20110219 - Diritto, religioni, territorio

Il Corso intende fornire una solida conoscenza della fenomenologia religiosa esistente sul territorio italiano; delle norme che presiedono alla sua regolazione; delle competenze di Istituzioni ed Enti locali; delle forme giuridiche con cui si strutturano le confessioni a livello territoriale; delle attività che esse svolgono; dei possibili conflitti individuali generati dalla appartenenza di fede. Ciò al fine di formare un tecnico del diritto capace di confrontarsi con le problematiche religiose di sicurezza del territorio, di sviluppare azioni di contrasto alle condotte illecite a sfondo religioso, e di promuovere strategie atte a disinnescare le cause socio-culturali della conflittualità/illegalità religiosa. Il tutto nel rispetto e a della libertà religiosa e degli altri diritti fondamentali garantiti dagli ordinamenti occidentali.





scheda docente | materiale didattico

Programma

Principi generali sul fenomeno religioso nella Costituzione e nell’ordinamento italiano. La competenza e l’azione del Ministero dell’Interno, delle Prefetture degli Enti Territoriali in materia di Culti (riconoscimento giuridico dell’ente religioso; misure di ordine e sicurezza pubblica; edilizia di culto) e degli altri enti ed istituzioni operanti sul territorio (Istituti di pena, Aziende Sanitarie, Scuole). Le Istituzioni e gli enti religiosi territoriali Cattolici e A-cattolici (Ortodossi, Protestanti, Ebraici, etc.): struttura ed attività svolte, in particolare nel sociale (assistenza, accoglienza, integrazione etc.); rapporti con le Istituzioni locali. La galassia Islam: nozioni di base sui portati della fede, riti, regole e pratiche etnico-culturali; le divisioni giuridiche e politiche della umma, i movimenti estremisti. L’Islam italiano: le forme organizzative di livello nazionale e locale con particolare riferimento ai Centri di culto e preghiera e alla figura dell’Imam; i riconoscimenti e rapporti con enti ed istituzioni locali (ad esempio per l’assistenza spirituale nelle strutture obbliganti). Le problematiche di integrazione individuale

Testi Adottati

DIRITTO E RELIGIONE IN ITALIA. Principi e temi (a cura di R. Benigni)
Collana L'Unità del diritto, Roma TRE Press - open access- http://romatrepress.uniroma3.it/libro/diritto-e-religione-in-italia-principi-e-temi/


Modalità Frequenza

NON OBBLIGATORIA

Modalità Valutazione

Per tutti: è prevista una prova orale su tutti i contenuti del corso, mediante la formulazione di 3 o 4 domande tese a verificare la conoscenza dei temi trattati; l' autonomia di giudizio nel valutare gli istituti e le fattispecie oggetto d’esame; la capacità di esprimersi con un linguaggio anche giuridicamente appropriato. Il punteggio della prova d'esame è espresso in trentesimi. Per superare l'esame, riportando un voto non inferiore a 18/30, lo studente deve dimostrare 1) conoscenza adeguata (da sufficiente a molto buona) dei contenuti del corso 2) autonomia di giudizio nel valutare gli istituti e le fattispecie oggetto d’esame 3) capacità di esprimersi con un linguaggio anche giuridicamente appropriato Il punteggio di 30/30 con lode corrisponde a una valutazione complessivamente eccellente della prova d’esame. Per gli studenti frequentanti si terrà conto anche della partecipazione attiva alle lezioni e ai seminari Per i soli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia.