Il corso si propone come primo obiettivo quello di rispondere a un quesito / problema della storia medievale che si è scelto in precedenza, a cui si rispponderà sviscerando la conoscenza del tema in modo seminariale. In secondo luogo dal punto di vista contenutistico si pone l'obiettivo di favorire le conoscenze medievistiche sul tema prescelto, mentre dal punto di vista metodologico di acquisire una capacità critica, le competenze necessaire per saper leggere le testimonianze necessarie a risolvere il quesit, la conoscenza della storia degli studi sull'argomento prescelto. Infine il corso si propone di sviluppare il protagonismo attivo del singolo studente e la sua capacità argomentativa sia rispetto alla capacità di parlare in pubblico sia per quanto riguarda l' elabotazione scritta. Infine, ove possibile, vuole favorire la sua capacità di lavorare in gruppo, nella convinzione che saper lavorare con gli altri sia ora un momento alto della sua formazione culturale e in futuro una necessità del suo futuro professionale.
scheda docente materiale didattico
Chi sono i poveri nel Medioevo e in quale modo la societas christiana si rapporta alla questione della povertà? L’interrogativo implica differenti livelli di indagine che il corso si propone di affrontare insieme agli studenti con metodologia seminariale. I poli della discussione sono essenzialmente due: da una parte si riflette sul modo con cui il cristianesimo si pose verso la povertà sociale, secondo alcuni studiosi quasi inventandola nel periodo tardo antico come strumento per accedere alla salvezza eterna; dall’altra si analizza l’opzione volontaria per la povertà da parte dei pauperes religiosi, anche in contrasto con i valori della società secolare. Dalle esperienze delle prime comunità ecclesiali, passando per il monachesimo e le sue riforme medievali, fino ad arrivare a Francesco d’Assisi e agli ordini mendicanti nel XIII secolo ci si interroga, non solo sull’assistenza ai poveri da parte delle istituzioni laiche ed ecclesiastiche, ma anche su un quesito di fondo che dal Medioevo è arrivato fino ai nostri recenti tempi: se la Chiesa debba essere povera o se la povertà sia solo un’opzione individuale per raggiungere la perfezione evangelica («Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi», Mt 19,21).
Giuliana Albini, Poveri e povertà nel Medioevo, Roma, Carocci, 2016
Peter Brown, Tesori in cielo. La povertà santa nel cristianesimo delle origini, Roma, Carocci, 2018
Peter Brown, Il riscatto dell'anima: aldilà e ricchezza nel primo cristianesimo occidentale, Torino, Einaudi, 2016
Altri saggi e materiali didattici potranno essere analizzati durante il corso e eventualmente a disposizione anche degli studenti non frequentanti
Solo per gli studenti che non abbiano mai affrontato un esame di storia medievale è necessario aggiungere un manuale di storia medievale che sarà materia d'esame: G. Vitolo, Medioevo. I caratteri originali di un'età di transizione, Sansoni 2000.
L'esame di magistrale prevede, infine, una tesina scritta di approfondimento che sarà identificata con il docente durante il corso per i frequentanti oppure durante il ricevimento per i non frequentanti.
Mutuazione: 20703032 STORIA MEDIEVALE II L.M. in Storia e società LM-84 MICHETTI RAIMONDO
Programma
Poveri e povertà nel Medioevo: tra scelta religiosa e condizione socialeChi sono i poveri nel Medioevo e in quale modo la societas christiana si rapporta alla questione della povertà? L’interrogativo implica differenti livelli di indagine che il corso si propone di affrontare insieme agli studenti con metodologia seminariale. I poli della discussione sono essenzialmente due: da una parte si riflette sul modo con cui il cristianesimo si pose verso la povertà sociale, secondo alcuni studiosi quasi inventandola nel periodo tardo antico come strumento per accedere alla salvezza eterna; dall’altra si analizza l’opzione volontaria per la povertà da parte dei pauperes religiosi, anche in contrasto con i valori della società secolare. Dalle esperienze delle prime comunità ecclesiali, passando per il monachesimo e le sue riforme medievali, fino ad arrivare a Francesco d’Assisi e agli ordini mendicanti nel XIII secolo ci si interroga, non solo sull’assistenza ai poveri da parte delle istituzioni laiche ed ecclesiastiche, ma anche su un quesito di fondo che dal Medioevo è arrivato fino ai nostri recenti tempi: se la Chiesa debba essere povera o se la povertà sia solo un’opzione individuale per raggiungere la perfezione evangelica («Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi», Mt 19,21).
Testi Adottati
BibliografiaGiuliana Albini, Poveri e povertà nel Medioevo, Roma, Carocci, 2016
Peter Brown, Tesori in cielo. La povertà santa nel cristianesimo delle origini, Roma, Carocci, 2018
Peter Brown, Il riscatto dell'anima: aldilà e ricchezza nel primo cristianesimo occidentale, Torino, Einaudi, 2016
Altri saggi e materiali didattici potranno essere analizzati durante il corso e eventualmente a disposizione anche degli studenti non frequentanti
Solo per gli studenti che non abbiano mai affrontato un esame di storia medievale è necessario aggiungere un manuale di storia medievale che sarà materia d'esame: G. Vitolo, Medioevo. I caratteri originali di un'età di transizione, Sansoni 2000.
L'esame di magistrale prevede, infine, una tesina scritta di approfondimento che sarà identificata con il docente durante il corso per i frequentanti oppure durante il ricevimento per i non frequentanti.