22902269 - STORIA DELLE DONNE


Il corso si propone di ripercorrere la storia della condizione femminile nella modernità contemporanea, attraverso l’Ottocento e il Novecento. In particolare:
la nascita del femminismo con i suoi mutamenti strutturali
il lavoro salariato
i diritti civili dell’individuo
il diritto all’istruzione.
Il corso si propone, inoltre, di fornire agli studenti gli strumenti di lettura critica di un processo che conduce all’emancipazione femminile, nella cornice di un profondo mutamento politico-istituzionale in cui si aprono spazi di accesso delle donne alla sfera pubblica.

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Fruizione: 22902342 STORIA DELLE DONNE in Coordinatore dei servizi educativi e dei servizi sociali LM-50 N0 AZARA LILIOSA

Programma

Il corso, all’interno del quale è prevista una ricognizione storico-concettuale nel contesto dell’Italia post-unitaria, si propone di ripercorrere la storia della condizione femminile nella modernità contemporanea, attraverso l’Ottocento e il Novecento. In particolare, il XIX secolo segna la nascita del femminismo con i suoi mutamenti strutturali, lavoro salariato, diritti civili dell’individuo, diritto all’istruzione. E’ presentato come il secolo che ha ripensato la vita delle donne come lo svolgimento di una storia personale soggetta a una normativa collettiva specifica, socialmente elaborata. Attraverso i due eventi che segnano l’Ottocento, si apre con una rivoluzione e si chiude con una guerra, entrambe chiamano le donne a raccolta, consentendo agli uomini di condurre un gioco sottile tra l’inclusione/partecipazione e l’esclusione/repulsione delle donne dai problemi che riguardano lo Stato e la nazione.
In primo luogo, è prevista un’indagine sul rapporto tra la percezione politica e culturale del femminile nel passaggio tra Otto e Novecento. Nel farlo, si vedrà come dall’intersezione tra scienza e pregiudizi culturali, si sia poi giunti a una definizione, per molti aspetti monolitica della donna-tipo.
Il XX secolo ratifica un processo ineluttabile e continuo verso l’emancipazione delle donne. Travolte dalla guerra, dalla rivoluzione o dalla dittatura, sono spettatrici e attrici di un formidabile sconvolgimento tra i generi. Le donne occidentali, molto dopo gli uomini, accedono alla modernità: il secolo della guerra totale, il secolo del genocidio che non ha pietà per il genere femminile, ma anche il secolo della tecnologia che fornisce a donne e uomini una migliore salute e una accresciuta longevità, più altri livelli di formazione e nuovi modi di vivere segnati dall’urbanizzazione e dalla moltiplicazione dei beni e dei servizi.
I temi trattati concernono la Grande guerra e se questa sia stata l’età della donna o il trionfo della differenza sessuale; gli anni Venti e la donna moderna negli Stati Uniti; il patriarcato fascista; il nazionalsocialismo; il modello sovietico e la rivoluzione conservatrice; le donne nella sfera politica; il femminismo negli anni 60/70; la procreazione e la bioetica.
In particolare, oltre alla più generale questione sessuale italiana tra i secoli XIX e XX, si presterà attenzione alla storia della prostituzione. A partire dal Regolamento Cavour, passando attraverso la legge Merlin e giungendo fino all’esame del fenomeno della chiusura delle case di tolleranza e all’anno della rivoluzione sessuale.


Testi Adottati

G. Duby, M. Perrot, Storia delle donne. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari
L. Azara, I sensi e il pudore. L’Italia e la rivoluzione dei costumi, Donzelli, Roma 2018
M. Loconsole, Umberto Notari e il confronto tra tradizione ed emancipazione in “Intersezioni”, anno XXVIII, n.2, agosto 2018 (https://www.rivisteweb.it/doi/10.1404/90478)



Modalità Erogazione

Lezioni frontali con integrazione di letture di testi originali e visione di film documentari inerenti alle tematiche, oggetto del corso.

Modalità Valutazione

L'esame consiste in una prova orale.

scheda docente | materiale didattico

Fruizione: 22902342 STORIA DELLE DONNE in Coordinatore dei servizi educativi e dei servizi sociali LM-50 N0 AZARA LILIOSA

Programma

Il corso, all’interno del quale è prevista una ricognizione storico-concettuale nel contesto dell’Italia post-unitaria, si propone di ripercorrere la storia della condizione femminile nella modernità contemporanea, attraverso l’Ottocento e il Novecento. In particolare, il XIX secolo segna la nascita del femminismo con i suoi mutamenti strutturali, lavoro salariato, diritti civili dell’individuo, diritto all’istruzione. E’ presentato come il secolo che ha ripensato la vita delle donne come lo svolgimento di una storia personale soggetta a una normativa collettiva specifica, socialmente elaborata. Attraverso i due eventi che segnano l’Ottocento, si apre con una rivoluzione e si chiude con una guerra, entrambe chiamano le donne a raccolta, consentendo agli uomini di condurre un gioco sottile tra l’inclusione/partecipazione e l’esclusione/repulsione delle donne dai problemi che riguardano lo Stato e la nazione.
In primo luogo, è prevista un’indagine sul rapporto tra la percezione politica e culturale del femminile nel passaggio tra Otto e Novecento. Nel farlo, si vedrà come dall’intersezione tra scienza e pregiudizi culturali, si sia poi giunti a una definizione, per molti aspetti monolitica della donna-tipo.
Il XX secolo ratifica un processo ineluttabile e continuo verso l’emancipazione delle donne. Travolte dalla guerra, dalla rivoluzione o dalla dittatura, sono spettatrici e attrici di un formidabile sconvolgimento tra i generi. Le donne occidentali, molto dopo gli uomini, accedono alla modernità: il secolo della guerra totale, il secolo del genocidio che non ha pietà per il genere femminile, ma anche il secolo della tecnologia che fornisce a donne e uomini una migliore salute e una accresciuta longevità, più altri livelli di formazione e nuovi modi di vivere segnati dall’urbanizzazione e dalla moltiplicazione dei beni e dei servizi.
I temi trattati concernono la Grande guerra e se questa sia stata l’età della donna o il trionfo della differenza sessuale; gli anni Venti e la donna moderna negli Stati Uniti; il patriarcato fascista; il nazionalsocialismo; il modello sovietico e la rivoluzione conservatrice; le donne nella sfera politica; il femminismo negli anni 60/70; la procreazione e la bioetica.
In particolare, oltre alla più generale questione sessuale italiana tra i secoli XIX e XX, si presterà attenzione alla storia della prostituzione. A partire dal Regolamento Cavour, passando attraverso la legge Merlin e giungendo fino all’esame del fenomeno della chiusura delle case di tolleranza e all’anno della rivoluzione sessuale.


Testi Adottati

G. Duby, M. Perrot, Storia delle donne. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari
L. Azara, I sensi e il pudore. L’Italia e la rivoluzione dei costumi, Donzelli, Roma 2018
M. Loconsole, Umberto Notari e il confronto tra tradizione ed emancipazione in “Intersezioni”, anno XXVIII, n.2, agosto 2018 (https://www.rivisteweb.it/doi/10.1404/90478)



Modalità Erogazione

Lezioni frontali con integrazione di letture di testi originali e visione di film documentari inerenti alle tematiche, oggetto del corso.

Modalità Valutazione

L'esame consiste in una prova orale.