Presentazione:
 Il metodo sperimentale di Giuseppina Pizzigoni (1870-1947) si fonda sull’esperienza diretta e personale di cose, persone, ambienti, relazioni. Nella prospettiva pedagogica della pedagogista italiana sperimentale vuol dire rispetto del principio base dell’apprendimento inteso come esperienza individuale, osservazione diretta di fatti e cose attraverso i sensi. Seguono l’intuizione e le operazioni intellettive, di visione dell’insieme e di riflessione.
Obiettivi:
 La conoscenza del metodo sperimentale di Giuseppina Pizzigoni è favorita dall’ampia collezione di documenti pedagogici e materiali didattici raccolti nel Fondo Pizzigoni presente presso il Dipartimento di Scienze della Formazione. Dallo studio e dalla esemplificazione dei materiali collezionati, si apprende il metodo e ci si prepara ad applicarlo in contesti specifici nei quali l’oggetto di interesse è un bene culturale, preferibilmente individuato nel territorio nel quale sorge la Scuola. Alla lezione teorica introduttiva al metodo, in modalità online oppure in presenza, segue la traccia sperimentale e la visita in outdoor al bene culturale concordato con gli studenti. Successivamente, gli studenti creano un proprio prodotto rappresentativo del bene culturale prescelto, usando la stampante 3D e materiali diversi, dal legno all’argilla, dalle stoffe alla creazione di un sito web, dalla grafica alla produzione digitale, dai visori all’IA.
Periodo e modalità di erogazione:
 Il progetto si terrà da ottobre a marzo in modalità mista.
 Numero massimo di studenti:
 150
 Ore di attività:
 30
 Tipologia di Istituto e classi di provenienza:
 Il progetto è riservato alle terze, quarte e quinte classi di tutte le tipologie di istituti.
 Numero di edizioni:
 Tre
Referente Didattico:
 prof. Matteo Villanova, prof.ssa Sandra Chistolini; dott.sa Rosa Maria Lacerenza
Referente Amministrativo:
 Federica Buscatti
Per candidarsi compilare il Link identifier #identifier__149513-1form
