20710390 - SOCIOLOGIA DELLA MUSICA

Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di “music as agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali.




scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di “music as agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. Nella vita quotidiana la musica può funzionare come dispositivo mnemonico, emotivo e cognitivo precostruendo per noi mondi, entro i quali siamo chiamati a fare esperienza. Ci sono canzoni che hanno contribuito alla difesa dei diritti civili nel mondo (“Nick and Bart”); altre che hanno segnato un’epoca storica o politica. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali. In particolare problematizza il rapporto tra genio, etnia, gender e classe sociale.

Testi Adottati

1) Anna Lisa Tota (2000), Musica e vita quotidiana: la composizione musicale dell’esperienza sociale, «Konsequenz», 3-4, pp. 63-72.
2) Anna Lisa Tota (2001), When Orff meets Guiness: music in advertising as a form of cultural hybrid, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts», n. 29, pp. 109-123.
3) Tia DeNora (2001), Memoria e tradizione nella costruzione del talento di Beethoven, in La memoria contesa. Studi sulla comunicazione sociale del passato, a cura di Anna Lisa Tota, Milano, Angeli, pp. 172-196.
4) Tia De Nora (2000), Corpo e genere al piano. Repertorio, tecnologia e comportamento nella Vienna di Beethoven, “Rassegna italiana di Sociologia, n. XII, n. 2, aprile –giugno, pp. 165-188.
5) Pinan Güran and Tia DeNora (2016), Remembering through music: Turkish diasporic identities in Berlin, in Anna Lisa Tota and Trever Hagen (Eds.), Routledge International Handbook of Memory Studies, London, Routledge, pp. 233-246.
6) Tia DeNora (1999), Music as a Technology of the Self, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts» (27), pp. 31-56.

Inoltre a scelta uno dei due volumi:
7a) Norbert Elias (1991), Mozart. Sociologia di un genio, Bologna, il Mulino, pp. 1-162.
7b) Max Weber (ediz. It. 2017), Sociologia della musica, Milano, il Saggiatore.

Gli articoli (da 1 a 6 ) saranno messi a disposizione degli studenti sul sito www.filcspe.it nella webpage personale della docente.



Modalità Valutazione

Informazioni utili alla preparazione dell’esame sono pubblicate nella pagina web della docente sul sito del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo (www.filcospe.it). L'esame scritto durerà due ore e consisterà in tre domande aperte, alle quali lo studente e la studentessa sono tenuti a rispondere il più estesamente possibile.