Prestigioso finanziamento della Autism Speaks al laboratorio della prof.ssa Trezza

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Prestigioso finanziamento della Autism Speaks al laboratorio della prof.ssa Trezza

Il Laboratorio di Farmacologia della prof.ssa Viviana Trezza del Dipartimento di Scienze, ha ricevuto un finanziamento da Link identifier #identifier__186222-1"Autism Speaks", prestigiosa fondazione statunitense che sostiene ricerche rivoluzionarie sull’autismo, che nel mese di settembre 2019 ha stanziato 4,7 milioni di dollari per finanziare ben 26 progetti di ricerca. 

Il finanziamento ricevuto dal gruppo di ricerca ha come obiettivo quello di studiare gli effetti del cannabidiolo, principio attivo della pianta Cannabis sativa privo di effetti psicotropi, nel disturbo dello spettro autistico, per valutarne l’eventuale efficacia e sicurezza terapeutica. Grazie a tale finanziamento, la giovane ricercatrice Antonia Manduca - che ha conseguito un dottorato di ricerca in Biologia Applicata alla Salute dell’Uomo presso l'Università Roma Tre e ha poi trascorso un lungo periodo di ricerca all’estero - potrà rientrare in Italia e svolgere attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, in collaborazione con prestigiose Università straniere.

Questo progetto di ricerca ha una grande rilevanza clinica e sociale, data la mancanza di trattamenti specifici per la cura dell’autismo ed il crescente dibattito sull’impiego della Cannabis terapeutica nei pazienti pediatrici.

La prof.ssa Viviana Trezza svolge la propria attività di ricerca nel campo della Neurofarmacologia comportamentale. Tale disciplina studia l’effetto che farmaci, agenti chimici o manipolazioni ormonali hanno sul comportamento, i processi neurobiologici alla base del comportamento, e la messa a punto e caratterizzazione di modelli sperimentali rappresentanti disturbi della sfera psichiatrica, come ad esempio l’autismo, la depressione, l'ansia e la schizofrenia. Una delle principali linee di ricerca condotte attualmente nel suo laboratorio riguarda lo studio dei meccanismi neurobiologici coinvolti nell’insorgenza dell’autismo, con il fine ultimo di identificare nuovi approcci terapeutici. In particolare, gli studi del gruppo di ricerca si sono focalizzati sul sistema endocannabinoide (o cannabinoide endogeno), un sistema biochimico formato da piccole molecole di natura lipidica che legano nel nostro corpo gli stessi  recettori a cui si lega il principio attivo contenuto nella Cannabis sativa. Da tali studi è emerso che farmaci che hanno come target il sistema endocannabinoide sono in grado di migliorare le alterazioni comportamentali esibite da modelli preclinici di autismo.