Promuovere, negli studenti, una conoscenza del quadro storico ed epistemologico relativo alle scienze dell’educazione, con riferimento particolare alle problematiche relative ai processi di formazione, socializzazione, inclusione/esclusione sociale. Ma tenendo conto della radice psico-affettiva che si pone alla base di ogni processo di interazione sociale, sempre entro un’ottica di possibile integrazione/inclusione.
Approfondimento e analisi del tema concernente la dimensione della cura, in parti-colare il modello della “cura di sé”, oggi al centro della riflessione pedagogico-educativa.
Promuovere l’acquisizione di strategie d’intervento, sul fronte didattico, terapeutico, pedagogico-educativo, volte ad agire in maniera adeguata ed efficace sul terreno del disagio psichico, della esclusione-marginalizzazione sociale, attivando “politi-che” educative di soggettivizzazione emancipativa e di cura.
Con lo studio dell’insegnamento di MODELLI EDUCATIVI PER L’ INTEGRAZIONE , lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
acquisire una conoscenza adeguata ed ampia riguardo alla dimensione pedagogi-co-educativa nelle sue componenti (scienze ausiliari) di matrice psicologica, socio-logica e, in particolare, socio-psico-sanitaria, in misura tale da poter sviluppare ca-pacità analitiche ed ermeneutiche aventi come oggetto i processi di formazione, di socializzazione, di integrazione sociale e relazionale, che vedono impegnati sog-getti/persone entro prospettive di cura.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Promuovere capacità di tradurre quanto contenuto negli orientamenti teorici di rife-rimento in strategie e metodologie d’intervento; capacità di innescare modelli opera-tivi improntati alla ricerca-azione; incrementare attitudini non soltanto cognitive, bensì anche empatico-relazionali, volte alla implementazione di relazioni educative-terapeutiche efficaci.
In termini di autonomia di giudizio:
l’attivazione di attitudini di pensiero e di analisi contrassegnate da un habitus di ri-flessività critica, nonché da una capacità di lettura/interpretazione di problematiche attinenti al disagio psichico, affettivo, relazionale, entro contesti e dinamiche familia-ri, scolastici, sociali, al fine di individuare nessi, correlazioni, situazioni patogeneti-che.
In termini di abilità comunicative:
promuovere l’ampliamento di un lessico pedagogico declinato sul versante della dimensione clinica della cura di sé, favorendo la capacità di lavoro di gruppo fina-lizzato a pratiche terapeutico-educative.
In termini di capacità di apprendimento:
favorire l’acquisizione di habitus e stili di apprendimento all’insegna della metaco-gnizione, della riflessività critica, della trasferibilità di nozioni, concetti e idee in re-lazione a peculiari e specifiche situazioni problematiche oggetto di analisi e inter-vento.
Approfondimento e analisi del tema concernente la dimensione della cura, in parti-colare il modello della “cura di sé”, oggi al centro della riflessione pedagogico-educativa.
Promuovere l’acquisizione di strategie d’intervento, sul fronte didattico, terapeutico, pedagogico-educativo, volte ad agire in maniera adeguata ed efficace sul terreno del disagio psichico, della esclusione-marginalizzazione sociale, attivando “politi-che” educative di soggettivizzazione emancipativa e di cura.
Con lo studio dell’insegnamento di MODELLI EDUCATIVI PER L’ INTEGRAZIONE , lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
acquisire una conoscenza adeguata ed ampia riguardo alla dimensione pedagogi-co-educativa nelle sue componenti (scienze ausiliari) di matrice psicologica, socio-logica e, in particolare, socio-psico-sanitaria, in misura tale da poter sviluppare ca-pacità analitiche ed ermeneutiche aventi come oggetto i processi di formazione, di socializzazione, di integrazione sociale e relazionale, che vedono impegnati sog-getti/persone entro prospettive di cura.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Promuovere capacità di tradurre quanto contenuto negli orientamenti teorici di rife-rimento in strategie e metodologie d’intervento; capacità di innescare modelli opera-tivi improntati alla ricerca-azione; incrementare attitudini non soltanto cognitive, bensì anche empatico-relazionali, volte alla implementazione di relazioni educative-terapeutiche efficaci.
In termini di autonomia di giudizio:
l’attivazione di attitudini di pensiero e di analisi contrassegnate da un habitus di ri-flessività critica, nonché da una capacità di lettura/interpretazione di problematiche attinenti al disagio psichico, affettivo, relazionale, entro contesti e dinamiche familia-ri, scolastici, sociali, al fine di individuare nessi, correlazioni, situazioni patogeneti-che.
In termini di abilità comunicative:
promuovere l’ampliamento di un lessico pedagogico declinato sul versante della dimensione clinica della cura di sé, favorendo la capacità di lavoro di gruppo fina-lizzato a pratiche terapeutico-educative.
In termini di capacità di apprendimento:
favorire l’acquisizione di habitus e stili di apprendimento all’insegna della metaco-gnizione, della riflessività critica, della trasferibilità di nozioni, concetti e idee in re-lazione a peculiari e specifiche situazioni problematiche oggetto di analisi e inter-vento.
scheda docente materiale didattico
Il presente programma di studio procede e si articola a partire dal riconoscimento del fatto che la dimensione educativa rechi in sé una esigenza volta a favorire, promuovere e attivare processi di integrazione della persona all’interno dei contesti familiari, scolastici, sociali, culturali, storico-politici di riferimento. Una integrazione che si accompagni, peraltro, alla considerazione della crucialità relativa alle dinamiche psico-affettive che caratterizzano il processo di sviluppo identitario, di alfabetizzazione emotiva, di costruzione di legami affettivi e interpersonali, come pure di incontro e dialogo all’interno dello spazio sociale e comunicativo condiviso. Integrazione, dunque, che, tuttavia, non deve esaurirsi entro dinamiche di assimilazione passiva, di conformazione omologante, di spossessamento e perdita di sé. Centrale, entro tale quadro, la nozione di "cura" (vedi il testo di Giosi), quale categoria/strategia pedagogico-educativa volta a promuovere processi e percorsi di autoanalisi, coscientizzazione, costruzione di relazioni significative per la persona.All'interno di uno spazio pubblico, politico, entro una prospettiva di giustizia sociale, di riconoscimento di diritti delle persone aventi differenti gradi di integrità psico-fisica, la questione della cura si lega, in maniera essenziale, alle problematiche attinenti al tema della dipendenza, della vulnerabilità, dell' autonomia, del riconoscimento.
M. Striano (a cura di), Pratiche educative per l'inclusione sociale, Franco Angeli, 2016.
D. Le Breton, Antropologia del dolore, Meltemi, 1996.
I. Illich, Nemesi medica. L'espropriazione della salute, RED Edizioni, 2013 (oppure, a scelta: S. Benhabib, Cittadini globali. Cosmopolitismo e democrazia, Il Mulino, Bologna, 2008)
Programma
Pedagogia della cura, pratiche educative per i diritti e per l'inclusione.Il presente programma di studio procede e si articola a partire dal riconoscimento del fatto che la dimensione educativa rechi in sé una esigenza volta a favorire, promuovere e attivare processi di integrazione della persona all’interno dei contesti familiari, scolastici, sociali, culturali, storico-politici di riferimento. Una integrazione che si accompagni, peraltro, alla considerazione della crucialità relativa alle dinamiche psico-affettive che caratterizzano il processo di sviluppo identitario, di alfabetizzazione emotiva, di costruzione di legami affettivi e interpersonali, come pure di incontro e dialogo all’interno dello spazio sociale e comunicativo condiviso. Integrazione, dunque, che, tuttavia, non deve esaurirsi entro dinamiche di assimilazione passiva, di conformazione omologante, di spossessamento e perdita di sé. Centrale, entro tale quadro, la nozione di "cura" (vedi il testo di Giosi), quale categoria/strategia pedagogico-educativa volta a promuovere processi e percorsi di autoanalisi, coscientizzazione, costruzione di relazioni significative per la persona.All'interno di uno spazio pubblico, politico, entro una prospettiva di giustizia sociale, di riconoscimento di diritti delle persone aventi differenti gradi di integrità psico-fisica, la questione della cura si lega, in maniera essenziale, alle problematiche attinenti al tema della dipendenza, della vulnerabilità, dell' autonomia, del riconoscimento.
Testi Adottati
M. Giosi, Pedagogia della cura e integrazione sociale, Roma, Anicia, 2019.M. Striano (a cura di), Pratiche educative per l'inclusione sociale, Franco Angeli, 2016.
D. Le Breton, Antropologia del dolore, Meltemi, 1996.
I. Illich, Nemesi medica. L'espropriazione della salute, RED Edizioni, 2013 (oppure, a scelta: S. Benhabib, Cittadini globali. Cosmopolitismo e democrazia, Il Mulino, Bologna, 2008)
Modalità Erogazione
L'esame si articolerà attraverso una serie di domande sui testi previsti dal programma. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare si applicheranno le modalità di insegnamento/valutazione a distanza.Modalità Valutazione
La valutazione espressa terrà conto: della capacità da parte dello studente di rispondere alle donde poste; della valutazione delle competenze logiche e linguistiche dimostrate; della capacità di contestualizzazione storico-educativa di autori, temi e opere. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare si applicheranno le modalità di insegnamento/valutazione a distanza.