(approvata nel Consiglio di Dipartimento del 10 settembre 2025 con tre astenuti e un voto contrario)
In relazione ai fatti di straordinaria gravità che sconvolgono la striscia di Gaza, ossia alle violazioni dei diritti umani e all’uccisione di un elevatissimo numero di civili nel quadro della sproporzionata e devastante reazione militare dello Stato di Israele condotta nella striscia in risposta all’attacco scatenato da Hamas e da altri gruppi terroristici in territorio israeliano il 7 ottobre 2023, il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli studi Roma Tre ritiene necessario richiamarsi al proprio quadro di valori e chiede che tutti gli attori istituzionali mettano in campo ogni strategia volta a ottenere un cessate il fuoco, la restituzione degli ostaggi, e una nuova stagione per l’Asia occidentale nel pieno rispetto delle risoluzioni ONU e del diritto internazionale e dei popoli.
Coerentemente con l’art. 11 della Costituzione Italiana, il Dipartimento ripudia con forza la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, riconosce e sostiene le organizzazioni che tutelano il diritto internazionale, in particolare le Nazioni Unite, la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte Penale Internazionale, fa proprio l’impegno per il disarmo, per una scienza aperta alla libera circolazione e al libero scambio delle idee e alla mobilità di studiose e studiosi.
La gravità dei fatti in corso porta a ritenere, tuttavia, che la libertà di produrre e condividere conoscenza non possa prescindere dalla salvaguardia delle libertà fondamentali e dei diritti sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il Dipartimento intende rispondere con responsabilità ad un’economia della conoscenza in cui, sempre più spesso, la ricerca e i partenariati scientifici, nazionali e internazionali, rischiano di essere messi al servizio di strategie belliche volte a perpetrare sistematicamente crimini di guerra e contro l’umanità fino ad attuare vere e proprie politiche genocide secondo i termini sanciti dalla Convenzione ONU per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio (rapporti ONU: A/HRC/55/73, A/79/384 e A/HRC/59/23).
La tragedia di Gaza si inserisce in un più generale contesto di crescita e diffusione di una cultura della guerra e di politiche di riarmo che non possono non destare preoccupazione in tutta la comunità accademica. La questione impone una riflessione profonda sulle strategie educative e culturali da adottare per riaffermare i valori di civiltà, di democrazia e di pace specie di fronte alla riduzione delle risorse pubbliche e alla conseguente necessità delle Università di rivolgersi ad attori economici sempre più esposti al coinvolgimento, diretto o indiretto, nella filiera bellica.
In questo drammatico contesto, il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo:
- condanna con forza la guerra genocida in corso nella Striscia di Gaza;
- si impegna a promuovere attività formative e momenti pubblici di libera discussione a favore della pace e sui temi del disarmo, che contrastino l’attuale deriva bellicista internazionale a tutti i livelli e la catastrofe umanitaria in atto nel Territorio palestinese occupato;
- si pronuncia a favore di un incremento dei programmi a sostegno della mobilità di studenti e studentesse palestinesi e per l’incremento del numero di borse di studio a loro favore già operative a Roma Tre, chiedendo di garantire l’arrivo in Italia delle/degli studenti assegnatari;
- invita gli organi centrali di Roma Tre a ripensare e rilanciare il Comitato Etico di Ateneo, allargandone le competenze e includendo in esse l’esame delle convenzioni problematiche dal punto di vista etico che l’Ateneo è chiamato a sottoscrivere;
- si impegna e sollecita la comunità accademica di Roma Tre a considerare con attenzione tutte le implicazioni degli accordi con università, istituzioni e imprese operanti nella filiera bellica, invitando contestualmente la governance dell’ateneo a prendere seriamente in considerazione la possibilità di non perseguire e/o prorogare per il futuro convenzioni con tali enti;
- sollecita i docenti e le docenti dell’Ateneo a riflettere con attenzione sull’opportunità di partecipare alle attività di enti privati o pubblici a qualsiasi titolo coinvolti nella medesima filiera;
- sollecita la governance dell’Ateneo a chiedere al Governo della Repubblica Italiana di riconoscere lo stato di Palestina e di sostenere e supportare l’iniziativa umanitaria intrapresa dalla Global Sumud Flotilla, proteggendo i e le partecipanti da qualsiasi violenza, anche solo dissuasiva, che rappresenterebbe una grave violazione del diritto internazionale da parte dell’attuale governo israeliano.
Link identifier #identifier__161708-1MOZIONE GAZA FILCOSPE 10 settembre 2025