Attraverso la progettazione di un organismo architettonico di medie dimensioni il Laboratorio intende condurre lo studente alla comprensione delle interrelazioni tra forma dello spazio, funzione e costruzione, introducendo un primo organico pensiero sugli aspetti strutturali.
Canali
scheda docente materiale didattico
2) Influenza dell'uso dei diversi materiali costruttivi nella concezione sia strutturale che architettonica
3) Tipi strutturali: Travi e Telai.
4) Tipi strutturali: Puntoni, Tiranti, Travi reticolari.
5) Nozioni di gerarchie delle resistenze nelle strutture.
Appunti forniti dal docente.
Programma
1) Sollecitazioni agenti nelle strutture.2) Influenza dell'uso dei diversi materiali costruttivi nella concezione sia strutturale che architettonica
3) Tipi strutturali: Travi e Telai.
4) Tipi strutturali: Puntoni, Tiranti, Travi reticolari.
5) Nozioni di gerarchie delle resistenze nelle strutture.
Testi Adottati
Daniel L. Schodek, Strutture, Pàtron Editore, 2008.Appunti forniti dal docente.
Modalità Frequenza
L'apprendimento passa attraverso una frequenza assidua delle lezioni teorico/pratiche del corso. Come da regolamento didattico del Corso di Studio, è necessario avere almeno il 75% delle presenze per poter sostenere l'esame nell'anno accademico in corso.Modalità Valutazione
Prova orale di valutazione dell'esercizio progettuale svolto scheda docente materiale didattico
Definizione di struttura come sistema (realtà, modello, percorso dei carichi).
Gerarchia portante (solaio–travi–telai) e coerenza con la morfologia architettonica.
2. Analisi dei carichi e aree di influenza
Identificazione di G1, G2, Qk in funzione della destinazione d’uso; esclusi vento e neve.
Determinazione delle aree tributarie e ripartizione dei carichi su solai e travi.
3. Combinazioni di carico e principi di sicurezza
Valori caratteristici, coefficienti parziali e fattori ψ.
Costruzione delle combinazioni SLU/SLE e lettura dei casi gravosi.
4. Predimensionamento degli orizzontamenti
Scelte tipologiche (c.a., acciaio collaborante, ecc.) e criteri rapidi h–s–passo.
Stratigrafia, pesi propri e verifica preliminare della rigidezza.
5. Travi e telai (acciaio e c.a.)
Schemi statici ricorrenti; stima di N, V, M (sovrapposizione, prontuario).
Scelta di profili/sezioni (IPE/HE; c.a.) e verifiche preliminari a flessione e taglio.
6. Carichi ai pilastri e predimensionamento
Aree di influenza dei pilastri, costruzione dei carichi concentrati per piano.
Stima dell’area minima A_min e criteri pratici di scelta della sezione.
7. Elaborati e strumenti
Relazione tecnica e tavola di carpenteria (1:100/1:200) con ipotesi, calcoli e scelte.
Strumenti: fogli di calcolo, prontuari/tabelle profili, CAD; software (facoltativo) per controlli qualitativi.
"Why Buildings Stand Up: The Strength of Architecture" di Mario Salvadori.
Appunti forniti dal docente.
Programma
1. Introduzione ai percorsi delle azioniDefinizione di struttura come sistema (realtà, modello, percorso dei carichi).
Gerarchia portante (solaio–travi–telai) e coerenza con la morfologia architettonica.
2. Analisi dei carichi e aree di influenza
Identificazione di G1, G2, Qk in funzione della destinazione d’uso; esclusi vento e neve.
Determinazione delle aree tributarie e ripartizione dei carichi su solai e travi.
3. Combinazioni di carico e principi di sicurezza
Valori caratteristici, coefficienti parziali e fattori ψ.
Costruzione delle combinazioni SLU/SLE e lettura dei casi gravosi.
4. Predimensionamento degli orizzontamenti
Scelte tipologiche (c.a., acciaio collaborante, ecc.) e criteri rapidi h–s–passo.
Stratigrafia, pesi propri e verifica preliminare della rigidezza.
5. Travi e telai (acciaio e c.a.)
Schemi statici ricorrenti; stima di N, V, M (sovrapposizione, prontuario).
Scelta di profili/sezioni (IPE/HE; c.a.) e verifiche preliminari a flessione e taglio.
6. Carichi ai pilastri e predimensionamento
Aree di influenza dei pilastri, costruzione dei carichi concentrati per piano.
Stima dell’area minima A_min e criteri pratici di scelta della sezione.
7. Elaborati e strumenti
Relazione tecnica e tavola di carpenteria (1:100/1:200) con ipotesi, calcoli e scelte.
Strumenti: fogli di calcolo, prontuari/tabelle profili, CAD; software (facoltativo) per controlli qualitativi.
Testi Adottati
"Why Buildings Fall Down: How Structures Fail" di Matthys Levy e Mario Salvadori."Why Buildings Stand Up: The Strength of Architecture" di Mario Salvadori.
Appunti forniti dal docente.
Modalità Frequenza
L'apprendimento passa attraverso una frequenza assidua delle lezioni teorico/pratiche del corso. Come da regolamento didattico del Corso di Studio, è necessario avere almeno il 75% delle presenze per poter sostenere l'esame nell'anno accademico in corso.Modalità Valutazione
Prova orale di valutazione dell'esercizio progettuale svolto scheda docente materiale didattico
2) Influenza dell'uso dei diversi materiali costruttivi nella concezione sia strutturale che architettonica
3) Tipi strutturali: Travi e Telai.
4) Tipi strutturali: Puntoni, Tiranti, Travi reticolari.
5) Nozioni di gerarchie delle resistenze nelle strutture.
Appunti forniti dal docente.
Programma
1) Sollecitazioni agenti nelle strutture.2) Influenza dell'uso dei diversi materiali costruttivi nella concezione sia strutturale che architettonica
3) Tipi strutturali: Travi e Telai.
4) Tipi strutturali: Puntoni, Tiranti, Travi reticolari.
5) Nozioni di gerarchie delle resistenze nelle strutture.
Testi Adottati
Daniel L. Schodek, Strutture, Pàtron Editore, 2008.Appunti forniti dal docente.
Modalità Frequenza
L'apprendimento passa attraverso una frequenza assidua delle lezioni teorico/pratiche del corso. Come da regolamento didattico del Corso di Studio, è necessario avere almeno il 75% delle presenze per poter sostenere l'esame nell'anno accademico in corso.Modalità Valutazione
Prova orale di valutazione dell'esercizio progettuale svolto scheda docente materiale didattico
Definizione di struttura come sistema (realtà, modello, percorso dei carichi).
Gerarchia portante (solaio–travi–telai) e coerenza con la morfologia architettonica.
2. Analisi dei carichi e aree di influenza
Identificazione di G1, G2, Qk in funzione della destinazione d’uso; esclusi vento e neve.
Determinazione delle aree tributarie e ripartizione dei carichi su solai e travi.
3. Combinazioni di carico e principi di sicurezza
Valori caratteristici, coefficienti parziali e fattori ψ.
Costruzione delle combinazioni SLU/SLE e lettura dei casi gravosi.
4. Predimensionamento degli orizzontamenti
Scelte tipologiche (c.a., acciaio collaborante, ecc.) e criteri rapidi h–s–passo.
Stratigrafia, pesi propri e verifica preliminare della rigidezza.
5. Travi e telai (acciaio e c.a.)
Schemi statici ricorrenti; stima di N, V, M (sovrapposizione, prontuario).
Scelta di profili/sezioni (IPE/HE; c.a.) e verifiche preliminari a flessione e taglio.
6. Carichi ai pilastri e predimensionamento
Aree di influenza dei pilastri, costruzione dei carichi concentrati per piano.
Stima dell’area minima A_min e criteri pratici di scelta della sezione.
7. Elaborati e strumenti
Relazione tecnica e tavola di carpenteria (1:100/1:200) con ipotesi, calcoli e scelte.
Strumenti: fogli di calcolo, prontuari/tabelle profili, CAD; software (facoltativo) per controlli qualitativi.
"Why Buildings Stand Up: The Strength of Architecture" di Mario Salvadori.
Appunti forniti dal docente.
Programma
1. Introduzione ai percorsi delle azioniDefinizione di struttura come sistema (realtà, modello, percorso dei carichi).
Gerarchia portante (solaio–travi–telai) e coerenza con la morfologia architettonica.
2. Analisi dei carichi e aree di influenza
Identificazione di G1, G2, Qk in funzione della destinazione d’uso; esclusi vento e neve.
Determinazione delle aree tributarie e ripartizione dei carichi su solai e travi.
3. Combinazioni di carico e principi di sicurezza
Valori caratteristici, coefficienti parziali e fattori ψ.
Costruzione delle combinazioni SLU/SLE e lettura dei casi gravosi.
4. Predimensionamento degli orizzontamenti
Scelte tipologiche (c.a., acciaio collaborante, ecc.) e criteri rapidi h–s–passo.
Stratigrafia, pesi propri e verifica preliminare della rigidezza.
5. Travi e telai (acciaio e c.a.)
Schemi statici ricorrenti; stima di N, V, M (sovrapposizione, prontuario).
Scelta di profili/sezioni (IPE/HE; c.a.) e verifiche preliminari a flessione e taglio.
6. Carichi ai pilastri e predimensionamento
Aree di influenza dei pilastri, costruzione dei carichi concentrati per piano.
Stima dell’area minima A_min e criteri pratici di scelta della sezione.
7. Elaborati e strumenti
Relazione tecnica e tavola di carpenteria (1:100/1:200) con ipotesi, calcoli e scelte.
Strumenti: fogli di calcolo, prontuari/tabelle profili, CAD; software (facoltativo) per controlli qualitativi.
Testi Adottati
"Why Buildings Fall Down: How Structures Fail" di Matthys Levy e Mario Salvadori."Why Buildings Stand Up: The Strength of Architecture" di Mario Salvadori.
Appunti forniti dal docente.
Modalità Frequenza
L'apprendimento passa attraverso una frequenza assidua delle lezioni teorico/pratiche del corso. Come da regolamento didattico del Corso di Studio, è necessario avere almeno il 75% delle presenze per poter sostenere l'esame nell'anno accademico in corso.Modalità Valutazione
Prova orale di valutazione dell'esercizio progettuale svolto