Far acquisire conoscenze e competenze sull'uso delle lenti a contatto applicate sia su cornee con superficie regolare che inusuale, per scopi ottici e non ottici. Permettere l’analisi, il riconoscimento e la gestione delle reazioni fisiche e fisiologiche indotte dall'uso delle lenti a contatto.
scheda docente materiale didattico
2. LENTI A CONTATTO MORBIDE: Morbide toriche; lenti in gomma siliconica.
3. LENTI A CONTATTO RIGIDE E IBRIDE ULTERIORI: Rigide corneali toriche e asimmetriche. Rigide sclerali. Ibride.
4. LENTI A CONTATTO IN LABORATORIO: Verifica e ispezione quanti/qualitativa delle lenti a contatto rigide e morbide; Cenni sulle modifiche dei parametri delle lenti a contatto rigide.
5. L’ESAME STRUMENTALE SPECIALISTICO DELLA SUPERFICIE OCULARE: Estesiometria corneale; Pachimetria corneale; Microscopia speculare; Microscopia confocale in vivo; Tomografia del segmento anteriore.
6. COMPLICANZE INDOTTE DALL’USO DI LENTI A CONTATTO: Classificazione; Quantificazione.
7. CONTROLLO DELLE ABERRAZIONI DI ALTO ORDINE: Indotte da ectasie corneali, da interventi di chirurgia refrattiva e da cheratoplastica.
8. APPLICAZIONI AVANZATE: Uso continuo; Correzione della presbiopia; Lenti a contatto colorate; Età infantile; Ortocheratologia; Controllo della progressione miopica: lenti a contatto a confronto con altre procedure; Uso terapeutico; Uso di lenti a contatto in condizione di stress ambientale.
9. PROBLEM SOLVING: CASI CLINICI
• VEYS J, MEYLER J, DAVIES I “ELEMENTI ESSENZIALI NELLA PRATICA DELLE LENTI A CONTATTO” [TVCI, USA, 2008].
• LUPELLI L “OPTOMETRIA A-Z. DIZIONARIO DI SCIENZA, TECNICA E CLINICA DELLA VISIONE” [MEDICAL BOOKS, PA, 2014].
• DISPENSE DELLE PRESENTAZIONI E ARTICOLI AD INTEGRAZIONE
Programma
1. SEDUTE DI CONTROLLO DELL’APPLICAZIONE: Protocollo; Gestione del comfort.2. LENTI A CONTATTO MORBIDE: Morbide toriche; lenti in gomma siliconica.
3. LENTI A CONTATTO RIGIDE E IBRIDE ULTERIORI: Rigide corneali toriche e asimmetriche. Rigide sclerali. Ibride.
4. LENTI A CONTATTO IN LABORATORIO: Verifica e ispezione quanti/qualitativa delle lenti a contatto rigide e morbide; Cenni sulle modifiche dei parametri delle lenti a contatto rigide.
5. L’ESAME STRUMENTALE SPECIALISTICO DELLA SUPERFICIE OCULARE: Estesiometria corneale; Pachimetria corneale; Microscopia speculare; Microscopia confocale in vivo; Tomografia del segmento anteriore.
6. COMPLICANZE INDOTTE DALL’USO DI LENTI A CONTATTO: Classificazione; Quantificazione.
7. CONTROLLO DELLE ABERRAZIONI DI ALTO ORDINE: Indotte da ectasie corneali, da interventi di chirurgia refrattiva e da cheratoplastica.
8. APPLICAZIONI AVANZATE: Uso continuo; Correzione della presbiopia; Lenti a contatto colorate; Età infantile; Ortocheratologia; Controllo della progressione miopica: lenti a contatto a confronto con altre procedure; Uso terapeutico; Uso di lenti a contatto in condizione di stress ambientale.
9. PROBLEM SOLVING: CASI CLINICI
Testi Adottati
• LUPELLI L, FLETCHER R, ROSSI A “CONTATTOLOGIA. UNA GUIDA CLINICA” [MEDICAL BOOKS, PA, 1998].• VEYS J, MEYLER J, DAVIES I “ELEMENTI ESSENZIALI NELLA PRATICA DELLE LENTI A CONTATTO” [TVCI, USA, 2008].
• LUPELLI L “OPTOMETRIA A-Z. DIZIONARIO DI SCIENZA, TECNICA E CLINICA DELLA VISIONE” [MEDICAL BOOKS, PA, 2014].
• DISPENSE DELLE PRESENTAZIONI E ARTICOLI AD INTEGRAZIONE
Modalità Valutazione
La prova scritta è propedeutica alla prova orale sia ai fini di ammissione alla stessa, sia per la valutazione della capacità di problem solving riguardante casi di pratica contattologica.