Il corso ha come finalità la formazione della capacità di analisi e comprensione di manufatti antichi ed intende sviluppare negli studenti l'attitudine a leggere il costruito attraverso gli strumenti del disegno.
Le lezioni affronteranno l'architettura antica sia sotto il profilo storico-archeologico sia su un piano più progettuale, dando spazio ad analisi di carattere costruttivo-strutturale, compositivo, tipologico e formale. Più specificatamente si intende stimolare una lettura degli edifici allo stato di rudere attraverso le competenze proprie dell'architetto, dando spazio alla descrizione grafica e alla lettura tridimensionale del manufatto nei suoi caratteri costruttivi e le sue componenti strutturali. Al fine di maturare una conoscenza completa delle architetture del passato nel corso verranno affrontati temi legati all'analisi del linguaggio formale degli elementi architettonici, lo studio metrologico dei fabbricati, le caratteristiche compositive e più propriamente progettuali, i riferimenti al contesto in cui l'opera è stata concepita e realizzata, le fonti storiche ed epigrafiche, la trattatistica antica.
Le lezioni affronteranno l'architettura antica sia sotto il profilo storico-archeologico sia su un piano più progettuale, dando spazio ad analisi di carattere costruttivo-strutturale, compositivo, tipologico e formale. Più specificatamente si intende stimolare una lettura degli edifici allo stato di rudere attraverso le competenze proprie dell'architetto, dando spazio alla descrizione grafica e alla lettura tridimensionale del manufatto nei suoi caratteri costruttivi e le sue componenti strutturali. Al fine di maturare una conoscenza completa delle architetture del passato nel corso verranno affrontati temi legati all'analisi del linguaggio formale degli elementi architettonici, lo studio metrologico dei fabbricati, le caratteristiche compositive e più propriamente progettuali, i riferimenti al contesto in cui l'opera è stata concepita e realizzata, le fonti storiche ed epigrafiche, la trattatistica antica.
scheda docente materiale didattico
Il corso intende stimolare l'attitudine a leggere l'architettura antica, affinando la capacità di analisi e comprensione del costruito, anche allo stato di rudere, attraverso le competenze proprie dell'architetto.
Le lezioni vertono sull’architettura antica dal punto di vista teorico, attraverso l’approfondimento degli ordini architettonici e della trattatistica; dal punto di vista tipologico, tramite l'analisi delle caratteristiche compositive e l’evoluzione dei principali tipi architettonici pubblici e privati dell’antichità (tra cui i fori, le terme, gli edifici di spettacolo, le domus, le insulae e le villae); dal punto di vista della tecnica, grazie allo studio dei diversi principi costruttivi e strutturali delle murature antiche e dello sviluppo dell’architettura voltata.
Le lezioni frontali, che abbracciano un arco cronologico tra il VI secolo a.C. e il IV secolo d.C., saranno affiancate da una serie di visite agli edifici monumentali di Roma, Ostia e Tivoli.
ARGOMENTO DELLE LEZIONI
Murature antiche: strutture greche in pietra squadrata e strutture murarie romane.
Coperture e sistemi spingenti: archi, volte e cupole.
Materiali ed elementi di finitura: pietre e marmi antichi dalla cava al reimpiego.
Morfologia e sintassi del linguaggio degli ordini architettonici.
Vitruvio: come leggere e contestualizzare il De Architectura.
L’architettura del potere: i Fori imperiali a Roma.
L’architettura del consenso e dell’integrazione: edifici per lo spettacolo e terme.
L’architettura abitativa urbana: domus, insulae, villae.
Le residenze imperiali: il Palatino e la Domus aurea.
Sperimentazioni architettoniche e ars topiaria: Villa Adriana.
Paul Zanker, La città romana, Laterza, 2013.
Corrado Bozzoni, Vittorio Franchetti Pardo, Giorgio Ortolani, Alessandro Viscogliosi, L’architettura nel mondo antico, Laterza, Roma-Bari 2006.
Cairoli Fulvio Giuliani, L’edilizia nell’antichità, Carocci, Roma 2021 (o edizioni precedenti).
SEMINARI: LETTURE
Pier Nicola Pagliara, Vitruvio da testo a canone, in Memoria dell'antico nell'arte italiana, III: Dalla tradizione all'archeologia, a cura di Salvatore Settis, Einaudi, Torino 1986, pp. 5-85.
Salvatore Settis, Futuro del 'classico', Einaudi, Torino 2004.
Salvatore Settis, Continuità, distanza, conoscenza: tre usi dell'antico, in Memoria dell'antico nell'arte italiana, III: Dalla tradizione all'archeologia, a cura di Salvatore Settis, Einaudi, Torino 1986, pp. 373-486.
John Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura. Dal Rinascimento ai maestri contemporanei, Torino, Einaudi, 1970 (English ed.: The Classical Language of Architecture, London, Methuen & Co. Ltd, 1963).
Christof Thoenes, Gli ordini architettonici: rinascita o invenzione, in Roma e l'antico nell'arte e nella cultura del Cinquecento, a cura di Marcello Fagiolo, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1985, pp. 261-271.
Paul Zanker, Augusto e il potere delle immagini, Einaudi, Torino 2006.
Federico Zeri, L'arco di Costantino. Divagazioni sull'antico, Skira, Milano 2004.
Programma
PROGRAMMA DELL'INSEGNAMENTOIl corso intende stimolare l'attitudine a leggere l'architettura antica, affinando la capacità di analisi e comprensione del costruito, anche allo stato di rudere, attraverso le competenze proprie dell'architetto.
Le lezioni vertono sull’architettura antica dal punto di vista teorico, attraverso l’approfondimento degli ordini architettonici e della trattatistica; dal punto di vista tipologico, tramite l'analisi delle caratteristiche compositive e l’evoluzione dei principali tipi architettonici pubblici e privati dell’antichità (tra cui i fori, le terme, gli edifici di spettacolo, le domus, le insulae e le villae); dal punto di vista della tecnica, grazie allo studio dei diversi principi costruttivi e strutturali delle murature antiche e dello sviluppo dell’architettura voltata.
Le lezioni frontali, che abbracciano un arco cronologico tra il VI secolo a.C. e il IV secolo d.C., saranno affiancate da una serie di visite agli edifici monumentali di Roma, Ostia e Tivoli.
ARGOMENTO DELLE LEZIONI
Murature antiche: strutture greche in pietra squadrata e strutture murarie romane.
Coperture e sistemi spingenti: archi, volte e cupole.
Materiali ed elementi di finitura: pietre e marmi antichi dalla cava al reimpiego.
Morfologia e sintassi del linguaggio degli ordini architettonici.
Vitruvio: come leggere e contestualizzare il De Architectura.
L’architettura del potere: i Fori imperiali a Roma.
L’architettura del consenso e dell’integrazione: edifici per lo spettacolo e terme.
L’architettura abitativa urbana: domus, insulae, villae.
Le residenze imperiali: il Palatino e la Domus aurea.
Sperimentazioni architettoniche e ars topiaria: Villa Adriana.
Testi Adottati
TESTI OBBLIGATORIPaul Zanker, La città romana, Laterza, 2013.
Corrado Bozzoni, Vittorio Franchetti Pardo, Giorgio Ortolani, Alessandro Viscogliosi, L’architettura nel mondo antico, Laterza, Roma-Bari 2006.
Cairoli Fulvio Giuliani, L’edilizia nell’antichità, Carocci, Roma 2021 (o edizioni precedenti).
SEMINARI: LETTURE
Pier Nicola Pagliara, Vitruvio da testo a canone, in Memoria dell'antico nell'arte italiana, III: Dalla tradizione all'archeologia, a cura di Salvatore Settis, Einaudi, Torino 1986, pp. 5-85.
Salvatore Settis, Futuro del 'classico', Einaudi, Torino 2004.
Salvatore Settis, Continuità, distanza, conoscenza: tre usi dell'antico, in Memoria dell'antico nell'arte italiana, III: Dalla tradizione all'archeologia, a cura di Salvatore Settis, Einaudi, Torino 1986, pp. 373-486.
John Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura. Dal Rinascimento ai maestri contemporanei, Torino, Einaudi, 1970 (English ed.: The Classical Language of Architecture, London, Methuen & Co. Ltd, 1963).
Christof Thoenes, Gli ordini architettonici: rinascita o invenzione, in Roma e l'antico nell'arte e nella cultura del Cinquecento, a cura di Marcello Fagiolo, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1985, pp. 261-271.
Paul Zanker, Augusto e il potere delle immagini, Einaudi, Torino 2006.
Federico Zeri, L'arco di Costantino. Divagazioni sull'antico, Skira, Milano 2004.
Bibliografia Di Riferimento
APPROFONDIMENTI TEORIE Giorgio Rocco, Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Editrice Dedalo Roma, 2005. Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi I. Il dorico, Liguori Editore, Napoli 1994. Giorgio Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi II. Lo ionico, Liguori Editore, Napoli 2003. Marco Vitruvio Pollione, De Architettura: paragrafi dai libri I-IV (Principi generali; Materiali e loro utilizzo nello sviluppo dell’Architettura e della Società civile; Proporzioni e simmetrie degli edifici sacri e degli ordini architettonici) Paolo Vitti, Con la matita in mano: elogio del vecchio, caro disegno, in Archeostorie. Manuale “vissuto” di archeologia e dintorni", a cura di Cinzia Dal Maso e Francesco Ripanti, Cisalpino, Milano 2015, pp. 69-75. https://www.academia.edu/14486885/2015_Con_la_matita_in_mano_elogio_del_vecchio_caro_disegno Carla Maria Amici, Survey and technical analysis: a must for understanding ancient monuments, in ARCHAIA: Case Studies on Research, Planning, Characterisation, Conservation and Management of Archaeological Sites, BAR S1877, Oxford 2008, pp. 29-41. https://www.academia.edu/67582135/Survey_and_technical_analySiS_a_muSt_for_underStanding_monumentS TIPI Pierre Gros, L’architettura romana. Dagli inizi del III secolo a. C. alla fine dell'alto impero. I monumenti pubblici, Longanesi, Milano 2001. https://archive.org/details/GrosP.LArchitetturaRomana_201608 TECNICHE Jean-Pierre Adam, L’arte di costruire presso i romani. Materiali e tecniche, Milano, Longanesi, 1990. DIZIONARI DI ARCHITETTURA James Stevens Curl, Oxford Dictionary of Architecture, Oxford, Oxford Univ. Press, latest edition suggested. René Ginouvès, Roland Martin, Dictionnaire méthodique de l’architecture grecque et romaine. Tome I. Matériaux, techniques de construction, techniques et formes du décor, PEFR 84, Rome 1985. https://www.persee.fr/doc/efr_0000-0000_1985_dic_84_1 René Ginouvès, Dictionnaire méthodique de l’architecture grecque et romaine. Tome II. Eléments constructifs: supports, couvertures, aménagements intérieurs, Rome 1992. https://www.persee.fr/doc/efr_0000-0000_1992_dic_84_2 René Ginouvès, Dictionnaire méthodique de l’architecture grecque et romaine. Tome III. Espaces architecturaux, bâtiments et ensembles, Rome 1998. https://www.persee.fr/doc/efr_0000-0000_1998_dic_84_3 Nikolaus Pevsner, John Fleming, Hugh Honour, Dizionario di architettura, Einaudi, Torino, ultima edizione consigliata (English ed.: Dictionary of Architecture, Harmondsworth UK, Penguin Books, latest edition suggested). COLLANE EDITORIALI DI STORIA DELL’ARCHITETTURA Electa, Storia dell’architettura italiana, collana a cura di Giuseppe Positano de Vincentiis: Architettura romana: i grandi monumenti di Roma, a cura di Henner von Hesberg, Paul Zanker, 2009. Architettura romana: Le città d’Italia, a cura di Henner von Hesberg, Paul Zanker, 2012. Da Costantino a Carlo Magno, a cura di Sible de Blaauw, 2010. BIBLIOGRAFIA SUPPLEMENTARE Carla Maria Amici, L’utilizzazione delle catene metalliche nei sistemi voltati di età romana, in Archeometallurgia: dalla conoscenza alla fruizione, Bari 2011, pp. 222-238. https://www.academia.edu/1436679/UTILIZZAZIONE_DELLE_CATENE_METALLICHE Janet DeLaine, Structural experimentation: the lintel arch, corbel and tie in western Roman Architecture, in «World Archeology», 21, 3: «Architectural Innovation», Feb., 1990, pp. 407-424. https://www.jstor.org/stable/124838 Cairoli Fulvio Giuliani, Volte e cupola a doppia calotta in età adrianea, in «Römischen Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts» 82, 1985, pp. 329-348. Marie D. Jackson et alii, Mechanical resilience and cementitious processes in Imperial Roman architectural mortar, in «PNAIS», 111, 52, 2014: https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.1417456111 Lynne C. Lancaster, Materials and Construction of the Pantheon in Relation to the Developments in Vaulting in Antiquity, in The Pantheon in Rome: Contributions to the Conference Bern (Bern, november 9-12, 2006), a cura di Gerd Graßhof, Michael Heinzelmann, Markus Wäfler, Universität Bern, Bern 2009, pp. 117-125. https://www.academia.edu/3476000/Materials_and_Construction_of_the_Pantheon_in_Relation_to_the_Developments_in_Vaulting_in_Antiquity Giorgio Ortolani, Lavorazione di Pietre e Marmi nel Mondo Antico, in Marmi antichi, (Materiali della cultura artistica, 1), a cura di Gabriele Borghini, De Luca, Roma 1989, pp. 19-42. Rossella Rea, Heinz-Jürgen Beste, Lynne C. Lancaster, Il cantiere del Colosseo, in «Römische Mitteilungen», 109. 2002, pp. 341-375. https://www.academia.edu/440373/Il_cantiere_del_Colosseo The Pantheon From Antiquity to the Present, edited by Tod Marder, Mark Wilson Jones, Cambridge University Press, Cambridge MA 2015. Paolo Vitti, Building Roman Greece. Innovation in Vaulted Construction in the Peloponnese, Roma 2016. Mark Wilson Jones, Who Built the Pantheon? Agrippa, Hadrian, Trajan and Apollodorus, in Hadrian: Art, Politics and Economy, a cura di T. Opper, British Museum Research Publication 175, London, 2013, pp. 31-49. https://www.academia.edu/14759478/_Who_Built_the_Pantheon_Agrippa_Hadrian_Trajan_and_Apollodorus_in_Hadrian_Art_Politics_and_Economy_ed_Thorsten_Opper_British_Museum_Research_Publication_175_London_2013_31_49 Fikret K. Yegül, Bath and Bathing in Classical Antiquity, Cambridge University Press, Cambridge MA 1996. Pierre Gros - Mario Torelli, Storia dell'urbanistica. Il mondo romano, Bari-Roma, Laterza, 2007 (nuova ed. aggiornata). Maurizio Bettini, William M. Short (a cura di), Con i Romani. Un'antropologia della cultura antica, Bologna, Il Mulino, 2016. Tessa Canella, L'impero di Costantino e i luoghi sacri, Bologna, Il Mulino, 2014. Roberto Meneghini, Riccardo Santangeli Valenzani, I Foi imperiali, Roma, Carocci, 2023. Roma altomedievale. Paesaggio urbano, società e cultura (secoli V-X), a cura di Riccardo Santangeli Valenzani, Roma, Carocci, 2023. Daniele Manacorda, Roma. Il racconto di due città, Roma, Carocci, 2022.Modalità Frequenza
FREQUENZA AL CORSO La frequenza è obbligatoria per un minimo del 75% delle lezioni, sia per quanto riguarda le attività di didattica frontale in classe o in situ che per le attività seminariali, come stabilito dal regolamento didattico. Coloro che per motivi di lavoro potrebbero avere difficoltà a frequentare le lezioni devono comunicarlo al docente entro il mese di marzo e concordare una bibliografia supplementare. La richiesta potrà essere fatta personalmente o tramite email (in questo caso è fondamentale che la/lo studente abbia ricevuto conferma via email da parte del docente).Modalità Valutazione
SVOLGIMENTO DELL'ESAME FINALE E MODALITÀ DI VALUTAZIONE L'esame finale è orale e individuale e riguarda l’intero programma del corso, inclusi la bibliografia di riferimento, le presentazioni Powerpoint e i materiali didattici supplementari forniti durante il corso (oltre che sulle eventuali esercitazioni condotte durante il corso). Non sono previste prove intermedie/esoneri. La votazione finale è in 30/30. All'esame bisognerà dimostrare la conoscenza della materia e la capacità di interpretare criticamente gli argomenti, inquadrandoli correttamente nel loro ambito storico e analizzando i caratteri salienti degli edifici più significativi e degli ordini architettonici, anche mediante schizzi schematici. La discussione finale potrà svolgersi attraverso l’esposizione dei temi trattati nel corso delle lezioni svolte nel programma e il riconoscimento e il commento di una o più immagini relative agli edifici descritti a lezione, oppure tramite la presentazione di elaborati grafici prodotti durante il corso, eventualmente collegati ad approfondimenti portati avanti in altri corsi di studio o nel laboratorio di laurea. Una buona capacità e l’utilizzo del lessico specifico contribuiranno in modo determinante al raggiungimento di una valutazione pienamente positiva.