L’obiettivo generale del corso è quello di offrire agli studenti le necessarie conoscenze teoriche e istituzionali e gli strumenti necessari per la comprensione:
- del ruolo economico dello stato e delle funzioni del settore pubblico nell’ambito di un’economia di mercato, con approccio sia positivo che normativo;
- della composizione della spesa pubblica;
- delle principali imposte in Italia;
- delle attività degli enti pubblici decentrati.
Gli argomenti trattati investigano inizialmente le ragioni dell’intervento pubblico nell’economia, i suoi limiti, i principali programmi di spesa che compongono il welfare state, la teoria dell’imposta, e successivamente i principali aspetti teorici del decentramento.
- del ruolo economico dello stato e delle funzioni del settore pubblico nell’ambito di un’economia di mercato, con approccio sia positivo che normativo;
- della composizione della spesa pubblica;
- delle principali imposte in Italia;
- delle attività degli enti pubblici decentrati.
Gli argomenti trattati investigano inizialmente le ragioni dell’intervento pubblico nell’economia, i suoi limiti, i principali programmi di spesa che compongono il welfare state, la teoria dell’imposta, e successivamente i principali aspetti teorici del decentramento.
scheda docente
materiale didattico
P. Bosi-M. C. Guerra (2018), I tributi nell'economia italiana, ultima edizione, Bologna, Il Mulino.
Programma
La Scienza delle Finanze studia il settore pubblico dell’economia di un Paese, in particolare le attività di prelievo e di spesa effettuate dallo Stato. Il corso introduce lo studente alla materia organizzandola in tre parti. La prima parte è metodologica, fornisce gli strumenti di analisi e di valutazione dell’intervento dello Stato in economia. I principali temi trattati sono l'economia del benessere e la teoria normativa dell'intervento pubblico; i fallimenti del mercato, l'economia dei beni pubblici e delle esternalità; la public choice e la teoria positiva dell’intervento pubblico. La seconda parte, propriamente di economia pubblica, esamina i principali programmi di spesa dello Stato: assistenza, redistribuzione dei redditi, sanità, istruzione, pensioni e il funzionamento del welfare state, analizzato soprattutto in chiave evolutiva di workfare. La terza parte del corso, relativa alla finanza pubblica, analizza le attività di prelievo dello stato. I principali temi sono la teoria della tassazione, l’efficienza e l’equità nella tassazione, la struttura del sistema fiscale italiano, le principali grandi imposte - imposta sul reddito delle persone fisiche, sulle società di capitali, sui consumi e sui patrimoni; l’introduzione alla finanza decentrata, al finanziamento in disavanzo e i vincoli a cui è soggetto.Testi Adottati
H. S. Rosen, T. Gayer (2014), Scienza delle finanze, V ed., Milano, McGraw-Hill.P. Bosi-M. C. Guerra (2018), I tributi nell'economia italiana, ultima edizione, Bologna, Il Mulino.
Modalità Valutazione
Lo studente potrà sostenere l’esame in due modi alternativi. 1) Durante il corso saranno tenuti due compiti scritti, nelle date indicate nel syllabus. Per lo studente che li sosterrà entrambi, il voto finale potrà corrispondere alla media ponderata (rispettivamente, 40%-60%) dei voti del primo e del secondo compito, a patto che quest’ultimo sia sufficiente. In tale caso lo studente potrà accettare il voto e registrarlo direttamente al primo appello utile. 2) Gli studenti che non sostenessero uno o entrambe i compiti, oppure che non raggiungessero un voto sufficiente nella media ponderata, o che comunque ambissero a un voto più elevato, potranno sostenere l’esame in forma orale su tutto il programma in un appello di loro scelta.