L’insegnamento di Studi postcoloniali di cinema e media rientra nell’ambito delle attività formative in offerta libera del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. L’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base dei concetti e dei filoni di ricerca che hanno caratterizzato gli studi postcoloniali, con un interesse più specifico per le esperienze che hanno interessato l’ambito dei film e media studies e l’orizzonte storico-culturale e artistico italiano; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare a partire da una prospettiva postcoloniale i testi cinematografici e le narrazioni mediali sulla base di una pluralità di materiali di studio (testi teorici, contributi critici, interviste) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e metodologi necessari allo studio della teoria critica postcoloniale e all’analisi di un testo audiovisuale in chiave postcoloniale.
scheda docente materiale didattico
Quando pensiamo alla Napoli raccontata dal cinema e dalle serie, pensiamo immediatamente a una napoletanità riconoscibile, una trama intessuta da alcuni luoghi dell’immaginario e da alcuni volti e autori di riferimento, da Totò ed Eduardo, passando per Massimo Troisi. Esiste però una Napoli negata, nascosta, subalterna, che porta le tracce vive di un passato di incontri, sopraffazioni, contaminazioni, che rinviano ai rapporti col Mediterraneo, con l’Africa ma anche con la blackness statunitense, dalla guerra di corsa al colonialismo, dalle migrazioni alla società multiculturale di oggi. Analizzeremo alcuni titoli che hanno in qualche modo contribuito a dare forma e visibilità a questa Napoli plurale, che si prolunga idealmente nel suo hinterland, dall’episodio napoletano di Paisà a Il vizio della speranza (Edoardo De Angelis, 2018), passando per Il nero (Giovanni Vento, 1967) che porta alla luce con una prospettiva antiessenzialista la condizione dei «figli neri della Madonna».
Raggio di luce, o Episodio della guerra di Tripoli (Cines, 1911)
Sulle orme dei nostri pionieri (Istituto Luce, 1936)
Scipione l’africano (Carmine Gallone, 1937)
Emigrantes (Aldo Fabrizi, 1949)
Angelo tra la folla (Leonardo De Mitri, 1950)
Akiko (Luigi Filippo D’Amico, 1961)
I due nemici (Guy Hamilton, 1961)
Il carabiniere a cavallo (Carlo Lizzani, 1961)
L’oro di Roma (Carlo Lizzani, 1961)
Faustina (Luigi Magni, 1968)
Appunti per un’Orestiade africana (Pier Paolo Pasolini, 1970)
Nell’anno del signore (Luigi Magni, 1970)
L’altra donna (Peter Del Monte, 1981)
Programma
CONTROSTORIE DI UN’ITALIA PLURALE. NAPOLI E DINTORNI, DAI “FIGLI DELLA MADONNA” ALLE LOTTE DELLE “SECONDE GENERAZIONI”Quando pensiamo alla Napoli raccontata dal cinema e dalle serie, pensiamo immediatamente a una napoletanità riconoscibile, una trama intessuta da alcuni luoghi dell’immaginario e da alcuni volti e autori di riferimento, da Totò ed Eduardo, passando per Massimo Troisi. Esiste però una Napoli negata, nascosta, subalterna, che porta le tracce vive di un passato di incontri, sopraffazioni, contaminazioni, che rinviano ai rapporti col Mediterraneo, con l’Africa ma anche con la blackness statunitense, dalla guerra di corsa al colonialismo, dalle migrazioni alla società multiculturale di oggi. Analizzeremo alcuni titoli che hanno in qualche modo contribuito a dare forma e visibilità a questa Napoli plurale, che si prolunga idealmente nel suo hinterland, dall’episodio napoletano di Paisà a Il vizio della speranza (Edoardo De Angelis, 2018), passando per Il nero (Giovanni Vento, 1967) che porta alla luce con una prospettiva antiessenzialista la condizione dei «figli neri della Madonna».
Testi Adottati
Filmografia indicativa (lista soggetta a revisione):Raggio di luce, o Episodio della guerra di Tripoli (Cines, 1911)
Sulle orme dei nostri pionieri (Istituto Luce, 1936)
Scipione l’africano (Carmine Gallone, 1937)
Emigrantes (Aldo Fabrizi, 1949)
Angelo tra la folla (Leonardo De Mitri, 1950)
Akiko (Luigi Filippo D’Amico, 1961)
I due nemici (Guy Hamilton, 1961)
Il carabiniere a cavallo (Carlo Lizzani, 1961)
L’oro di Roma (Carlo Lizzani, 1961)
Faustina (Luigi Magni, 1968)
Appunti per un’Orestiade africana (Pier Paolo Pasolini, 1970)
Nell’anno del signore (Luigi Magni, 1970)
L’altra donna (Peter Del Monte, 1981)
Bibliografia Di Riferimento
Antologia di testi del pensiero critico e postcoloniale e di teoria e critica del cinema, a cura del docente.Modalità Erogazione
Il corso prevede una modalità di svolgimento in presenza e comporta il visionamento di un corpus di testi filmici, da effettuarsi perlopiù in aula su grande schermo. Studenti frequentanti e non avranno tuttavia anche la possibilità di accedere a una cartella condivisa contenente i testi teorici e critici aggiuntivi per l’esame e materiali didattici di supporto allo studio.Modalità Frequenza
Tutte le lezioni si svolgeranno in presenza, con possibilità di diretta streaming delle lezioni sulla piattaforma Microsoft Teams, fornita dall’Ateneo.Modalità Valutazione
Prova orale, in presenza.