Open Appia Regina Viarum - archeologia pubblica

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Open Appia Regina Viarum - archeologia pubblica
“Che fine ha fatto la via Appia?”. Chissà se le migliaia di automobilisti che percorrono a Roma ogni giorno la Passeggiata archeologica se lo domandano? “Ma dove comincia la via Appia antica? Già, dove comincia? Dove sta? dove è andata a finire?

Open Appia Regina Viarum è un progetto di archeologia pubblica che tutti i giorni racconta attraverso siti web, canali social (pagine facebook ed instagram) e appuntamenti sul luogo (tutti i venerdì alle ore 11 viene effettuata una visita guidata nell’area a cura del team e poi un momento di scambio con gli archeologi) l’attività di ricerca, il lavoro e le novità emerse durante ogni settimana Link identifier #identifier__144864-1https://www.archeositarproject.it/en/open-appia-regina-viarum/

Gli scavi avviati dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma in collaborazione con l’Università Roma Tre intendono ricostruire pezzo per pezzo la storia di questo angolo antichissimo di Roma e le sue trasformazioni.
Un’ampia serie di indagini diagnostiche ad alta tecnologia hanno guidato i primi passi degli scavatori valutando qualità e potenzialità del terreno. La speranza è quella di leggere – nel microcosmo di un cantiere necessariamente limitato – duemila anni di trasformazioni del paesaggio, di cambiamenti e di persistenze e, chissà?, di riportare alla luce un segmento di quelle antiche vie, percorse dai primi abitatori del luogo, ancor prima che una Lupa generosa accudisse due gemelli sperduti in una cesta di vimini tra le acque del Tevere.

È possibile seguire le attività del progetto su Facebook Link identifier #identifier__97746-2OpenAppiaReginaViarum e Instagram Link identifier #identifier__167311-3@Open_ARV.
I social fanno parte del progetto, pensati per offrire una comunicazione diversificata alle diverse categorie di utenti, e sperando di abbracciare gli interessi della maggior parte di essi. Su Facebook si raccontano più in dettaglio lo scavo e i suoi reperti, mentre su Instagram si propongono suggestioni e quesiti per interagire con il pubblico. 

Si può seguire lo scavo anche sul blog di Link identifier #identifier__43912-4ArchaeoReporter; sulle pagine facebook e instagram della Link identifier #identifier__75618-5Soprintendenza Speciale di Roma e del Link identifier #identifier__122656-6Progetto SITAR.

Per l’Università di Roma Tre, ci sono:
·       Daniele Manacorda, già docente di Metodologia della Ricerca Archeologica
·       Maura Medri, docente di Metodologia della Ricerca Archeologica
·       Riccardo Santangeli Valenzani, Docente di Archeologia Medievale
·       Valeria Di Cola, Ricercatrice, responsabile della Comunicazione
·       Maura FaddaGiuliano Giovannetti e Federico Fasson, archeologi impegnati nello scavo e nella documentazione scientifica
·       Giorgio Rascaglia, responsabile dei materiali