Il buco nero al centro della Via Lattea si è svegliato 200 anni fa, secondo IXPE della NASA

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Il buco nero al centro della Via Lattea si è svegliato 200 anni fa, secondo IXPE della NASA
Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio con una massa stimata milioni di volte quella del nostro Sole al centro della galassia della Via Lattea, si è risvegliato di recente, 200 anni fa, per divorare gas e altri detriti cosmici nei suoi dintorni. Questo evento è emerso grazie alla ricerca internazionale guidata dalla Francia, con Frédéric Marin, dell'Osservatorio astronomico di Strasburgo. Ricerca, Link identifier #identifier__54305-1pubblicata sulla rivista Nature, che si basa sui dati del telescopio spaziale a raggi X IXPE, realizzato Nasa e Asi. IXPE, acronimo di Imaging X-ray Polarimetry Explorer, è il primo satellite in grado di effettuare misure di polarizzazione dei raggi X di alta precisione, che stanno permettendo di caratterizzare in modo nuovo sorgenti celesti come pulsar, magnetar, buchi neri e resti di supernova, fornendo informazioni che altre tecniche di indagine non sono in grado di dare.

Il gruppo di ricerca in Astrofisica del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre ha un ruolo di primo piano nell’attività scientifica di IXPE, lanciato il 9 dicembre 2021. Sebbene si tratti di una missione nell’ambito dei programmi della NASA, l’Italia, attraverso una collaborazione ASI, INAF e INFN, contribuisce in modo significativo, poiché ha fornito il rivelatore che, oltre ad essere il cuore della missione, ne rappresenta l’elemento più innovativo.

Inoltre, il gruppo di astrofisica si occupa in particolare del coordinamento delle attività di ricerca astrofisica e dei piani osservativi. Il prof. Giorgio Matt, infatti, è co-chair del Science Working Group e co-chair del Science Advisory Team. Partecipano al progetto anche il prof. Stefano Bianchi e il ricercatore Francesco Ursini, e Andrea Marinucci e Riccardo Middei, che si sono formati a Roma Tre e lavorano attualmente per ASI e INAF. Valido contributo è fornito dai dottorandi di Roma Tre Romana Mikusincova, Andrea Gnarini, Lorenzo Marra, Vittoria Elvezia Gianolli, Maxime Parra e Daniele Tagliacozzo, i cui progetti di tesi sono legati allo sfruttamento scientifico delle osservazioni di IXPE.

Il prossimo obiettivo sarà ripetere l'osservazione e ridurre le incertezze della misurazione perché nuovi dati potrebbero migliorare la stima dell'origine temporale e dell'intensità del bagliore originale al suo apice e aiutare a determinare la struttura tridimensionale delle gigantesche nubi molecolari che circondano il buco nero al momento quiescente.


Didascalia: l'area intorno a Sgr A*, dati di IXPE e Chandra (Crediti: IXPE: NASA/MSFC/F. Marin et al; Chandra: NASA/CXC/SAO; Image Processing: L.Frattare, J.Major & K.Arcand)