21002004-2 - STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO

L’obiettivo del corso è quello di far comprendere il ruolo fondamentale dell’attività di rilevamento nella conoscenza di un qualsiasi manufatto architettonico. Il rilevamento è lo strumento in grado di sostanziare i dati emersi dalle ricerche su fonti storiche, letterarie ed epigrafiche indispensabili per un approccio globale allo studio degli organismi edilizi e che, allo stesso tempo, rappresentano una preziosa fonte di suggerimenti e spunti di indagine.

Canali

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.

Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi dell’edilizia storica, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi, con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano.

Nella convinzione che il patrimonio architettonico storico sarà meglio conservato e restaurato da architetti capaci di esprimersi nella lingua dell’arte di costruire pre-moderna, piuttosto che da colleghi che di questo linguaggio risultino digiuni affatto.


Testi Adottati

Testi di carattere generale
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005
M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013.

Manuali del recupero e codici di pratica
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997.
A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993.

Analisi tipologico-processuale
G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972.
G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.


Bibliografia Di Riferimento

Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993. Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.

Modalità Erogazione

Lezioni ex-cattedra ed esercitazioni

Modalità Frequenza

La frequenza è obbligatoria al 75% delle ore di insegnamento.

Modalità Valutazione

valutazione dell'esercitazione consistente nella restituzione grafica di una casa a schiera del centro storico di Roma

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 21002004-2 STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO in Scienze dell'architettura L-17 CANALE I ZAMPILLI MICHELE

Programma

Il corso ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.

Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi dell’edilizia storica, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi, con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano.

Nella convinzione che il patrimonio architettonico storico sarà meglio conservato e restaurato da architetti capaci di esprimersi nella lingua dell’arte di costruire pre-moderna, piuttosto che da colleghi che di questo linguaggio risultino digiuni affatto.


Testi Adottati

Testi di carattere generale
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005
M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013.

Manuali del recupero e codici di pratica
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997.
A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993.

Analisi tipologico-processuale
G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972.
G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.


Bibliografia Di Riferimento

Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993. Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.

Modalità Erogazione

Lezioni ex-cattedra ed esercitazioni

Modalità Frequenza

La frequenza è obbligatoria al 75% delle ore di insegnamento.

Modalità Valutazione

valutazione dell'esercitazione consistente nella restituzione grafica di una casa a schiera del centro storico di Roma

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 21002004-2 STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO in Scienze dell'architettura L-17 CANALE I ZAMPILLI MICHELE

Programma

Il corso ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.

Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi dell’edilizia storica, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi, con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano.

Nella convinzione che il patrimonio architettonico storico sarà meglio conservato e restaurato da architetti capaci di esprimersi nella lingua dell’arte di costruire pre-moderna, piuttosto che da colleghi che di questo linguaggio risultino digiuni affatto.


Testi Adottati

Testi di carattere generale
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005
M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013.

Manuali del recupero e codici di pratica
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997.
A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993.

Analisi tipologico-processuale
G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972.
G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.


Bibliografia Di Riferimento

Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993. Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.

Modalità Erogazione

Lezioni ex-cattedra ed esercitazioni

Modalità Frequenza

La frequenza è obbligatoria al 75% delle ore di insegnamento.

Modalità Valutazione

valutazione dell'esercitazione consistente nella restituzione grafica di una casa a schiera del centro storico di Roma