Dal 14 al 16 novembre torna al Teatro Palladium il Palladium Film Festival – CineMaOltre.
La manifestazione, organizzata dal Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre in collaborazione con la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, e diretta da Christian Uva e Vito Zagarrio, conferma la propria vocazione di spazio di riflessione e confronto sulle forme del cinema contemporaneo, tra nuove generazioni di autori e maestri riconosciuti, tra ricerca e memoria.
Ad aprire la manifestazione, venerdì 14 novembre alle ore 10.00, una tavola rotonda dal titolo La responsabilità delle immagini: il cinema e i conflitti contemporanei. Studiosi, critici e registi si confronteranno su come il cinema e i media audiovisivi affrontino le guerre e le crisi del nostro tempo. Alla tavola rotonda parteciperanno Anna Lisa Tota, Samuel Antichi, Pedro Armocida, Alessia Cervini, Stefano Cappellini, Damiano Garofalo, Anna Maria Pasetti, Ermanno Taviani, Giovanna Taviani, Elio Ugenti. Moderano Christian Uva e Vito Zagarrio.
Tra gli appuntamenti di rilievo si segnalano la proiezione di Private (2004) di Saverio Costanzo, alla quale seguirà un incontro con il regista; la proiezione di La voce di Hind Rajab (2025) di Kaouther Ben Hania, film vincitore del Premio della Giuria all’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, alla presenza di Rosa Mazzone, operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere; Spiaggia di vetro (2025) di Will Geiger, presentato in sala dal regista e dall’attore Claudio Castrogiovanni, e di Elisa (2025) di Leonardo Di Costanzo, che dialogherà con il pubblico insieme allo sceneggiatore Bruno Oliviero.
Il festival si concluderà domenica 16 novembre con due momenti molto attesi: la proiezione del film Nonostante (2024) di Valerio Mastandrea, presentato dallo stesso regista, e quella in copia restaurata di Ecce bombo (1978) di Nanni Moretti, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. La visione sarà introdotta da Sergio Bruno e Annamaria Licciardello e accompagnata da un videomessaggio del critico Mario Sesti.