Dott.ssa MONICA CHIANTINI

QualificaRicercatore universitario
Settore Scientifico DisciplinareIUS/19
Telefono0657332561
Cellulare aziendale88421
Emailmonica.chiantini@uniroma3.it
IndirizzoVia Ostiense 161
Struttura/Afferenza
  • Dipartimento di Giurisprudenza
Altre informazioniCurriculum
Qualora le informazioni riportate a lato risultino assenti, incomplete o errate leggi le seguenti istruzioni
Per telefonare da un edificio dell'Ateneo all'altro SE il numero unico inizia con "06 5733xxxx" basta comporre le ultime quattro cifre del numero esteso.

Profilo INSEGNAMENTI Prodotti della ricerca Avvisi Ricevimento e materiale didattico

Profilo

Titoli e cariche

  • Dall’anno accademico 2012-2013 è titolare del corso opzionale di Storia della Giustizia Medievale e Moderna presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma Tre.
  • Dall’anno accademico 2018-2019 è titolare dell’attività formativa di Storia delle Scienze Forensi (3 cfu) presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma Tre.
  • 2007, 1 ottobre - 2019: Ricercatore in Storia del Diritto Medievale e Moderno, (IUS/19),  presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma Tre (conferma in ruolo: 2013).
  • 2006 – 2007: Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Roma Tre per un progetto sullo studio della disciplina delle sostituzioni fedecommissarie dal XVII al XIX secolo.
  • 2001- 2003: Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Siena per un progetto sullo studio della disciplina delle sostituzioni fedecommissarie dal XVII al XIX secolo.
  • 2000 – 2003: è stato membro del comitato centrale della redazione della rivista “Medioevo Latino, Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI-XI)”,  Società internazionale per lo Studio del Medioevo latino (S.I.S.M.E.L.) in qualità di responsabile della IV sezione “Istituzioni” e ha collaborato altresì alla redazione delle recensioni per la medesima Rivista.
  • 1999, 22 gennaio: consegue il dottorato di ricerca in Storia del Diritto Italiano con particolare riferimento alla Storia del Diritto Moderno con una tesi dal titolo: Il fedecommesso nella Toscana lorenese. Il dibattito gius-politico.
  • 1993, 7 Luglio: Laurea in Lettere e Filosofia (110 e lode/110) in Storia del Diritto Italiano presso dell’Università degli Studi di Siena (relatore Prof. Mario Ascheri) con una tesi dal titolo: Dal mondo della prassi giudiziaria. Una raccolta di consilia della metà del Duecento per la Curia podestarile di San Gimignano.
  • 2000 – 2003: è stato membro del comitato centrale della redazione della rivista “Medioevo Latino, Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI-XI)”,  Società internazionale per lo Studio del Medioevo latino (S.I.S.M.E.L.) in qualità di responsabile della IV sezione “Istituzioni” e ha collaborato altresì alla redazione delle recensioni per la medesima Rivista.

Didattica

  • 1994 – 2005: Cultore della materia in Storia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Siena.
  • 2002- 2006: Cultore della materia in Storia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma Tre.
  • 2007-2008: ha proceduto allo svolgimento dell'attività formativa dal titolo Fonti di diritto comune (1 cfu).
  • 2007-2008: ha tenuto un'ulteriore attività formativa dal titolo Questioni di diritto penale (1 cfu).
  • 2007-2008: ha svolto un modulo formativo dal titolo Settecento riformatore (2cfu).
  • 2008-2009: ha svolto il corso integrativo di Storia del diritto medievale e moderno (canale M-Z), (3 cfu).
  • 2008-2009: ha curato l'attività formativa dal titolo Illuminismo penalistico (3 cfu).
  • 2008-2009: ha atteso alla cura, in contitolarità col Professor Mario Ascheri, dell'attività formativa dal titolo Catalogazione delle carte forensi (1 cfu).
  • 2009-2010: ha svolto un'attività formativa dal titolo Illuminismo penalistico (3 cfu).
  • 2011-2012: ha svolto altresì un seminario concernente i profili dell'Umanesimo giuridico, i lineamenti delle correnti teoriche del Giusnaturalismo e del Giusrazionalismo e le diversificate prospettive dell'Illuminismo giuridico presso la Cattedra di Storia del diritto medievale e moderno (Prof. Emanuele Conte).
  • 2008-2012: ha tenuto una serie di lezioni tematiche all'interno dell'insegnamento di Storia del diritto processuale presso l'Università degli Studi di Siena, titolare di cattedra Professor Mario Ascheri.

Ricerca

 

L’attività di ricerca si delinea secondo un modulo che privilegia in primo luogo l’ambito delle fonti archivistiche originali ed inedite.
Le linee speculative dell’indagine scientifica si sono sostanziate primariamente sull’analisi di una peculiare produzione dottrinale dell’età di mezzo, il Consilium sapientis iudiciale e sulla valenza e sull’incidenza dell’istituto all’interno della prassi processuale del XIII secolo.
Dall’esame della documentazione normativa, conservata presso l’Archivio di Stato di Siena, si sono desunti i caratteri fondamentali che segnano i connotati propri dell’iter giudiziario, delle competenze e dello stylus iudicandi del Tribunale della Mercanzia.
In seconda istanza le tematiche analitiche hanno atteso alla lettura delle fonti dottrinali ed ai documenti archivistici relativi alle circoscritte limitazioni normative disciplinanti l’istituto fedecommissario di Ancien Régime, riservando una particolare attenzione alla dibattito gius-politico e ed al vaglio dei dati documentali che condussero alla riforma del Fedecommesso nella Toscana granducale nella prima età della Reggenza.
Un ulteriore indirizzo di indagine ha inteso delineare un profilo dei tratti distintivi, delle specificità e delle ambiguità delle inclinazioni novatrici e delle radicate concezioni conservatrici che  configurarono le significanti tendenze del paradigma giuridico europeo nel corso del Settecento.
La scienza criminalistica e l'impianto normativo penale e processuale d'Ancien Régime hanno costituito il diretto corollario di una direttrice di ricerca che si è precisata nel vaglio dei sistemi penali e processuali vigenti nei territori europei prima dell'Età dei Lumi, procedendo ad un'analisi vertente sulla normativa e sullo spessore riformistico degli ordinamenti emanati in materia, dando conto delle differenziate tendenze speculative e delle soluzioni pragmatiche che contraddistinsero i singoli provvedimenti legislativi nelle loro specifiche declinazioni di ordine storico - politico.