Conoscenza delle metodologie e delle tecniche proprie della disciplina dell'archeologia dei paesaggi, arricchite da conoscenze di base sull'archeologia ambientale. Capacità di descrivere ed analizzare contesti territoriali antichi con attenzione alle componenti antropiche e fisiche.
scheda docente materiale didattico
Obiettivo del corso è di fornire allo studente una conoscenza di base delle teorie e dei metodi propri dell’archeologia dei paesaggi ed una base teorico-metodologica per l’interpretazione della storia degli insediamenti umani e le trasformazioni del paesaggio culturale ed ambientale in prospettiva diacronica, attraverso illustrazioni di casi di studio, in particolare dall’area mediterranea.
Farinetti, E. (2012) I paesaggi in archeologia: analisi e interpretazione. Carocci, Roma.
Cambi, F. (2015). Manuale di Archeologia dei Paesaggi. Carocci, Roma: capitolo 4, 5, 6 e 7
Renfrew, C. –Bahn, P. (1995). Archeologia. Zanichelli, Bologna: capitolo 3 (pp. 57-86) e capitolo 6
Francovich, R.-Manacorda, D. Dizionario di archeologia. Laterza. Voci: Ambientale, archeologia, Archeozoologia, Geoarcheologia.
Gisotti G. (2020), Geologia per archeologi, Carocci editore, pp.301-380
Funiciello, R. et al. (2006). I sette colli. Guida geologica a una Roma mai vista. Raffaello Cortina Editore, Milano: capitolo 1 e capitolo 5 (‘La piana del Tevere. L’evoluzione del fiume e le alluvioni’).
N.B. Gli studenti non frequentanti devono aggiungere al programma le voci: Diagnostica archeologica, Ricognizione archeologica, Telerilevamento dal Dizionario di archeologia a cura di Francovich-Manacorda. Sono pregati anche di leggere per intero il testo di F. Cambi, Manuale di Archeologia dei Paesaggi. Si consiglia la lettura degli appunti di chi ha seguito il corso in quanto può facilitare la comprensione dei testi in programma.
Programma
L’archeologia del paesaggio studia il paesaggio non solo come ambiente circostante un particolare sito archeologico, ma come un ampio contesto geografico e culturale, sinergia tra cultura e natura, realtà complessa caratterizzata da una interazione di fenomeni diversi, organismo vivo nel tempo ed in continua trasformazione. La dinamicità e le modifiche nel paesaggio, nel territorio, il rapporto uomo-ambiente e l’organizzazione dell’insediamento umano, la percezione, l’uso e la rappresentazione dello spazio, sono indagati attraverso i diversi periodi storici fino ad oggi, con la consapevolezza che il paesaggio è in continuo divenire. Durante il corso saranno illustrate le caratteristiche, le teorie ed i metodi dell’archeologia dei paesaggi e saranno presentati vari casi di studio ed applicazioni pratiche, in realtà geografiche e temporali diverse. Inoltre, saranno illustrate metodologie e tecniche impiegate nelle ricerche sul paesaggio (metodi non invasivi, ricognizioni archeologiche di superficie, geoarcheologia e ricerche paleoambientali) e saranno forniti i primi rudimenti per la comprensione delle applicazioni dei sistemi GIS (Geographical Information Systems – strumenti informatici per la gestione e l’analisi di dati spaziali) nell’ambito dell’archeologia del paesaggio.Obiettivo del corso è di fornire allo studente una conoscenza di base delle teorie e dei metodi propri dell’archeologia dei paesaggi ed una base teorico-metodologica per l’interpretazione della storia degli insediamenti umani e le trasformazioni del paesaggio culturale ed ambientale in prospettiva diacronica, attraverso illustrazioni di casi di studio, in particolare dall’area mediterranea.
Testi Adottati
Letture obbligatorie:Farinetti, E. (2012) I paesaggi in archeologia: analisi e interpretazione. Carocci, Roma.
Cambi, F. (2015). Manuale di Archeologia dei Paesaggi. Carocci, Roma: capitolo 4, 5, 6 e 7
Renfrew, C. –Bahn, P. (1995). Archeologia. Zanichelli, Bologna: capitolo 3 (pp. 57-86) e capitolo 6
Francovich, R.-Manacorda, D. Dizionario di archeologia. Laterza. Voci: Ambientale, archeologia, Archeozoologia, Geoarcheologia.
Gisotti G. (2020), Geologia per archeologi, Carocci editore, pp.301-380
Funiciello, R. et al. (2006). I sette colli. Guida geologica a una Roma mai vista. Raffaello Cortina Editore, Milano: capitolo 1 e capitolo 5 (‘La piana del Tevere. L’evoluzione del fiume e le alluvioni’).
N.B. Gli studenti non frequentanti devono aggiungere al programma le voci: Diagnostica archeologica, Ricognizione archeologica, Telerilevamento dal Dizionario di archeologia a cura di Francovich-Manacorda. Sono pregati anche di leggere per intero il testo di F. Cambi, Manuale di Archeologia dei Paesaggi. Si consiglia la lettura degli appunti di chi ha seguito il corso in quanto può facilitare la comprensione dei testi in programma.
Modalità Erogazione
TradizionaleModalità Valutazione
prova orale