- Dopo un’approfondita fase di studio e approfondimento, svolta anche con il supporto di società di consulenza esterne, gli organi di governo dell’Ateneo hanno deciso lo stanziamento, all’inizio del 2023, di 5 milioni di euro per l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture e nelle aree a parcheggio di molte delle sedi di Ateneo.
Pur essendo, questo, uno degli investimenti più importanti nel settore della sostenibilità ambientale messo in campo, l’Università Roma Tre si è spinta oltre, inserendolo in un progetto ancora più ambizioso e complessivo mirato a contribuire sia al Goal 7 Energia pulita e accessibile, sia al Goal 10 Ridurre le disuguaglianze dell’Agenda 2030, attraverso interventi per la decarbonizzazione e il sostegno sociale del territorio in cui l’Ateneo opera.
L’Ateneo, infatti, è nato nel 1992 strappando al degrado, e offrendo un nuovo futuro di opportunità culturali e servizi alla comunità locale, un ampio territorio a sud di Roma dove fino al dopoguerra operavano industrie manifatturiere le cui dismissioni hanno lasciato reperti di archeologia industriale e aree semi-abbandonate.
Nel corso dei suoi trent’anni di attività, Roma Tre, è stata quindi protagonista di una grande opera di riqualificazione urbana e recupero di preesistenze della vecchia zona industriale di Ostiense, trasformate in vere e proprie “fabbriche della conoscenza”, a dimostrazione che l’Ateneo ha sempre vissuto in simbiosi con il territorio.
Nelle fasi iniziali del progetto fu aperto un tavolo di confronto con l’ente territoriale di riferimento della gran parte delle sedi di Roma Tre, il Municipio Roma VIII che, accogliendo con grande entusiasmo la prospettiva di avere al suo interno i nuovi impianti, ha proceduto a progettare la futura realizzazione di altri impianti fotovoltaici sulle coperture degli istituti scolastici e delle sedi degli uffici municipali, con il fine di unire gli sforzi e creare, con la guida e la credibilità acquisita dall’Università, una grande Comunità Energetica Rinnovabile (CER) nel territorio municipale.
Per il progetto sono stati mobilitati non solo gli uffici tecnici, ma anche e soprattutto i servizi sociali, culturali e scolastici: si sono unite al nucleo fondativo della CER realtà associative e di volontariato del territorio municipale, piccole e medie imprese, famiglie.
I vantaggi derivanti dalla partecipazione alla CER andranno anche a beneficio dei nuclei familiari in condizione di povertà energetica, e a quelli composti da giovani coppie.
Nella fase matura del progetto, la potenza totale stimata è di 3,7MWp con una produzione di 5,2 gigawattora e un “risparmio” di emissioni in atmosfera di circa 2.200 tonnellate di CO2 l’anno.
I proventi derivanti dagli incentivi ministeriali previsti per legge – che potrebbero arrivare a una cifra di poco inferiore ai 100.000 €/anno – saranno destinati a progetti di utilità sociale, borse di studio per studenti meritevoli, programmi di ricerca, attività di sostegno contro la dispersione scolastica, iniziative di alto valore culturale.
La comunità energetica è, dunque, un progetto che fa bene all’ambiente, che fa bene alla collettività, che rafforza valori condivisi e rende le persone protagoniste del cambiamento.
Maggiori informazioni ai seguenti link:
- Link identifier #identifier__197107-1Presentazione trentennale Roma Tre
- Link identifier #identifier__126-2Comunicato stampa