Il corso di Storia delle società medievali si propone di analizzare i temi fondamentali della storia sociale ed economica del Medioevo, attraverso lo studio e la comparazione di casi di studio di particolare interesse. Durante le lezioni, di tipo seminariale, si farà ampio ricorso alle fonti in lingua originale.
Curriculum
scheda docente materiale didattico
Il corso si propone di analizzare, con ricorso diretto alle fonti e alla storiografia, i rapporti fra poteri principeschi e società nel Mezzogiorno longobardo, dal principato di Arechi (774) fino all'XI secolo: rapporti fra principi e aristocrazia, basi economiche del potere, relazioni fra città e territorio.
Parte seconda: V. Loré, Sulle istituzioni nel Mezzogiorno longobardo. Proposta di un modello, in "Storica", 29 (2004), pp. 27-55; V. Loré , Beni principeschi e partecipazione al potere nel Mezzogiorno longobardo, in Italia, 888-962: una svolta?, a cura di M. Valenti, C. Wickham, Turnhout, Brepols, 2013, pp. 15-40; A. Di Muro, Le contee longobarde e l'origine delle signorie territoriali nel Mezzogiorno, in "Archivio Storico per le province napoletane", 128 (2010), pp. 1-70; V. Loré, L'aristocrazia salernitana nell'XI secolo, in Salerno nel XII secolo. Istituzioni, società, cultura, a cura di P. Delogu, P. Peduto, Salerno, 2004, pp. 81-102; V. Loré, Limiti di una tradizione documentaria. I conti, le chiese, la città (Salerno, IX-XI secolo), in "Quaderni storici", 52/1, 2017, pp. 209-234; dossier di fonti analizzate a lezione. Tutti gli studenti, frequentanti e non, sono tenuti a concordare con il docente alcune altre letture, tratte dalla bibliografia di riferimento o da altri testi.
Programma
Mezzogiorno longobardo. Poteri e società nei secoli IX-XI (prima e seconda parte).Il corso si propone di analizzare, con ricorso diretto alle fonti e alla storiografia, i rapporti fra poteri principeschi e società nel Mezzogiorno longobardo, dal principato di Arechi (774) fino all'XI secolo: rapporti fra principi e aristocrazia, basi economiche del potere, relazioni fra città e territorio.
Testi Adottati
Parte prima: G. Zornetta, Italia meridionale longobarda. Competizione, conflitto e potere politico a Benevento (secoli VIII-IX), Roma, Viella, 2020, capitoli 2, 3, 4; V. Loré, Uno spazio instabile. Capua e i suoi conti nella seconda meta del IX secolo, in Les élites et leurs espaces. Mobilité, rayonnement, domination (du VIe au XIe siècle), a cura di P. Depreux, F. Bougard, R. Le Jan, Turnhout, Brepols, 2007, pp. 341-360; Idem, Genesi e forme di uno spazio politico: Capua nell’alto Medioevo, in Felix Terra. Capua e la Terra di Lavoro in età longobarda, Atti del convegno internazionale (Capua-Caserta, 4-7 giugno 2015), a cura di F. Marazzi, Cerro al Volturno, Volturnia, 2017, pp. 53-64; V. Loré, La chiesa del principe. S. Massimo di Salerno nel quadro del Mezzogiorno longobardo, in Ricerca come incontro. Archeologi, paleografi e storici per Paolo Delogu, a cura di G. Barone, A. Esposito, C. Frova, Roma, Viella, 2013, pp. 103-124; dossier di fonti analizzate a lezione. Gli studenti non frequentanti sostituiranno lo studio del dossier con Erchemperto, Piccola storia dei Longobardi di Benevento, a cura di L. A. Berto, Napoli, Liguori, 2013.Parte seconda: V. Loré, Sulle istituzioni nel Mezzogiorno longobardo. Proposta di un modello, in "Storica", 29 (2004), pp. 27-55; V. Loré , Beni principeschi e partecipazione al potere nel Mezzogiorno longobardo, in Italia, 888-962: una svolta?, a cura di M. Valenti, C. Wickham, Turnhout, Brepols, 2013, pp. 15-40; A. Di Muro, Le contee longobarde e l'origine delle signorie territoriali nel Mezzogiorno, in "Archivio Storico per le province napoletane", 128 (2010), pp. 1-70; V. Loré, L'aristocrazia salernitana nell'XI secolo, in Salerno nel XII secolo. Istituzioni, società, cultura, a cura di P. Delogu, P. Peduto, Salerno, 2004, pp. 81-102; V. Loré, Limiti di una tradizione documentaria. I conti, le chiese, la città (Salerno, IX-XI secolo), in "Quaderni storici", 52/1, 2017, pp. 209-234; dossier di fonti analizzate a lezione. Tutti gli studenti, frequentanti e non, sono tenuti a concordare con il docente alcune altre letture, tratte dalla bibliografia di riferimento o da altri testi.
Bibliografia Di Riferimento
P. Delogu, Mito di una città meridionale (Salerno, sec. VIII-XI), Napoli, Liguori, 1977. A. Di Muro, Economia e mercato nel Mezzogiorno longobardo (secc. VIII-XI), Salerno, Laveglia-Carlone, 2009. V. Loré, Limiti di una tradizione documentaria. I conti, le chiese, la città (Salerno, IX-XI secolo), in "Quaderni Storici", 52/1, pp. 209-234. H. Taviani-Carozzi, La principauté lombarde de Salerne (IXe-XIe). Pouvoir et societé en Italie lombarde méridionale, Roma, Ecole Française de Rome, 1991. A. Thomas, Jeux Lombards: alliances, parenté et politique en Italie méridionale de la fin du VIIIe siècle à la conquête normande, Roma, Ecole Française de Rome, 2016.Modalità Erogazione
Lezioni frontali, in aula o da remoto in base alle disposizioni covid-19, con analisi partecipata di documenti e testi storiografici.Modalità Valutazione
Esame orale, con domande mirate a valutare la conoscenza del programma d'esame e le competenze in materia di contestualizzazione delle fonti e della storiografia. Sono previste relazioni degli studenti, in forma scritta o orale, valide come parti dell'esame. scheda docente materiale didattico
Il corso si propone di analizzare, con ricorso diretto alle fonti e alla storiografia, i rapporti fra poteri principeschi e società nel Mezzogiorno longobardo, dal principato di Arechi (774) fino all'XI secolo: rapporti fra principi e aristocrazia, basi economiche del potere, relazioni fra città e territorio.
Parte seconda: V. Loré, Sulle istituzioni nel Mezzogiorno longobardo. Proposta di un modello, in "Storica", 29 (2004), pp. 27-55; V. Loré , Beni principeschi e partecipazione al potere nel Mezzogiorno longobardo, in Italia, 888-962: una svolta?, a cura di M. Valenti, C. Wickham, Turnhout, Brepols, 2013, pp. 15-40; A. Di Muro, Le contee longobarde e l'origine delle signorie territoriali nel Mezzogiorno, in "Archivio Storico per le province napoletane", 128 (2010), pp. 1-70; V. Loré, L'aristocrazia salernitana nell'XI secolo, in Salerno nel XII secolo. Istituzioni, società, cultura, a cura di P. Delogu, P. Peduto, Salerno, 2004, pp. 81-102; V. Loré, Limiti di una tradizione documentaria. I conti, le chiese, la città (Salerno, IX-XI secolo), in "Quaderni storici", 52/1, 2017, pp. 209-234; dossier di fonti analizzate a lezione. Tutti gli studenti, frequentanti e non, sono tenuti a concordare con il docente alcune altre letture, tratte dalla bibliografia di riferimento o da altri testi.
Programma
Mezzogiorno longobardo. Poteri e società nei secoli IX-XI (prima e seconda parte).Il corso si propone di analizzare, con ricorso diretto alle fonti e alla storiografia, i rapporti fra poteri principeschi e società nel Mezzogiorno longobardo, dal principato di Arechi (774) fino all'XI secolo: rapporti fra principi e aristocrazia, basi economiche del potere, relazioni fra città e territorio.
Testi Adottati
Parte prima: G. Zornetta, Italia meridionale longobarda. Competizione, conflitto e potere politico a Benevento (secoli VIII-IX), Roma, Viella, 2020, capitoli 2, 3, 4; V. Loré, Uno spazio instabile. Capua e i suoi conti nella seconda meta del IX secolo, in Les élites et leurs espaces. Mobilité, rayonnement, domination (du VIe au XIe siècle), a cura di P. Depreux, F. Bougard, R. Le Jan, Turnhout, Brepols, 2007, pp. 341-360; Idem, Genesi e forme di uno spazio politico: Capua nell’alto Medioevo, in Felix Terra. Capua e la Terra di Lavoro in età longobarda, Atti del convegno internazionale (Capua-Caserta, 4-7 giugno 2015), a cura di F. Marazzi, Cerro al Volturno, Volturnia, 2017, pp. 53-64; V. Loré, La chiesa del principe. S. Massimo di Salerno nel quadro del Mezzogiorno longobardo, in Ricerca come incontro. Archeologi, paleografi e storici per Paolo Delogu, a cura di G. Barone, A. Esposito, C. Frova, Roma, Viella, 2013, pp. 103-124; dossier di fonti analizzate a lezione. Gli studenti non frequentanti sostituiranno lo studio del dossier con Erchemperto, Piccola storia dei Longobardi di Benevento, a cura di L. A. Berto, Napoli, Liguori, 2013.Parte seconda: V. Loré, Sulle istituzioni nel Mezzogiorno longobardo. Proposta di un modello, in "Storica", 29 (2004), pp. 27-55; V. Loré , Beni principeschi e partecipazione al potere nel Mezzogiorno longobardo, in Italia, 888-962: una svolta?, a cura di M. Valenti, C. Wickham, Turnhout, Brepols, 2013, pp. 15-40; A. Di Muro, Le contee longobarde e l'origine delle signorie territoriali nel Mezzogiorno, in "Archivio Storico per le province napoletane", 128 (2010), pp. 1-70; V. Loré, L'aristocrazia salernitana nell'XI secolo, in Salerno nel XII secolo. Istituzioni, società, cultura, a cura di P. Delogu, P. Peduto, Salerno, 2004, pp. 81-102; V. Loré, Limiti di una tradizione documentaria. I conti, le chiese, la città (Salerno, IX-XI secolo), in "Quaderni storici", 52/1, 2017, pp. 209-234; dossier di fonti analizzate a lezione. Tutti gli studenti, frequentanti e non, sono tenuti a concordare con il docente alcune altre letture, tratte dalla bibliografia di riferimento o da altri testi.
Bibliografia Di Riferimento
P. Delogu, Mito di una città meridionale (Salerno, sec. VIII-XI), Napoli, Liguori, 1977. A. Di Muro, Economia e mercato nel Mezzogiorno longobardo (secc. VIII-XI), Salerno, Laveglia-Carlone, 2009. V. Loré, Limiti di una tradizione documentaria. I conti, le chiese, la città (Salerno, IX-XI secolo), in "Quaderni Storici", 52/1, pp. 209-234. H. Taviani-Carozzi, La principauté lombarde de Salerne (IXe-XIe). Pouvoir et societé en Italie lombarde méridionale, Roma, Ecole Française de Rome, 1991. A. Thomas, Jeux Lombards: alliances, parenté et politique en Italie méridionale de la fin du VIIIe siècle à la conquête normande, Roma, Ecole Française de Rome, 2016.Modalità Erogazione
Lezioni frontali, in aula o da remoto in base alle disposizioni covid-19, con analisi partecipata di documenti e testi storiografici.Modalità Valutazione
Esame orale, con domande mirate a valutare la conoscenza del programma d'esame e le competenze in materia di contestualizzazione delle fonti e della storiografia. Sono previste relazioni degli studenti, in forma scritta o orale, valide come parti dell'esame.