Il mondo dell'aerospazio sta attraversando una radicale evoluzione, dovuta ad una molteplicità di fattori. Nel settore aeronautico assistiamo al parziale spostamento delle tradizionali catene del valore a connotazione prettamente industriale verso altre legate al mondo dei servizi (mobility as a service) e alla necessità di contemperare le conflittuali esigenze di transizione green e digitale, di aumento dei volumi, di ingresso sul mercato delle nuove forme di trasporto aereo a corto e cortissimo raggio, di ulteriore aumento della sicurezza e della resilienza complessiva del sistema. Al contempo, il settore spaziale sta vivendo una vera e propria rivoluzione sia nei più consolidati settori dell'osservazione della terra e delle telecomunicazioni tramite satellite con l'adozione di soluzioni a basso costo, sia in settori più di frontiera quali l'esplorazione planetaria. In generale, si sta assistendo alla nascita di una vera e propria industria ed economia spaziale.
Per rispondere a queste nuove necessità, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Informatica e delle Tecnologie Aeronautiche dell'Università Roma Tre propone il corso di studio magistrale di classe LM20 in Ingegneria Aerospaziale. Il corso di studi proposto coniuga una robusta preparazione multidisciplinare sui temi propri dell'aerospazio (aerodinamica, strutture, meccanica del volo, propulsione, materiali, impiantistica) con curriculum di specializzazione in ambito aeronautico e spaziale, e un'offerta di corsi a scelta che completano la formazione con altre competenze complementari quali ad esempio sistemi elettrici per l'aerospazio, materiali innovativi per applicazioni aeronautiche e spaziali, automazione e controllo, intelligenza artificiale.
Questo percorso multidisciplinare e allargato alle nuove discipline che gli stakeholders identificano sempre più come fondamentali nei nuovi paradigmi dell'aerospazio, forma dei laureati che sono in grado anche di affrontare le sfide legate all'integrazione dei velivoli nei servizi ad esso connessi in armonia con l'ambiente e il contesto economico e sociale.
Il Corso di Laurea è indirizzato alla formazione di laureati in possesso delle conoscenze scientifiche/tecnologiche e delle relative competenze per operare nella gestione e nell'esecuzione delle attività di progettazione, realizzazione, organizzazione e conduzione proprie dell'ingegneria aerospaziale inclusi i contesti applicativi connessi al trasporto ed al traffico aereo. Grande attenzione è rivolta allo sviluppo delle competenze trasversali, tramite laboratori e seminari e una continua applicazione delle stesse nel corso degli studi.
Il corso di studio prevede l'accesso automatico per chi provenga da una laurea di classe L9 di indirizzo aeronautico, ma prevede l'ammissione anche per laureati provenienti da altre lauree di classe L9, previa valutazione del curriculum degli studi e con eventuale formulazione di piani di studio personalizzati.
Gli sbocchi lavorativi del laureato comprendono (ma non sono limitati a) le aziende costruttrici di velivoli e componentistica aerospaziale a elevate prestazioni, le aziende di servizi aeronautici e astronautici, e più in generale le aziende del settore industriale. Il percorso di studi è inoltre progettato per fornire tutte le competenze e conoscenze necessarie per consentire l'accesso ed una proficua fruizione di eventuali successivi corsi di dottorato di ricerca o master di secondo livello nel settore dell'Ingegneria Aerospaziale.
Analisi di contesto
A livello nazionale, sono presenti 13 lauree di classe LM20 (di cui 11 censite su Almalaurea), tutte in presenza, con un totale di laureati in crescita regolare (+8.5% annuo dal 2018, dai dati Almalaurea), a fronte di una generale stagnazione del numero di laureati magistrale nell'area industriale. La percentuale di studentesse, in aumento, si aggira attualmente attorno al 20%. La quasi totalità degli studenti proviene da lauree in ingegneria industriale (classe L9), quali la laurea triennale in Ingegneria delle Tecnologie Aeronautiche e del Trasporto Aereo proposta dal Dipartimento. La percentuale di studenti frequentanti è elevata (circa 80%) ed ancora più elevata quella degli studenti soddisfatti (90%). Una buona fetta di essi matura un'esperienza all'estero nel corso degli studi (circa 20%). Il grado di soddisfazione generale (75%) è elevato. Un cospicuo numero di laureati (38%) prosegue la propria formazione anche dopo il conseguimento del titolo.
I dati occupazionali sono di assoluto rilievo, sia per quanto riguarda la facilità di ingresso nel mondo del lavoro (91% ad un anno dal conseguimento del titolo e 94% a 5 anni), sia per quanto riguarda la tipologia di lavoro svolto (il 97%, a 5 anni, svolge un lavoro per cui è richiesta la laurea) che per le retribuzioni medie (1750 euro ad un anno dal conseguimento del titolo e 2200 euro a 5 anni), con valori che pongono la classe ai vertici della categoria industriale e decisamente superiori alla media della stessa. Ne consegue un grado di soddisfazione media elevato (8/10) per la propria posizione lavorativa a 5 anni. Infine, più di due terzi dei laureati lavoratori dichiara di utilizzare in maniera elevata le competenze acquisite durante la laurea.
A parte due eccezioni (Sapienza Università di Roma e Politecnico di Milano, che ne prevedono due distinte), non ci sono lauree multiple di classe LM20 nello stesso ateneo e solitamente esse si presentano con due indirizzi, uno più di stampo aeronautico e l'altro più dedicato all'astronautica.
A livello regionale, oltre alla laurea qui presentata, sono attivi solo altri due corsi di laurea di classe LM20 presso l'Università Sapienza e dai dati occupazionali appare evidente che ci sia ancora un'importante richiesta residua di ingegneri aerospaziali. Infatti, il tempo di ingresso medio nel mondo del lavoro dopo la laurea è di 2 mesi, pari a circa la metà della media di Ateneo. Questo è confermato dai dati emersi dai questionari compilati dai laureati nell'Ateneo Roma Tre, sia in termini di tasso di occupazione che di tempo di ingresso nel mondo del lavoro.
Dal punto di vista del mercato di riferimento, al 2023 il fatturato del settore aerospaziale italiano superava i 18 MLD di euro con più di 350 aziende di varia dimensione, con una vasta platea di PMI e un ristretto numero di grandi aziende ai vertici del settore a livello europeo e mondiale. La media degli occupati nelle aziende è di 129 unità. Dal punto di vista della distribuzione geografica, risulta uno dei più uniformi tra i settori industriali, con un'ampia fetta di aziende con sede nel centro Italia (21%), nel sud e isole (27,5%). Il sottosettore aeronautico, dopo la flessione dovuta alla pandemia, ha avuto una ripresa pronta nelle componenti legate all'aviazione civile e una crescita ancora più marcata nel settore della difesa. Il sottosettore spaziale, relativamente più giovane, è al contempo cresciuto con un tasso ancora maggiore, che lo ha portato a raddoppiare di dimensione ogni quinquennio negli ultimi 15 anni. Ingente anche il contributo pubblico nazionale e sovranazionale alla crescita della space economy, con un contributo di 7,5 MLD di euro nel periodo 2023-2027.
Lo scenario nazionale è particolarmente rappresentativo anche per la nostra regione, nella quale l'aerospazio è stato inserito nella Smart Specialization Strategy, la strategia di indirizzo per le attività industriali e di ricerca, grazie alla presenza dei maggiori soggetti sul territorio. La regione ospita infatti una filiera completa per il settore aerospazio e un'ampia quantità di aziende aeronautiche, per complessive 250 realtà produttive e di servizi, che impiegano circa 23000 persone. Il Lazio è anche sede di alcuni dei più importanti centri di ricerca e delle agenzie italiane e europee operanti nel settore. A dimostrazione della rilevanza di queste realtà, esse danno vita al Distretto Tecnologico dell'Aerospazio, che è uno dei soci fondatori del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio.
Percorso Formativo
Il percorso formativo è organizzato nel modo seguente:
- Esami nelle discipline aerospaziali comuni ai curriculum
- Esami specifici per i curriculum
- Esami a scelta ad ampio spettro culturale
- Tesi finale di carattere compilativo, progettuale o sperimentale
I piani di studio potranno prevedere specifiche attività di tirocinio o ulteriori attività formative, quali attività organizzate dal corso di studio, dall'Ufficio Tirocini e Stage di Ateneo, ovvero attività certificate svolte autonomamente dallo studente e convalidate e quantificate in termini di CFU dal Consiglio di Corso di Studi. Esse saranno fortemente raccomandate e promosse all'interno del CdS, vista anche la dichiarata disponibilità di aziende del settore nell'area romana a tale tipo di collaborazione.
La mobilità internazionale sarà incentivata all'interno del CdS in accordo con il Piano Strategico del Dipartimento. Le strategie seguite per tale incentivazione saranno: incrementare il numero di convenzioni con università estere anche sfruttando i rapporti già in essere dei docenti del CdS con numerose università europee e mondiali; favorire la partecipazione degli studenti ai bandi Erasmus attraverso attività di orientamento promosse dai docenti delegati alla mobilità internazionale ed alla interazione con gli uffici di Ateneo; incrementare il coinvolgimento di docenti stranieri e visiting professor nelle attività seminariali e didattiche del CdS; erogare in lingua inglese un pacchetto di insegnamenti obbligatori previsti all'interno del piano formativo (orientativamente il 30%). A sostegno ulteriore della internazionalizzazione, il CdS potrà valutare forme di cofinanziamento di corsi di livello C1/C2 erogati sia dal CLA che da enti esterni convenzionati.
Ingegneria Aerospaziale
- Link identifier #identifier__173429-1OBIETTIVI
- Link identifier #identifier__7274-2Informazioni utili
- Link identifier #identifier__3484-3soddisfazione degli studenti
OBIETTIVI
OBIETTIVI
Ingegnere Aerospaziale
Il laureato in Ingegneria Aerospaziale è un ingegnere che acquisisce competenze specifiche e multidisciplinari nel settore aeronautico e astronautico fondate su solide basi teoriche di aerodinamica e gasdinamica, materiali, meccanica delle strutture, propulsione, dinamica del volo, controllo, azionamenti elettrici e progettazione di velivoli, con competenze allargate ai settori dell'intelligenza artificiale, dell'informatica avanzata, delle missioni e applicazioni spaziali.
L'insieme degli insegnamenti mira a definire un'ampia e solida formazione, con accento sul rigore metodologico e scientifico e sulla capacità del laureato di affrontare in maniera coerente problemi nuovi e complessi, applicando le conoscenze e competenze acquisite per l'identificazione e la progettazione di soluzioni componentistiche e sistemiche innovative, efficienti ed efficaci.
Il Dottore in Ingegneria Aerospaziale riceve un riconoscimento legale, sulla base del suo titolo accademico, in aziende ed enti pubblici e privati; riceve inoltre un riconoscimento legale a praticare la libera professione di Ingegnere Industriale dopo aver superato gli esami di abilitazione alla libera professione ed essersi iscritto all'albo dell'ordine professionale degli ingegneri industriali nella sezione A.
I laureati magistrali sapranno:
- padroneggiare l'applicazione dei principi matematici e fisici alla base dell'ingegneria aerospaziale e più in generale dell'ingegneria industriale;
- padroneggiare le tecniche di modellazione tipiche dell'ingegneria aerospaziale (aerodinamica, materiali, strutture, propulsione, meccanica del volo);
- padroneggiare l'applicazione al contesto aerospaziale e in generale industriale delle nuove tecniche e metodologie basate su intelligenza artificiale;
- contribuire ai processi di elettrificazione;
- analizzare e risolvere problemi multidisciplinari di ingegneria, lavorando singolarmente o in gruppi, utilizzando metodologie consolidate e innovative, dalla modellazione numerica alla sperimentazione, conoscendone limiti e potenzialità;
- applicare la formazione acquisita nella progettazione e nella certificazione in campo aerospaziale, con compiti di coordinamento e analisi;
- applicare la formazione acquisita nell'automazione, digitalizzazione e analisi di dati, con compiti di supporto, analisi e sintesi di sistemi di controllo e di sistemi di monitoraggio e manutenzione predittiva;
- eseguire test sperimentali avanzati (aerodinamica, materiali, strutture) e test di prototipazione;
- pianificare missioni spaziali, esecuzione di operazioni in orbita e operazioni di comunicazione con la terra;
- contribuire alla gestione del traffico e trasporto aereo.
I principali sbocchi professionali del laureato in Ingegneria Aerospaziale sono nelle industrie costruttrici di veicoli aeronautici e spaziali, di propulsori, di componenti e di sistemi di bordo, in aziende preposte alla gestione e manutenzione di flotte aeree, negli enti di certificazione e controllo, nelle società aeroportuali o di servizi per il trasporto aereo, nei centri di ricerca, in enti di alta formazione e nelle agenzie spaziali.
Più in generale, gli sbocchi professionali includono tutte le aziende, tipicamente nel settore dell'ingegneria industriale nelle quali possano essere messe a profitto le competenze multidisciplinari e le capacità trasversali acquisite durante il corso di laurea.
Il laureato in Ingegneria Aerospaziale è un ingegnere che acquisisce competenze specifiche e multidisciplinari nel settore aeronautico e astronautico fondate su solide basi teoriche di aerodinamica e gasdinamica, materiali, meccanica delle strutture, propulsione, dinamica del volo, controllo, azionamenti elettrici e progettazione di velivoli, con competenze allargate ai settori dell'intelligenza artificiale, dell'informatica avanzata, delle missioni e applicazioni spaziali.
L'insieme degli insegnamenti mira a definire un'ampia e solida formazione, con accento sul rigore metodologico e scientifico e sulla capacità del laureato di affrontare in maniera coerente problemi nuovi e complessi, applicando le conoscenze e competenze acquisite per l'identificazione e la progettazione di soluzioni componentistiche e sistemiche innovative, efficienti ed efficaci.
Il Dottore in Ingegneria Aerospaziale riceve un riconoscimento legale, sulla base del suo titolo accademico, in aziende ed enti pubblici e privati; riceve inoltre un riconoscimento legale a praticare la libera professione di Ingegnere Industriale dopo aver superato gli esami di abilitazione alla libera professione ed essersi iscritto all'albo dell'ordine professionale degli ingegneri industriali nella sezione A.
I laureati magistrali sapranno:
- padroneggiare l'applicazione dei principi matematici e fisici alla base dell'ingegneria aerospaziale e più in generale dell'ingegneria industriale;
- padroneggiare le tecniche di modellazione tipiche dell'ingegneria aerospaziale (aerodinamica, materiali, strutture, propulsione, meccanica del volo);
- padroneggiare l'applicazione al contesto aerospaziale e in generale industriale delle nuove tecniche e metodologie basate su intelligenza artificiale;
- contribuire ai processi di elettrificazione;
- analizzare e risolvere problemi multidisciplinari di ingegneria, lavorando singolarmente o in gruppi, utilizzando metodologie consolidate e innovative, dalla modellazione numerica alla sperimentazione, conoscendone limiti e potenzialità;
- applicare la formazione acquisita nella progettazione e nella certificazione in campo aerospaziale, con compiti di coordinamento e analisi;
- applicare la formazione acquisita nell'automazione, digitalizzazione e analisi di dati, con compiti di supporto, analisi e sintesi di sistemi di controllo e di sistemi di monitoraggio e manutenzione predittiva;
- eseguire test sperimentali avanzati (aerodinamica, materiali, strutture) e test di prototipazione;
- pianificare missioni spaziali, esecuzione di operazioni in orbita e operazioni di comunicazione con la terra;
- contribuire alla gestione del traffico e trasporto aereo.
I principali sbocchi professionali del laureato in Ingegneria Aerospaziale sono nelle industrie costruttrici di veicoli aeronautici e spaziali, di propulsori, di componenti e di sistemi di bordo, in aziende preposte alla gestione e manutenzione di flotte aeree, negli enti di certificazione e controllo, nelle società aeroportuali o di servizi per il trasporto aereo, nei centri di ricerca, in enti di alta formazione e nelle agenzie spaziali.
Più in generale, gli sbocchi professionali includono tutte le aziende, tipicamente nel settore dell'ingegneria industriale nelle quali possano essere messe a profitto le competenze multidisciplinari e le capacità trasversali acquisite durante il corso di laurea.
Il Corso di Studi in Ingegneria Aerospaziale ha come obiettivo quello di formare ingegneri di elevata professionalità che padroneggino le tecniche di modellazione e analisi sperimentale e numerica avanzate per applicazioni di volo atmosferico e spaziale, tramite l'approfondimento teorico e tecnico delle materie aeronautiche e astronautiche, l'acquisizione dei concetti fondamentali dei moderni paradigmi progettuali (sostenibilità, elettrificazione e digitalizzazione) e delle moderne tecniche computazionali e informatiche nonché tramite esperienze pratiche e multidisciplinari.
La formazione del laureato prevede l'acquisizione di competenze trasversali sia durante i corsi che tramite cicli di seminari. Verranno forniti allo studente i mezzi necessari a sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, di effettuare presentazioni tecniche utilizzando strumenti e linguaggio appropriati, di analizzare criticamente problemi complessi con attitudine al problem solving.
Il percorso formativo è organizzato con una parte iniziale dedicata alla formazione sulle discipline caratterizzanti quali l'aerodinamica, la propulsione, le strutture e la dinamica del volo. Quindi, a seconda del curriculum scelto, lo studente riceve una formazione più improntata all'aeronautica o all'astronautica, attraverso approfondimenti delle relative tematiche d'interesse. La formazione può essere completata dall'acquisizione di competenze nei settori delle discipline affini e integrative che includono argomenti quali sistemi di bordo (in particolare quelli elettrici), il trattamento dei dati e l'intelligenza artificiale, i materiali avanzati, i controlli, le normative di aeronavigabilità e le applicazioni di satelliti per la geomatica. Per temi spiccatamente specialistici sono previsti contributi di professionisti provenienti dal mondo dell'industria di settore.
Il percorso formativo prevede l'erogazione di insegnamenti obbligatori in lingua inglese.
Il percorso formativo si conclude con un lavoro di tesi, originale e individuale dello studente, svolto internamente o presso aziende o centri di ricerca nazionali o internazionali, nel quale vengono impiegate le diverse competenze e conoscenze acquisite.
La formazione del laureato prevede l'acquisizione di competenze trasversali sia durante i corsi che tramite cicli di seminari. Verranno forniti allo studente i mezzi necessari a sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, di effettuare presentazioni tecniche utilizzando strumenti e linguaggio appropriati, di analizzare criticamente problemi complessi con attitudine al problem solving.
Il percorso formativo è organizzato con una parte iniziale dedicata alla formazione sulle discipline caratterizzanti quali l'aerodinamica, la propulsione, le strutture e la dinamica del volo. Quindi, a seconda del curriculum scelto, lo studente riceve una formazione più improntata all'aeronautica o all'astronautica, attraverso approfondimenti delle relative tematiche d'interesse. La formazione può essere completata dall'acquisizione di competenze nei settori delle discipline affini e integrative che includono argomenti quali sistemi di bordo (in particolare quelli elettrici), il trattamento dei dati e l'intelligenza artificiale, i materiali avanzati, i controlli, le normative di aeronavigabilità e le applicazioni di satelliti per la geomatica. Per temi spiccatamente specialistici sono previsti contributi di professionisti provenienti dal mondo dell'industria di settore.
Il percorso formativo prevede l'erogazione di insegnamenti obbligatori in lingua inglese.
Il percorso formativo si conclude con un lavoro di tesi, originale e individuale dello studente, svolto internamente o presso aziende o centri di ricerca nazionali o internazionali, nel quale vengono impiegate le diverse competenze e conoscenze acquisite.
Per essere ammessi al Corso di Studio occorre essere in possesso di una laurea o di un diploma universitario di durata triennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. Occorre, inoltre, possedere i seguenti requisiti richiesti per l'ammissione:
• conseguimento della laurea in Ingegneria Industriale (classe L-9 delle lauree in Ingegneria Industriale), avendo acquisito almeno 27 CFU nelle attività formative caratterizzanti, riferite ai SSD IIND-01/C, IIND-01/D, IIND-01/F e IIND-01/G (ex. ING/IND-03, ING/IND-04, ING/IND-06 e ING/IND-07);
• un livello di conoscenza della lingua inglese non inferiore al B2 del quadro comune europeo di riferimento.
Eventuali carenze curriculari potranno essere colmate secondo le modalità di ammissione definite nel regolamento didattico del corso di studio.
• conseguimento della laurea in Ingegneria Industriale (classe L-9 delle lauree in Ingegneria Industriale), avendo acquisito almeno 27 CFU nelle attività formative caratterizzanti, riferite ai SSD IIND-01/C, IIND-01/D, IIND-01/F e IIND-01/G (ex. ING/IND-03, ING/IND-04, ING/IND-06 e ING/IND-07);
• un livello di conoscenza della lingua inglese non inferiore al B2 del quadro comune europeo di riferimento.
Eventuali carenze curriculari potranno essere colmate secondo le modalità di ammissione definite nel regolamento didattico del corso di studio.
Autonomia di giudizio
I laureati devono acquisire la capacità di svolgere articolate indagini su argomenti tecnici adeguati al livello di conoscenza previsto, selezionando e utilizzando in autonomia vari e appropriati strumenti, dalla ricerca bibliografica, alla consultazione della normativa e alla conduzione di indagini numeriche e/o sperimentali. Questa capacità deve garantire l'abilità nel formulare giudizi, ma anche di assumere responsabilità autonome nelle attività di progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di elevata complessità, in contesti interdisciplinari.
L'obiettivo sarà perseguito nell'attività didattica dei singoli corsi in cui si promuoverà l'attitudine degli allievi ad un approccio autonomo, all'analisi delle problematiche trattate e, soprattutto nell'attività finale di tesi di laurea, ad una visione multidisciplinare.
L'obiettivo sarà perseguito nell'attività didattica dei singoli corsi in cui si promuoverà l'attitudine degli allievi ad un approccio autonomo, all'analisi delle problematiche trattate e, soprattutto nell'attività finale di tesi di laurea, ad una visione multidisciplinare.
Abilità comunicative
I laureati magistrali saranno in grado di comunicare efficacemente oralmente e per iscritto, in lingua italiana e inglese, nonché interagire con interlocutori di differenziata formazione e competenza. L'obiettivo sarà perseguito tramite l'interazione con docenti e colleghi in attività di didattica frontale e di gruppo. L'utilizzo di modalità didattiche e di verifica dell'apprendimento complementari è altresì mirato a sviluppare la capacità di redigere documenti e effettuare presentazioni orali.
Capacità di apprendimento
I laureati magistrali, grazie alla visione formativa ad ampio spettro che caratterizza il corso di studi, saranno in grado di procedere in modo autonomo nell'aggiornamento professionale. L'approccio dei corsi, parzialmente basati sul paradigma del learning by doing, stimolerà le capacità di approcciare e risolvere i problemi in maniera autonoma e originale. L'analisi critica sarà il fondamento del processo di approfondimento, a cui si aggiungerà la capacità di mettere a frutto con approccio realmente interdisciplinare le conoscenze acquisite nelle varie attività formative. Il corso magistrale proposto è pienamente idoneo a formare laureati da inserire in attività di ricerca.
La capacità di apprendimento verrà verificata attraverso gli esami di profitto dei singoli insegnamenti e il lavoro di tesi magistrale.
La capacità di apprendimento verrà verificata attraverso gli esami di profitto dei singoli insegnamenti e il lavoro di tesi magistrale.
La Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale (LM-20) si consegue previo superamento di una prova finale, che consiste nella discussione di una tesi di laurea magistrale, originale e individuale dello studente, nella quale vengono impiegate le diverse competenze e conoscenze acquisite nel Corso di Laurea. Essa sarà condotta dall'allievo sotto la guida di un relatore, su un argomento scelto nell'ambito delle attività formative del percorso di studio dello studente.
Informazioni utili
Informazioni utili
soddisfazione degli studenti
soddisfazione degli studenti
- Link identifier #identifier__107213-4Soddisfazione e condizione occupazionale dei laureati
- Link identifier #identifier__111462-5Sintesi dei questionari sulla rilevazione dell'opinione degli studenti
- Link identifier #identifier__12542-6Relazioni del Nucleo di valutazione sulla rilevazione dell’opinione degli studenti dei corsi di studio