A soli due mesi dal suo completamento, il rivelatore di neutrini JUNO (Jiangmen Underground Neutrino Observatory), situato nella Cina sudorientale, conquista già un traguardo eccezionale: la determinazione di alcuni dei parametri fondamentali delle oscillazioni dei neutrini solari con una precisione mai raggiunta prima. I risultati, in via di pubblicazione e già consultabili sull’archivio Link identifier #identifier__63914-1arXiv, sono stati presentati oggi, 19 novembre, dall’Istituto di Fisica delle Alte Energie (IHEP) dell’Accademia Cinese delle Scienze.
JUNO è un grande progetto internazionale che coinvolge 700 ricercatrici e ricercatori appartenenti a 75 istituzioni in 17 Paesi. L’Italia svolge un ruolo di primo piano in particolare grazie al contributo dell’INFN. I ricercatori del Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università degli Studi Roma Tre e della Sezione INFN locale hanno dato un contributo determinante alla progettazione e ottimizzazione del rivelatore, con un ruolo chiave nello sviluppo dell’elettronica di trigger di JUNO e dei fotosensori e dell’elettronica del rivelatore satellite JUNO-TAO.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il Link identifier #identifier__118550-2comunicato sul sito dell’INFN.