Il corso di Storia e metodi di analisi dell’architettura, costituito da due parti integrate (Parte 1 e Parte 2), si pone l'obiettivo di ripercorrere criticamente il procedimento compositivo - ideologico, metodico e progettuale - che si trova all'origine dell'opera architettonica, interessando un arco storico compreso tra il Quattrocento e il Contemporaneo, affinché risulti accresciuta la capacità degli studenti di “leggere” l’architettura e di comprenderne gli aspetti progettuali e le tecniche esecutive. Nella Parte 1, la sequenza delle lezioni affronta le architetture del passato studiandone le motivazioni, il contesto storico e le caratteristiche progettuali. La Parte 2 intende illustrare diversi approcci storiografici relativi a precise esperienze storico-artistiche o a determinati protagonisti della storia dell’architettura affrontati o sollecitati nella Parte 1, con particolare attenzione per il disegno sintetico e la storia della rappresentazione analitica (o del “diagramma”).
Attraverso il confronto di strumenti testuali e visuali con la realtà costruita, gli studenti sono portati ad esercitarsi nella lettura di spazi reali e di architetture rappresentate, oltre che a discutere collegialmente - in forma seminariale - su fonti correlate e sulle ragioni storiche della loro fioritura temporale e culturale, fornendo un apparato fondamentale per affrontare tanto l’indagine critica quanto l’esperienza estetica dello spazio.
Attraverso il confronto di strumenti testuali e visuali con la realtà costruita, gli studenti sono portati ad esercitarsi nella lettura di spazi reali e di architetture rappresentate, oltre che a discutere collegialmente - in forma seminariale - su fonti correlate e sulle ragioni storiche della loro fioritura temporale e culturale, fornendo un apparato fondamentale per affrontare tanto l’indagine critica quanto l’esperienza estetica dello spazio.
scheda docente materiale didattico
Saranno approfondite le storie di alcune opere, di molti protagonisti (i più noti Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi, ma anche progettisti trascurati come Silvano Zorzi, Sergio Musmeci, Giulio Krall, Gino Covre e molti altri), di cantieri epici, al fine di cogliere l’identità della Scuola italiana di Ingegneria e il suo possibile futuro.
Sono però utili alla preparazione i 4 volumi della collana SIXXI – Storia dell’ingegneria strutturale in Italia, a cura di T. Iori e S. Poretti, Gangemi editore, pubblicati tra il 2014 e il 2017
e il numero monografico:
T. Iori, S. Poretti (a cura di), La scuola italiana di ingegneria, «Rassegna di Architettura e Urbanistica», 148, gennaio-aprile 2016
Mutuazione: 21010031-2 STORIA DELLE TECNICHE - parte 2 in Scienze dell'architettura L-17 Iori Tullia
Programma
Il corso, che si basa sui risultati del progetto di ricerca SIXXI, propone una lettura attraverso la storia dell'ingegneria strutturale italiana tra Ottocento e Novecento.Saranno approfondite le storie di alcune opere, di molti protagonisti (i più noti Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi, ma anche progettisti trascurati come Silvano Zorzi, Sergio Musmeci, Giulio Krall, Gino Covre e molti altri), di cantieri epici, al fine di cogliere l’identità della Scuola italiana di Ingegneria e il suo possibile futuro.
Testi Adottati
Offrendo il corso i risultati di una ricerca in svolgimento, non esistono pubblicazioni aggiornate su cui studiare senza seguire le lezioni.Sono però utili alla preparazione i 4 volumi della collana SIXXI – Storia dell’ingegneria strutturale in Italia, a cura di T. Iori e S. Poretti, Gangemi editore, pubblicati tra il 2014 e il 2017
e il numero monografico:
T. Iori, S. Poretti (a cura di), La scuola italiana di ingegneria, «Rassegna di Architettura e Urbanistica», 148, gennaio-aprile 2016
Modalità Erogazione
Il corso prevede lezioni frontali ex cathedra e lezioni in situ.Modalità Frequenza
Si consiglia vivamente un’assidua partecipazione alle lezioni e alle iniziative didattiche.Modalità Valutazione
Consegna di una tesina su un’opera di ingegneria italiana; Prova orale