Il prof. Giancarlo Monina eletto Presidente della CNUPP

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 Il prof.  Giancarlo Monina eletto Presidente della CNUPP
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L'Assemblea della Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP), riunitasi a Torino, ha eletto per il triennio giugno 2024 - giugno 2027 il prof. Giancarlo Monina come nuovo Presidente. Monina, professore ordinario di Storia contemporanea e delegato del Rettore presso l'Università Roma Tre dal 2017, è da circa vent'anni impegnato nella formazione universitaria in carcere. All'interno della CNUPP, ha già rivestito ruoli significativi come coordinatore di Gruppo di lavoro e membro della Giunta nazionale.

Il nuovo Consiglio direttivo include le delegate prof.ssa Teresa Consoli (Università di Catania), prof.ssa Vincenza Pellegrino (Università di Parma), prof.ssa Francesca Vianello (Università di Padova) e il delegato prof. Emmanuele Farris (Università di Sassari). L'Assemblea ha inoltre salutato e ringraziato il Presidente uscente, prof. Franco Prina, già delegato del Rettore dell'Università di Torino, e i membri uscenti dal Consiglio direttivo, la prof.ssa Marella Santangelo (Università di Napoli Federico II) e il prof. Andrea Borghini (Università di Pisa), per il loro prezioso contributo.

La CNUPP, istituita nel 2018 come organo della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), ad oggi conta l'adesione di 44 atenei provenienti da tutte le regioni d'Italia. Questi atenei sono impegnati in attività didattiche, formative, di ricerca e di impegno culturale in oltre 100 istituti penitenziari. Nell'anno accademico 2023-2024, sono 1.707 gli studenti e le studentesse iscritti ai Poli universitari, appartenenti a tutti i circuiti di detenzione o che fruiscono di misure alternative.

La CNUPP svolge un ruolo fondamentale nella promozione, riflessione e indirizzo del sistema universitario nazionale e dei singoli Atenei, garantendo il diritto allo studio per le persone private della libertà personale. Funziona anche come organo di rappresentanza della CRUI nel confronto con il Ministero della Giustizia, collaborando in particolare con il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria e il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. Grazie a questi rapporti, sono stati stabiliti accordi, protocolli e linee-guida che regolano le condizioni necessarie per rendere effettivo il diritto allo studio universitario per gli studenti detenuti.