Il Corso di Laurea triennale in Scienze dell'Architettura è costituito da un'equilibrata, colta e attenta combinazione delle componenti essenziali (scientifiche, umanistiche, storiche e strumentali) della cultura architettonica. Tutte le materie affrontano sia aspetti teorici che aspetti applicativi, mentre l'indagine progettuale, il vero catalizzatore dell'insegnamento, mette alla prova e affina cognizioni convergenti o interrelate.
L'obiettivo primario è quello di costituire una solida formazione di base per la prosecuzione degli studi in architettura (sia presso Roma Tre, sia presso un'altra sede italiana o europea); per questo il corso è concepito con un forte grado di compatibilità con tutti gli omologhi corsi in Scienze dell'Architettura.
Un diverso, ma altrettanto importante, obiettivo formativo è quello di fornire basi culturali articolate e utili anche a tutti coloro che non intendano proseguire quegli studi: cioè a chi intende accedere direttamente alle molteplici prospettive professionali dell'edilizia, ovvero a chi intende proseguire altrove percorsi di studi diversamente orientati: master di 1° livello, lauree magistrali in Design, Paesaggio, Conservazione, Pianificazione, Arti ecc.
L'ammissione al Corso di Laurea è regolamentata da Decreti Ministeriali, ai sensi della direttiva 85/384/CEE e successive modifiche, che fissano modalità e caratteristiche della prova di ammissione e numero di posti disponibili per ogni sede. Al termine del ciclo quinquennale (3+2) si può esercitare l'attività e stabilire la sede professionale in uno degli stati aderenti all'Unione Europea.
L'organizzazione della didattica favorisce la mobilità degli studenti durante il corso di studi basandosi su un'offerta molto varia di accordi istituzionali con Università straniere (Europee ed Extraeuropee): circa 50 le sedi della rete europea aderenti al programma Erasmus e per le quali sono previste 40 borse di studio e 30 accordi con Università Extraeuropee (Cile, Argentina, Brasile, Perù, USA, Cina).
Il Corso di Studi non prevede attualmente tirocini curriculari obbligatori tuttavia, nell'ambito dei crediti riservati alle Altre Attività Formative, è possibile svolgere tirocini professionali presso studi o istituzioni pubbliche e private (alcune delle quali coinvolte in attività di didattica integrativa al primo anno del corso di studi), anche all'estero, per i quali il Dipartimento ha attivato numerose convenzioni anche in rapporto diretto con alcune realtà professionali di eccellenza per raccordare la formazione accademica con il mondo del lavoro.
Scienze dell'architettura
- Link identifier #identifier__26294-1OBIETTIVI
- Link identifier #identifier__139263-2Informazioni utili
- Link identifier #identifier__66274-3soddisfazione degli studenti
OBIETTIVI
OBIETTIVI
ARCHITETTO JUNIOR (Sezione B - settore A - OAPPC)
I laureati della classe potranno svolgere:
- A, l'attività professionale autonoma dell'Architetto Junior, definita entro determinati ambiti e limiti dal DPR 328/2001, sulla riforma delle professioni;
- B, una vasta gamma di attività di collaborazione professionale presso enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di promozione e di ingegneria operanti nei campi della progettazione architettonica e urbana, industrie di settore e imprese di costruzione.
A- Il laureato, se iscritto all'albo degli Architetti Junior, è un professionista progettista nel campo dell'edilizia, con alcune limitazioni riguardo la dimensione e la complessità degli edifici di cui può essere responsabile (DPR 328/2001, Capo III, art.16, c.5, l.a e DL 206/2007 sezione VIII).
B- il laureato ha comunque, nell'ambito delle attività di collaborazione, competenze riguardo:
il progetto di architettura; l'urbanistica; il recupero edilizio; il disegno tecnico; il rilievo edilizio; la tecnologia dei materiali edilizi e della costruzione; la storia dell'architettura.
C- Il laureato ha la possibilità di accedere all'esame di stato e successivamente iscriversi all'Albo degli Architetti Junior (sezione B, settore A dell'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
Inoltre i laureati sono in possesso dei crediti formativi che costituiscono il requisito indispensabile per l'accesso ai corsi di laurea magistrale miranti alla formazione dell'architetto e dell'ingegnere edile-architetto, ai sensi delle direttiva europea 85/384/CEE e successive modificazioni. Questo successivo percorso formativo permetterà loro l'accesso all'esame di stato per l'iscrizione all'albo degli Architetti, nella Sezione A.
Attività professionale autonoma (Architetti Junior) e attività di consulenza, previo superamento dell'esame di stato per l'abilitazione alla professione.
Collaborazione con enti, studi professionali, aziende, società di progettazione, imprese di costruzione.
I laureati della classe potranno svolgere:
- A, l'attività professionale autonoma dell'Architetto Junior, definita entro determinati ambiti e limiti dal DPR 328/2001, sulla riforma delle professioni;
- B, una vasta gamma di attività di collaborazione professionale presso enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di promozione e di ingegneria operanti nei campi della progettazione architettonica e urbana, industrie di settore e imprese di costruzione.
A- Il laureato, se iscritto all'albo degli Architetti Junior, è un professionista progettista nel campo dell'edilizia, con alcune limitazioni riguardo la dimensione e la complessità degli edifici di cui può essere responsabile (DPR 328/2001, Capo III, art.16, c.5, l.a e DL 206/2007 sezione VIII).
B- il laureato ha comunque, nell'ambito delle attività di collaborazione, competenze riguardo:
il progetto di architettura; l'urbanistica; il recupero edilizio; il disegno tecnico; il rilievo edilizio; la tecnologia dei materiali edilizi e della costruzione; la storia dell'architettura.
C- Il laureato ha la possibilità di accedere all'esame di stato e successivamente iscriversi all'Albo degli Architetti Junior (sezione B, settore A dell'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
Inoltre i laureati sono in possesso dei crediti formativi che costituiscono il requisito indispensabile per l'accesso ai corsi di laurea magistrale miranti alla formazione dell'architetto e dell'ingegnere edile-architetto, ai sensi delle direttiva europea 85/384/CEE e successive modificazioni. Questo successivo percorso formativo permetterà loro l'accesso all'esame di stato per l'iscrizione all'albo degli Architetti, nella Sezione A.
Attività professionale autonoma (Architetti Junior) e attività di consulenza, previo superamento dell'esame di stato per l'abilitazione alla professione.
Collaborazione con enti, studi professionali, aziende, società di progettazione, imprese di costruzione.
Obiettivo generale del Corso di Studio è l'acquisizione di competenze e abilità di base, relative al tema della progettazione-costruzione, tali da costituire un completo e maturo supporto alla prosecuzione degli studi nel vasto campo dell'architettura, della pianificazione, del restauro, del paesaggio e del design (secondo il percorso di studi definito dalla direttiva europea 2013/55/UE per la formazione dell'Architetto).
L'acquisizione di tali competenze e abilità permette in ogni caso lo svolgimento di attività professionali intermedie stabilite dalla legislazione relativa alla figura dell'architetto junior.
Il ciclo formativo punta alla conoscenza e alla comprensione delle opere di architettura, sia nei loro aspetti storici, logico-formali, compositivi, tipologico-distributivi, strutturali, costruttivi, tecnologici, sia nelle loro relazioni con il contesto storico, fisico e ambientale.
Gli obiettivi formativi del Corso di Studio corrispondono nel dettato e nello spirito agli obiettivi descritti come qualificanti la Classe di Laurea L17, concepita per formare una specifica figura professionale. Essi comprendono come campi di applicazione l'architettura, l'edilizia, il restauro dei monumenti e il recupero dell'edilizia storica, la pianificazione urbanistica e la progettazione del paesaggio. Il percorso formativo, strutturato su un triennio suddiviso in sei semestri, prevede un'ordinata e progressiva acquisizione di strumenti, conoscenze metodologiche, capacità critiche e abilità operative riguardo il progetto architettonico, la storia dell'architettura e la conoscenza del patrimonio, le tecniche di rappresentazione, le scienze matematiche e fisiche, le tecnologie e le tecniche costruttive, le questioni economiche, sociali ed urbanistiche riferite all'architettura ed alla sua costruzione nel contesto urbano e territoriale.
L'acquisizione di tali competenze e abilità permette in ogni caso lo svolgimento di attività professionali intermedie stabilite dalla legislazione relativa alla figura dell'architetto junior.
Il ciclo formativo punta alla conoscenza e alla comprensione delle opere di architettura, sia nei loro aspetti storici, logico-formali, compositivi, tipologico-distributivi, strutturali, costruttivi, tecnologici, sia nelle loro relazioni con il contesto storico, fisico e ambientale.
Gli obiettivi formativi del Corso di Studio corrispondono nel dettato e nello spirito agli obiettivi descritti come qualificanti la Classe di Laurea L17, concepita per formare una specifica figura professionale. Essi comprendono come campi di applicazione l'architettura, l'edilizia, il restauro dei monumenti e il recupero dell'edilizia storica, la pianificazione urbanistica e la progettazione del paesaggio. Il percorso formativo, strutturato su un triennio suddiviso in sei semestri, prevede un'ordinata e progressiva acquisizione di strumenti, conoscenze metodologiche, capacità critiche e abilità operative riguardo il progetto architettonico, la storia dell'architettura e la conoscenza del patrimonio, le tecniche di rappresentazione, le scienze matematiche e fisiche, le tecnologie e le tecniche costruttive, le questioni economiche, sociali ed urbanistiche riferite all'architettura ed alla sua costruzione nel contesto urbano e territoriale.
L'ammissione al Corso di Studio è programmata a livello nazionale ed è regolamentata da appositi Decreti Ministeriali, essendo tale Corso finalizzato alla formazione di architetto europeo ai sensi della direttiva europea 85/384/CEE e successive modifiche, e del decreto legge n. 206/2007.
I suddetti DM richiedono, oltre al possesso del diploma di scuola secondaria superiore (condizione necessaria per l'ammissione) o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo, la verifica obbligatoria del possesso di conoscenze di logica e cultura generale, storia, disegno e rappresentazione, matematica e fisica, e competenze disciplinari riferite alla specificità degli studi di Architettura.
Ai nuovi immatricolati che nella prova di ammissione non raggiungono il punteggio minimo indicato nel Regolamento Didattico sono assegnati degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel 1° anno di corso.
I suddetti DM richiedono, oltre al possesso del diploma di scuola secondaria superiore (condizione necessaria per l'ammissione) o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo, la verifica obbligatoria del possesso di conoscenze di logica e cultura generale, storia, disegno e rappresentazione, matematica e fisica, e competenze disciplinari riferite alla specificità degli studi di Architettura.
Ai nuovi immatricolati che nella prova di ammissione non raggiungono il punteggio minimo indicato nel Regolamento Didattico sono assegnati degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel 1° anno di corso.
Con riferimento agli obiettivi culturali della classe e nel rispetto dell'endecalogo contenuto nella direttiva 2013/55/UE, il laureato deve acquisire conoscenze, abilità e competenze che gli permettano di:
- conoscere adeguatamente la storia dell'architettura, le forme della rappresentazione con i metodi e gli strumenti per l'acquisizione, l'elaborazione e la restituzione dei dati spaziali, gli aspetti metodologico-operativi della matematica, delle discipline fisico-tecniche ed impiantistiche ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere i problemi dell'architettura e dell'edilizia;
- essere in grado di utilizzare le tecniche e gli strumenti della progettazione architettonica, dal dettaglio alla dimensione urbana e territoriale;
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio seguito ed essere in grado di identificare, formulare e risolvere i problemi dell'architettura e dell'edilizia utilizzando metodi, tecniche e strumenti appropriati e aggiornati;
- conoscere adeguatamente i mezzi per ottenere progetti sostenibili, ecologicamente responsabili e rivolti alla riqualificazione ambientale;
- conoscere adeguatamente le teorie e le tecniche per la tutela del patrimonio architettonico e ambientale;
- conoscere adeguatamente gli aspetti riguardanti l'urbanistica, la compatibilità ambientale, la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi e il processo di produzione e di realizzazione dei manufatti architettonici ed edilizi, nonché gli aspetti connessi alla loro sicurezza.
La struttura didattica del corso di laurea, nell'ambito più generale del presente descrittore, è organizzata specificamente per ottenere che i laureati acquisiscano:
1 - conoscenze e capacità di comprensione relativamente ai vari ambiti disciplinari proposti, alla loro consequenzialità logica e strutturale e alle loro mutue relazioni;
2 - conoscenze e capacità di comprensione dei processi tipicamente induttivi e complessi propri dell'attività progettuale in generale;
3- conoscenze, padronanza e capacità di comprensione delle strumentazioni tecniche di base, dei linguaggi specifici, dei metodi, delle abilità connesse alla produzione progettuale dell'architettura;
4- capacità di estendere le proprie conoscenze e capacità di comprensione, giungendo all'elaborazione e sviluppo di una solida preparazione di base nel campo delle tematiche attinenti l'architettura.
L'obiettivo 1 è perseguito innanzi tutto con la programmazione ordinata e sequenziale delle attività didattiche e con la loro ragionata alternanza tra approfondimenti teorico-critici e fasi applicative (i corsi di laurea nel campo dell'architettura si distinguono per la loro struttura ordinata e per la compresenza del "fare" col "saper fare" e col "conoscere"). Inoltre la maggior parte delle attività formative presenta una struttura sostanzialmente interdisciplinare, dove più moduli settoriali concorrono a costituire veri e propri "corsi integrati" o laboratori.
Gli obiettivi 2, 3 e 4 sono perseguiti soprattutto nei laboratori: strutture didattiche di carattere applicativo e progettuale, riferite a S.S.D. che concorrono alla cultura e alla prassi architettonica (icar/08, icar/09, icar/12, icar/14, icar/15, icar/17, icar/19, icar/21, ing-ind/11, m-dea/01), caratterizzate da un'elevata interdisciplinarità, anche in coordinamento con altri corsi. I laboratori, più in particolare, hanno obbligo di frequenza, un numero di norma pari a 60 studenti per laboratorio. Tali attività fruiscono di spazi dedicati, strumentazioni tecniche e supporti didattici (tutors).
L'obiettivo 4, proprio dell'esperienza conoscitiva del progetto, viene perseguito attraverso la programmazione semestrale di laboratori distinti per temi e contenuti, che mantengono la propria autonomia nel rispetto delle linee di ricerca e di interesse peculiari di diverse discipline.
Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi, oltre agli esami tradizionali, prevedono strumenti intermedi quali prove applicative, produzione di elaborati teorici o tecnici, ecc., programmati a discrezione della docenza. Tali verifiche in itinere non si configurano come frazioni di esame e non alterano né interrompono il normale ciclo di apprendimento.
I laureati devono essere capaci di:
1- applicare le loro conoscenze, la loro capacità di comprensione e abilità in un ampio insieme di attività professionali di base (progettazione di edifici semplici, ricerca, collaborazione e supporto, ecc.) nel campo dell'architettura, comprendendone l'intrinseca complessità e la specifica processualità;
2- applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel campo della cultura architettonica nell'affrontare o istruire problemi e tematiche complesse, anche di natura interdisciplinare.
Premesso che l'applicazione delle abilità e delle conoscenze è implicita nella frequentazione di un corso di laurea che ha come obiettivo istitutivo la formazione di un progettista (nei limiti descritti dalla normativa professionale relativa alla figura dell'architetto junior), va detto che la duplice natura di questo descrittore ha un preciso riscontro nel ruolo che anche un architetto junior " deve poter svolgere nella società contemporanea: quello di un professionista dotato di capacità operative efficaci ed elastiche e insieme di capacità critiche e conoscitive.
La struttura didattica formativa connessa a questo obiettivo sviluppa il tema dell'applicazione delle conoscenze ed abilità attraverso una particolare attenzione alla concretezza ed attualità delle proposizioni didattiche.
In particolare:
- i temi applicativi dei laboratori progettuali si riferiscono a casi e problemi reali presenti nella città contemporanea, sviluppati secondo un'ordinata e crescente difficoltà e complessità di soluzione.
- i soggetti delle ricerche e degli studi proposti dai corsi si riferiscono a questioni culturali (metodologiche, analitiche, critiche) vive nel tessuto della società contemporanea.
- i temi di studio proposti da laboratori e corsi dedicano particolare attenzione agli aggiornamenti strumentali, conoscitivi e di ricerca, che la realtà nazionale e soprattutto internazionale propone.
Il corso di laurea, orientando lo studente verso le componenti essenziali del ruolo dell'architetto nella società contemporanea, gli fornisce un valido insieme di competenze professionali di base e lo prepara a una consapevole scelta per un'eventuale prosecuzione degli studi orientati ad una formazione più evoluta nel campo dell'architettura e in direzione di attività professionali ad essa affini.
- conoscere adeguatamente la storia dell'architettura, le forme della rappresentazione con i metodi e gli strumenti per l'acquisizione, l'elaborazione e la restituzione dei dati spaziali, gli aspetti metodologico-operativi della matematica, delle discipline fisico-tecniche ed impiantistiche ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere i problemi dell'architettura e dell'edilizia;
- essere in grado di utilizzare le tecniche e gli strumenti della progettazione architettonica, dal dettaglio alla dimensione urbana e territoriale;
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio seguito ed essere in grado di identificare, formulare e risolvere i problemi dell'architettura e dell'edilizia utilizzando metodi, tecniche e strumenti appropriati e aggiornati;
- conoscere adeguatamente i mezzi per ottenere progetti sostenibili, ecologicamente responsabili e rivolti alla riqualificazione ambientale;
- conoscere adeguatamente le teorie e le tecniche per la tutela del patrimonio architettonico e ambientale;
- conoscere adeguatamente gli aspetti riguardanti l'urbanistica, la compatibilità ambientale, la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi e il processo di produzione e di realizzazione dei manufatti architettonici ed edilizi, nonché gli aspetti connessi alla loro sicurezza.
La struttura didattica del corso di laurea, nell'ambito più generale del presente descrittore, è organizzata specificamente per ottenere che i laureati acquisiscano:
1 - conoscenze e capacità di comprensione relativamente ai vari ambiti disciplinari proposti, alla loro consequenzialità logica e strutturale e alle loro mutue relazioni;
2 - conoscenze e capacità di comprensione dei processi tipicamente induttivi e complessi propri dell'attività progettuale in generale;
3- conoscenze, padronanza e capacità di comprensione delle strumentazioni tecniche di base, dei linguaggi specifici, dei metodi, delle abilità connesse alla produzione progettuale dell'architettura;
4- capacità di estendere le proprie conoscenze e capacità di comprensione, giungendo all'elaborazione e sviluppo di una solida preparazione di base nel campo delle tematiche attinenti l'architettura.
L'obiettivo 1 è perseguito innanzi tutto con la programmazione ordinata e sequenziale delle attività didattiche e con la loro ragionata alternanza tra approfondimenti teorico-critici e fasi applicative (i corsi di laurea nel campo dell'architettura si distinguono per la loro struttura ordinata e per la compresenza del "fare" col "saper fare" e col "conoscere"). Inoltre la maggior parte delle attività formative presenta una struttura sostanzialmente interdisciplinare, dove più moduli settoriali concorrono a costituire veri e propri "corsi integrati" o laboratori.
Gli obiettivi 2, 3 e 4 sono perseguiti soprattutto nei laboratori: strutture didattiche di carattere applicativo e progettuale, riferite a S.S.D. che concorrono alla cultura e alla prassi architettonica (icar/08, icar/09, icar/12, icar/14, icar/15, icar/17, icar/19, icar/21, ing-ind/11, m-dea/01), caratterizzate da un'elevata interdisciplinarità, anche in coordinamento con altri corsi. I laboratori, più in particolare, hanno obbligo di frequenza, un numero di norma pari a 60 studenti per laboratorio. Tali attività fruiscono di spazi dedicati, strumentazioni tecniche e supporti didattici (tutors).
L'obiettivo 4, proprio dell'esperienza conoscitiva del progetto, viene perseguito attraverso la programmazione semestrale di laboratori distinti per temi e contenuti, che mantengono la propria autonomia nel rispetto delle linee di ricerca e di interesse peculiari di diverse discipline.
Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi, oltre agli esami tradizionali, prevedono strumenti intermedi quali prove applicative, produzione di elaborati teorici o tecnici, ecc., programmati a discrezione della docenza. Tali verifiche in itinere non si configurano come frazioni di esame e non alterano né interrompono il normale ciclo di apprendimento.
I laureati devono essere capaci di:
1- applicare le loro conoscenze, la loro capacità di comprensione e abilità in un ampio insieme di attività professionali di base (progettazione di edifici semplici, ricerca, collaborazione e supporto, ecc.) nel campo dell'architettura, comprendendone l'intrinseca complessità e la specifica processualità;
2- applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel campo della cultura architettonica nell'affrontare o istruire problemi e tematiche complesse, anche di natura interdisciplinare.
Premesso che l'applicazione delle abilità e delle conoscenze è implicita nella frequentazione di un corso di laurea che ha come obiettivo istitutivo la formazione di un progettista (nei limiti descritti dalla normativa professionale relativa alla figura dell'architetto junior), va detto che la duplice natura di questo descrittore ha un preciso riscontro nel ruolo che anche un architetto junior " deve poter svolgere nella società contemporanea: quello di un professionista dotato di capacità operative efficaci ed elastiche e insieme di capacità critiche e conoscitive.
La struttura didattica formativa connessa a questo obiettivo sviluppa il tema dell'applicazione delle conoscenze ed abilità attraverso una particolare attenzione alla concretezza ed attualità delle proposizioni didattiche.
In particolare:
- i temi applicativi dei laboratori progettuali si riferiscono a casi e problemi reali presenti nella città contemporanea, sviluppati secondo un'ordinata e crescente difficoltà e complessità di soluzione.
- i soggetti delle ricerche e degli studi proposti dai corsi si riferiscono a questioni culturali (metodologiche, analitiche, critiche) vive nel tessuto della società contemporanea.
- i temi di studio proposti da laboratori e corsi dedicano particolare attenzione agli aggiornamenti strumentali, conoscitivi e di ricerca, che la realtà nazionale e soprattutto internazionale propone.
Il corso di laurea, orientando lo studente verso le componenti essenziali del ruolo dell'architetto nella società contemporanea, gli fornisce un valido insieme di competenze professionali di base e lo prepara a una consapevole scelta per un'eventuale prosecuzione degli studi orientati ad una formazione più evoluta nel campo dell'architettura e in direzione di attività professionali ad essa affini.
Autonomia di giudizio
I laureati devono essere capaci di:
1 - utilizzare le loro conoscenze, capacità di analisi ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, integrandole con la comprensione della complessità del reale e con la consapevolezza delle responsabilità sociali ed etiche che questo esercizio comporta;
2 - maturare una propria autonomia di giudizio nell'esercizio delle proprie conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, evitando ogni applicazione meramente meccanica, ripetitiva o tecnicistica.
Il raggiungimento di una libera e consapevole autonomia di giudizio è un obiettivo centrale per un corso di laurea al cui centro sta il progetto architettonico, attività che chiede l'esercizio di responsabili, complesse, e spesso difficili scelte individuali; non per caso il progetto di architettura ed edilizia, anche nei ridotti limiti dimensionali e tipologici accessibili all'architetto junior, è fra le attività a cui viene attribuito un potenziale rischio sociale.
Tale obiettivo può essere perseguito soltanto attraverso un complesso sistema di interazioni disciplinari, confronti fra opinioni, pratiche di discussione e strategie di comunicazione.
Il corso di laurea risulta così strutturato al fine di far scaturire l'attività progettuale dall'interazione tra discipline miranti ad una preparazione metodologica, conoscitiva, scientifica e sociologica, e discipline che promuovono un arco di riflessioni più generalmente culturale e umanistico.
Inoltre concorrono a questo obiettivo:
- la pratica di discussioni collettive dei risultati progettuali, applicata in tutti i laboratori;
- la pratica dell'esposizione finale dei progetti in mostre pubbliche;
- la pubblicità della discussione delle tesi di laurea;
- l'uso di strumenti in rete per la comunicazione e la discussione dei lavori progettuali in itinere.
- la frequente programmazione di seminari e conferenze di docenti, critici e professionisti di valore nazionale ed internazionale;
- l'interazione e lo scambio di esperienze fra più corsi (di laurea, magistrali, di perfezionamento, master) nello stesso Dipartimento;
- gli scambi Erasmus, i viaggi di studio, ecc.;
- lo sviluppo e l'incentivo di sistemi di valutazione dei corsi e di iniziative di discussione da parte degli studenti.
1 - utilizzare le loro conoscenze, capacità di analisi ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, integrandole con la comprensione della complessità del reale e con la consapevolezza delle responsabilità sociali ed etiche che questo esercizio comporta;
2 - maturare una propria autonomia di giudizio nell'esercizio delle proprie conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, evitando ogni applicazione meramente meccanica, ripetitiva o tecnicistica.
Il raggiungimento di una libera e consapevole autonomia di giudizio è un obiettivo centrale per un corso di laurea al cui centro sta il progetto architettonico, attività che chiede l'esercizio di responsabili, complesse, e spesso difficili scelte individuali; non per caso il progetto di architettura ed edilizia, anche nei ridotti limiti dimensionali e tipologici accessibili all'architetto junior, è fra le attività a cui viene attribuito un potenziale rischio sociale.
Tale obiettivo può essere perseguito soltanto attraverso un complesso sistema di interazioni disciplinari, confronti fra opinioni, pratiche di discussione e strategie di comunicazione.
Il corso di laurea risulta così strutturato al fine di far scaturire l'attività progettuale dall'interazione tra discipline miranti ad una preparazione metodologica, conoscitiva, scientifica e sociologica, e discipline che promuovono un arco di riflessioni più generalmente culturale e umanistico.
Inoltre concorrono a questo obiettivo:
- la pratica di discussioni collettive dei risultati progettuali, applicata in tutti i laboratori;
- la pratica dell'esposizione finale dei progetti in mostre pubbliche;
- la pubblicità della discussione delle tesi di laurea;
- l'uso di strumenti in rete per la comunicazione e la discussione dei lavori progettuali in itinere.
- la frequente programmazione di seminari e conferenze di docenti, critici e professionisti di valore nazionale ed internazionale;
- l'interazione e lo scambio di esperienze fra più corsi (di laurea, magistrali, di perfezionamento, master) nello stesso Dipartimento;
- gli scambi Erasmus, i viaggi di studio, ecc.;
- lo sviluppo e l'incentivo di sistemi di valutazione dei corsi e di iniziative di discussione da parte degli studenti.
Abilità comunicative
Il corso di laurea deve accompagnare lo studente in un percorso di apprendimento integrato, sviluppandone il senso critico e la capacità di connessione fra le diverse conoscenze disciplinari coinvolte sia di natura tecnico-scientifica che storico-umanistica.
I laureati nella classe dovranno avere la capacità di far parte di gruppi di lavoro interdisciplinari, di saper interagire e comunicare con interlocutori di differente formazione ed esperti di altri settori, nonché di esprimere compiutamente alle differenti scale le proprie scelte e le proprie posizioni culturali.
A quest'obiettivo, sul versante della comunicazione tecnica, sono dedicati alcuni corsi e/o moduli rivolti a fornire strumenti ed aggiornamenti sul piano del disegno, della rappresentazione e del rilievo (con modalità sia tradizionali che informatiche). Queste attività didattiche sono supportate da laboratori applicativi, quali il laboratorio informatico e il laboratorio modelli e prototipi, dotato di macchine innovative di prototipazione rapida, stampa 3D e taglio laser; ai laboratori applicativi sono connessi corsi opzionali per l'addestramento e l'aggiornamento strumentale.
In merito alla maturazione di un linguaggio specifico nella comunicazione scritta e verbale, il corso di laurea prevede:
- presentazioni scritte (elaborati di ricerca, curricula ragionati e critici delle proprie attività, ecc.), pratica intesa come essenziale elemento di valutazione d'esame o di conclusione del percorso formativo;
- presentazioni orali (con o senza supporti informatici) delle proprie proposte progettuali o teoriche, pratica intesa come essenziale elemento di valutazione o di conclusione del percorso formativo.
I laureati nella classe dovranno avere la capacità di far parte di gruppi di lavoro interdisciplinari, di saper interagire e comunicare con interlocutori di differente formazione ed esperti di altri settori, nonché di esprimere compiutamente alle differenti scale le proprie scelte e le proprie posizioni culturali.
A quest'obiettivo, sul versante della comunicazione tecnica, sono dedicati alcuni corsi e/o moduli rivolti a fornire strumenti ed aggiornamenti sul piano del disegno, della rappresentazione e del rilievo (con modalità sia tradizionali che informatiche). Queste attività didattiche sono supportate da laboratori applicativi, quali il laboratorio informatico e il laboratorio modelli e prototipi, dotato di macchine innovative di prototipazione rapida, stampa 3D e taglio laser; ai laboratori applicativi sono connessi corsi opzionali per l'addestramento e l'aggiornamento strumentale.
In merito alla maturazione di un linguaggio specifico nella comunicazione scritta e verbale, il corso di laurea prevede:
- presentazioni scritte (elaborati di ricerca, curricula ragionati e critici delle proprie attività, ecc.), pratica intesa come essenziale elemento di valutazione d'esame o di conclusione del percorso formativo;
- presentazioni orali (con o senza supporti informatici) delle proprie proposte progettuali o teoriche, pratica intesa come essenziale elemento di valutazione o di conclusione del percorso formativo.
Capacità di apprendimento
Il corso di laurea si prefigge di dotare i propri laureati di una preparazione adeguata per il futuro proseguimento nel percorso di studi magistrale e di fornire abilità progettuali tali da permettere loro un costante aggiornamento e un reale progresso conoscitivo nell'esercizio della professione, attraverso il conseguimento di capacità di comprensione di temi e linguaggi del Contemporaneo.
I laureati nella classe dovranno acquisire una appropriata cultura deontologica, basata sulla coscienza delle responsabilità verso i valori umani, sociali, culturali, urbani, architettonici e ambientali, nonché verso il patrimonio architettonico e paesaggistico.
La strategia didattica messa in atto per puntare a tali obiettivi, facendo riferimento a quanto è stato scritto per i precedenti descrittori, vede come punti essenziali:
- l'interdisciplinarità, presente sia all'interno delle singole unità didattiche che nella complessiva articolazione del corso;
- l'interazione tra fasi operative e fasi di riflessione culturale;
- l'accentuazione della responsabilità critica nella pratica del progetto;
- l'aggiornamento prodotto dal (e cercato nel) confronto di diverse esperienze.
Il criterio essenziale per la valutazione del raggiungimento di questi obiettivi sta nello spazio che viene dato, istitutivamente, all'autonoma espressione e discussione delle proprie proposizioni, motivazioni e proposte progettuali, che ha una così gran parte nello svolgimento e nell'esame dei corsi teorici e progettuali, nonché nello svolgimento e presentazione della tesi di laurea. In sintesi, la strategia si può riassumere in un punto essenziale: l'integrazione, presente in tutti gli aspetti e momenti del corso di studi, fra formazione, autoformazione ed informazione.
I laureati nella classe dovranno acquisire una appropriata cultura deontologica, basata sulla coscienza delle responsabilità verso i valori umani, sociali, culturali, urbani, architettonici e ambientali, nonché verso il patrimonio architettonico e paesaggistico.
La strategia didattica messa in atto per puntare a tali obiettivi, facendo riferimento a quanto è stato scritto per i precedenti descrittori, vede come punti essenziali:
- l'interdisciplinarità, presente sia all'interno delle singole unità didattiche che nella complessiva articolazione del corso;
- l'interazione tra fasi operative e fasi di riflessione culturale;
- l'accentuazione della responsabilità critica nella pratica del progetto;
- l'aggiornamento prodotto dal (e cercato nel) confronto di diverse esperienze.
Il criterio essenziale per la valutazione del raggiungimento di questi obiettivi sta nello spazio che viene dato, istitutivamente, all'autonoma espressione e discussione delle proprie proposizioni, motivazioni e proposte progettuali, che ha una così gran parte nello svolgimento e nell'esame dei corsi teorici e progettuali, nonché nello svolgimento e presentazione della tesi di laurea. In sintesi, la strategia si può riassumere in un punto essenziale: l'integrazione, presente in tutti gli aspetti e momenti del corso di studi, fra formazione, autoformazione ed informazione.
Lo studente dovrà produrre, in accordo con un docente, un portfolio/autopresentazione che sintetizzi il percorso della propria esperienza di studio con allegato un approfondimento specifico, teorico e/o applicativo, di una delle tematiche chiave emergenti dal portfolio.
Nel corso della prova finale lo studente dovrà presentare alla commissione d'esame, e discutere con essa, le competenze professionali acquisite, le attitudini maturate e gli interessi coltivati in relazione a un eventuale impegno di studio successivo, i momenti del proprio percorso che egli ritiene più significativi (cercando di evidenziare il livello di sintesi delle conoscenze disciplinari raggiunto).
Nel corso della prova finale lo studente dovrà presentare alla commissione d'esame, e discutere con essa, le competenze professionali acquisite, le attitudini maturate e gli interessi coltivati in relazione a un eventuale impegno di studio successivo, i momenti del proprio percorso che egli ritiene più significativi (cercando di evidenziare il livello di sintesi delle conoscenze disciplinari raggiunto).
Informazioni utili
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soddisfazione degli studenti
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