Prof. MARCO GIOSI
Qualifica | Professore Ordinario |
Settore Scientifico Disciplinare | M-PED/01 |
Cellulare aziendale | 81195 |
marco.giosi@uniroma3.it | |
Indirizzo | via del Castro Pretorio 20 |
Struttura/Afferenza |
|
Per telefonare da un edificio dell'Ateneo all'altro SE il numero unico inizia con "06 5733xxxx" basta comporre le ultime quattro cifre del numero esteso.
Ricevimento e materiale didattico
Materiale Didattico 2023/2024
- Filosofia dell'educazione Moodle - Teams - Stream
- LABORATORIO DI PEDAGOGIA GENERALE Moodle - Teams - Stream
- MODELLI EDUCATIVI PER L'INTEGRAZIONE Moodle - Teams - Stream
- PEDAGOGIA GENERALE Moodle - Teams - Stream
- PEDAGOGIA GENERALE Moodle - Teams - Stream
Materiale Didattico 2022/2023
- Filosofia dell'educazione Moodle - Teams - Stream
- LABORATORIO DI PEDAGOGIA GENERALE Moodle - Teams - Stream
- MODELLI EDUCATIVI PER L'INTEGRAZIONE Moodle - Teams - Stream
- PEDAGOGIA GENERALE Moodle - Teams - Stream
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Ricevimento
Comunicazione per gli studenti/studentesse del corso di Filosofia dell'Educazione 2023/2024 (Edu Form), Prof. Giosi, II semestre
Gentili studentesse/studenti, qui di seguito il programma e i testi d'esame. Per chiarimenti o dubbi potete contattarmi sulla email: marco.giosi@uniroma3.it
Programma
Il principio narrativo-autobiografico come paradigma pedagogico-educativo.
La scrittura autobiografica, la narrazione di sé, appaiono ricche di implicazioni formative, emancipative, riflessivo-critiche. Alla base di esse, possiamo individuare un bisogno radicale di espressione di sé, un "darsi forma", un rendersi riconoscibili, a sé stessi e agli altri, facendo, quindi, del "riconoscimento" una categoria-chiave dello sviluppo identitario, che chiama in causa la natura intimamente sociale, relazionale (e, come vedremo, politica) di ogni narrazione "privata", individuale, intima. L'autobiografia è, dunque, per prima cosa "bisogno", ma anche, poi, metodo e modello. E tale è diventato all'interno delle pratiche pedagogiche e formative che, negli ultimi decenni, hanno preso corpo, proprio a partire dalla dimensione quotidiana, "anonima" del raccontarsi. Si pensi all'esperienza degli Archivi della memorialistica a Pieve Santo Stefano, fino alla Libera Università dell' Autobiografia, presso Anghiari. Siamo, quindi, anche sul terreno della educazione degli adulti, e il riferimento a Malcolm Knowles è d'obbligo, ma siamo anche sul terreno delle esperienze sociali, storiche e politiche di grande significato, che, nel corso del Novecento ed oltre, hanno contrassegnato la nostra storia. Sia quelle che rimandano alla sociologia americana della Scuola di Chicago (si pensi agli studi sugli "Hobos" di Anderson, o sulle "gang" giovanili di Cohen e Trasher, o sui migranti, di Thomas e Znaniecki, etc.), sia quelle connesse alla cultura afroamericana negli U.S.A. (dalle ricerche etnoantropologiche sulla musica blues e sui bluesmen di Alan Lomax, fino alle espressioni più dirette ed emblematiche della rivendicazione identitaria e politica: vedi l' Autobiografia di Malcolm X) o alle culture dei nativi indiani (Bruce Trigger tra tutti). Senza dimenticare il cruciale ruolo svolto, in Gran Bretagna, dai sociologi/educatori quali Raymond Williams, Richard Hoggarth, Stuart Hall, fondatori dei "Cultural Studies" (sia riguardo alla nozione di "cultura", sia in merito all' utilizzo del metodo autobiografico, etc.).
Certamente il metodo autobiografico può avere una sua crucialità in ambito professionale-lavorativo, laddove si tratti di "rileggere" sé stessi e il proprio bagaglio di esperienze, conoscenze, competenze, in vista di una ridefinizione di sé sul terreno della "riqualificazione" professionale. Ovvio che tali processi investono, sempre, perlomeno tre aspetti della identità personale: 1)quello , più intimo, connesso alla "rappresentazione di sé", intriso di valenze affettive, cognitive, immaginative, che si gioca sul piano di una dialettica tra ciò che io sono e ciò che vorrei essere, alla luce di ciò che sono stato 2)Quello di natura sociale, relativo a mio "essere per gli altri", e quindi anche a come gli altri vedono me stesso, che si nutre, nell'arco della mia vita, di una serie di aspettative (familiari, sociali, lavorative, etc.) che il mio ambiente sociale di riferimento crea nei miei confronti, e che viene a mia volta recepito da me, sempre entro una dialettica tra adesione/conflitto 3)Quello di matrice eminentemente professionale/lavorativa che, soprattutto nell'attuale condizione "liquida", per dirla con Bauman, segnata dalla flessibilità, precarietà, da dinamiche di mutamento repentine, costringe la persona ad un costante processo di revisione, ri-adattamento e possibili nuovi sviluppi delle conoscenze/competenze acquisiti, in vista di una ridefinizione del proprio ruolo professionale.
Parte Laboratoriale: narrazione, formazione e cinema
L'esperienza che facciamo del cinema, del guardare un film, si inserisce entro uno spazio connotato da profonde e cruciali valenze di formatività. E' uno spazio nel quale la persona può ricreare, sperimentare, rielaborare la realtà, senza rischi e vincoli, all'interno di una dialettica che vive all'insegna di una tensione creativa tra immedesimazione e straniamento, tra illusione e verità, tra apparenza e realtà. Lo schermo cinematografico, del resto, è assimilabile ad uno specchio che riflette, trasfigura, inganna, deforma, inventa, generando un caleidoscopico dinamismo di forme di vita, mostrandoci il mondo e la realtà attraverso un prisma che dissolve e frantuma la nostra visione delle cose per poi ricomporla secondo configurazioni e principi associativi inaspettati e sorprendenti, all'insegna dello stupore e della meraviglia. Le nostre stesse emozioni sono sottoposte a sollecitazioni che provengono dalla nostra attitudine mimetica che ci spinge a riviverle (o a viverle per la prima volta) attraverso le "vite sullo schermo", permettendoci di fare esperienze sentimentali importanti ai fini della elaborazione e costruzione del nostro universo affettivo, dei nostri contenuti di pensiero, del nostro stesso sviluppo identitario e relazionale, del nostro "darci forma". La pressione performativa del film induce nello spettatore la possibilità di provare emozioni, meditare, pensare. Il cinema reca in sé, dunque, un peculiare valore formativo nella misura in cui lavora sulla possibilità di far affiorare i vissuti del soggetto, le complesse dinamiche emozionali, che vengono ad essere sollecitate dal potenziale di fascinazione catartica che il linguaggio filmico reca in sé, sia sul piano narrativo, sia sul piano iconico-immaginativo, rendendone quindi analizzabili e coscientizzabili i contenuti. il cinema mostra il "corso delle cose", mentre le inscrive dentro la costante trasformazione che le anima
Testi
M. Giosi, Alfabeti della polis. L'educazione come spazio narrativo, Roma, Anicia, 2022.
D. Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di sé, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2022 (i primi 8 capitoli).
Un testo a scelta tra: E. Morin, Il cinema o l'uomo immaginario, Raffaello Corina Editore, Milano, 2016 e E. Morin, Sul cinema, Raffaello Cortina, Milano, 2018.
Di entrambi andranno studiate solo alcune parti indicate dal docente
Parte Laboratoriale: visioni, letture e letture di film: due film a scelta tra:
Il posto delle fragole di Ingmar Bergman
Truman Show di Peter Weir
Blade Runner di Ridley Scott
L'attimo fuggente di Peter Weir
Le vite degli altri di Florian Henckel
Ladri di biciclette di Vittorio De Sica
Farenheit 451 di François Truffaut
Arancia Meccanica di Stanley Kubrick
American beauty di Sam Mendes
Un angelo alla mia tavola di Jane Campion
Bellissima di Luchino Visconti
Sweet Sixteen di Ken Loach
Storia di una ladra di libri di Brian Percival
Quadrophenia di Franc Roddam
Gloria di John Cassavetes
Gente comune di Robert Redford
Mignon è partita di Francesca Archibugi
Il signore delle mosche di Peter Brook
Annuncio per gli studenti di Scienze della Formazione Primaria. Si comunica che oggi la prova d'esame di Pedagogia Generale (Canale 2, proff. Giosi e Postiglione), si svolgerà, come già peraltro indicato, presso la piazza telematica di Via Ostiense 133 (e non, quindi, presso Principe Amedeo), con inizio alle ore 11. Grazie.
Prof. Marco Giosi
PROGRAMMA E TESTI DEL CORSO di LAUREA MAGISTRALE "MODELLI EDUCATIVI PER L'INTEGRAZIONE" - 2023-2024 - Prof. GIOSI - Indirizzo: Coordinatore dei servizi educativi e dei servizi sociali LM-50, LM-87 - 22910009
Pedagogia della cura e della vulnerabilità: contesti familiari e problematiche adolescenziali
Il presente programma di studio procede e si articola a partire dal riconoscimento del fatto che la dimensione educativa rechi in sé una esigenza volta a favorire, promuovere e attivare processi di integrazione della persona all’interno dei contesti familiari, scolastici, sociali, culturali, storico-politici di riferimento. Una integrazione che si accompagni, peraltro, alla considerazione della crucialità relativa alle dinamiche psico-affettive che caratterizzano il processo di sviluppo identitario, di alfabetizzazione emotiva, di costruzione di legami affettivi e interpersonali, come pure di incontro e dialogo all’interno dello spazio sociale e comunicativo condiviso. Integrazione, dunque, che, tuttavia, non deve esaurirsi entro dinamiche di assimilazione passiva, di conformazione omologante, di spossessamento e perdita di sé. Centrale, entro tale quadro, la nozione di "cura" (vedi il testo di Giosi), quale categoria/strategia pedagogico-educativa volta a promuovere processi e percorsi di autoanalisi, coscientizzazione, costruzione di relazioni significative per la persona. Cruciali, entro tale nozione di cura, quelle "radici" costituite dalla "vulnerabilità", dal "dolore", dall' "empatia" con particolare riferimento alla condizione degli adolescenti e delle famiglie. Entro una prospettiva pedagogica di cura, infatti, appare evidente come il ridefinirsi, oggi (e già da diversi anni), dello spazio della famiglia, dei relativi ruoli, materno e paterno, delle rappresentazioni sociali di tale ambito, abbia generato una nuova e complessa fenomenologia di problematiche che attengono alla relazione educativa genitori-figli.
I cosiddetti “nuovi genitori” vivono al giorno d’oggi una situazione di spaesamento relazionale. Nel momento in cui, un uomo e una donna, accedono allo stato di paternità/maternità, si ha il costituirsi di una zona d’ombra, all’interno della quale i coniugi si trovano coinvolti in un processo di profonda trasformazione degli schemi comunicativi. Il dato antropologico su cui si fonda l’educare è sotto gli occhi di tutti: la persona umana non è, ma diventa. Per diventare se stessa, la persona ha bisogno di chi l’accompagni in questo percorso, perché non “si diventa” da soli. Il primo “altro” che il neonato incontra in questo suo diventare sono i genitori. Nel corso della storia umana i genitori hanno sempre trasmesso alle generazioni più giovani il loro patrimonio culturale, economico, relazionale; le generazioni più anziane hanno, seppur in modi spesso radicalmente diversi tra loro, espresso una qualche forma di cura nei confronti delle nuove generazioni. Talvolta, e sicuramente sempre più negli ultimi decenni, tale cura è stata intenzionale, ossia i genitori hanno espresso una volontà esplicita di educare i loro figli orientandoli verso i beni, i valori, gli orientamenti propri della loro epoca. Quando il genitore si prende cura del processo di crescita di un figlio in modo consapevole e intenzionale, andando oltre la prassi dell’allevare, che ogni specie animale mette in atto nei confronti dei propri cuccioli, possiamo ritenere che si stia realizzando un atto propriamente educativo. L’educazione è quindi una funzione insita nel familiare, nel processo della trasmissione intergenerazionale. Lavorando su tali questioni, ci imbattiamo subito in una sorta di paradosso: se, da una parte, il compito educativo della famiglia è ritenuto sempre più irrinunciabile, dall’altra si mette sempre più in evidenza l’inadeguatezza della famiglia attuale nell’esercitare questa funzione in maniera efficace.
Al contempo, la stessa condizione dell'adolescente appare, sempre più, esposta a molteplici criticità: forme di dipendenza tossicologica e tecnologica; depressioni giovanili; disturbi dell'alimentazione; ripiegamento sociale; difficoltà che si legano alla "fatica di essere sé stessi".
TESTI:
1)M. Giosi, Le radici pedagogiche della cura. Empatia, Vulnerabilità, Dolore, Roma, Anicia, 2022
2)M.Lancini-L. Cirillo- T. Scodeggio-T. Zanella; L’adolescente. Psicopatologia e psicoterapia evolutiva, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2020 (In alternativa: M.Lancini: Sii te stesso a modo mio. Essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta, Raffaello Cortina, Milano, 2023)
3)L. Pati, Pedagogia della famiglia, Editrice La Scuola, 2014
Laboratorio
4)Un testo di lettura (romanzo, caso clinico, autobiografia), prossimamente indicato dal docente
Marco Giosi
Avviso per gli studenti e studentesse di Scienze della Formazione Primaria in vista dell'esame di Pedagogia Generale (canale 2), Proff. Giosi e Postiglione
Gentili studenti/studentesse,
vi comunico che, nelle date di giugno e luglio e settembre (1 giugno, 28 giugno, 17 luglio, 11 settembre, 29 settembre), si svolgeranno gli appelli previsti. La prova sarà unica, in forma scritta, e sarà svolta nell'aula telematica di Principe Amedeo, con il seguente orario: 9.30-12.30 e, nel caso di un numero elevato di prenotati, con un ulteriore eventuale turno, ore 14-17. Dunque, per ragioni organizzative e mancanza di disponibilità dell'aula telematica nei giorni di maggio, non vi sarà prova orale, almeno per quest'anno. La prova scritta d'esame si articolerà in 8 domande, a risposta aperta, che copriranno l'intero programma svolto, da ottobre 2022 a maggio 2023. Ossia: 1)il testo di Cambi, da me trattato e spiegato; 2)i materiali trattati dal Prof. Postiglione; 3)il testo di Vygotskij; 4)il mio testo, "Alfabeti della Polis".
Grazie
Prof. Marco Giosi
Avviso per gli studenti e studentesse iscritti al Laboratorio di Pedagogia Generale previsto per il giorno 8 marzo (Scienze della Formazione Primaria, Prof. Giosi)
Gentili studentesse e studenti,
visto che un numero sempre più massiccio e crescente di studenti mi sta comunicando l'impossibilità di seguire il laboratorio in presenza, a causa dello sciopero generale dei mezzi previsto per domani, 8 marzo, appunto, mi vedo costretto a modificare, in accordo con la segreteria di Primaria, il programma laboratoriale in questione. Domani svolgerò soltanto due ore introduttive alle tematiche da affrontare. Seguiranno due ulteriori incontri: quello, già previsto, del giorno 15 marzo, sempre di due ore, nel quale, divisi in circa 25 gruppi da 4 studenti ciascuno, comincerete a lavorare sui testi che vi distribuirò (e che, ovviamente, saranno 25 testi differenti); quindi, fisseremo, in data ancora da stabilirsi, un terzo incontro di quattro ore nel quale ascolterò le vostre presentazioni del lavoro svolto. Per quanto concerne la giornata di domani, 8 marzo, sarà data la possibilità di seguire in streaming la lezione (sempre che la tecnologia ci assista: ho i miei dubbi) per coloro che saranno impossibilitati a partecipare, causa sciopero. Vi rammento che il laboratorio è a numero chiuso, lasciando fuori, per via di una tempistica di prenotazione purtroppo implacabile, non pochi studenti. Dunque è auspicata una partecipazione in presenza, per domani. Lo streaming è una extrema ratio, unicamente per chi realmente impossibilitato a raggiungere la sede universitaria nel giorno di domani. Il mio insegnamento e il laboratorio, di norma, non prevede tale possibilità.
Grazie per l'attenzione
Marco Giosi
Avviso per gli studenti e studentesse di Edu Form: Corso di Filosofia dell' Educazione, 2022-2023, Prof. Marco Giosi
Gentili studentesse e studenti, il corso avrà inizio con la lezione del giorno 6 marzo, ore 14-16. Le lezioni si terranno nei seguenti giorni:
lunedì ore 14-16
martedì ore 11-13
Qui, di seguito, il programma:
Il Corso di quest'anno verterà sul trinomio dialogo/humanitas/narrazione, all’insegna di una riflessione filosofico-educativa in merito all’abitare la dimensione dell’umano, nell’odierna “età della tecnica”.
Il principio pedagogico-educativo che si pone alla base del presente corso, è quello del dialogo: Dialogo come fondamento della stessa relazione educativa; tale dialogare appartiene alla natura intima del pensare, del conoscere, dell'apprendere e dell'insegnare. Il testo di Marco Giosi, “Alfabeti della polis. L’educazione come spazio narrativo”, intende offrire chiavi di lettura e di interpretazione di questioni che toccano l'attuale condizione educativa: l'educazione alla cittadinanza; i processi di alfabetizzazione della persona, tra oralità, scrittura, lettura; lo studio dei classici; l’analisi dell’ esperienza estetica sul fronte del "simbolico"; l'analisi dell'impatto dei media e delle nuove tecnologie elettronico-digitali sui processi cognitivi, percettivi, emotivi e immaginativi della persona del bambino/adolescente. La riflessione filosofico-educativa sui saperi dell’educazione e sullo stesso statuto epistemologico della disciplina.
L'altro testo di Giosi, ossia "Le radici pedagogiche della cura: Empatia, Vulnerabilità, Dolore", fa riferimento alla crucialità della cura come attitudine costitutiva dell’antropologia della persona umana, assumendo una cruciale rilevanza etico-politica soprattutto in riferimento al tema della vulnerabilità del soggetto/ persona, della sua dipendenza dalle cure altrui, del necessario e dovuto riconoscimento sociale e giuridico nei confronti della sua peculiare condizione. All’interno di uno spazio pubblico, politico, entro una prospettiva di giustizia sociale, di riconoscimento di diritti delle persone aventi differenti gradi di integrità psico-fisica, la questione della cura si lega, in maniera essenziale, alle problematiche attinenti al tema della dipendenza, della vulnerabilità, dell’autonomia, del riconoscimento.
Lo studio del testo di Jean Paul Sartre, “L’esistenzialismo è un umanismo”, costituisce un richiamo ad un “impegno” personale, etico, che concepisce l’uomo come “costruttore” di un umanismo attraverso scelte e pratiche di reciproco riconoscimento interumano, senza “garanzie” di ordine divino o trascendente
Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia", in riferimento a quanto indicato nel Decreto 378/2018, allegato B.
Avviso per gli studenti e le studentesse di Scienze della Formazione Primaria, Insegnamento di Pedagogia Generale, canale 2, tenuto dai Proff. Giosi e Postiglione
Gentili studentesse e studenti,
io e il Prof. Postiglione vi comunichiamo che la prova di valutazione scritta relativa all' Insegnamento di Pedagogia Generale (canale 2) 2022-2023, nell' ambito del Corso di Scienze della Formazione Primaria, avrà luogo il giorno 24 febbraio, nell' Aula Magna, col seguente orario: ore 9.30-12.00. La prova (che, come dettovi all'inizio del Corso, non avrà valore di esonero) si articolerà attraverso una serie di domande a risposta aperta che verteranno sul "Manuale di Storia della Pedagogia" di Franco Cambi (con la specificazione dei capitoli da studiare, già inviatavi e consultabile qui su Formonline, tra i materiali didattici) e sui materiali oggetto dell'insegnamento svolto dal Prof. Postiglione, da ottobre a dicembre 2022.
Si tratterà di una prova scritta, su cartaceo. Saremo il Prof. Postiglione ed io a distribuirvi, pochi minuti prima delle 9.30 del 24, i relativi moduli con le domande annesse.
Per coloro che si troveranno nell'impossibilità di essere presenti il giorno 24 febbraio, la prova scritta in questione verrà cumulata con quella prevista per la fine di maggio. Ovviamente la vostra presenza è fortemente raccomandata.
Un cordiale saluto
Marco Giosi e Rocco Postiglione
Avviso per gli studenti/studentesse di Pedagogia Generale (Edu Nido A-L), Prof. Giosi, 2022-2023
Gentili studentesse e studenti, ai fini di un definitivo chiarimento in merito al programma d'esame relativo a Pedagogia Generale (A-L), Corso di Edu Nido, di cui sono il titolare, vi fornisco, per l'ennesima volta, le seguenti indicazioni (peraltro già fornitevi da tempo), valide sia per le studentesse/studenti del primo anno, sia per coloro che decideranno di portare il vecchio programma (a partire dal 2020/2021):
Per gli studenti del primo anno, 2022-2023:
1)F. Cambi: Pedagogie del Novecento
Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 11, 12, 14 oltre, naturalmente, all' Introduzione.
2) B. Bettelheim: Un genitore quasi perfetto
I primi 20 capitoli
3)L. Vygotskij: Il processo cognitivo
Capitoli 1, 6, 7 (questo terzo capitolo è di sola lettura, visto che non ho avuto la possibilità di spiegarlo a lezione)
4) Inoltre, come lettura, il testo di R. Sardelli- M. Fiorucci: Dalla parte degli ultimi (lettura obbligatoria per l'esame)
5) Per la parte laboratoriale, diretta dalla Prof.ssa Stillo:
1) M. Amadini- A. Bobbio - A.Bondioli - E. Musi, Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Morcelliana, Brescia, 2022 (Parti indicate per lo studio: seconda parte: solo introduzione e terzo capitolo; terza parte interamente).
2) Due documenti ministeriali di supporto
A) Adozione degli “Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia” https://www.miur.gov.it/documents/20182/6735034/Decreto+Ministeriale+n.+43+del+24+febbraio +2021.pdf/33a0ba6d-6f99-b116-6ef7-f6a417e0dabe?t=1648550954343
B) Adozione delle “Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei” https://www.istruzione.it/sistema-integrato 06/allegati/decreto%20ministeriale%2022%20novembre%202021,%20n.%20334.pdf
Per coloro che decidono di portare il vecchio programma (a partire dal 2019-2020):
1)F. Cambi: Pedagogie del Novecento
Tutto
2) A. Bondioli- D. Savio, Educare l'infanzia, Carocci, Roma, 2018
Tutto
3) R. Sardelli- M. Fiorucci, Dalla parte degli ultimi. Una scuola popolare tra le baracche di Roma, Donzelli Editore, 2020.
Tutto
4) Per la parte laboratoriale: B. Bettelheim: Un genitore quasi perfetto
Tutto
Domanda: perchè nel vecchio programma sia il testo di Cambi, sia quello della Bondioli e sia quello di Bettelheim vanno portati per intero (mentre nel nuovo no, Bondioli a parte, che non figura più)? Per compensare il testo in più (quello di Vygotskij) che invece è presente nel nuovo programma. Al contempo il testo di R. Sardelli - M.Fiorucci, obbligatorio come testo di studio nel vecchio programma, nel nuovo programma 2022/2023 figura come testo d'esame, sia pure di sola lettura (obbligatoria però), sempre ai fini di un riequilibrio tra i due programmi.
Grazie
Prof. Marco Giosi
Avviso per studentesse/studenti del corso di Pedagogia Generale (A-L) su Edu Nido, 2022-2023 - Prof. Giosi
Gentili studentesse e studenti,
riguardo al testo di L. Vygotskij, vi comunico che, mentre i capitoli 1 e 6 saranno obbligatori, ai fini dell'esame, il capitolo 7 sul gioco sarà di sola lettura (come comunicatovi già su Formonline). Nella sostanza, facoltativo ai fini dell'esame, seppur consigliato.
Grazie
Marco Giosi
Avviso per gli studenti/studentesse di Pedagogia Generale (Edu Nido A-L), Prof. Giosi
Gentili studentesse e studenti, ecco, come peraltro già anticipatovi a lezione, il programma che dovrete portare all'esame di Pedagogia Generale, 2022-2023, A-L :
F. Cambi: Pedagogie del Novecento
Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 11, 12, 14 oltre, naturalmente, all' Introduzione.
B. Bettelheim: Un genitore quasi perfetto
I primi 20 capitoli
L. Vygotskij: Il processo cognitivo
Capitoli 1, 6, 7
A questo andranno aggiunte le parti del libro di Amadini/Bobbio/Bondioli: Itinerari di pedagogia dell'infanzia, relative al laboratorio da 3 CFU, indicatevi dalla Prof. ssa Stillo.
Inoltre, come lettura, il testo di R. Sardelli- M. Fiorucci: Dalla parte degli ultimi (lettura obbligatoria per l'esame)
Grazie
Prof. Marco Giosi
Avviso per gli studenti/studentesse di Pedagogia Generale (Edu Nido A-L), Prof. Giosi
Gentili studentesse e studenti, la lezione di domani (l'ultima), terminerà con anticipo (verso le 12 circa), per il sovrapporsi dell'ultimo Consiglio di Dipartimento annuale. Termineremo con Vygotskij ma, in ogni caso, integrerò con file audio successivi asincroni (su Formonline) eventuali parti del testo che non riuscirò a spiegare. Vi fornirò, inoltre, entro massimo due giorni, le indicazioni complete relativamente a quali parti dei testi del programma portare.
Grazie
Marco Giosi
Avviso modifica lezione Modelli Educativi per l'integrazione, Prof. Giosi, per il giorno 23 novembre, mercoledì
Gentili studentesse,
scusandomi per la comunicazione un po' tardiva, vi comunico che questo prossimo mercoledì 23, la nostra lezione avrà luogo si, ma dalle 12 alle 13. Al solito, vi è sovrapposizione con il Consiglio di Dipartimento e, stavolta, dovrò trattenermi più a lungo rispetto alla volta scorsa.
Ci vediamo comunque alle 12
Grazie
MG
Avviso per le studentesse/studenti di Modelli Educativi: la lezione di oggi, 26 ottobre, avrà inizio alle ore 11 e 30 e terminerà regolarmente alle 13. Il ritardo è dovuto alla mia necessaria partecipazione al Consiglio di Dipartimento di ateneo. Grazie
Marco Giosi
Avviso agli studenti ("vecchi" e nuovi) del Corso di Modelli Educativi per l'Integrazione, da me diretto: per coloro che intendano portare programmi delle scorse annualità (non oltre i tre anni), già nelle sessioni di esami prossime del 2023 e oltre, è obbligatorio portare il testo: M. Giosi, Le radici pedagogiche della cura. Empatia, Vulnerabilità, Dolore, Anicia, Roma, 2022, che supera il precedente "Pedagogia della cura e integrazione sociale" (che, dunque, NON può essere portato all'esame). Per i restanti testi, non vi sono controindicazioni, se non quelle relative al limite dei tre anni.
Grazie
Marco Giosi
Corso di Pedagogia Generale su Scienze della Formazione Primaria 2022-2023: Proff. Marco Giosi e Rocco Postiglione (Canale 2)
Si avvisano i gentili studenti/studentesse che la prima lezione avrà luogo martedì 4 ottobre, ore 9-11
Grazie
Prof. Marco Giosi
Corso di Pedagogia Generale Edu Nido (A-L) 2022-2023, Prof. Marco Giosi
Si avvisano i gentili studenti/studentesse che la prima lezione del Corso avrà luogo martedì 4 ottobre, dalle ore 11 alle ore 13. Ecco gli orari settimanali:
martedì ore 11-13 (Prof. Giosi)
mercoledì ore 12-14 (Laboratorio Dott.ssa Stillo)
giovedì ore 10-11 (Prof. Giosi)
Grazie
Marco Giosi
Prof. Marco Giosi: Corso di Modelli Educativi per l'integrazione 2022-2023
Si avvisano i gentili studenti/studentesse che la prima lezione del corso si svolgerà mercoledì 5 ottobre, dalle ore 11 alle ore 13. L'orario sarà il medesimo anche per il giovedì e il venerdì
Grazie
Marco Giosi
Corso di Pedagogia Generale (A-L) - Educatore di nido e dei servizi per l'infanzia
2022-2023 - Prof. Marco Giosi
16 settembre 2022; Avviso importante agli studenti:
Gentili studentesse e studenti, vengo a integrare programma e testi d'esame, riguardanti il Corso di Pedagogia Generale (A-L) su Edu Nido 2022-2023, di cui sarò il titolare a partire da ottobre 2022.
Le integrazioni concernono, essenzialmente, il testo di Bruno Bettelheim, "Un genitore quasi perfetto", in merito al quale, nelle parti del programma qui di seguito esposte, potrete leggere alcune brevi note introduttive.
Programma Pedagogia Generale (A-L) 2022-2023 (Prof. Marco Giosi)
Il presente Corso di Pedagogia Generale intende mettere a fuoco alcune cruciali problematiche relative alla dimensione pedagogico-educativa nella sua complessa articolazione di temi, questioni e problemi quanto mai attuali.
Prima Parte: Introduzione storica alla Pedagogia Generale e alle sue nozioni basilari
1) L'analisi e l'approfondimento delle fondamentali tematiche relative a categorie-chiave quali educazione, formazione, pedagogia, istruzione.
2) Quanto mai cruciale è la questione riguardante l'origine, la natura e il significato delle Scienze dell' Educazione. Queste si sono venute affermando, nel corso del Novecento, all'interno di una crescita progressiva e costante, in particolare negli ultimi decenni, nel momento in cui si è andata evidenziando una conversione definitiva e totale della Pedagogia nelle Scienze dell’Educazione. Nell' attuale condizione odierna, infatti, la pedagogia viene a definirsi, sempre di più, attraverso il riferimento a saperi specifici, multidisciplinari, extra-pedagogici: la psicologia, la sociologia, le neuroscienze, la psicoanalisi, l'antropologia, la linguistica, la storia, la filosofia, etc. L' armonizzazione pedagogica dei saperi o Scienze dell’Educazione deve essere, dunque, attivata mediante una riflessività che ponga in evidenza gli elementi peculiari del pedagogico, ossia quell' educare/formare, che opera come datore di senso.
3)Ed è proprio la Pedagogia Generale, intesa nel suo aspetto di riflessione critica, in quanto riflessione sulle problematiche dell’educare e del formare, che è chiamata a svolgere tale azione di coordinamento: sia promuovendo l’elaborazione unitaria delle diverse discipline facenti parte delle Scienze dell’Educazione, sia ponendone in evidenza le dissonanze rispetto al pedagogico, sia orientandosi nel senso di tradurre e integrare linguaggi, metodi e presupposti differenti sul comune terreno che è, per l'appunto, quello attinente all'azione dell' educare e del formare. Nella sostanza, la Pedagogia Generale deve operare una azione che è di:
a)coordinamento tra le diverse discipline settoriali che sono parte delle Scienze dell' Educazione;
b)traduzione di lessici e metodi nati in contesti epistemologici differenti (Psicologia, Psicoanalisi, Sociologia, etc.) sul terreno del "pedagogico";
c)riflessione critica sulle problematiche dell'educare, del formare e del curare, affrontandole "in situazione" (storica, sociale, istituzionale), per generi, per ambiti (familiare, scolastico, etc.), per problemi emergenti (marginalità sociale, immigrazione, differenza sessuale, etc.
d)analisi delle fondamentali antinomie pedagogiche: forma-processo, mente-corpo, identità-differenza, autorità-libertà, razionalità-emozioni, cultura-professione
4)Entro tale prospettiva, il testo di Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, fornirà agli studenti la necessaria e indispensabile introduzione storica relativa proprio alla nascita e allo sviluppo della Pedagogia nel corso del Novecento, nei suoi differenti orientamenti e indirizzi di pensiero (Idealismo, Marxismo, Personalismo, etc.), ben sapendo che la riflessione filosofica sull'educare nasce ben prima, a partire dalla filosofia socratico-platonica, la prima vera forma di Pedagogia critica in assoluto. Ma il testo di Cambi mette in dialogo il sapere pedagogico con la dimensione storica, sociale, politica, economica dell'intero XX secolo, nonché con la storia e lo sviluppo delle Istituzioni Educative riassunte nel trinomio Famiglia, Scuola, Società (e Stato), oltre a proiettare tale sapere pedagogico verso un costante confronto con le grandi questioni sociali tutt'ora aperte: la questione migratoria, le tematiche di giustizia sociale, le problematiche relative al nesso scuola-lavoro, il formarsi all'interno degli attuali ambienti di apprendimento e crescita (a tecnologia avanzata) propri della odierna società della comunicazione, etc.
Seconda Parte: analisi dei processi di sviluppo, cura, e relazione educativa nei bambini da 0 a 6 anni.
L'altro punto cruciale del presente Corso è quello che attiene, in maniera specifica, all'analisi dello sviluppo psico-pedagogico del bambino, da 0 a 6 anni, nonché ai relativi modelli e pratiche di cura.
1) L'approccio qui proposto utilizzerà i più significativi apporti allo studio dei processi di crescita sviluppati dalla Psicologia dell' Età Evolutiva, dalla Psicoanalisi, come pure gli indispensabili contributi offerti da Sociologia, Neuroscienze, Filosofia dell' Educazione, nella convinzione che soltanto entro una prospettiva quanto mai ampia, globale, interdisciplinare (ma sempre entro il pluralismo che è proprio delle Scienze dell'Educazione, come sottolineato) risulti possibile una adeguata e approfondita analisi delle cruciali e peculiari problematiche affrontate.
2) Punto di riferimento essenziale sarà quello costituito dalla Psicologia dell' Età Evolutiva e dai suoi massimi rappresentanti, Piaget e Vygotskij in primis. Sarà soprattutto la concezione psico-pedagogica sviluppata da Lev Vygotskij a costituire il principio-guida del presente Corso, attraverso lo studio del suo testo Il processo cognitivo, opera di cruciale importanza nell'analisi dei processi di sviluppo cognitivo, emozionale, percettivo-sensoriale e immaginativo del bambino, all'interno di una visione dialogica del "darsi forma". Punti focali della prospettiva sviluppata da Vygotskij: a)dialogo b)costruzione sociale dell'apprendimento c)cooperazione reciproca in questo processo di apprendimento d)zona prossimale di sviluppo. Di fondamentale rilievo il ruolo assegnato da Vygotskij (ma, entro una diversa prospettiva, anche da Winnicott), al gioco e alla creatività come fattori primi volti a promuovere pratiche di cura e di insegnamento maggiormente complesse e aperte sul fronte della cruciale esperienza estetica quale fattore centrale nella crescita del bambino.
Sulla base dello studio di questo testo, verranno analizzate le seguenti categorie-chiave relative allo sviluppo del bambino:
sviluppo della percezione e dell'attenzione
padronanza della memoria e del pensiero
relazione tra linguaggio e pensiero
interazione tra apprendimento e sviluppo
ruolo del gioco e della creatività nella crescita del bambino
3) Di fondamentale importanza sarà la tematica costituita dal rapporto madre-bambino, come pure del contesto familiare, genitoriale di riferimento che la Psicoanalisi, in particolare, ha posto nel dovuto rilievo attraverso decenni di ricerche e indagini scientifiche di irrinunciabile valore: dai contributi di René Spitz e Margaret Mahler a quelli di Donald Winnicott e John Bowlby (sempre sullo sfondo della tradizione inaugurata da Freud e diversamente declinata da studiose quali Melanie Klein e Anna Freud, etc.), senza ignorare le preziose suggestioni provenienti dalla Psicologia del Sè, con gli studi di Heinz Kohut e Daniel Stern, in particolare. La Pedagogia, possiamo dire, proprio in virtù di tali apporti e contributi, è giunta ad una comprensione ed analisi assai maggiore dei fenomeni connessi ai processi di sviluppo dei primi anni di vita nell'infanzia, con particolare riferimento alla diade madre-bambino, come detto, nonché alle dinamiche che toccano la costruzione delle relazioni interpersonali, affettive all'interno dei contesti familiari ed entro gli spazi che vedono coinvolte le figure-chiave delle educatrici/educatori, in particolare nel periodo della prima infanzia (ma non solo).
A tale proposito il docente ha inserito il fondamentale testo di una grande figura di psicoanalista e pedagogista del Novecento, Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Questo testo di Bettelheim pone il riconoscimento dell'altrui differenza come valore in sé, da salvaguardare e da riaffermare all'interno della relazione educativa e della stessa riflessione pedagogica. E questo è costantemente posto in evidenza da Bettelheim, lungo l'intero svolgersi del libro, proprio alla luce della tendenza (negativa), presente quasi fisiologicamente nello spazio educativo, a "normalizzare", a "conformare", a "omologare" i comportamenti e i modi d'essere dei bambini, prima, degli adolescenti, poi. E' un testo che ruota attorno al principio del "prendersi cura", partendo dalla centralità riconosciuta all'empatia, come pure alla fragilità e alla vulnerabilità, intese, queste ultime, come aspetti non negativi, ma potenzialmente attivi e costruttivi all'interno della relazione educativa. Un particolare rilievo viene inoltre assegnato, da Bettelheim, alla dimensione del gioco come elemento di basilare importanza ai fini delle crescita e dello sviluppo della persona del bambino.
Testi d'esame
1)F. Cambi, Le Pedagogie del Novecento, Laterza, Roma-Bari, 2005
2) B. Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, MIlano, 2022
3) L.S. Vygotskij, Il processo cognitivo, Bollati Boringhieri, Torino, 2002
Come lettura (obbligatoria ai fini dell'esame):
4)R. Sardelli- M. Fiorucci, Dalla parte degli ultimi. Una scuola popolare tra le baracche di Roma, Donzelli Editore, 2020.
Laboratorio di Pedagogia Generale (A-L) 2022-2023
Dott.ssa Lisa Stillo (3 CFU)
Programma
Il laboratorio si propone di approfondire i temi centrali della pedagogia generale all’interno del contesto del sistema integrato 0-6 attraverso la riflessione e la discussione condivisa dei documenti ministeriali e linee guida, nonché l’approfondimento delle parole chiave che riguardano l’educazione e la cura nei contesti educativi della prima infanzia. Tale lavoro si avvarrà di momenti di dibattito, di lavoro cooperativo e la produzione di materiale scritto e/o multimediale che dia conto del lavoro di approfondimento per l’acquisizione di una terminologia specifica di riferimento, in grado di orientare le conoscenze future. Il laboratorio sarà uno spazio di sperimentazione, in cui gli studenti e le studentesse potranno costruire momenti di scambio, condivisione, domande e proposte di natura teorica e pratica in riferimento agli stimoli proposti.
Testi d'esame
1) M. Amadini- A. Bobbio - A.Bondioli - E. Musi, Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Morcelliana, Brescia, 2022 (Le parti del testo da studiare saranno indicate dalla docente in sede di inaugurazione delle lezioni laboratoriali).
2) Due documenti ministeriali:
A) Adozione degli “Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia” di cui all’articolo 5, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65
B) Adozione delle “Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei” di cui all’articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65
Corso di Pedagogia Generale (A-L) - Educatore di nido e dei servizi per l'infanzia
2022-2023 - Prof. Marco Giosi
4 settembre 2022; Avviso importante agli studenti:
Gentili studentesse e studenti, facendo seguito al mio precedente messaggio, vengo a comunicarvi il Programma d'esame definitivo e i relativi testi d'esame, riguardanti il Corso di Pedagogia Generale (A-L) su Edu Nido 2022-2023.
Come anticipatovi, ne sarò il titolare, a partire da ottobre 2022.
Ecco, qui di seguito, programma e testi:
Programma Pedagogia Generale (A-L) 2022-2023 (Prof. Marco Giosi)
Il presente Corso di Pedagogia Generale intende mettere a fuoco alcune cruciali problematiche relative alla dimensione pedagogico-educativa nella sua complessa articolazione di temi, questioni e problemi quanto mai attuali.
Prima Parte: Introduzione storica alla Pedagogia Generale e alle sue nozioni basilari
1) L'analisi e l'approfondimento delle fondamentali tematiche relative a categorie-chiave quali educazione, formazione, pedagogia, istruzione.
2) Quanto mai cruciale è la questione riguardante l'origine, la natura e il significato delle Scienze dell' Educazione. Queste si sono venute affermando, nel corso del Novecento, all'interno di una crescita progressiva e costante, in particolare negli ultimi decenni, nel momento in cui si è andata evidenziando una conversione definitiva e totale della Pedagogia nelle Scienze dell’Educazione. Nell' attuale condizione odierna, infatti, la pedagogia viene a definirsi, sempre di più, attraverso il riferimento a saperi specifici, multidisciplinari, extra-pedagogici: la psicologia, la sociologia, le neuroscienze, la psicoanalisi, l'antropologia, la linguistica, la storia, la filosofia, etc. L' armonizzazione pedagogica dei saperi o Scienze dell’Educazione deve essere, dunque, attivata mediante una riflessività che ponga in evidenza gli elementi peculiari del pedagogico, ossia quell' educare/formare, che opera come datore di senso.
3)Ed è proprio la Pedagogia Generale, intesa nel suo aspetto di riflessione critica, in quanto riflessione sulle problematiche dell’educare e del formare, che è chiamata a svolgere tale azione di coordinamento: sia promuovendo l’elaborazione unitaria delle diverse discipline facenti parte delle Scienze dell’Educazione, sia ponendone in evidenza le dissonanze rispetto al pedagogico, sia orientandosi nel senso di tradurre e integrare linguaggi, metodi e presupposti differenti sul comune terreno che è, per l'appunto, quello attinente all'azione dell' educare e del formare. Nella sostanza, la Pedagogia Generale deve operare una azione che è di:
a)coordinamento tra le diverse discipline settoriali che sono parte delle Scienze dell' Educazione;
b)traduzione di lessici e metodi nati in contesti epistemologici differenti (Psicologia, Psicoanalisi, Sociologia, etc.) sul terreno del "pedagogico";
c)riflessione critica sulle problematiche dell'educare, del formare e del curare, affrontandole "in situazione" (storica, sociale, istituzionale), per generi, per ambiti (familiare, scolastico, etc.), per problemi emergenti (marginalità sciale, immigrazione, differenza sessuale, etc.
d)analisi delle fondamentali antinomie pedagogiche: forma-processo, mente-corpo, identità-differenza, autorità-libertà, razionalità-emozioni, cultura-professione
4)Entro tale prospettiva, il testo di Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, fornirà agli studenti la necessaria e indispensabile introduzione storica relativa proprio alla nascita e allo sviluppo della Pedagogia nel corso del Novecento, nei suoi differenti orientamenti e indirizzi di pensiero (Idealismo, Marxismo, Personalismo, etc.), ben sapendo che la riflessione filosofica sull'educare nasce ben prima, a partire dalla filosofia socratico-platonica, la prima vera forma di Pedagogia critica in assoluto. Ma il testo di Cambi mette in dialogo il sapere pedagogico con la dimensione storica, sociale, politica, economica dell'intero XX secolo, nonché con la storia e lo sviluppo delle Istituzioni Educative riassunte nel trinomio Famiglia, Scuola, Società (e Stato), oltre a proiettare tale sapere pedagogico verso un costante confronto con le grandi questioni sociali tutt'ora aperte: la questione migratoria, le tematiche di giustizia sociale, le problematiche relative al nesso scuola-lavoro, il formarsi all'interno degli attuali ambienti di apprendimento e crescita (a tecnologia avanzata) propri della odierna società della comunicazione, etc.
Seconda Parte: analisi dei processi di sviluppo, cura, e relazione educativa nei bambini da 0 a 6 anni.
L'altro punto cruciale del presente Corso è quello che attiene, in maniera specifica, all'analisi dello sviluppo psico-pedagogico del bambino, da 0 a 6 anni, nonché ai relativi modelli e pratiche di cura.
1) L'approccio qui proposto utilizzerà i più significativi apporti allo studio dei processi di crescita sviluppati dalla Psicologia dell' Età Evolutiva, dalla Psicoanalisi, come pure gli indispensabili contributi offerti da Sociologia, Neuroscienze, Filosofia dell' Educazione, nella convinzione che soltanto entro una prospettiva quanto mai ampia, globale, interdisciplinare (ma sempre entro il pluralismo che è proprio delle Scienze dell'Educazione, come sottolineato) risulti possibile una adeguata e approfondita analisi delle cruciali e peculiari problematiche affrontate.
2) Punto di riferimento essenziale sarà quello costituito dalla Psicologia dell' Età Evolutiva e dai suoi massimi rappresentanti, Piaget e Vygotskij in primis. Sarà soprattutto la concezione psico-pedagogica sviluppata da Lev Vygotskij a costituire il principio-guida del presente Corso, attraverso lo studio del suo testo Il processo cognitivo, opera di cruciale importanza nell'analisi dei processi di sviluppo cognitivo, emozionale, percettivo-sensoriale e immaginativo del bambino, all'interno di una visione dialogica del "darsi forma". Punti focali della prospettiva sviluppata da Vygotskij: a)dialogo b)costruzione sociale dell'apprendimento c)cooperazione reciproca in questo processo di apprendimento d)zona prossimale di sviluppo. Di fondamentale rilievo il ruolo assegnato da Vygotskij (ma, entro una diversa prospettiva, anche da Winnicott), al gioco e alla creatività come fattori primi volti a promuovere pratiche di cura e di insegnamento maggiormente complesse e aperte sul fronte della cruciale esperienza estetica quale fattore centrale nella crescita del bambino.
Sulla base dello studio di questo testo, verranno analizzate le seguenti categorie-chiave relative allo sviluppo del bambino:
sviluppo della percezione e dell'attenzione
padronanza della memoria e del pensiero
relazione tra linguaggio e pensiero
interazione tra apprendimento e sviluppo
ruolo del gioco e della creatività nella crescita del bambino
3) Di fondamentale importanza sarà la tematica costituita dal rapporto madre-bambino, che la Psicoanalisi, in particolare, ha posto nel dovuto rilievo attraverso decenni di ricerche e indagini scientifiche di irrinunciabile valore: dai contributi di René Spitz e Margaret Mahler a quelli di Donald Winnicott e John Bowlby (sempre sullo sfondo della tradizione inaugurata da Freud e diversamente declinata da studiose quali Melanie Klein e Anna Freud, etc.), senza ignorare le preziose suggestioni provenienti dalla Psicologia del Sè, con gli studi di Heinz Kohut e Daniel Stern, in particolare. La Pedagogia, possiamo dire, proprio in virtù di tali apporti e contributi, è giunta ad una comprensione ed analisi assai maggiore dei fenomeni connessi ai processi di sviluppo dei primi anni di vita nell'infanzia, con particolare riferimento alla diade madre-bambino, come detto.
A tale proposito, il docente fornirà delle dispense che raccoglieranno estratti tratti da testi di Winnicott, Bowlby, Mahler, Spitz, Stern.
Testi d'esame
1)F. Cambi, Le Pedagogie del Novecento, Laterza, Roma-Bari, 2005
2) L.S. Vygotskij, Il processo cognitivo, Bollati Boringhieri, Torino, 2021
3) Dispense fornite dal docente (estratti da Winnicott, Spitz, Mahler, Stern, Bowlby)
Come lettura (obbligatoria ai fini dell'esame):
4)R. Sardelli- M. Fiorucci, Dalla parte degli ultimi. Una scuola popolare tra le baracche di Roma, Donzelli Editore, 2020.
Laboratorio di Pedagogia Generale (A-L) 2022-2023
Dott.ssa Lisa Stillo (3 CFU)
Programma
Il laboratorio si propone di approfondire i temi centrali della pedagogia generale all’interno del contesto del sistema integrato 0-6 attraverso la riflessione e la discussione condivisa dei documenti ministeriali e linee guida, nonché l’approfondimento delle parole chiave che riguardano l’educazione e la cura nei contesti educativi della prima infanzia. Tale lavoro si avvarrà di momenti di dibattito, di lavoro cooperativo e la produzione di materiale scritto e/o multimediale che dia conto del lavoro di approfondimento per l’acquisizione di una terminologia specifica di riferimento, in grado di orientare le conoscenze future. Il laboratorio sarà uno spazio di sperimentazione, in cui gli studenti e le studentesse potranno costruire momenti di scambio, condivisione, domande e proposte di natura teorica e pratica in riferimento agli stimoli proposti.
Testi d'esame
1) M. Amadini- A. Bobbio - A.Bondioli - E. Musi, Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Morcelliana, Brescia, 2022 (Le parti del testo da studiare saranno indicate dalla docente in sede di inaugurazione delle lezioni laboratoriali).
2) Due documenti ministeriali:
A) Adozione degli “Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia” di cui all’articolo 5, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65
B) Adozione delle “Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei” di cui all’articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65
Grazie
Prof. Marco Giosi
Corso di Pedagogia Generale (A-L) - Educatore di nido e dei servizi per l'infanzia
2022-2023 - Prof. Marco Giosi
Avviso importante agli studenti:
Gentili studentesse e studenti, vi comunico che sarò io il nuovo titolare del Corso di Pedagogia Generale (Edu Nido) a partire da questo ottobre 2022-2023, poiché il Prof. Fiorucci, precedentemente titolare del Corso, ha assunto le funzioni di Rettore dell' Università di Roma Tre. In merito al programma e ai testi, troverete indicazioni sia su Gomp, in corrispondenza del corso in questione, appunto, sia su questa mia bacheca.
Per ragioni giuridico-burocratico-amministrative (che non sto a spiegarvi, per dovere di sintesi), il programma e i testi previsti per Pedagogia Generale (A-L) non li potrete visionare prima della metà di settembre e, quindi, quanto attualmente pubblicato, subirà cambiamenti sostanziali. Io, nel frattempo, vi anticipo alcune indicazioni di merito riguardo al Corso:
1) Il Programma, nella sostanza, non subirà drastici mutamenti e, dunque, non si discosterà più di tanto da quello che attualmente dovreste poter vedere su Gomp (ma sarete aggiornati in tempi brevi)
2)I Testi, invece, cambieranno quasi del tutto. Vi indico, qui di seguito, quelli che ho deciso di confermare:
Per la parte di mia competenza (6 CFU):
1)F. Cambi, Le Pedagogie del Novecento, Laterza, Roma-Bari, 2005
2) ? Nei prossimi giorni, a breve, vi indicherò il testo di riferimento che sto decidendo di inserire
3)? Idem, come sopra
Come lettura (obbligata ai fini dell'esame): R. Sardelli- M. Fiorucci, Dalla parte degli ultimi. Una scuola popolare tra le baracche di Roma, Donzelli Editore, 2020.
Per la parte del Laboratorio (3 CFU), diretto dalla Dott.ssa Lisa Stillo:
1) M. Amadini- A. Bobbio - A.Bondioli - E. Musi, Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Morcelliana, Brescia, 2022 (Le parti del testo da studiare saranno indicate in sede di inaugurazione delle lezioni laboratoriali).
2) Due documenti ministeriali (che vi verranno successivamente indicati)
Grazie
Prof. Marco Giosi
Gentili studentesse e studenti,
ecco il programma e i testi relativi al Corso di Laurea Magistrale: Modelli Educativi per l'integrazione 2022-2023 (Prof. Marco Giosi), da me tenuto.
Testi
1)M. Giosi, Le radici pedagogiche della cura. Empatia, Vulnerabilità, Dolore, In corso di stampa, Roma, Anicia, 2022
2)A. Canevaro, Le logiche del confine e del sentiero. Una pedagogia dell'inclusione, Trento, Erickson, 2006
3)I. Illich, Nemesi medica. L'espropriazione della salute, RED Edizioni, 2013.
4)Un testo da definire tra: P. Blos, L'adolescenza come fase di transizione, Armando Editore, Roma, 2000; Stoppa, Le tre età del desiderio. Adolescenza e vecchiaia nell'età dell'eterna giovinezza, Feltrinelli, Milano, 2021;
S. Vicari- M. Pontillo, Adolescenti che non escono di casa, Il MUlino, Bologna, 2022;
Letture:
Le fornirà il docente prossimamente
PROGRAMMA
Per una Pedagogia della cura e della vulnerabilità
Il presente programma di studio procede e si articola a partire dal riconoscimento del fatto che la dimensione educativa rechi in sé una esigenza volta a favorire, promuovere e attivare processi di integrazione della persona all’interno dei contesti familiari, scolastici, sociali, culturali, storico-politici di riferimento. Una integrazione che si accompagni, peraltro, alla considerazione della crucialità relativa alle dinamiche psico-affettive che caratterizzano il processo di sviluppo identitario, di alfabetizzazione emotiva, di costruzione di legami affettivi e interpersonali, come pure di incontro e dialogo all’interno dello spazio sociale e comunicativo condiviso. Integrazione, dunque, che, tuttavia, non deve esaurirsi entro dinamiche di assimilazione passiva, di conformazione omologante, di spossessamento e perdita di sé. Centrale, entro tale quadro, la nozione di "cura" (vedi il testo di Giosi), quale categoria/strategia pedagogico-educativa volta a promuovere processi e percorsi di autoanalisi, coscientizzazione, costruzione di relazioni significative per la persona. Cruciali, entro tale nozione di cura, quelle "radici" costituite dalla "vulnerabilità", dal "dolore", dall' "empatia": difatti, all'interno di uno spazio pubblico, politico, entro una prospettiva di giustizia sociale, di riconoscimento di diritti delle persone aventi differenti gradi di integrità psico-fisica, la questione della cura si lega, in maniera essenziale, alle problematiche attinenti al tema della dipendenza, della vulnerabilità, dell' autonomia, del riconoscimento.
Programma
Comunicazione riguardo l' appello dell'esame di Modelli educativi per l'integrazione (Prof. Giosi) del giorno 14 gennaio 2022:
Gentili studenti e studentesse,
in vista dell'appello relativo all'esame di Modelli educativi per l'integrazione, previsto per il giorno venerdì 14 gennaio, in presenza (e soltanto in presenza, come sapete), vengo a comunicarvi che, visto il numero dei prenotati, ad oggi 30, l'esame in questione si svolgerà in due tempi, mattina e pomeriggio, previa divisione degli studenti/studentesse in due gruppi, seguendo l'ordine di prenotazione. Il primo gruppo potrà sostenere la prova dalle ore 9 alle ore 13, mentre il secondo dalle ore 14 alle 18. Prima di stilare le liste dei due gruppi, attenderò la chiusura delle prenotazioni. Tra circa tre giorni, quindi, vi comunicherò la composizione delle due liste con i relativi nominativi.
Raccomando a coloro che si prenotano di presentarsi all'esame oppure, nel caso decidessero di astenersi, di comunicarlo a me in maniera tempestiva, al fine di non vanificare la programmazione in due tempi (mattina e pomeriggio) della prova . E' chiaro infatti che, se il giorno 14 gennaio dovessero presentarsi, ad esempio, la metà o poco più dei prenotati, la fase pomeridiana non avrebbe più senso d'essere.
Conto sulla vostra collaborazione e vi ringrazio.
Marco Giosi
Si comunicano le date relative agli appelli d'esame del Prof. Marco Giosi
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
13 gennaio
18 febbraio
6 giugno
11 luglio
7 settembre
23 settembre
L'orario è fissato per le ore 9.00 in ogni data e l'esame si svolgerà oralmente
MODELLI EDUCATIVI PER L'INTEGRAZIONE
14 gennaio
18 febbraio
7 giugno
12 luglio
8 settembre
29 settembre
L'orario è fissato per le ore 9.00 in ogni giornata e si svolgerà oralmente
Grazie
Prof. Marco Giosi