezzi” concettuale, tramite il ricorso al volume “Gli alfabeti dell’ intercultura” curato da M. Fiorucci, F. Pinto Minerva, A. Portera, necessaria a tutti coloro che, a diverso titolo, si confrontano con le diversità (insegnanti, educatori, operatori sociali, mediatori, ecc.).Sempre nella prima parte del corso verrà altresì messa a fuoco una questione che interseca la stessa disciplina, ovvero il tema della convivenza inter-intra culturale proprio della società globalizzata contemporanea. Tramite l’analisi del volume di G. Marramao, “Passaggio a occidente”, verranno analizzate le questioni ancora “aperte” rispetto alla costruzione di modelli di cittadinanza realmente inclusivi. Ancora nella prima parte del corso, a partire dalla lettura del volume di C. Covato, “Memorie discordanti”, si indagheranno alcuni lemmi concettuali che venuti a far parte della storia sociale dell’educazione, a partire dalla svolta storiografica del primo Novecento che fa capo alla rivista francese “Les Annales”, saranno utili per approfondire gli aspetti socio-culturali delle conflittualità presenti nei contesti delle società multietniche.
Testi Adottati
Testi consigliati per la preparazione dell’esame:- Covato C., Memorie discordanti. Identità e differenze nella storia dell’educazione, Unicopli, Milano: 2007.
- Fiorucci M., Pinto Minerva F., Portera A. (a cura di), Gli alfabeti dell’intercultura, ETS, Pisa:2017. Il testo è disponibile anche in formato E-book.
- Marramao G., Passaggio a occidente. Filosofia e globalizzazione, Bollati Boringhieri, Torino: 2009. Il testo è disponibile anche in versione E-book.
Aggiungere la lettura di uno dei seguenti testi:
- Abbate C., La felicità dell’attesa, Mondadori, Milano: 2015.
- Ammaniti, Io e te, Einaudi, Torino: 2012.
- Cangi N., Di Luca P., Triulzi A., Il confine tra noi. Storie di migrante, Terre di mezzo, Milano: 2020.
- Ciuciu A., Sono rom e ne sono fiera. Dalle baracche romane alla Sorbona, Edizioni Alegre, Roma: 2013.
- Giugni T., L’estraneo, Einaudi, Torino: 2012.
- Lakhous A., Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, Edizioni e/o, Roma: 2018.
- Pontiggia G., Nati due volte, Mondadori, Milano: 2000.
- Rayneri G., Pulce non c’è, Einaudi, Torino: 2009.
- Trento e De Biasi, Crazy for Football. Storia di una sfida davvero pazzesca, Longanesi, Milano: 2017.
Modalità Erogazione
- lezioni miste, in modalità frontale in presenza e sincrone su Teams in cui verranno illustrati e approfonditi i temi portanti del corso; La frequenza alle lezioni è consigliata.Modalità Valutazione
Prova orale