21810015 - STORIA DEL PENSIERO POLITICO EUROPEO

Alla fine del corso gli studenti dovrebbero avere: conoscenza dei fatti di base del pensiero politico europeo in modo cronologico e problematico; nozioni di base e nomi dei principali fondatori delle dottrine più importanti; consapevolezza delle argomentazioni politiche, sociali ed economiche fornite dai principali pensatori e del loro background filosofico. Inoltre gli studenti dovrebbero: discernere le differenze di base delle idee importanti nei secoli 19-20; vedere i risultati e i fallimenti dei politici europei che hanno voluto implementare le soluzioni proposte dai teorici politici; essere in grado di trovare le informazioni necessarie sul pensiero politico sia nelle biblioteche che in Internet; saper valutare criticamente le idee e la loro influenza sull'Europa contemporanea; essere in grado di utilizzare un utile strumento critico per partecipare attivamente alla vita politica e sociale di oggi; avvicinarsi ai punti di vista degli altri sui temi della politica europea contemporanea con tolleranza; riconoscere correttamente i dilemmi associati alle varie correnti di pensiero; riconoscere la diversità di opinioni degli altri; essere consapevoli delle questioni etiche relative al pensiero politico europeo.

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Programma

"Dal mito di Europa al mito dell'Unione Europea"

Obiettivi del Corso

Trovare risposta a 3 domande “esistenziali” sull’Europa: 1) che cos’è?; 2) da dove viene?; 3) dove va?, dal momento che l’Europa nasce da un mito, assurge a spazio di civiltà, si consolida nell’Unione Europea ma, prima ancora di realizzarsi compiutamente in un organismo federale, sotto l’incalzare di forze e sentimenti antieuropei ed euroscettici, rischia di diventare un mito (ir)raggiungibile.

Contenuti

Le idee e le teorie che hanno che hanno contribuito a creare un’identità europea e a sostanziarne modelli ideali e storici.
Nasce l’Europa da un mito: il ratto d’Europa da parte di Zeus sotto forma di toro che dall’Oriente la conduce in Grecia, a Creta, dove fiorisce la prima civiltà occidentale, quella micenea. Identificatasi inizialmente nella Grecia in contrapposizione ai “barbari” Persiani, l’Europa assume nel tempo forme ideali e storiche con tratti diversi (l’Impero Romano, il Sacro Romano Impero, la Respublica christiana, la République des lettres, ma anche la monarchia dantesca, ecc.), contrapponendosi di volta in volta alle “barbarie” di turno, conquistando un primato culturale, scientifico-tecnologico, politico e civile, e facendosi infine “fiaccola di civiltà” nel mondo extraeuropeo, un mondo da civilizzare, ovvero da conquistare. Ma eurocentrismo, colonialismo, imperialismo da un lato, nazionalismo, razzismo, totalitarismo dall’altro precipitano la civile Europa, endemicamente lacerata da guerre e conflitti religiosi e ideologici, nella barbarie delle guerre mondiali e nella disfatta morale dell’Olocausto.
Rinasce l’Europa dopo la Seconda guerra mondiale come Unione Europea, all’insegna della pace, della democrazia e della garanzia dei diritti individuali. Ma dopo i falliti tentativi della creazione di una federazione sul modello degli Stati Uniti, di fronte all’incalzare di crisi economiche e migratorie che alimentano le forze centrifughe dell’Europexit, l’Unione Europea rischia di diventare un mito (ir)raggiungibile.

Struttura del Corso

Il Corso è articolato in due Parti: una Parte generale e una Parte monografica

1) Parte generale: La ricostruzione storica dell’idea di Europa, del suo genio e della sua identità come spazio di civiltà, quali si sono formati e sviluppati lungo un percorso storico che inizia nell’antica Grecia e giunge fino al Secondo dopoguerra, quando, sotto la spinta di Altiero Spinelli e degli altri 6 Padri Fondatori (K. Adenauer, J. Bech, A. De Gasperi, J. Monnet, R. Schuman, P.-H. Spaak), si concretizzano politicamente e istituzionalmente nell’Unione Europea sotto la bandiera della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che ne rappresenta lo statuto dei principi e dei valori fondativi. Così che la terza domanda – dove va l’Europa? – cui urge una risposta adeguata alle forze centrifughe Europexit alimentate da sovranismi e populismi sotto l’incalzare incrociato di crisi economiche e fenomeni migratori, possa trarre profitto dalla risposta delle due prime domande.

2) Parte monografica: analisi di testi “classici” sulla creazione di un’Europa unita
1. Per la pace perpetua (1795) di Immanuel Kant (progetto confederativo)
2. Il Manifesto di Ventotene (1943) di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi (progetto federativo)
3. La guerra e l’unità europea (1947) di Luigi Einaudi (progetto federativo)
4. Il futuro della civiltà europea (1955) di Albert Camus (progetto federativo)




Testi Adottati

1. F. Chabod, L’idea d’Europa, Laterza, 2007 (pp. 170)
2. G. Reale, Radici culturali e spirituali dell’Europa, Cortina, 2003 (pp. 160)
NB: i 2 testi sono complementari
3. I. Kant, per la pace perpetua (1795), qualunque edizione (pp. 30 ca.)
4. A. Spinelli, E. Rossi, Il Manifesto di Ventotene (1943) (pp. 30) [online]
5. L. Einaudi, La guerra e l’unità europea (1947) (pp. 10) [pdf su richiesta]
6. A. Camus, Il futuro della civiltà europea (1955), Castelvecchi 2012 (pp. 35)
7. Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea o Carta di Nizza (2000) [online]

N.B. Tutti i testi, eccetto quello kantiano che richiede un maggiore impegno, sono di lettura agevole e di facile comprensione.

Del programma fa parte anche la visione di 5 lungometraggi, dedicati ognuno a una specifica “barbarie” che l’Europa ha superato nella difficile e contrastata costruzione della sua Civiltà.
La visione (in aula o in privato, a seconda delle disponibilità) sarà motivo di dibattito critico sul tema del lungometraggio

1. Agorà (Alejandro Amenábar, 2009): il fondamentalismo religioso
2. L’ultimo Inquisitore (Milos Forman, 2006): il fondamentalismo religioso e ideologico
3. Amistad (Steven Spielberg, 1997): lo schiavismo
4. Orwell 1984 (Michael Redford, 1984): il totalitarismo
5. Germania anno zero (R. Rossellini, 1948): la guerra, il male endemico


Per i non frequentanti: in sostituzione della visione dei 5 lungometraggi il libro di Zygmunt Bauman, L’Europa è un’avventura, Laterza 2012 (pp. 155)

Bibliografia Di Riferimento

Benedetto Croce, Perché non possiamo non dirci cristiani (1945) [pdf a richiesta] Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Il Manifesto di Ventotene, Mondadori 2006 (contiene altri scritti oltre al Manifesto di Ventotene) Zygmunt Bauman, L'Europa è un'avventura, Laterza 2012 voce Europa, in Enciclopedia Treccani voce Europeismo, in Dizionario di Storia Treccani (2010) voce Europeismo. Il federalismo, di Sergio Romano, in Dizionario di Storia Treccani (2010)

Modalità Erogazione

Lezioni frontali

Modalità Frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma si consigliano i non frequentanti ad avere un colloquio preliminare con il docente per preparare meglio l'esame.

Modalità Valutazione

La valutazione dipende da un esame orale volto ad accertare la preparazione del candidato sul programma del corso (testi e film); ma a richiesta dello studente, si può presentare una tesina sulla parte generale del programma e sostenere l'esame orale solo sulla parte monografica nel periodo di emergenza COVID-19 l’esame di profitto sarà svolto secondo quanto previsto all’art.1 del Decreto Rettorale n°. 703 del 5 maggio 2020".

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 21810015 STORIA DEL PENSIERO POLITICO EUROPEO in Relazioni internazionali LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE Thermes Diana

Programma

"Dal mito di Europa al mito dell'Unione Europea"

Obiettivi del Corso

Trovare risposta a 3 domande “esistenziali” sull’Europa: 1) che cos’è?; 2) da dove viene?; 3) dove va?, dal momento che l’Europa nasce da un mito, assurge a spazio di civiltà, si consolida nell’Unione Europea ma, prima ancora di realizzarsi compiutamente in un organismo federale, sotto l’incalzare di forze e sentimenti antieuropei ed euroscettici, rischia di diventare un mito (ir)raggiungibile.

Contenuti

Le idee e le teorie che hanno che hanno contribuito a creare un’identità europea e a sostanziarne modelli ideali e storici.
Nasce l’Europa da un mito: il ratto d’Europa da parte di Zeus sotto forma di toro che dall’Oriente la conduce in Grecia, a Creta, dove fiorisce la prima civiltà occidentale, quella micenea. Identificatasi inizialmente nella Grecia in contrapposizione ai “barbari” Persiani, l’Europa assume nel tempo forme ideali e storiche con tratti diversi (l’Impero Romano, il Sacro Romano Impero, la Respublica christiana, la République des lettres, ma anche la monarchia dantesca, ecc.), contrapponendosi di volta in volta alle “barbarie” di turno, conquistando un primato culturale, scientifico-tecnologico, politico e civile, e facendosi infine “fiaccola di civiltà” nel mondo extraeuropeo, un mondo da civilizzare, ovvero da conquistare. Ma eurocentrismo, colonialismo, imperialismo da un lato, nazionalismo, razzismo, totalitarismo dall’altro precipitano la civile Europa, endemicamente lacerata da guerre e conflitti religiosi e ideologici, nella barbarie delle guerre mondiali e nella disfatta morale dell’Olocausto.
Rinasce l’Europa dopo la Seconda guerra mondiale come Unione Europea, all’insegna della pace, della democrazia e della garanzia dei diritti individuali. Ma dopo i falliti tentativi della creazione di una federazione sul modello degli Stati Uniti, di fronte all’incalzare di crisi economiche e migratorie che alimentano le forze centrifughe dell’Europexit, l’Unione Europea rischia di diventare un mito (ir)raggiungibile.

Struttura del Corso

Il Corso è articolato in due Parti: una Parte generale e una Parte monografica

1) Parte generale: La ricostruzione storica dell’idea di Europa, del suo genio e della sua identità come spazio di civiltà, quali si sono formati e sviluppati lungo un percorso storico che inizia nell’antica Grecia e giunge fino al Secondo dopoguerra, quando, sotto la spinta di Altiero Spinelli e degli altri 6 Padri Fondatori (K. Adenauer, J. Bech, A. De Gasperi, J. Monnet, R. Schuman, P.-H. Spaak), si concretizzano politicamente e istituzionalmente nell’Unione Europea sotto la bandiera della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che ne rappresenta lo statuto dei principi e dei valori fondativi. Così che la terza domanda – dove va l’Europa? – cui urge una risposta adeguata alle forze centrifughe Europexit alimentate da sovranismi e populismi sotto l’incalzare incrociato di crisi economiche e fenomeni migratori, possa trarre profitto dalla risposta delle due prime domande.

2) Parte monografica: analisi di testi “classici” sulla creazione di un’Europa unita
1. Per la pace perpetua (1795) di Immanuel Kant (progetto confederativo)
2. Il Manifesto di Ventotene (1943) di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi (progetto federativo)
3. La guerra e l’unità europea (1947) di Luigi Einaudi (progetto federativo)
4. Il futuro della civiltà europea (1955) di Albert Camus (progetto federativo)




Testi Adottati

1. F. Chabod, L’idea d’Europa, Laterza, 2007 (pp. 170)
2. G. Reale, Radici culturali e spirituali dell’Europa, Cortina, 2003 (pp. 160)
NB: i 2 testi sono complementari
3. I. Kant, per la pace perpetua (1795), qualunque edizione (pp. 30 ca.)
4. A. Spinelli, E. Rossi, Il Manifesto di Ventotene (1943) (pp. 30) [online]
5. L. Einaudi, La guerra e l’unità europea (1947) (pp. 10) [pdf su richiesta]
6. A. Camus, Il futuro della civiltà europea (1955), Castelvecchi 2012 (pp. 35)
7. Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea o Carta di Nizza (2000) [online]

N.B. Tutti i testi, eccetto quello kantiano che richiede un maggiore impegno, sono di lettura agevole e di facile comprensione.

Del programma fa parte anche la visione di 5 lungometraggi, dedicati ognuno a una specifica “barbarie” che l’Europa ha superato nella difficile e contrastata costruzione della sua Civiltà.
La visione (in aula o in privato, a seconda delle disponibilità) sarà motivo di dibattito critico sul tema del lungometraggio

1. Agorà (Alejandro Amenábar, 2009): il fondamentalismo religioso
2. L’ultimo Inquisitore (Milos Forman, 2006): il fondamentalismo religioso e ideologico
3. Amistad (Steven Spielberg, 1997): lo schiavismo
4. Orwell 1984 (Michael Redford, 1984): il totalitarismo
5. Germania anno zero (R. Rossellini, 1948): la guerra, il male endemico


Per i non frequentanti: in sostituzione della visione dei 5 lungometraggi il libro di Zygmunt Bauman, L’Europa è un’avventura, Laterza 2012 (pp. 155)

Bibliografia Di Riferimento

Benedetto Croce, Perché non possiamo non dirci cristiani (1945) [pdf a richiesta] Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Il Manifesto di Ventotene, Mondadori 2006 (contiene altri scritti oltre al Manifesto di Ventotene) Zygmunt Bauman, L'Europa è un'avventura, Laterza 2012 voce Europa, in Enciclopedia Treccani voce Europeismo, in Dizionario di Storia Treccani (2010) voce Europeismo. Il federalismo, di Sergio Romano, in Dizionario di Storia Treccani (2010)

Modalità Erogazione

Lezioni frontali

Modalità Frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma si consigliano i non frequentanti ad avere un colloquio preliminare con il docente per preparare meglio l'esame.

Modalità Valutazione

La valutazione dipende da un esame orale volto ad accertare la preparazione del candidato sul programma del corso (testi e film); ma a richiesta dello studente, si può presentare una tesina sulla parte generale del programma e sostenere l'esame orale solo sulla parte monografica nel periodo di emergenza COVID-19 l’esame di profitto sarà svolto secondo quanto previsto all’art.1 del Decreto Rettorale n°. 703 del 5 maggio 2020".