Il Corso di laurea magistrale in 'Coordinatore dei servizi educativi e dei servizi sociali' si propone come interclasse tra LM 50 'Programmazione e gestione dei servizi educativi' e LM 87 'Servizio sociale e politiche sociali' e intende formare professionisti capaci di programmare, progettare, realizzare, valutare, gestire, coordinare in modo competente interventi di natura socio-educativa e socio-assistenziale. Il corso fornisce, dunque, il complesso delle conoscenze necessarie per analizzare e interpretare contesti sociali problematici, per identificare, scegliere, adottare strategie operative socio-educative e socio-assistenziali capaci di risposte coerenti e appropriate.
L'ammissione al corso di laurea magistrale interclasse in Coordinatore dei Servizi Educativi e Sociali cl. LM50-LM87, si effettua secondo i tempi e le modalità indicate nel Bando Rettorale di accesso emanato annualmente e riportato nel Portale dello Studente:
https://portalestudente.uniroma3.it/iscrizioni/ammissione-e-immatricolazione/bando-di-ammissione-ai-corsi-di-laurea-e-di-laurea-magistrale-a-ciclo-unico-ad-accesso-libero-a-a-2024-2025/
Il Corso di laurea magistrale interclasse è strutturato in due curricula impegnati nella formazione di un Educatore professionale coordinatore di servizi (LM 50) e di un Assistente Sociale Manager delle politiche e dei servizi sociali (LM 87). La diversa caratterizzazione dei titoli magistrali che il corso alternativamente consente di acquisire viene rispettata assicurando che, oltre ad un significativo patrimonio comune di conoscenze, una parte del percorso formativo svolto e delle competenze professionali acquisite sia differentemente orientato.
La struttura del Corso di laurea magistrale interclasse è, infatti, costruita in modo tale da valorizzare gli aspetti comuni alla formazione di tipo socio-educativo e a quella di servizio sociale nel I anno del corso, lasciando al II anno un adeguato spazio di approfondimento specifico in grado di assicurare in modo netto la distinzione del titolo di studio che viene conseguito.
Complessivamente, il percorso formativo del Corso di laurea magistrale interclasse intende promuovere una forte integrazione della teoria con la pratica e mira a dotare i laureati magistrali di un elevato grado di conoscenza finalizzato all'analisi, all'interpretazione e all'azione nel settore dei servizi socio-educativi e socio-assistenziali, nonché di un appropriato livello di autonomia e responsabilità professionali.
Per lo svolgimento di periodi di formazione all'estero, in particolare, gli studenti del corso di laurea hanno a disposizione anche l'Ufficio Erasmus del Dipartimento.
Il Dipartimento e il Corso di Studio sono consapevoli che il tirocinio è un momento formativo di grandissima importanza. Per questo motivo il Dipartimento ha istituito una Commissione per il Tirocinio che si occupa di monitorare tutte le convenzioni in essere e gli esiti dell'esperienza sulla base delle indicazioni provenienti dagli studenti e dai tutor interni. Il CdLM ha deciso di istituire una propria commissione che, oltre a collaborare con la commissione dipartimentale, possa affrontare le specificità di un percorso di studi altamente professionalizzante.
Sbocchi occupazionali
I laureati nel corso di laurea magistrale LM50 possono esercitare con elevata autonomia e responsabilità funzioni di progettazione, coordinamento, organizzazione e gestione di interventi rivolti a persone, gruppi o strutture nel campo delle politiche socioeducative e socio-assistenziali. Tali funzioni possono riguardare dinamiche relazionali oppure la organizzazione di risorse sociali e istituzionali. I laureati magistrali possono inoltre esercitare attività professionale, anche autonoma, nelle aree preventivo-promozionali, didattico-formative e di ricerca.
In particolare:
- per i laureati magistrali in LM 50 gli ambiti professionali tipici sono le strutture pubbliche e private (ASL, Comuni, Province, Regioni, cooperative sociali) che si occupano
di organizzare o fornire servizi alla persona nei quali sia centrale l'obiettivo della maturazione e della crescita umana e sociale dell'individuo. Si tratta dunque di scuole per l'infanzia, centri educativi, ospedali, reparti pediatrici, cliniche, case di cura, case famiglia, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, strutture per la reclusione di individui minori e adulti, tribunali dei minori, strutture per l'integrazione di individui stranieri e in particolare di minori non accompagnati, ecc.
La laurea magistrale in “Management delle politiche e dei servizi sociali” (LM 87) è l'unico titolo di studio che consente di sostenere l'esame di Stato il cui superamento è necessario per poter esercitare la professione di assistente sociale iscritto nella sezione A. Il laureato magistrale che supera l'esame di Stato e si iscrive all'ordine degli assistenti sociali (sezione A dell'albo) può accedere ad un orizzonte occupazionale ancora ricettivo. La sua collocazione, in particolare, si situa nell'ambito dei ruoli dirgenziali di servizi pubblici (enti locali o ASL), privati o di terzo settore (organizzazioni di volontariato, cooperative sociali) destinati a realizzare attività di assistenza sociale a favore di individui e famiglie.
Coordinatore dei servizi educativi e dei servizi sociali
- Link identifier #identifier__44431-1OBIETTIVI
- Link identifier #identifier__161003-2Informazioni utili
- Link identifier #identifier__117076-3soddisfazione degli studenti
OBIETTIVI
OBIETTIVI
Programmazione e gestione dei Servizi educativi LM50
Il laureato magistrale deve aver acquisito una elevata capacità di interconnettere le conoscenze maturate in campo teorico, metodologico e tecnico con il loro efficace impiego in attività di ideazione, programmazione, organizzazione, monitoraggio e valutazione di servizi o interventi socioeducativi e socio-assistenziali. Deve inoltre aver acquisito la capacità di identificare e selezionare le strategie e gli strumenti di azione più adeguati alle situazioni da affrontare.
Un significativo livello di competenze operative è conseguito dal laureato magistrale attraverso esercitazioni collegate agli insegnamenti delle singole discipline. In tale contesto, in particolare, il laureato magistrale è sollecitato ad assumere un atteggiamento propositivo che segnali la sua capacità di mettere a sistema le conoscenze interdisciplinari acquisite e correlare con la complessità delle situazioni reali.
Il laureato magistrale deve essere in grado di elaborare un giudizio autonomo sulle situazioni nelle quali è chiamato ad intervenire e deve essere capace di prendere decisioni in situazioni complesse, anche a fronte di dati e informazioni parziali. Deve inoltre mostrare capacità riflessiva sulle proprie modalità di intervento e deve agire nel rispetto delle persone e secondo principi di adeguatezza, responsabilità e non discriminazione.
I risultati di apprendimento attesi al termine del corso di studio sono:
- possesso di competenze organizzative nei microsistemi, nella regolazione degli interventi educativi, nella gestione del cambiamento;
- possesso di competenze nell'uso dei sistemi operativi propri delle nuove tecnologie e attinenti allo specifico campo dell'educazione nel contesto di comunità e istituzioni sociosanitarie;
- uso competente delle strategie cognitive, della comunicazione, della relazione interindividuale con interlocutori professionisti e con interlocutori utenti.
I laureati nel corso di laurea magistrale possono esercitare con elevata autonomia e responsabilità funzioni di progettazione, coordinamento, organizzazione e gestione di interventi rivolti a persone, gruppi o strutture nel campo delle politiche socioeducative e socio-assistenziali. Tali funzioni possono riguardare dinamiche relazionali oppure la organizzazione di risorse sociali e istituzionali. I laureati magistrali possono inoltre esercitare attività professionale, anche autonoma, nelle aree preventivo-promozionali, didattico-formative e di ricerca.
In particolare:
- per i laureati magistrali in LM 50 gli ambiti professionali tipici sono le strutture pubbliche e private (ASL, Comuni, Province, Regioni, cooperative sociali) che si occupano
di organizzare o fornire servizi alla persona nei quali sia centrale l'obiettivo della maturazione e della crescita umana e sociale dell'individuo. Si tratta dunque di scuole per l'infanzia, centri educativi, ospedali, reparti pediatrici, cliniche, case di cura, case famiglia, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, strutture per la reclusione di individui minori e adulti, tribunali dei minori, strutture per l'integrazione di individui stranieri e in particolare di minori non accompagnati, ecc.
Assistente sociale
L'assistente sociale è un professionista chiamato ad attivare, favorire, sostenere percorsi di autonomia e autodeterminazione attraverso la promozione e la gestione del complesso di risorse interne/esterne, formali/informali, personali/comunitarie.
Le funzioni che l'assistente sociale svolge sono:
- lo studio e l'analisi dei bisogni, delle problematiche, delle risorse e delle potenzialità presenti nella comunità di riferimento
- la comprensione, l'interpretazione e la valutazione dei dati conoscitivi al fine di orientare la propria progettualità
- la promozione e la gestione delle risorse istituzionali, la attivazione e la messa in rete delle risorse informali.
L'agire dell'assistente sociale è orientato a creare opportunità più che a predisporre soluzioni, finalizzato a promuovere non solo il superamento del disagio attuale ma anche la trasformazione della domanda, interagendo con il costante divenire delle istanze sociali e comunitarie.
L'assistente sociale è quindi un professionista che prende in carico e guida individui e famiglie con problemi sociali e lavorativi supportandoli nella costruzione di percorsi idonei alla soluzione di tali problemi. L'assistente sociale si occupa delle problematiche sociali dei soggetti con disabilità fisiche e mentali, degli anziani in particolare se non autosufficienti, dei minori a rischio e in generale delle persone svantaggiate.
Il laureato magistrale in "Management delle politiche e dei servizi sociali” (LM 87) ha le competenze di sapere, di saper essere e di saper agire idonee per svolgere la professione di assistente sociale. Le conoscenze acquisite nel percorso formativo consentono infatti al laureato magistrale di svolgere ruoli di progettazione, organizzazione e gestione di servizi sociali a favore di minori, famiglie, anziani, disabili e più in generale di tutti i soggetti in condizione svantaggiata.
La laurea magistrale in “Management delle politiche e dei servizi sociali” (LM 87) è l'unico titolo di studio che consente di sostenere l'esame di Stato il cui superamento è necessario per poter esercitare la professione di assistente sociale iscritto nella sezione A. Il laureato magistrale che supera l'esame di Stato e si iscrive all'ordine degli assistenti sociali (sezione A dell'albo) può accedere ad un orizzonte occupazionale ancora ricettivo. La sua collocazione, in particolare, si situa nell'ambito dei ruoli dirgenziali di servizi pubblici (enti locali o ASL), privati o di terzo settore (organizzazioni di volontariato, cooperative sociali) destinati a realizzare attività di assistenza sociale a favore di individui e famiglie.
Il laureato magistrale deve aver acquisito una elevata capacità di interconnettere le conoscenze maturate in campo teorico, metodologico e tecnico con il loro efficace impiego in attività di ideazione, programmazione, organizzazione, monitoraggio e valutazione di servizi o interventi socioeducativi e socio-assistenziali. Deve inoltre aver acquisito la capacità di identificare e selezionare le strategie e gli strumenti di azione più adeguati alle situazioni da affrontare.
Un significativo livello di competenze operative è conseguito dal laureato magistrale attraverso esercitazioni collegate agli insegnamenti delle singole discipline. In tale contesto, in particolare, il laureato magistrale è sollecitato ad assumere un atteggiamento propositivo che segnali la sua capacità di mettere a sistema le conoscenze interdisciplinari acquisite e correlare con la complessità delle situazioni reali.
Il laureato magistrale deve essere in grado di elaborare un giudizio autonomo sulle situazioni nelle quali è chiamato ad intervenire e deve essere capace di prendere decisioni in situazioni complesse, anche a fronte di dati e informazioni parziali. Deve inoltre mostrare capacità riflessiva sulle proprie modalità di intervento e deve agire nel rispetto delle persone e secondo principi di adeguatezza, responsabilità e non discriminazione.
I risultati di apprendimento attesi al termine del corso di studio sono:
- possesso di competenze organizzative nei microsistemi, nella regolazione degli interventi educativi, nella gestione del cambiamento;
- possesso di competenze nell'uso dei sistemi operativi propri delle nuove tecnologie e attinenti allo specifico campo dell'educazione nel contesto di comunità e istituzioni sociosanitarie;
- uso competente delle strategie cognitive, della comunicazione, della relazione interindividuale con interlocutori professionisti e con interlocutori utenti.
I laureati nel corso di laurea magistrale possono esercitare con elevata autonomia e responsabilità funzioni di progettazione, coordinamento, organizzazione e gestione di interventi rivolti a persone, gruppi o strutture nel campo delle politiche socioeducative e socio-assistenziali. Tali funzioni possono riguardare dinamiche relazionali oppure la organizzazione di risorse sociali e istituzionali. I laureati magistrali possono inoltre esercitare attività professionale, anche autonoma, nelle aree preventivo-promozionali, didattico-formative e di ricerca.
In particolare:
- per i laureati magistrali in LM 50 gli ambiti professionali tipici sono le strutture pubbliche e private (ASL, Comuni, Province, Regioni, cooperative sociali) che si occupano
di organizzare o fornire servizi alla persona nei quali sia centrale l'obiettivo della maturazione e della crescita umana e sociale dell'individuo. Si tratta dunque di scuole per l'infanzia, centri educativi, ospedali, reparti pediatrici, cliniche, case di cura, case famiglia, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, strutture per la reclusione di individui minori e adulti, tribunali dei minori, strutture per l'integrazione di individui stranieri e in particolare di minori non accompagnati, ecc.
Assistente sociale
L'assistente sociale è un professionista chiamato ad attivare, favorire, sostenere percorsi di autonomia e autodeterminazione attraverso la promozione e la gestione del complesso di risorse interne/esterne, formali/informali, personali/comunitarie.
Le funzioni che l'assistente sociale svolge sono:
- lo studio e l'analisi dei bisogni, delle problematiche, delle risorse e delle potenzialità presenti nella comunità di riferimento
- la comprensione, l'interpretazione e la valutazione dei dati conoscitivi al fine di orientare la propria progettualità
- la promozione e la gestione delle risorse istituzionali, la attivazione e la messa in rete delle risorse informali.
L'agire dell'assistente sociale è orientato a creare opportunità più che a predisporre soluzioni, finalizzato a promuovere non solo il superamento del disagio attuale ma anche la trasformazione della domanda, interagendo con il costante divenire delle istanze sociali e comunitarie.
L'assistente sociale è quindi un professionista che prende in carico e guida individui e famiglie con problemi sociali e lavorativi supportandoli nella costruzione di percorsi idonei alla soluzione di tali problemi. L'assistente sociale si occupa delle problematiche sociali dei soggetti con disabilità fisiche e mentali, degli anziani in particolare se non autosufficienti, dei minori a rischio e in generale delle persone svantaggiate.
Il laureato magistrale in "Management delle politiche e dei servizi sociali” (LM 87) ha le competenze di sapere, di saper essere e di saper agire idonee per svolgere la professione di assistente sociale. Le conoscenze acquisite nel percorso formativo consentono infatti al laureato magistrale di svolgere ruoli di progettazione, organizzazione e gestione di servizi sociali a favore di minori, famiglie, anziani, disabili e più in generale di tutti i soggetti in condizione svantaggiata.
La laurea magistrale in “Management delle politiche e dei servizi sociali” (LM 87) è l'unico titolo di studio che consente di sostenere l'esame di Stato il cui superamento è necessario per poter esercitare la professione di assistente sociale iscritto nella sezione A. Il laureato magistrale che supera l'esame di Stato e si iscrive all'ordine degli assistenti sociali (sezione A dell'albo) può accedere ad un orizzonte occupazionale ancora ricettivo. La sua collocazione, in particolare, si situa nell'ambito dei ruoli dirgenziali di servizi pubblici (enti locali o ASL), privati o di terzo settore (organizzazioni di volontariato, cooperative sociali) destinati a realizzare attività di assistenza sociale a favore di individui e famiglie.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO
Gli obiettivi formativi specifici del corso di studio sono:
– una conoscenza avanzata nell'ambito delle discipline pedagogiche, psicologiche, sociologiche, economico-statistiche e giuridiche tale da consentire un'elevata capacità di analisi, interpretazione e azione su contesti e fenomeni di natura sociale ed educativa;
– il potenziamento delle competenze professionali di base inteso come capacità di interconnettere conoscenze, nozioni, esperienze, significati, implicazioni;
– l'acquisizione delle competenze necessarie per l'ideazione, la programmazione e l'attuazione di programmi di intervento educativo e sociale nei settori della sanità, dell'istruzione, della famiglia, dell'immigrazione, dell'esclusione e della marginalità sociale, delle politiche di welfare in generale, delle pari opportunità e delle iniziative a favore dei soggetti deboli;
– la promozione di un atteggiamento riflessivo, analitico, logico, progettuale, disponibile al lavoro di gruppo;
– l'incremento delle competenze organizzative per la realizzazione e la regolazione di interventi educativi e sociali e per la gestione del loro cambiamento;
– l'acquisizione di una conoscenza avanzata dei metodi e delle tecniche relative al monitoraggio e alla valutazione degli esiti di singoli programmi di intervento;
– la sollecitazione di uno stile personale e professionale basato su adeguate capacità di direzione e coordinamento in grado di operare con un elevato grado di autonomia nell'ambito di strutture, servizi e dipartimenti;
– il perfezionamento di competenze linguistiche, comunicative, espressive, anche in contesti internazionali;
– il potenziamento di competenze metodologico-didattiche nell'uso integrato di strumenti appartenenti alla tradizione e all'innovazione tecnologica.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
Il Corso di laurea magistrale interclasse in 'Coordinatore dei servizi educativi e dei servizi sociali' (EPCM – MAPSS) è costituito da due corsi di laurea magistrale: uno in 'Educatore professionale coordinatore dei servizi educativi ' (LM 50 ) e l'altro in 'Management delle politiche e dei servizi sociali ' (LM 87).
Il Corso di laurea magistrale interclasse intende formare professionisti capaci di programmare, progettare, realizzare, gestire, coordinare e valutare in modo competente interventi di natura socio-educativa o socio-assistenziale. Il corso fornisce dunque il complesso delle conoscenze necessarie per analizzare e interpretare contesti sociali problematici e per identificare e porre in essere strategie ed azioni socio-educative o socio-assistenziali idonee a rispondervi in modo appropriato.
Il Corso di laurea magistrale interclasse è strutturato in due corsi di Laurea magistrale destinati a formare l'uno la figura di Educatore professionale coordinatore dei servizi educativi (LM 50) e l'altro a fornire le competenze per il Management delle politiche e dei servizi sociali (LM 87); la diversa caratterizzazione dei titoli magistrali che il Corso consente di acquisire viene rispettata assicurando che, oltre ad un significativo patrimonio comune di conoscenze, una parte del percorso formativo svolto e delle competenze professionali acquisite sia differentemente orientato.
La struttura della laurea magistrale interclasse è, infatti, costruita in modo tale da valorizzare pienamente gli aspetti comuni alla formazione di tipo socio-educativo e a quella di servizio sociale nel I anno di formazione del Corso, offrendo nel II anno un adeguato spazio di approfondimento specifico in grado di assicurare in modo significativo la distinzione del titolo di studio che viene conseguito.
Complessivamente, il percorso formativo del Corso di laurea magistrale interclasse intende promuovere una forte integrazione della teoria con la pratica e mira a dotare i laureati magistrali di un elevato grado di conoscenza finalizzato all'analisi, alla interpretazione ed all'azione nel settore dei servizi socioeducativi e socio-assistenziali nonché di un appropriato livello di autonomia e responsabilità professionali.
Nel dettaglio, la parte comune di tale percorso prevede:
- un rafforzamento delle competenze giuridiche di base acquisite con la laurea triennale attraverso l'approfondimento di un settore del diritto (IUS 09, Diritto regionale e diritto degli enti locali) che appare di fondamentale importanza per professionisti operanti nell'ambito della programmazione, dell'organizzazione e della gestione di interventi a livello locale;
- l'acquisizione di conoscenze avanzate nel settore della organizzazione aziendale (SECS P10) tali da consentire al laureato magistrale di essere competentemente in grado di organizzare, coordinare e gestire in maniera efficiente ed efficace servizi socioeducativi o socio-assistenziali;
- il potenziamento delle competenze psicologiche e in particolare dell'area della psicologia sociale, dei gruppi, delle risorse umane e della organizzazione (MPSI 05) in modo da assicurare al laureato magistrale un livello adeguato di abilità per guidare una struttura complessa, per coordinare un team di lavoro, per valorizzare e motivare i collaboratori;
- l'approfondimento e lo sviluppo delle competenze teoriche e operative di natura pedagogica specie nell'ambito delle metodologie e delle tecniche per le professioni educative e sociali (M-PED 03), nonché nell'ambito strategico-didattico dell'integrazione degli individui normodotati con individui con disturbi, patologie, disabilità (M-PED 01);
- l'apprendimento di conoscenze sociologiche a elevata specializzazione sul fronte delle trasformazioni dei modelli familiari e delle caratteristiche delle reti sociali (SPS 08) nonché sul versante dell'analisi delle politiche sociale e della programmazione locale dei servizi (SPS 07).
La parte professionalizzante del percorso, che si colloca interamente al II anno, prevede invece una significativa differenziazione delle attività formative in funzione del Corso di laurea magistrale di riferimento.
In particolare il Corso di laurea magistrale LM 50, che intende formare l''Educatore professionale coordinatore dei servizi educativi', si caratterizza per un modello di formazione che perfeziona competenze pedagogiche, strategiche, metodologiche, didattiche, tecniche, strumentali nell'area della pianificazione, della gestione e della valutazione delle politiche e dei servizi educativi; le discipline del II anno di corso si concentrano tutte, contestualmente, su specifici fondamenti scientifici e culturali, sulla definizione degli strumenti operativi educativi e didattici necessari per gli interventi individualizzati con gli utenti presenti all'interno di strutture educative diverse, sulla definizione dettagliata delle diverse tipologie di competenze formali, informali e non formali.
Il Corso di laurea magistrale LM 87, che intende far acquisire le competenze per il 'Management delle politiche e dei servizi sociali', si caratterizza per un approfondimento delle conoscenze nell'area della pianificazione, della gestione e della valutazione delle politiche e dei servizi sociali; una attività di tirocinio svolta in contesti operativi impegnati in compiti di programmazione, organizzazione e coordinamento di interventi socio assistenziali; attività di preparazione teorico-metodologica e di rielaborazione valutativa dei contenuti dell'esperienza sul campo.
Gli obiettivi formativi specifici del corso di studio sono:
– una conoscenza avanzata nell'ambito delle discipline pedagogiche, psicologiche, sociologiche, economico-statistiche e giuridiche tale da consentire un'elevata capacità di analisi, interpretazione e azione su contesti e fenomeni di natura sociale ed educativa;
– il potenziamento delle competenze professionali di base inteso come capacità di interconnettere conoscenze, nozioni, esperienze, significati, implicazioni;
– l'acquisizione delle competenze necessarie per l'ideazione, la programmazione e l'attuazione di programmi di intervento educativo e sociale nei settori della sanità, dell'istruzione, della famiglia, dell'immigrazione, dell'esclusione e della marginalità sociale, delle politiche di welfare in generale, delle pari opportunità e delle iniziative a favore dei soggetti deboli;
– la promozione di un atteggiamento riflessivo, analitico, logico, progettuale, disponibile al lavoro di gruppo;
– l'incremento delle competenze organizzative per la realizzazione e la regolazione di interventi educativi e sociali e per la gestione del loro cambiamento;
– l'acquisizione di una conoscenza avanzata dei metodi e delle tecniche relative al monitoraggio e alla valutazione degli esiti di singoli programmi di intervento;
– la sollecitazione di uno stile personale e professionale basato su adeguate capacità di direzione e coordinamento in grado di operare con un elevato grado di autonomia nell'ambito di strutture, servizi e dipartimenti;
– il perfezionamento di competenze linguistiche, comunicative, espressive, anche in contesti internazionali;
– il potenziamento di competenze metodologico-didattiche nell'uso integrato di strumenti appartenenti alla tradizione e all'innovazione tecnologica.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
Il Corso di laurea magistrale interclasse in 'Coordinatore dei servizi educativi e dei servizi sociali' (EPCM – MAPSS) è costituito da due corsi di laurea magistrale: uno in 'Educatore professionale coordinatore dei servizi educativi ' (LM 50 ) e l'altro in 'Management delle politiche e dei servizi sociali ' (LM 87).
Il Corso di laurea magistrale interclasse intende formare professionisti capaci di programmare, progettare, realizzare, gestire, coordinare e valutare in modo competente interventi di natura socio-educativa o socio-assistenziale. Il corso fornisce dunque il complesso delle conoscenze necessarie per analizzare e interpretare contesti sociali problematici e per identificare e porre in essere strategie ed azioni socio-educative o socio-assistenziali idonee a rispondervi in modo appropriato.
Il Corso di laurea magistrale interclasse è strutturato in due corsi di Laurea magistrale destinati a formare l'uno la figura di Educatore professionale coordinatore dei servizi educativi (LM 50) e l'altro a fornire le competenze per il Management delle politiche e dei servizi sociali (LM 87); la diversa caratterizzazione dei titoli magistrali che il Corso consente di acquisire viene rispettata assicurando che, oltre ad un significativo patrimonio comune di conoscenze, una parte del percorso formativo svolto e delle competenze professionali acquisite sia differentemente orientato.
La struttura della laurea magistrale interclasse è, infatti, costruita in modo tale da valorizzare pienamente gli aspetti comuni alla formazione di tipo socio-educativo e a quella di servizio sociale nel I anno di formazione del Corso, offrendo nel II anno un adeguato spazio di approfondimento specifico in grado di assicurare in modo significativo la distinzione del titolo di studio che viene conseguito.
Complessivamente, il percorso formativo del Corso di laurea magistrale interclasse intende promuovere una forte integrazione della teoria con la pratica e mira a dotare i laureati magistrali di un elevato grado di conoscenza finalizzato all'analisi, alla interpretazione ed all'azione nel settore dei servizi socioeducativi e socio-assistenziali nonché di un appropriato livello di autonomia e responsabilità professionali.
Nel dettaglio, la parte comune di tale percorso prevede:
- un rafforzamento delle competenze giuridiche di base acquisite con la laurea triennale attraverso l'approfondimento di un settore del diritto (IUS 09, Diritto regionale e diritto degli enti locali) che appare di fondamentale importanza per professionisti operanti nell'ambito della programmazione, dell'organizzazione e della gestione di interventi a livello locale;
- l'acquisizione di conoscenze avanzate nel settore della organizzazione aziendale (SECS P10) tali da consentire al laureato magistrale di essere competentemente in grado di organizzare, coordinare e gestire in maniera efficiente ed efficace servizi socioeducativi o socio-assistenziali;
- il potenziamento delle competenze psicologiche e in particolare dell'area della psicologia sociale, dei gruppi, delle risorse umane e della organizzazione (MPSI 05) in modo da assicurare al laureato magistrale un livello adeguato di abilità per guidare una struttura complessa, per coordinare un team di lavoro, per valorizzare e motivare i collaboratori;
- l'approfondimento e lo sviluppo delle competenze teoriche e operative di natura pedagogica specie nell'ambito delle metodologie e delle tecniche per le professioni educative e sociali (M-PED 03), nonché nell'ambito strategico-didattico dell'integrazione degli individui normodotati con individui con disturbi, patologie, disabilità (M-PED 01);
- l'apprendimento di conoscenze sociologiche a elevata specializzazione sul fronte delle trasformazioni dei modelli familiari e delle caratteristiche delle reti sociali (SPS 08) nonché sul versante dell'analisi delle politiche sociale e della programmazione locale dei servizi (SPS 07).
La parte professionalizzante del percorso, che si colloca interamente al II anno, prevede invece una significativa differenziazione delle attività formative in funzione del Corso di laurea magistrale di riferimento.
In particolare il Corso di laurea magistrale LM 50, che intende formare l''Educatore professionale coordinatore dei servizi educativi', si caratterizza per un modello di formazione che perfeziona competenze pedagogiche, strategiche, metodologiche, didattiche, tecniche, strumentali nell'area della pianificazione, della gestione e della valutazione delle politiche e dei servizi educativi; le discipline del II anno di corso si concentrano tutte, contestualmente, su specifici fondamenti scientifici e culturali, sulla definizione degli strumenti operativi educativi e didattici necessari per gli interventi individualizzati con gli utenti presenti all'interno di strutture educative diverse, sulla definizione dettagliata delle diverse tipologie di competenze formali, informali e non formali.
Il Corso di laurea magistrale LM 87, che intende far acquisire le competenze per il 'Management delle politiche e dei servizi sociali', si caratterizza per un approfondimento delle conoscenze nell'area della pianificazione, della gestione e della valutazione delle politiche e dei servizi sociali; una attività di tirocinio svolta in contesti operativi impegnati in compiti di programmazione, organizzazione e coordinamento di interventi socio assistenziali; attività di preparazione teorico-metodologica e di rielaborazione valutativa dei contenuti dell'esperienza sul campo.
L'accesso al corso di laurea magistrale interclasse “Coordinatore dei Servizi Educativi e dei Servizi Sociali” è consentito agli studenti in possesso di una laurea triennale, di una laurea quadriennale v.o o di altra laurea specialistica o magistrale.In dettaglio, il candidato deve essere in possesso dei requisiti di seguito elencati:
Curriculum LM 87
- laurea triennale della classe L39 (Servizio sociale) o della previgente classe 6 (Scienze del Servizio sociale) oppure diploma universitario in servizio sociale istituito ai sensi della Legge 341/1990 oppure diploma di Assistente Sociale rilasciato da istituzioni pubbliche o private se convalidato dalle Università abilitate (art. 5 D.P.R. 14/1987)
- laurea o diploma universitario triennale, laurea specialistica/magistrale appartenente ad altra classe o altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto come equivalente a quelli italiani in cui:
siano stati acquisiti almeno 12 CFU nell'area giuridica (settori scientifico-disciplinari IUS/01, IUS/08, IUS/09, IUS/17)
siano stati acquisiti almeno 12 CFU nell'area psicologica (settori scientifico-disciplinari MPSI/01, MPSI/04, MPSI/05, MPSI/08)
siano stati acquisiti almeno 6 CFU in discipline di ambito pedagogico, storico o statistico (settori scientifico-disciplinari M-PED/01, M-STO/04, SECS-S/01, SECS-S/05)
siano stati acquisiti almeno 46 CFU nell'area sociologica e del servizio sociale (settori scientifico-disciplinari SPS/07, SPS/08, SPS/09, SPS/12) di cui non meno di 30 CFU derivanti dal superamento di prove di esame quali “Politica sociale”, “Metodi e tecniche del servizio sociale”, “Principi e fondamenti del servizio sociale”, “Organizzazione dei servizi sociali”, “Legislazione dei servizi sociali” (o formulazioni equipollenti).
siano state effettuate almeno 450 ore di tirocinio presso strutture di servizio sociale e sotto la guida di un supervisore assistente sociale.
Nel caso del possesso di una laurea quadriennale v.o. gli esami sostenuti saranno considerati da 6 CFU se semestrali e da 12 CFU se annuali.
La procedura di ammissione prevede inoltre la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione del candidato con le modalità previste dall'art. 24. Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale.
Curriculum LM 50
Tipologia A, lauree di I livello in
- Educatore Professionale di Comunità,
- Scienze dell'educazione,
- Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane,
- Discipline del Servizio Sociale ad Indirizzo Formativo Europeo,
- Scienze sociali della conoscenza e della formazione,
e le Lauree triennali di tutte le altre Facoltà dove siano attivati i Corsi di laurea relativi alle classi 6, 18, 36 ( ex DM 509); L19, L39, L40 (ex DM 270).
Tipologia B, lauree quadriennali, vecchi ordinamenti, in
- Scienze dell'educazione,
- Pedagogia,
- Scienze della Formazione Primaria.
La procedura di ammissione prevede inoltre la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione del candidato. Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale.
La modulistica e i tempi per l'iscrizione sono definiti nell'apposito bando annualmente emanato con Decreto Rettorale e reso disponibile sul sito web della Facoltà.
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Curriculum LM 87
- laurea triennale della classe L39 (Servizio sociale) o della previgente classe 6 (Scienze del Servizio sociale) oppure diploma universitario in servizio sociale istituito ai sensi della Legge 341/1990 oppure diploma di Assistente Sociale rilasciato da istituzioni pubbliche o private se convalidato dalle Università abilitate (art. 5 D.P.R. 14/1987)
- laurea o diploma universitario triennale, laurea specialistica/magistrale appartenente ad altra classe o altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto come equivalente a quelli italiani in cui:
siano stati acquisiti almeno 12 CFU nell'area giuridica (settori scientifico-disciplinari IUS/01, IUS/08, IUS/09, IUS/17)
siano stati acquisiti almeno 12 CFU nell'area psicologica (settori scientifico-disciplinari MPSI/01, MPSI/04, MPSI/05, MPSI/08)
siano stati acquisiti almeno 6 CFU in discipline di ambito pedagogico, storico o statistico (settori scientifico-disciplinari M-PED/01, M-STO/04, SECS-S/01, SECS-S/05)
siano stati acquisiti almeno 46 CFU nell'area sociologica e del servizio sociale (settori scientifico-disciplinari SPS/07, SPS/08, SPS/09, SPS/12) di cui non meno di 30 CFU derivanti dal superamento di prove di esame quali “Politica sociale”, “Metodi e tecniche del servizio sociale”, “Principi e fondamenti del servizio sociale”, “Organizzazione dei servizi sociali”, “Legislazione dei servizi sociali” (o formulazioni equipollenti).
siano state effettuate almeno 450 ore di tirocinio presso strutture di servizio sociale e sotto la guida di un supervisore assistente sociale.
Nel caso del possesso di una laurea quadriennale v.o. gli esami sostenuti saranno considerati da 6 CFU se semestrali e da 12 CFU se annuali.
La procedura di ammissione prevede inoltre la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione del candidato con le modalità previste dall'art. 24. Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale.
Curriculum LM 50
Tipologia A, lauree di I livello in
- Educatore Professionale di Comunità,
- Scienze dell'educazione,
- Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane,
- Discipline del Servizio Sociale ad Indirizzo Formativo Europeo,
- Scienze sociali della conoscenza e della formazione,
e le Lauree triennali di tutte le altre Facoltà dove siano attivati i Corsi di laurea relativi alle classi 6, 18, 36 ( ex DM 509); L19, L39, L40 (ex DM 270).
Tipologia B, lauree quadriennali, vecchi ordinamenti, in
- Scienze dell'educazione,
- Pedagogia,
- Scienze della Formazione Primaria.
La procedura di ammissione prevede inoltre la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione del candidato. Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale.
La modulistica e i tempi per l'iscrizione sono definiti nell'apposito bando annualmente emanato con Decreto Rettorale e reso disponibile sul sito web della Facoltà.
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Autonomia di giudizio
Il laureato magistrale deve essere in grado di elaborare un giudizio autonomo sulle situazioni nelle quali è chiamato ad intervenire e deve essere capace di prendere decisioni in situazioni complesse, anche a fronte di dati e informazioni parziali. Deve inoltre mostrare capacità riflessiva sulle proprie modalità di intervento e deve agire nel rispetto delle persone e secondo principi di adeguatezza, responsabilità e non discriminazione.
Le capacità di cui sopra sono conseguite sia con la partecipazione attiva alle lezioni frontali sia nelle esercitazioni e nei laboratori che integrano la didattica tradizionale. Il tirocinio, dove previsto, e la prova finale costituiscono il terreno privilegiato per la verifica dell'autonomia di giudizio, che tuttavia viene sviluppata anche attraverso lo studio di casi e simulazioni di aula.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi si realizza nel contesto delle attività seminariali e laboratoriali previste a integrazione della didattica in presenza, in sede di verifica di tali attività e nello svolgimento della prova finale.
I risultati vengono accertati attraverso verifiche oggettive ma anche attraverso indicatori di qualità (personalizzazione nella elaborazione e nella rielaborazione di contenuti orali e scritti prodotti durante e dopo le esperienze di studio, laboratoriali, seminariali, operative).
Le capacità di cui sopra sono conseguite sia con la partecipazione attiva alle lezioni frontali sia nelle esercitazioni e nei laboratori che integrano la didattica tradizionale. Il tirocinio, dove previsto, e la prova finale costituiscono il terreno privilegiato per la verifica dell'autonomia di giudizio, che tuttavia viene sviluppata anche attraverso lo studio di casi e simulazioni di aula.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi si realizza nel contesto delle attività seminariali e laboratoriali previste a integrazione della didattica in presenza, in sede di verifica di tali attività e nello svolgimento della prova finale.
I risultati vengono accertati attraverso verifiche oggettive ma anche attraverso indicatori di qualità (personalizzazione nella elaborazione e nella rielaborazione di contenuti orali e scritti prodotti durante e dopo le esperienze di studio, laboratoriali, seminariali, operative).
Abilità comunicative
Il laureato magistrale deve essere in grado di redigere documenti finalizzati alla programmazione e alla gestione di servizi, di predisporre rapporti di ricerca/monitoraggio/valutazione e di elaborare e presentare proposte operative d'intervento. Deve, inoltre, saper comunicare in pubblico, gestire la comunicazione istituzionale, organizzare e condurre procedure di partecipazione e concertazione istituzionale e sociale nonché forme di partecipazione attiva dei cittadini. Deve, infine, saper interloquire efficacemente con i collaboratori e con gli interlocutori, siano essi professionisti o meno. In sintesi, i risultati di apprendimento attesi al termine del corso di studio sono:
- possesso di capacità specifiche per agire da esperto del sistema integrato educativo, socioassistenziale e sociosanitario nell'ambito delle relazioni internazionali, soprattutto per quanto attiene alla formazione, lo scambio e il confronto operativo con realtà europee analogamente impegnate nel potenziamento degli interventi per la salute mentale;
- possesso di capacità specifiche per agire da promotore e organizzatore di interventi a sostegno delle famiglie per la rimozione e/o riduzione del disagio, del danno, del rischio di devianza, dei rischi connessi a situazioni problematiche;
- possesso di capacità specifiche per agire da esperto del sistema di monitoraggio degli interventi formativi per lo sviluppo della tutela della salute e dell'ambiente
Le capacità di cui sopra sono conseguite con la partecipazione attiva alle lezioni frontali e con la frequenza di attività seminariali e laboratori. Per lo sviluppo di specifiche competenze comunicative in alcune circostanze è possibile siano realizzate anche simulazioni di aula.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi si realizza nel contesto delle attività didattiche tradizionali nonché in quelle seminariali e laboratoriali. Un passaggio particolarmente rilevante in tal senso è la discussione della prova finale.
I risultati vengono accertati in modo tradizionale (prove di verifica scritte ed orali, valutazione della prova finale) ma anche attraverso indicatori di qualità connessi ai contenuti della partecipazione attiva alle attività formative proposte.
- possesso di capacità specifiche per agire da esperto del sistema integrato educativo, socioassistenziale e sociosanitario nell'ambito delle relazioni internazionali, soprattutto per quanto attiene alla formazione, lo scambio e il confronto operativo con realtà europee analogamente impegnate nel potenziamento degli interventi per la salute mentale;
- possesso di capacità specifiche per agire da promotore e organizzatore di interventi a sostegno delle famiglie per la rimozione e/o riduzione del disagio, del danno, del rischio di devianza, dei rischi connessi a situazioni problematiche;
- possesso di capacità specifiche per agire da esperto del sistema di monitoraggio degli interventi formativi per lo sviluppo della tutela della salute e dell'ambiente
Le capacità di cui sopra sono conseguite con la partecipazione attiva alle lezioni frontali e con la frequenza di attività seminariali e laboratori. Per lo sviluppo di specifiche competenze comunicative in alcune circostanze è possibile siano realizzate anche simulazioni di aula.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi si realizza nel contesto delle attività didattiche tradizionali nonché in quelle seminariali e laboratoriali. Un passaggio particolarmente rilevante in tal senso è la discussione della prova finale.
I risultati vengono accertati in modo tradizionale (prove di verifica scritte ed orali, valutazione della prova finale) ma anche attraverso indicatori di qualità connessi ai contenuti della partecipazione attiva alle attività formative proposte.
Capacità di apprendimento
Il laureato magistrale deve acquisire competenze idonee a consentire eventuali ulteriori percorsi formativi postlaurea (master di II livello, dottorato di ricerca) fermo restando la capacità di proseguire in modo autonomo nel processo di aggiornamento delle conoscenze necessarie al profilo professionale.
Tali capacità gli derivano dall'aver efficacemente svolto il percorso formativo proposto.
Tali capacità gli derivano dall'aver efficacemente svolto il percorso formativo proposto.
La prova finale consiste nella preparazione e nella discussione da parte dello studente di una tesi su un argomento concordato con un relatore docente titolare di insegnamento nel corso di laurea magistrale. La prova finale si configura come una esperienza di riflessione e di elaborazione intellettuale assai importante e impegna lo studente a mettere a frutto la più ampia gamma delle competenze acquisite. La prova finale consente l'acquisizione di 14 CFU. Il regolamento didattico può prevedere forme diverse di strutturazione della prova finale in relazione ai due curricula presenti.
Informazioni utili
Informazioni utili
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soddisfazione degli studenti
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- Link identifier #identifier__84493-5Sintesi dei questionari sulla rilevazione dell'opinione degli studenti
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