21001997 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2

Fornire gli strumenti per la redazione di un progetto di medie dimensioni e complessità con particolare riguardo al dimensionamento e alla configurazione degli spazi, alla determinazione volumetrica dell'intero complesso, alle relazioni con il contesto e alla definizione dell'impianto strutturale in rapporto alle scelte tipologiche e spaziali.

Canali

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il Laboratorio si concentra su un tema architettonico di medie dimensioni nell’area dell’ex Mattatoio di Testaccio. Gli studenti (in gruppi da due) saranno coinvolti nel progetto di un edificio in cui si integrino servizi educativi e culturali, di appoggio alle attività del Dipartimento e in connessione con la vita del quartiere. L’idea centrale è quella dell’articolazione di diversi usi (biblioteca, sale studio e didattica, riunioni, esposizioni temporanee, conferenze e piccoli eventi, accoglienza e ristoro) all’interno di un impianto di media complessità. La relazione con la città sarà ricercata attraverso il lavoro sullo spazio pubblico, che verrà portato all’interno dell’edificio, in un’idea di continuità dell’organizzazione dello spazio. In quest’ottica, il progetto declina luoghi per esperienze collettive e ambienti riservati ad attività individuali, con particolare attenzione agli spazi di transizione, intesi come luoghi di relazione.
Gli studenti avranno così la possibilità di mettere in opera con il progetto le esperienze acquisite in termini di misura e configurazione dello spazio, di individuazione delle strutture formali e loro espressione attraverso le scelte costruttive, di ricerca del carattere più appropriato alla definizione del tema. L’obiettivo è quello di radicare la dimensione geometrico-astratta del progetto nell’identità specifica del luogo, con la sua identità e la sua storia.


Testi Adottati

F. Cellini, Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione sul tema della casa unifamiliare, Città Studi, Milano, 1991
K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999
R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano 2005
C. St John Wilson, Architectural Reflections. Studies in the Philosophy and Practice of Architecture, Manchester University Press, 2000
F. Venezia, Francesco Venezia: le idee e le occasioni, Electa, Milano 2006


Bibliografia Di Riferimento

A. Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972 Le Corbusier, Verso una architettura, (a cura di P. Cerri e P. Nicolin), Longanesi, Milano 1984 F. Távora, Dell'organizzazione dello spazio, nottetempo, Milano, 2021 J. Utzon, Idee di architettura. Scritti e conversazioni, Christian Marinotti, Milano 2011

Modalità Erogazione

Il laboratorio è luogo di lavoro e sperimentazione: in aula si disegna e si costruiscono i modelli necessari alla verifica delle idee, si confrontano le scelte discutendo con il docente responsabile e i titolari dei supporti didattici. Il percorso conoscitivo si articola attraverso l’acquisizione degli strumenti critici, teorici e pratici necessari all’ideazione del progetto. Durante il semestre si alternano lezioni teoriche, focalizzate su singoli aspetti progettuali, lavoro di laboratorio, esercitazioni su temi specifici, con lo scopo di far progredire le capacità degli studenti sul piano compositivo e della rappresentazione/presentazione delle loro idee. Disegno e costruzione di modelli saranno strumenti fondamentali di analisi e di progetto dalla scala del progetto urbano, alla definizione delle scelte architettoniche. Sono previsti periodici momenti di critica collettiva e di seminari per la verifica dell’avanzamento dei lavori.

Modalità Frequenza

La frequenza è obbligatoria e viene tracciata prendendo nota della presenza alle revisioni generali sia dei vari colloqui avvenuti durante il semestre.

Modalità Valutazione

La valutazione sarà svolta attraverso verifiche in itinere e un seminario conclusivo, in cui lo studente dimostrerà le conoscenze acquisite, presentando il lavoro con disegni e modelli, accompagnati da un breve testo analitico-critico. In esso si esporrà anche la documentazione del processo che ha condotto al progetto finale, attraverso una selezione di disegni di studio, foto dei modelli, schizzi, riferimenti, appunti. La valutazione terrà conto della partecipazione alle attività svolte in aula, del grado di autonomia nella gestione del processo progettuale, della capacità di reagire criticamente alle indicazioni offerte dai docenti, oltre alla compiutezza dell’esito progettuale, alla sua rispondenza ai temi trattati e alla qualità della sua presentazione.

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Programma

Il Laboratorio prevede la progettazione di un edificio per Laboratori integrati per il Dipartimento di Architettura all'interno del complesso dell'ex-Mattatoio di Testaccio sul sedime dell'attuale Padiglione n.14. Il tema prevede anche la possibilità di dialogare con la struttura esistente senza demolirla e viene poi esteso alla progettazione dell'area esterna con annessi servizi, proponendo quindi di risolvere l'irrisolto rapporto del complesso con la città e di lavorare su diverse scale, da quella dell'edificio a quella dello spazio aperto.

Testi Adottati

F. Cellini, Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione sul tema della casa unifamiliare, Città Studi, Milano, 1991
F. Venezia, Le opere, gli scritti, la critica, Electa, Venezia, 1998
K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo. Skira, Milano, 2005


Bibliografia Di Riferimento

F. Cellini, Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione sul tema della casa unifamiliare, Città Studi, Milano, 1991 F. Venezia, Le opere, gli scritti, la critica, Electa, Venezia, 1998 K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo. Skira, Milano, 2005

Modalità Erogazione

Il Laboratorio si svolge mediante un’alternanza di lezioni teoriche e di revisioni di progetto, tutte condotte in aula con possibilità di collegamento a distanza. Lo sviluppo del progetto è progressivo, e guidato nel passaggio dalla scala dell’edificio a quella del rapporto con il proprio contesto immediato e lontano. La produzione di plastici ne accompagna tutte le fasi, per garantire una costante verifica architettonica di ogni ipotesi, a partire dalle prime configurazioni distributive, fino al confronto tettonico tra rivestimenti, partizioni e telaio strutturale, per arrivare poi alla estensione del progetto in rapporto allo spazio aperto e alla città, con tutti i temi di rapporti morfologici, volumetrici e proporzionali. Le fasi e le consegne seguono tale progressione: si inizia lavorando sul sedime del padiglione n.14, per poi estendere il progetto all’area aperta che include l’ingresso al complesso dal lato del Lungotevere, in cui il programma dell’edificio viene esteso da funzioni accessorie, consentendo di confrontarsi con la nuova scala e una maggiore libertà, ma dovendo tenere fede alla prima impostazione data alla scala architettonica.

Modalità Frequenza

La frequenza del corso è obbligatoria per 75% delle ore

Modalità Valutazione

La valutazione verrà compiuta sul progetto presentato alla prova d'esame, ma tenendo conto del processo che vi ha condotto, di cui verrà chiesta documentazione dello sviluppo, inserendo tra i criteri d'esame la maturazione personale dei candidati e la consapevolezza degli obiettivi formativi, anche oltre la compiutezza dell'esito progettuale. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti

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Programma

Il Laboratorio offre agli studenti gli strumenti per affrontare un progetto di medie dimensioni e complessità, ponendo particolare attenzione alle relazioni con il contesto urbano e alla dimensione pubblica dell’architettura. Il tema d’anno consiste infatti nella progettazione di un Centro Civico Testaccio, che prevede la combinazione di spazi destinati a esposizioni temporanee, un piccolo Museo del quartiere, spazi accoglienza e informazioni, sale per conferenze, spettacoli e proiezioni, un centro studi con biblioteca per l’Archivio Urbano Testaccio, uffici e servizi.

Testi Adottati

K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999
R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano 2005
F. Venezia, Che cos’è l’architettura. Lezioni, conferenze e un intervento, Electa, Milano 2011


Bibliografia Di Riferimento

L. Quaroni, Immagine di Roma, Laterza, Bari 1969 C. Cocchioni, M. De Grassi, La casa popolare a Roma. Trent’anni di attività dell’I.C.P., Kappa, Roma 1984 Luigi Caruso (a cura di), Testaccio. Progetto per la trasformazione di un quartiere, ROMACENTRO. Pubblicazioni dell’Assessorato per gli Interventi sul Centro Storico del Comune di Roma, Palombi, Roma 1986 F. Cellini, Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione sul tema della casa unifamiliare, Città Studi, Milano 1991 P. Cummings Loud, Louis I. Kahn. I musei, Electa, Milano 1997 G. Longobardi, Musei. Manuale di progettazione, Mancosu, Roma 2007 ARCHIVIO URBANO TESTACCIO: http://aut.uniroma3.it/

Modalità Erogazione

Il Laboratorio si svolge in aula alternando momenti di discussione del progetto a lezioni funzionali a guidare il processo progettuale. Le lezioni saranno centrate sulla lettura del contesto urbano e sui temi collegati al progetto degli spazi richiesti dal programma del Centro Civico Testaccio (museo, biblioteca, sale ecc.), con particolare attenzione all’impostazione dell’impianto strutturale e alla gestione della luce.

Modalità Frequenza

La frequenza è obbligatoria per il 75% delle ore di lezione

Modalità Valutazione

La valutazione terrà conto della partecipazione alle attività svolte in aula, al grado di autonomia nella gestione del processo progettuale, alla capacità di reagire criticamente ai suggerimenti offerti dai docenti, alla qualità e grado di sviluppo del progetto, alla qualità della sua presentazione attraverso disegni, plastici e colloquio.